
Un ritratto poetico ricco di coraggio e compassione sull'anima radiosa di una donna iraniana che rivendica con coraggio i propri diritti umani: divorziare dal marito, tenere con sé sua figlia e vestirsi come vuole. Dal 10 luglio al cinema.
Shayda, madre iraniana interpretata da Zar Amir-Ebrahimi, vive in Australia con la figlia di sei anni, Mona, rifugiatasi in un centro di accoglienza per donne scampate alla violenza domestica dopo essere fuggite dal marito abuser. Durante il Nowruz, il Capodanno persiano, Shayda cerca di ricostruire una vita normale e riappropriarsi della propria libertà, ma la concessione delle visite paterne senza supervisione da parte di un giudice riapre ferite e tensioni, mettendo a rischio la sicurezza emotiva e fisica di madre e figlia.
Donne come mia madre sono state emarginate per aver cercato di ottenere diritti umani fondamentali. Il diritto di chiedere il divorzio, di avere la custodia dei propri figli, di scegliere come vestirsi, di ballare per strada, di lasciare i capelli sciolti al vento e di respirare liberamente. Tutto ciò che mia madre desiderava erano queste libertà fondamentali, per sé stessa e per sua figlia. Ha trovato queste libertà per noi in Australia.
Dopo essere stato presentato alla 76esima edizione del Locarno Film Festival e aver vinto il premio Audience Award al Sundance Film Festival 2023, Shayda - di cui vediamo i primi minuti in esclusiva su MYmovies - segna l'esordio della regista iraniano-australiana Noora Niasari, con protagonista Zahra Amir Ebrahimi, già vincitrice del premio per la miglior attrice a Cannes nel 2022 con Holy Spider, sarà distribuito nelle sale italiane dal 10 luglio da Wanted Cinema.