
Alla scoperta di un luogo capace di incantare ogni anno più di 4 milioni di visitatori. Dal 29 novembre al 1° dicembre al cinema.
di Rossella Farinotti
La storia è consolidata da stratificazioni di eventi che, ricostruiti e analizzati, rappresentano le radici di un territorio e della sua cultura. Storie di un passato che, quasi sempre, ritorna come esempio e narrazione di qualcosa di grande che è stato e che ha messo radici.
Il sito archeologico di Pompei rappresenta una testimonianza di tanti aneddoti e vissuti legati tra loro: narrazioni in dialogo con leggende e culti diversi che si mescolano a storie reali e tangibili di cittadine e cittadini che hanno lasciato delle tracce importanti. I grandi affreschi pompeiani, su cui primeggia quel rosso denso e indelebile dalla memoria di chi li ha visti anche solo una volta; l'urbanizzazione della città attraverso le sue strade; le corti, gli spazi pubblici e le ville private, sono oggi ancora riconducibili a una società autonoma, ricca e legata a una vitalità e a regole precise.
I cittadini di Pompei erano infatti colti e raffinati, come racconta Isabella Rossellini che, camminando tra le rovine del sito archeologico trattato nel film di Pappi Corsicato, accompagna lo spettatore - con cui attiva un dialogo umano attraverso sguardi diretti in camera - con fatti storici e descrizioni, mettendo in luce una cittadina fondata da regole, virtù e vizi legati ai miti greci e, successivamente, romani, su cui era fortemente basata la società.