
Alessandro Genovesi rilegge Otto donne e un mistero di Francois Ozon con parecchie modifiche e vent'anni dopo. Da sabato 25 dicembre al cinema.
di Paola Casella
7 donne e un mistero è il remake, con parecchie modifiche e vent’anni dopo, di 8 donne e un mistero di Francois Ozon, ed è diretto e cosceneggiato (con Lisa Nur Sultan) da Alessandro Genovesi. L’impianto, come in Ozon, resta fortemente teatrale (entrambi i film sono basati sulla commedia per il palcoscenico scritta da Robert Thomas "Huit Femmes"), e dovrebbe tradursi in un continuo gioco al rialzo, nonché una gara di bravura, fra le attrici protagoniste. In realtà quel che succede qui (più che in Ozon) è che un paio di interpreti – Margherita Buy e Luisa Ranieri – spiccano notevolmente sulle altre, e che la commedia, che dovrebbe viaggiare su un registro comico-grottesco, non riesce a mantenere un tono univoco e un ritmo, soprattutto di regia, adeguato alla storia.
È un peccato soprattutto che, invece di comunicare un’idea di lavoro di squadra al femminile, 7 donne e un mistero appiccica solo alla fine un messaggio di sorellanza che contraddice le dinamiche fino a quel momento messe in scena, quando sarebbe stato molto più coraggioso e sincero, anche in nome della political correctness, strutturare un finale sulle corde della mutua convenienza.