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L’attenzione dello spettatore è il caso di dire che inizia fin dal primo minuto e rimane anche oltre la fine del film, perché come spesso accade, residua qualche interrogativo a cui rispondere.
Ed anche qui dunque qualche interrogativo resta e fa piacere porsi alcune domande, a testimoniare il logico ed avvincente costrutto della sceneggiatura. I tre personaggi principali presenti, compresa la bambina, sono molto coerenti con le phisique du role. E che dire della location? Non si poteva trovare niente di meglio, anche se …. My Movies -ho la sensazione- che abbia commesso un refuso laddove titola la presentazione con <<una casa sulle Alpi>>. Onestamente mi pare di aver capito che si svolga nel Galles, e non sulle Alpi, a riprova dell’auto con il volante a destra e guida sulle strade a sinistra. Quello che sembra ad uno sguardo fugace un po’ eccessivo, leggasi le dimensioni della casa in cui i tre si “segregano”, a ben vedere cuce molto bene la scenografia del tutto. Di certo se si chiede a Tizio o a Caio di dare una lettura degli ultimi dieci minuti ognuno darebbe una propria versione. Ed è questo l’attrattiva coinvolgente del film. Inoltre, non si può sottacere che, finalmente, siamo fuori dai rituali mitragliamenti a tutto campo degli ultimi film americani dove non si capisce chi è che ammazza e chi viene ammazzato, è proprio il caso di dire. In conclusione un ottimo film!
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