Déception à deux, delusione a due.
Ero riimasto favorevolmente impressionato da Joker, ma conoscendo i cineasti temevo che questo seguito, Folie a dex, si avvitasse nella paranoia senza costrutto.
Sfortunatamente ciò che ho visto è stato esattamente questo. Un buco nero di disperazione, e questo buco nero ha un nome, Harley Quinn.
Questo è un film subdolamente femminista e con tracce di gaysmo. Prendete nota.
Sebbene Arthur sia il protagonista, è succube delle manovre e della volontà della Quinzel. L'astro di Arthur-Joker viene gradatamente precipitato, inglobato, assorbito, oscurato in quello della donna. Sono le manovre di lei a precipitare la situazione. E metaforicamente lei lo uccide e ne assorbe la (presunta) essenza. Non c'è spazio per Arthur in questo film. E' un prigioniero dall'inizio alla fine. I suoi rigurgiti di vita si trasformano tutti in patetici tentativi di rivalsa: i muri attorno a lui sono tutti troppo stretti e troppo alti. La compressione che incatena il personaggio, gli impedisce di venir fuori, come invece era accaduto nel primo film. Non c'è uno sviluppo, solo una sua costante vampirizzazione. Chi si aspetta di trovare l'Arthur perdente, ma in qualche modo riscattato, che anzi sarebbe dovuto risorgere come Joker, sbaglia. Ha perso l'appeal che aveva nel primo film. Joaquin Phoenix si è sacrificato per nulla. Inoltre il processo, stage centrale del film, non affronta mai le situazioni degli omicidi per come si sono svolte, ma solo se Arthur ci sta provando o meno a essere o simulare di essere matto. Allucinante. Se il film uccide il suo cavallo di battaglia, non ha fatto per nulla bene con la sua "partner". Stefani Joanne Angelina Germanotta, "Lady Gaga", ha recitato veramente da schifo. Phoenix e Germanotta, la bella e la bestia. Nell'ordine.
Francamente questo film può esaltare i fan dei film psichiatricologici, alla ricerca di incredibili sfumature di significati nascosti.
Ma non c'è proprio niente di tutto questo. E' solo una crosta con niente dietro. Il solito finto film che si da arie da prodotto di spessore e che piace ai teoristi che così si possono lanciare in "dotte riflessioni e dotti discorsi". Sisì, fate pure, contenti voi.
L'unica cosa vera che fa questo film, è uccidere il Joker per far emergere l'astro nascente di HQuinn, e infilarvi a forza una scena pro gaysmo maschile, più il cartone iniziale, per inculcarvi che vi ci dovete abituare e infine accettare. E' schifosa propaganda ragazzi.
Per chiudere, il film si impoverisce (non arricchisce) con diversi canti e balli. Dovevano metterci il momento musical folleggiante. A me già non piacciono, ma qui sono fatti pure male e si innestano peggio.
Un film di questo tipo avrebbe dovuto essere stato girato dallo stesso regista del primo film. E lo è stato. Regista e sceneggiatore. Ma la differenza qualitativa è tale che alla fine ho voluto controllare.
Ci sono rimasto, ma alla fine non sono sorpreso più di tanto. Anche questo può succedere.Ci sono registi che hanno il momentum, ma dopo si rivelano dei produttori di mediocrità seriali.
E onde evitare che faccia altri danni in futuro, citando Robocop, :"AUGURI FRANK!"
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