Il film più costoso di Netflix (200 milioni di dollari) è un fumettone rutilante e derivativo, pieno di situazioni assurde, passaggi semplificati, macchiette stonate
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Titolo di punta dell'estate di Netflix, pensato e strutturato per soddisfare il pubblico globale, The Gray Man è il film più costoso mai prodotto dal player (200 milioni di dollari), un giocattolone rutilante, come lo era il suo omologo dell'anno scorso (Red Notice), che non è solo noiosamente derivativo ma anche semplificato all'inverosimile per attagliarsi a visioni disattente e disimpegnate.
I fratelli Russo sono degli esperti di teoria e tecnica dell'intrattenimento ma The Gray Man è un fumettone senza nerbo che diverte il tempo di un'esplosione, zeppo di situazioni incredibili anche al netto della loro attinenza al mondo dell'assurdo, abitato da personaggi tagliati con l'accetta ai quali non si crede un secondo pur considerando il contesto. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (3327 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 13 luglio 2022