Film documentari anno 2010

Ritratto del più acclamato e quotato artista nel panorama della fotografia contemporanea, il film racconta il lavoro di Andreas Gursky attraverso "Hamm, Bergwerk Ost" (2008), un progetto realizzato negli spogliatoi di una miniera tedesca.Il documentario è accompagnato dalle spiegazioni di Hilla Becher e Werner Spies, che ripercorrono le tappe più significative della ricerca dell'autore, e da un commento finale del collezionista russo Victor Pinchuk.

22 persone che si trovano a vivere ai margini della nostra società leggono, uno dopo l'altro, i 22 capitoli dell'Apocalisse di Giovanni. Senzatetto, carcerati, malati di AIDS e immigrati si alternano in questo viaggio sorprendente nel cuore sanguinante dell'Occidente, nel quale il suono e lo spirito di questa scrittura risuona come un fiume che scorre appena sotto la superficie scintillante del mondo, dominato dal condizionamento mediatico e dal consumismo.

Janek 8 anni lascia la Polonia per vivere in Argentina, dove sua madre insegnerà polacco ai discendenti degli immigrati polacchi. Arriva in un piccolo villaggio nel bel mezzo del nulla. Per Janek sarà una lezione sulla solitudine, una lezione di umiltà e di amicizia.

Il film ruota intorno ad una coppia di fidanzati: lei occidentale, lui musulmano con una famiglia che nutre il massimo rispetto per la religione musulmana. I due avranno non poche difficoltà per vivere il loro amore. La storia è ambientata nella regione di Srinagar, in India, all'interno del conflitto tra Pakistan ed India.

Ciclo di cinque film girati nell'arco di due anni, Mafrouza ci immerge nel cuore in un quartiere di Alessandria costruito sul sito e le vestigia di una necropoli grecoromana. I primi quattro lavori sono presentati quest'anno nella sezione Fuori concorso. Mohamed Khattab è proprietario del negozio di alimentari del quartiere di Mafrouza. Inoltre, essendo sceicco, tiene la predica del venerdì nella moschea del quartiere. Ma nei giorni di festa in cui si prepara l'Eid, alcuni «barbuti» vengono a impadronirsi della moschea. La gente di Mafrouza racconta questa presa di potere con pacatezza e lucidità. Come dice l'amico fedele di Mohamed: «I Fratelli cercano di attirare la gente; ma se ami qualcuno non cerchi di attrarlo, gli parli in modo diretto». Mohamed Khattab, ferito, mantiene segrete le proprie intenzioni; ma non ha ancora detto l'ultima parola. Il seguito degli eventi gli darà l'occasione di raccontare la propria rabbia e resistenza, come pure la complicità con una cinepresa da cui è tempo di separarsi, perché le riprese volgono al termine, dopo due anni trascorsi nel quartiere.