
Leonardo Di Costanzo esplora il confine tra colpa e memoria, senza giudicare ma dando voce all’umanità ferita e alla possibilità di un riscatto interiore. In Concorso alla 82. Mostra del Cinema di Venezia e da venerdì 5 settembre al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Elisa sta scontando da dieci anni una condanna per avere ucciso la sorella dando poi fuoco al cadavere. Le analisi psicologiche a cui è stata sottoposta hanno certificato in lei un’amnesia totale del delitto compiuto. Ora accetta di incontrare il professor Alaoui il quale ritiene che si debba scavare nelle motivazioni di chi commette un reato per aiutarlo a compiere un processo di recupero.
Leonardo Di Costanzo prosegue il suo percorso di indagine sull’interiorità di esseri umani che si trovano in situazioni esistenzialmente problematiche.
Lo spettatore viene qui messo di fronte ad una scelta da compiere individualmente: superare o no il concetto di punizione in favore di un possibile recupero che passi attraverso la presa di coscienza di quanto successo.