Mio fratello è un vichingo

Film 2025 | Commedia, Drammatico, 116 min.

Regia di Anders Thomas Jensen. Un film Da vedere 2025 con Mads Mikkelsen, Nikolaj Lie Kaas, Lars Ranthe, Sofie Gråbøl, Kardo Razzazi. Cast completo Titolo originale: Den Sidste Viking. Titolo internazionale: The Last Viking. Genere Commedia, Drammatico, - Danimarca, Svezia, 2025, durata 116 minuti. distribuito da Plaion Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica - MYmonetro 3,13 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 30 settembre 2025

Una storia di redenzione, di legami familiari e di ricerca della propria identità. Mio fratello è un vichingo è 49° in classifica al Box Office. martedì 30 settembre ha incassato € 1.486,00 e registrato 484 presenze.

Consigliato sì!
3,13/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,75
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Jensen prosegue a raccontare il dramma con feroce umorismo, incrementando qualità e complessità della narrazione.
Recensione di Marianna Cappi
domenica 31 agosto 2025
Recensione di Marianna Cappi
domenica 31 agosto 2025

Anker esce di prigione, dove ha scontato quindici anni per rapina, con un solo obiettivo: recuperare il bottino, che aveva affidato al fratello Manfred, e sparire dalla circolazione. Nel frattempo, però, le condizioni psicologiche di Manfred, che è sempre stato diverso dagli altri e da piccolo si abbigliava da vichingo, sono peggiorate: ora si fa chiamare John, ruba un cane tutte le volte che ne ha l'occasione, e non ha alcuna memoria (o volontà di dire) dove ha nascosto i soldi. I due fratelli tornano allora nella casa nella foresta della loro infanzia, per disseppellire il famigerato borsone e, con esso, i traumi del passato.

Sceneggiatore tra i più prolifici e acclamati del cinema danese degli ultimi decenni, Anders Thomas Jensen ha spaziato dall'adesione al Dogma alla commedia e al melodramma, ma si è mosso diversamente nella costruzione della sua carriera di regista, dedicandosi a costruire un vero e proprio genere, e rendendo in questo modo la sua firma inconfondibile.

Le sue commedie nere, esilaranti e grottesche, non solo si affidano agli stessi interpreti (Mads Mikkelsen e Nikolaj Lie Kaas, protagonisti del film, figurano anche in tutti i precedenti cinque lungometraggi) ma ripropongono anche una serie di dinamiche corali, tipi di personaggi estremi, temi e paradossi che si sono affinati e fortificati nel tempo.

The Last Viking non smarrisce più la bussola dopo un primo tempo folgorante, come avveniva ai tempi di Le Mele di Adamo, ma tiene perfettamente insieme pezzi e tempistiche di un ingranaggio narrativamente complesso, che gioca di accumulazioni e colpi di scena, mescolando singolarmente umorismo, follia e sentimento, cui si accompagna una regia classicamente ambiziosa, che interpella il grande pubblico.

Per usare a nostra volta un paradosso, diremo che qualcosa fatalmente si è perso insieme alle imperfezioni, che la macchina cinema si avverte molto più distintamente ora, ma non si sono ridotti né lo standard altissimo della recitazione né l'umanità dello sguardo. Jensen e Mikkelsen evitano in ogni modo che il personaggio di Manfred diventi una macchietta, consapevoli che a cadere sarebbe l'intero castello di carte del film.

Il suo disturbo dissociativo della personalità è motivo di divertimento, certamente, ma anche perno tematico di un film che riflette su come la nostra identità non sia mai univoca, sul peso che la percezione degli altri ha nel definirla, e su come creiamo le nostre realtà per affrontare i momenti di crisi.

L'ego dei personaggi è infatti il vero terreno di battaglia del film, nel senso che i corpi torturati e semi massacrati (con una violenza tanto ludica quanto stilizzata) sono il correlativo oggettivo dello stillicidio a cui è sottoposto il narcisismo dei personaggi, continuamente attaccato, deformato, costretto a una ridefinizione radicale, perché possa uscire la parte migliore e più emotiva di loro. Perché nella vita c'è posto tanto per i Beatles quanto per gli Abba, e quando a tutti manca una rotella a nessuno manca una rotella, e si può seppellire l'ascia di guerra.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 4 settembre 2025
Daria Pomponio
Quinlan

Quello della commedia grottesca è un genere troppo spesso trascurato, specie dal nostro cinema, dove commedia significa ormai prevalentemente mettere insieme un cast di attori di richiamo (meglio se sempre gli stessi), farli ruotare attorno a un conflitto basico (nord e sud, ricchi e poveri...), poi immortalarli seduti su un divano per la locandina di prammatica.

domenica 31 agosto 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Infine Fuori Concorso è passato "The last Viking" del danese Anders Thomas Jensen, commedia nera dove se si ride spesso, l'incrocio con la parte più cruenta non è sempre riuscito. Su una trama da fratelli Coen, tra personaggi psicologicamente disturbati (spicca Mads Mikkelsen), rapinatori crudeli e i soldi di una rapina da recuperare, il film paga una lunghezza eccessiva e uno schema che presto si [...] Vai alla recensione »

domenica 31 agosto 2025
Matteo Pivetti
Sentieri Selvaggi

Si ride e non poco guardando The Last Viking, nuovo lungometraggio di Anders Thomas Jensen, presentato fuori concorso all'82ª edizione della Mostra del cinema di Venezia. All'interno di una classica vicenda familiare, ci si muove infatti sempre tra situazioni assurde, grottesche, che riescono a trasformare anche i più tragici dei momenti in exploit comici.

sabato 30 agosto 2025
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Dietro la macchina da presa si cambia, si cresce, si trova la propria strada. Il percorso del regista svedese Anders Thomas Jensen è ricco di sorprese. Ha iniziato scrivendo tre film Dogma, ha alimentato una fortunata collaborazione con Susanne Bier, e si è orientato verso le commedie sferzanti. Specialista del cortometraggio (candidato tre volte all'Oscar, con una vittoria per Valgaften), conosce [...] Vai alla recensione »

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
domenica 31 agosto 2025
Marianna Cappi

Una storia di redenzione, di legami familiari e di ricerca della propria identità. Fuori Concorso e prossimamente al cinema distribuito da Plaion Pictures. Vai all'articolo »

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