alexei
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mercoledì 1 maggio 2024
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peggio del primo e meglio del secondo
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Discreto filmetto un pò troppo lungo e lento che gioca subito le sue due carte migliori: lo scimpanzè che gira insanguinato sul set e l'inspiegabile pioggia di oggetti dal cielo che uccide Otis sr. Poi il film si appiattisce abbastanza e fa un pò fatica a mantenere la suspance fino alla prevedibile fine.
Grazie alla rendita del buon "Scappa - Get out" Peele gode di parecchia sopravvalutazione. Solo così si spiegano gli eccessivi elogi per il pessimo "Noi" e l'appena sufficiente "Nope". Nelle critiche appaiono richiami a Spielberg, Shyamalan e addirittura a Kubrick. Rabbrividisco
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dandy
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lunedì 20 novembre 2023
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effettivamente è "nope".
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Al terzo film il regista(che sceneggia e co-produce)tenta un'ambiziosa quanto fallimentare commissione di horror-fantascienza e reminiscenze western.Qui il discorso sulla cultura afroamericana cerca metafore sulla purezza dell'immagine cinematografica(con riferimento agli esperimenti di Eadweard Muybridge)e l'occhio dell'uomo(cui rimandano le fattezze della creatura)che la "divora" inesorabilmente mescolate a citazioni e rimandi biblici (la citazione iniziale)e classici("Moby Dick","Lo squalo").A differenza dell'alieno non si vola mai alto:i personaggi non appassionano(Emerald a dirla tutta è parecchio insopportabile,mentre Wincott è sprecato nel ruolo di Holst)) e dopo una partenza promettente la svolta fantascientifica non è gestita a dovere a cominciare proprio dalle fattezze della creatura,mediocre e affatto inquietante(abbastanza ridicole le sequenze delle vittime ingurgitate).
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Al terzo film il regista(che sceneggia e co-produce)tenta un'ambiziosa quanto fallimentare commissione di horror-fantascienza e reminiscenze western.Qui il discorso sulla cultura afroamericana cerca metafore sulla purezza dell'immagine cinematografica(con riferimento agli esperimenti di Eadweard Muybridge)e l'occhio dell'uomo(cui rimandano le fattezze della creatura)che la "divora" inesorabilmente mescolate a citazioni e rimandi biblici (la citazione iniziale)e classici("Moby Dick","Lo squalo").A differenza dell'alieno non si vola mai alto:i personaggi non appassionano(Emerald a dirla tutta è parecchio insopportabile,mentre Wincott è sprecato nel ruolo di Holst)) e dopo una partenza promettente la svolta fantascientifica non è gestita a dovere a cominciare proprio dalle fattezze della creatura,mediocre e affatto inquietante(abbastanza ridicole le sequenze delle vittime ingurgitate).E tutta la parte relativa all'infanzia di "Jupe" (efficace e che lasciava intendere sviluppi interessanti)è del tutto superficiale,appiccicata maldestramente al resto.Sottotono anche il finale.Secondo il regista il titolo è la risposta che la gente da abitualmente quando gli si chiede se ama gli horror.Se anche questo ha qualche ragione metaforica poco importa,il bersaglio stavolta è stato mancato clamorosamente.Parte della critica però è stata entusiasta e il successo di pubblico non è mancato.Oz Perkins è il regista dello spot a inizio film.
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lamas
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lunedì 3 luglio 2023
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estremamente deludente
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Visto dopo tanta attesa in tv. Se l'obiettivo del film era una critica all'impianto di spettacolarizzare a tutti i costi i film senza che dentro ci fosse nulla da raccontare, infilandoci dentro una presunta riabilitazione degli afro-americani nello sviluppo stesso di Hollywood, purtroppo credo che per il primo punto ci sia cascato dentro con tutte le scarpe, mentre il secondo è trattato in modo talmente superficiale (se c'è) che passa comunque inosservato. Ragazzi/e veramente non scherziamo. Questo film è inguardabile. Non crea pathos, paura, orrore, non fa porre domande, non innesca critiche. Nulla. I personaggi sono talmente tristi e superficiali che sono incommentabili, la storia è talmente lacunosa da fare spavento (questa volta sì).
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Visto dopo tanta attesa in tv. Se l'obiettivo del film era una critica all'impianto di spettacolarizzare a tutti i costi i film senza che dentro ci fosse nulla da raccontare, infilandoci dentro una presunta riabilitazione degli afro-americani nello sviluppo stesso di Hollywood, purtroppo credo che per il primo punto ci sia cascato dentro con tutte le scarpe, mentre il secondo è trattato in modo talmente superficiale (se c'è) che passa comunque inosservato. Ragazzi/e veramente non scherziamo. Questo film è inguardabile. Non crea pathos, paura, orrore, non fa porre domande, non innesca critiche. Nulla. I personaggi sono talmente tristi e superficiali che sono incommentabili, la storia è talmente lacunosa da fare spavento (questa volta sì). L'inserimento della scimmia assassina.....vogliamo parlarne.....cosa significa?? La spettacolarizzazione a tutti i costi, l'incapacità di ammaestrare chiuque e quindi di tenere la natura sotto controllo? (lo dico perché il padre dice ad O.J. "non tutti gli animali possono essere addomesticati riferendosi al cavallo"). Poteva anche essere un tema interessante che però non c'è. Vogliono filmare un UFO per far soldi? Riparliamo di spettacolarizzazione a tutti i costi? Va bene....ma non passa nulla......per poi arrivare a capire che si tratta di un animale territoriale (non si muove come un'astronave.......ahhhh e chi gliel'ha detto? Come se un Romano del 20 a.c. dicesse non si muove come una biga!!....ehh grazie è un aereo). La morte del padre con una moneta (oltretutto tutti si ricordano della chiave nella chiappa del cavallo e pochi della moneta che ha colpito l'occhio) Il racconto del vicino del parco giochi western per intrattenere? il legame UFO/parco è molto molto labile e l'idea di fare soldi con questo.........BOHH..........vuoto cosmico come quello da cui arriva questo animale (?), ridicolo negli effetti speciali (magari qualcuno dirà che sono fatti appositamente male per ridicolizzare sempre la spettacolarizzazione).....che muore strizzando l'occhio alla lontana (issima) allo squalo.....Insomma a me non ha lasciato nulla, non mi ha creato interrogativi sulla natura umana (è quotidiano che qualcuno riprenda incidenti, catastrofi invece di aiutare o scappare.....). Io non sono morboso. Forse è un film per l'oro (è scritto apposta così :-)). Quando guardo il cielo e l'universo ho ancora la speranza di arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.
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paolp78
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venerdì 23 giugno 2023
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suggestivo ma lento e poco armonico
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Pellicola di horror fantascientifico prodotta, sceneggiata e diretta da Jordan Peele che con questa sua terza opera, prosegue a cimentarsi in tale genere cinematografico, di cui è certamente uno degli esponenti più apprezzati ed affermati della sua generazione.
Nella prima parte, il film non presenta una trama organica e coordinata nelle sue varie parti, bensì propone elementi narrativi apparentemente scollegati tra loro, benché in realtà un filo conduttore lo si possa rintracciare. Questa scelta narrativa rischia di estraniare il pubblico e farne scemare l’attenzione, anche a causa di un ritmo alquanto compassato e dialoghi eccessivamente ed inutilmente verbosi; tuttavia la pellicola conserva una certa presa grazie alla forza suggestiva di alcuni dei fatti rappresentati, che si rivelano sufficientemente efficaci per riuscire ad appassionare il pubblico, che grazie a questo stato emotivo supera la lentezza narrativa, restando ben connesso con la pellicola.
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Pellicola di horror fantascientifico prodotta, sceneggiata e diretta da Jordan Peele che con questa sua terza opera, prosegue a cimentarsi in tale genere cinematografico, di cui è certamente uno degli esponenti più apprezzati ed affermati della sua generazione.
Nella prima parte, il film non presenta una trama organica e coordinata nelle sue varie parti, bensì propone elementi narrativi apparentemente scollegati tra loro, benché in realtà un filo conduttore lo si possa rintracciare. Questa scelta narrativa rischia di estraniare il pubblico e farne scemare l’attenzione, anche a causa di un ritmo alquanto compassato e dialoghi eccessivamente ed inutilmente verbosi; tuttavia la pellicola conserva una certa presa grazie alla forza suggestiva di alcuni dei fatti rappresentati, che si rivelano sufficientemente efficaci per riuscire ad appassionare il pubblico, che grazie a questo stato emotivo supera la lentezza narrativa, restando ben connesso con la pellicola.
La seconda metà del film descrive invece una lotta tra uomo e animale, dove quest’ultimo non è un essere vivente realmente esistente, ma un orribile mostro fantascientifico. La dinamica che viene proposta è quella propria di una gloriosa e ampia cinematografia che comprende pietre miliari come “Lo squalo” o film ancora più simili per la presenza dell’elemento fantascientifico quali “Predator”, “Alien” o “Jurassic Park”.
Il difetto di questa seconda parte è la poca spettacolarità della lotta con l’essere alieno, conseguenza delle caratteristiche proprie della creatura, che risulta poco accattivante: poteva essere immaginato un mostro meglio spendibile sul piano cinematografico.
Il punto di forza è invece costituito dalla tecnica registica di Peele che è bravissimo a dosare le giuste inquadrature, effetti sonori, ecc. per creare impeccabilmente tensione e suspense nelle scene topiche.
Il ruolo del protagonista maschile è ricoperto da Daniel Kaluuya che aveva già collaborato con Peele nell’opera prima di quest’ultimo “Scappa - Get Out”, che sancì una svolta di successo nella carriera di entrambi; la protagonista femminile è invece interpretata da Keke Palmer. Del resto del cast si ricordano Steven Yeun, Michael Wincott e Keith David, quest’ultimo in una piccola parte all’inizio del film.
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felicity
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lunedì 27 marzo 2023
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lasciamoci inquietare senza spiegazioni
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Nope è inquietante, non spaventoso. Ci sono gli alieni, l’ignoto al di sopra delle nostre teste e l’irresistibile voglia di guardare al di là del nostro naso. L’umanità è un po’ affetta da questa malattia della spettacolarizzazione di ogni evento, a volte per ricavare un tornaconto personale, ma spesso per puro e semplice piacere nel guardare. Questo, in fondo, è ciò che guida sia le azioni dei fratelli Haywood e, più esplicitamente, quelle di Ricky e del pubblico che assiste ai suoi spettacoli ignaro del pericolo. L’ossessione del guardare e, ancor peggio, filmare qualcosa, ci si potrebbe ritorcere contro ed è questo su cui Jordan Peele vuole farci riflettere.
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Nope è inquietante, non spaventoso. Ci sono gli alieni, l’ignoto al di sopra delle nostre teste e l’irresistibile voglia di guardare al di là del nostro naso. L’umanità è un po’ affetta da questa malattia della spettacolarizzazione di ogni evento, a volte per ricavare un tornaconto personale, ma spesso per puro e semplice piacere nel guardare. Questo, in fondo, è ciò che guida sia le azioni dei fratelli Haywood e, più esplicitamente, quelle di Ricky e del pubblico che assiste ai suoi spettacoli ignaro del pericolo. L’ossessione del guardare e, ancor peggio, filmare qualcosa, ci si potrebbe ritorcere contro ed è questo su cui Jordan Peele vuole farci riflettere. Nope rappresenta anche il puntare ancora più in alto di un regista dimostratosi sin da subito ambizioso, ma quel che è importante è l’aver dato vita ad un film che è esso stesso spettacolo per il pubblico e, contemporaneamente, prova della sua coerenza come autore con stile e regia sempre più affinati e ormai riconoscibili che lo hanno reso un grande narratore per immagini.
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francog
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martedì 25 ottobre 2022
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c''ho l'' ufo sopra casa, gli faccio la foto
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Film da Spielberg dei noantri, con una sua complessita' ed un suo percorso, film che ha un difetto comune a tanti film: dentro deve esserci di tutto. Autoreferenziale sotto l' aspetto della cinematografia. Aggiunge poco a cio' che si e' visto in questo genere.
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mercoledì 19 ottobre 2022
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carino?ma anche no
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My movies,non capisco perche' lo avete apprezzato cosi tanto...registicamente e tecnicamente e' fatto molto bene ma per il resto no ha molto da offrire. E' un Peccato non riuscito.Consigliato? Ni!
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clemens
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giovedì 15 settembre 2022
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mi son divertito!
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Consiglio la visione: sceneggiatura sui generis, fotografia, prove attoriali e regia dai ritmi indecifrabili mi hanno intrattenuto molto, benchè tutto sia tranne che un horror in senso classico!
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clemens
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giovedì 15 settembre 2022
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mi sono divertito
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Consiglio la visione: sceneggiatura sui generis, fotografia, prove attoriali e regia dai ritmi indecifrabili mi hanno intrattenuto molto, benchè tutto sia tranne che un horror in senso classico!
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clemens
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giovedì 15 settembre 2022
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mi sono divertito
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Ho trovato il film ben girato, ben scritto e divertente. Non c'entra niente col genere horror ma i cambi di ritmo, la fotografia e le prove attoriali mi hanno reso la serata piacevole. Film unico che immagino non possa piacere a tutti!
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