
Dodici ore si rivelano troppe per questa storia tratta dal webcomic coreano 'Now at Our School'. La serie comincia ad apparire stanca quando ancora non è arrivata a metà e la lunga durata degli episodi non aiuta. Disponibile su Netflix.
di Andrea Fornasiero
In una scuola superiore sudcoreana, in una cittadina non troppo lontana da Seoul, dilaga il bullismo. Una vittima dei prepotenti è incapace di difendersi e preside e docenti non sono riusciti ad aiutarlo. Suo padre, professore nello stesso istituto, disperato per l'impotenza decide di sperimentare su di lui un siero che ne aumenti l'aggressività. Il risultato lo trasforma però in zombie e presto l'esperimento sfugge al controllo dell'uomo, infettando una studentessa che diffonde la piaga non solo a scuola ma pure in città...
Senza perdere tempo, Non siamo più vivi precipita i protagonisti in un angosciante e incessante assedio, ma dopo le prime furibonde puntate il ritmo rallenta e le idee iniziano a esaurirsi.
L'assedio zombie come situazione esplosiva dei contrasti umani, della nostra follia, delle nostre paure e del sadismo che può scatenare una presunta impunità da fine del mondo, sono elementi del filone fin dai film di George Romero. Non basta però aggrapparsi a questa convenzione per portare i personaggi a estremi illogici, soprattutto se poi si vuole trascinare la storia per dodici ore.