|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Donato D'Elia
Quinlan
Singolare coincidenza che l'anno che verrà per sempre ricordato come quello della pandemia mondiale, il 2020, sia per il calendario cinese l'Anno del Topo. Il bistrattato roditore e la sua abitudine a rintanarsi in luoghi piccoli e oscuri pare una metafora fin troppo perfetta, e un filo troppo facile, della condizione in cui ogni cittadino (e ogni società) del pianeta si è improvvisamente trovato, letteralmente dall'oggi al domani. Prima che i vaccini riaprissero, seppur ancora parzialmente, le porte e gli spazi comuni, la paura dell'altro aveva infettato anche chi non aveva contratto il famigerato Covid, ed è lì che ci riporta Shen Kong, film d'apertura e in competizione delle Giornate degli Autori-Venice Days 2021, a quei primi giorni, alle notizie contrastanti e allarmistiche, alle città vuote. [...]
|