mondolucio
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martedì 26 luglio 2022
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davvero non comprendo dove si voglia parare
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Come per la mia recensione su Ethernals, questo Batman non merita una sola stella, ma anche qui trovo giusto correggere il tiro. Quattro o cinque stelle vanno date a Bertolucci o Sorrentino o Kubrick o Inarritu o Nolan, dai ragazzi, su!!!! Smettetela di esagerare!!!! Siate più obiettivi!!!!
Ritornando a questo Batman, voglio complimentarmi con la colonna sonora e... basta.
Io non mi capacito di come abbiano potuto partorire questa atrocità, ma prima ancora qualcuno mi spieghi come si sia potuto scegliere Reeves come regista dopo i suoi precedenti "sonniferi" delle scimmie.
Viva la coerenza, per carità, difatti non si è smentito neanche qui e ci ha regalato 2 ore e 50 di camomilla pura.
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Come per la mia recensione su Ethernals, questo Batman non merita una sola stella, ma anche qui trovo giusto correggere il tiro. Quattro o cinque stelle vanno date a Bertolucci o Sorrentino o Kubrick o Inarritu o Nolan, dai ragazzi, su!!!! Smettetela di esagerare!!!! Siate più obiettivi!!!!
Ritornando a questo Batman, voglio complimentarmi con la colonna sonora e... basta.
Io non mi capacito di come abbiano potuto partorire questa atrocità, ma prima ancora qualcuno mi spieghi come si sia potuto scegliere Reeves come regista dopo i suoi precedenti "sonniferi" delle scimmie.
Viva la coerenza, per carità, difatti non si è smentito neanche qui e ci ha regalato 2 ore e 50 di camomilla pura.
Combattimenti limitati a zuffe fra adolescenti e dialoghi totalmente scollegati fra loro, fino ad arrivare ad il suo massimo apice quando accenna un lancio con ubavtuta alare della decathlon, per non parlare del fatto che si capisce tutto dopo soli 10 minuti nonostante si sia cercato di improntare il tutto più sul giallo che sull'azione (Agatha Christie trema!).
Praticamente come vedete un film su Superman, ma ritrovarsi solo Clark Kent che batte a macchina per 2 ore e 50!
DECISIONE PAZZESCA!!!!!
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mmp
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venerdì 17 giugno 2022
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deludente e lento
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Lento, lento, lento... cerca di rappresentare pensieri e rappresentazioni mentali in immagini profondamente noiose. Non riesce mai a decollare, le scene di combattimento ricordano i vecchi cartoon manga, mi sforzo non poco nel continuare la visione. Veramente deludente
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andrea montesano
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sabato 28 maggio 2022
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capolavoro
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Quando vedi l'ennesimo film di batman ti viene subito l'idea di paragonarlo ai precedenti. Qui alla fine hai visto un capolavoro che né prende spunto né segue strade analoghe. Un eroe uomo, con una moto normale, uno zaino in spalla per travestirsi. Un poliziesco più che un'avventura fatta di uomini tutti credibili, dal mafioso al psicocriminale. Batman è cattivo, triste,dubbioso, confuso: uomo. Il buio della città è dentro a ognuno di noi è solo la verità delle cose ci può lenire il male dentro. Ma la verità non arriva mai. Il saluto tra batman e catwoman in moto all'alba vale il film intero. Capolavoro
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felicity
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mercoledì 25 maggio 2022
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nulla di realmente nuovo nel bat-universe
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“The Batman” e la sua cupezza, che rispecchia la rabbia e la depressione che diventano il modo di vedere il mondo di un Bruce Wayne traumatizzato, pescano suggestioni da un paio di pellicole altrettanto cupe diventate dei cult, in primis il Seven di David Fincher con un serial-killer moralizzatore che miete vittime e sfida le autorità, nel film ci sono molti parallelismi tra il John Doe di Kevin Spacey e l’Edward Nashton di Paul Dano, mentre l’altro film è Il corvo di Alex Proyas; la ricerca di vendetta in una città brutalizzata, diventata una carcassa divorata dal crimine, sono elementi che ritroviamo nel Bruce Wayne di Pattinson che in alcune scene del film, in cui l’attore non indossa la maschera, rievoca inevitabilmente l’Eric Draven del compianto Brandon Lee.
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“The Batman” e la sua cupezza, che rispecchia la rabbia e la depressione che diventano il modo di vedere il mondo di un Bruce Wayne traumatizzato, pescano suggestioni da un paio di pellicole altrettanto cupe diventate dei cult, in primis il Seven di David Fincher con un serial-killer moralizzatore che miete vittime e sfida le autorità, nel film ci sono molti parallelismi tra il John Doe di Kevin Spacey e l’Edward Nashton di Paul Dano, mentre l’altro film è Il corvo di Alex Proyas; la ricerca di vendetta in una città brutalizzata, diventata una carcassa divorata dal crimine, sono elementi che ritroviamo nel Bruce Wayne di Pattinson che in alcune scene del film, in cui l’attore non indossa la maschera, rievoca inevitabilmente l’Eric Draven del compianto Brandon Lee.
Se dovessimo continuare a cercare connessioni allo scopo di provare che in “The Batman” non c’è nulla di nuovo ci vorrebbe davvero troppo tempo, ma preferiamo fermarci qui ed elogiare il regista Matt Reeves e la sua capacità di regalare ai fan un Batman “alternativo”, ma anche figlio di tutto ciò che di buono cinema (i film di Burton e Nolan, ma anche il Joker di Todd Phillips), fumetti e serie tv hanno saputo infondere all’universo del Cavaliere oscuro.
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felicity
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mercoledì 25 maggio 2022
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nulla di realmente nuovo nel bat-universe
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“The Batman” e la sua cupezza, che rispecchia la rabbia e la depressione che diventano il modo di vedere il mondo di un Bruce Wayne traumatizzato, pescano suggestioni da un paio di pellicole altrettanto cupe diventate dei cult, in primis il Seven di David Fincher con un serial-killer moralizzatore che miete vittime e sfida le autorità, nel film ci sono molti parallelismi tra il John Doe di Kevin Spacey e l’Edward Nashton di Paul Dano, mentre l’altro film è Il corvo di Alex Proyas; la ricerca di vendetta in una città brutalizzata, diventata una carcassa divorata dal crimine, sono elementi che ritroviamo nel Bruce Wayne di Pattinson che in alcune scene del film, in cui l’attore non indossa la maschera, rievoca inevitabilmente l’Eric Draven del compianto Brandon Lee.
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“The Batman” e la sua cupezza, che rispecchia la rabbia e la depressione che diventano il modo di vedere il mondo di un Bruce Wayne traumatizzato, pescano suggestioni da un paio di pellicole altrettanto cupe diventate dei cult, in primis il Seven di David Fincher con un serial-killer moralizzatore che miete vittime e sfida le autorità, nel film ci sono molti parallelismi tra il John Doe di Kevin Spacey e l’Edward Nashton di Paul Dano, mentre l’altro film è Il corvo di Alex Proyas; la ricerca di vendetta in una città brutalizzata, diventata una carcassa divorata dal crimine, sono elementi che ritroviamo nel Bruce Wayne di Pattinson che in alcune scene del film, in cui l’attore non indossa la maschera, rievoca inevitabilmente l’Eric Draven del compianto Brandon Lee.
Se dovessimo continuare a cercare connessioni allo scopo di provare che in “The Batman” non c’è nulla di nuovo ci vorrebbe davvero troppo tempo, ma preferiamo fermarci qui ed elogiare il regista Matt Reeves e la sua capacità di regalare ai fan un Batman “alternativo”, ma anche figlio di tutto ciò che di buono cinema (i film di Burton e Nolan, ma anche il Joker di Todd Phillips), fumetti e serie tv hanno saputo infondere all’universo del Cavaliere oscuro.
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pernasio
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lunedì 16 maggio 2022
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deludente
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TRALASCIANDO LA MANCANZA DI FISICITà CONSONA AD UN RUOLO DI SUPER VIGILANTE DA PARTE DI PATTINSON ( NON FONDAMENTALE MA GRADITA ) , SPERAVO CHE ALMENO MI TRASMETTESSE LA LUCE DI TENEBRA INTERIORE DI CUI DOVREBBE ESSERE CARICO IL BATMAN O ALMENO BRUCE WAYNE (MA C'ERA NEL FILM ?).
ESPRESSIVO COME BACCALà; COMPRIMARI PIATTI E CON DIALOGHI DA FUMETTO DI SERIE Z, MA LA COSA PEGGIORE SONO I NEMICI,
A DIR POCO INCONSISTENTI .
CREDO CHE IL PROGETTO FOSSE PORTARE IL PERSONAGGIO FUORI DAGLI SCHEMI DEL CINECOMICS MARVEL, CON QUALCOSA DI PIù INTIMISTA MA A ME è SOLO PARSO NOIOSO.
PER QUANTO DECISAMENTE TROPPO LUNGO, CON UN Pò DI PAZIENZA LO SI PUò GUARDARE ED APPREZZARE L'OTTIMA LA FOTOGRAFIA E LA COLONNA SONORA.
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TRALASCIANDO LA MANCANZA DI FISICITà CONSONA AD UN RUOLO DI SUPER VIGILANTE DA PARTE DI PATTINSON ( NON FONDAMENTALE MA GRADITA ) , SPERAVO CHE ALMENO MI TRASMETTESSE LA LUCE DI TENEBRA INTERIORE DI CUI DOVREBBE ESSERE CARICO IL BATMAN O ALMENO BRUCE WAYNE (MA C'ERA NEL FILM ?).
ESPRESSIVO COME BACCALà; COMPRIMARI PIATTI E CON DIALOGHI DA FUMETTO DI SERIE Z, MA LA COSA PEGGIORE SONO I NEMICI,
A DIR POCO INCONSISTENTI .
CREDO CHE IL PROGETTO FOSSE PORTARE IL PERSONAGGIO FUORI DAGLI SCHEMI DEL CINECOMICS MARVEL, CON QUALCOSA DI PIù INTIMISTA MA A ME è SOLO PARSO NOIOSO.
PER QUANTO DECISAMENTE TROPPO LUNGO, CON UN Pò DI PAZIENZA LO SI PUò GUARDARE ED APPREZZARE L'OTTIMA LA FOTOGRAFIA E LA COLONNA SONORA. .
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mauro di virgilio
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martedì 19 aprile 2022
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pensavo peggio
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La saga di Batman non mi è mai piaciuta ma questa volta il film ha una sua storia che non travalica nel fantastico come spesso è capitato. Unica pecca poteva essere una trentina di minuti più breve
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jonnylogan
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lunedì 18 aprile 2022
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un nuovo cavaliere oscuro
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A Gotham, Bruce Wayne, indossando il costume di Batman, veglia sulla città coadiuvando il suo amico fraterno, il tenente di Polizia James Gordon che di recente ha sgominato il traffico di stupefacenti comandato da Sal Maroni. All’orizzonte si palesa però un nuovo criminale che si fa chiamare l’Enigmista e che inizia a uccidere alcuni insospettabili legati alle indagini sullo spaccio, svelandone i segreti più nascosti e creando un pericoloso proselitismo.
Paul Dano, nei panni dell’ Enigmista, in una versione che richiama le atmosfere create dal franchise di SAW, per le trappole spettacolari legate agli omicidi, più che il personaggio multicolore creato da Bill Finger e Dick Sprang sul finire degli anni ‘40, riesce a superare in termini recitativi il Batman costruito sulle spalle muscolose di Robert Pattinson, il cui passato è ben noto, la morte dei genitori come genesi del suo alter ego, e che fin dalle prime battute della pellicola troviamo già da molti anni scendere in campo vestito da giustiziere alato.
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A Gotham, Bruce Wayne, indossando il costume di Batman, veglia sulla città coadiuvando il suo amico fraterno, il tenente di Polizia James Gordon che di recente ha sgominato il traffico di stupefacenti comandato da Sal Maroni. All’orizzonte si palesa però un nuovo criminale che si fa chiamare l’Enigmista e che inizia a uccidere alcuni insospettabili legati alle indagini sullo spaccio, svelandone i segreti più nascosti e creando un pericoloso proselitismo.
Paul Dano, nei panni dell’ Enigmista, in una versione che richiama le atmosfere create dal franchise di SAW, per le trappole spettacolari legate agli omicidi, più che il personaggio multicolore creato da Bill Finger e Dick Sprang sul finire degli anni ‘40, riesce a superare in termini recitativi il Batman costruito sulle spalle muscolose di Robert Pattinson, il cui passato è ben noto, la morte dei genitori come genesi del suo alter ego, e che fin dalle prime battute della pellicola troviamo già da molti anni scendere in campo vestito da giustiziere alato. Un Pattinson capace di calarsi in maniera convincente nella parte di uno fra i più iconici charcters dei fumetti, e anche di non far rimpiangere le eccellenti prove recitative di Christian Bale, diretto da Chris Nolan fra il 2005 e il 2012.
Matt Reeves mette infatti al servizio dell’ex stella di Twilight, una trama che riesce a catturare sia l’attenzione degli amanti del mondo delle strisce, maggiormente legati agli intrecci narrativi con personaggi appartenenti al mondo dell’uomo pippistrello, fra cui spicca John Turturro nella parte di Carmine Falcone, neo boss della mala locale. L’irriconoscibile Colin Farrell nel ruolo del Pinguino, braccio destro di Falcone, e infine Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle, alias Catwoman. Ma al tempo stesso riesce anche a soddisfare il palato di coloro che sono maggiormente appassionati di intrecci thriller e che possono in quest’ultima pellicola intravedere un cavaliere oscuro maggiormente introspettivo e dedito alle indagini, sullo sfondo di una Gotham City che richiama la Los Angeles di Blade Runner, disegnata con le sembianze di una metropoli in cui corruzione, criminalità e pioggia sembrano non dover cessare mai. il Batman di Reeves, apprezzato riesumatore del franchise di Planets of the Apes, ha trama e intreccio per poter essere un nuovo eroe al quale riuscire ad affezionarsi. Piacerà quindi e molto a coloro che vedono in questo nuovo progetto un nuovo inizio.
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jonnylogan
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lunedì 18 aprile 2022
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un nuovo cavaliere oscuro
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A Gotham, Bruce Wayne, indossando il costume di Batman, veglia sulla città coadiuvando il suo amico fraterno, il tenente di Polizia James Gordon che di recente ha sgominato il traffico di stupefacenti comandato da Sal Maroni. All’orizzonte si palesa però un nuovo criminale che si fa chiamare l’Enigmista e che inizia a uccidere alcuni insospettabili legati alle indagini sullo spaccio, svelandone i segreti più nascosti e creando un pericoloso proselitismo.
Paul Dano, nei panni dell’ Enigmista, in una versione che richiama le atmosfere create dal franchise di SAW, per le trappole spettacolari legate agli omicidi, più che il personaggio multicolore creato da Bill Finger e Dick Sprang sul finire degli anni ‘40, riesce a superare in termini recitativi il Batman costruito sulle spalle muscolose di Robert Pattinson, il cui passato è ben noto, la morte dei genitori come genesi del suo alter ego, e che fin dalle prime battute della pellicola troviamo già da molti anni scendere in campo vestito da giustiziere alato.
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A Gotham, Bruce Wayne, indossando il costume di Batman, veglia sulla città coadiuvando il suo amico fraterno, il tenente di Polizia James Gordon che di recente ha sgominato il traffico di stupefacenti comandato da Sal Maroni. All’orizzonte si palesa però un nuovo criminale che si fa chiamare l’Enigmista e che inizia a uccidere alcuni insospettabili legati alle indagini sullo spaccio, svelandone i segreti più nascosti e creando un pericoloso proselitismo.
Paul Dano, nei panni dell’ Enigmista, in una versione che richiama le atmosfere create dal franchise di SAW, per le trappole spettacolari legate agli omicidi, più che il personaggio multicolore creato da Bill Finger e Dick Sprang sul finire degli anni ‘40, riesce a superare in termini recitativi il Batman costruito sulle spalle muscolose di Robert Pattinson, il cui passato è ben noto, la morte dei genitori come genesi del suo alter ego, e che fin dalle prime battute della pellicola troviamo già da molti anni scendere in campo vestito da giustiziere alato. Un Pattinson capace di calarsi in maniera convincente nella parte di uno fra i più iconici charcters dei fumetti, e anche di non far rimpiangere le eccellenti prove recitative di Christian Bale, diretto da Chris Nolan fra il 2005 e il 2012.
Matt Reeves mette infatti al servizio dell’ex stella di Twilight, una trama che riesce a catturare sia l’attenzione degli amanti del mondo delle strisce, maggiormente legati agli intrecci narrativi con personaggi appartenenti al mondo dell’uomo pippistrello, fra cui spicca John Turturro nella parte di Carmine Falcone, neo boss della mala locale. L’irriconoscibile Colin Farrell nel ruolo del Pinguino, braccio destro di Falcone, e infine Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle, alias Catwoman. Ma al tempo stesso riesce anche a soddisfare il palato di coloro che sono maggiormente appassionati di intrecci thriller e che possono in quest’ultima pellicola intravedere un cavaliere oscuro maggiormente introspettivo e dedito alle indagini, sullo sfondo di una Gotham City che richiama la Los Angeles di Blade Runner, disegnata con le sembianze di una metropoli in cui corruzione, criminalità e pioggia sembrano non dover cessare mai. il Batman di Reeves, apprezzato riesumatore del franchise di Planets of the Apes, ha trama e intreccio per poter essere un nuovo eroe al quale riuscire ad affezionarsi. Piacerà quindi e molto a coloro che vedono in questo nuovo progetto un nuovo inizio.
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