Into the Night

L' aereo è costretto a evitare l'alba nella serie da brivido

Il soggetto è curiosamente simile a quello di Snowpiercer, la serie tv ispirata al film omonimo di Bong Joon-ho che debutterà su Netflix alla fine di maggio. Come là, anche Into the night appartiene al repertorio della fantascienza post- apocalittica e, allo stesso modo, riguarda un piccolo gruppo di sopravvissuti in un luogo chiuso: in Snowpiercer un treno, qui un aeroplano. Sviluppata da Jason George, showrunner e sceneggiatore di premiate serie come Narcos, Into the night (il titolo evoca la canzone di Carlos Santana) è una produzione belga - per ora - in sei puntate, visibile sulla stessa piattaforma. Parte subito a pieno regime e ti tiene incollato al sedile fino all' ultimo episodio. Pochi passeggeri hanno fatto in tempo a salire su un volo di linea Bruxelles-Mosca quando un uomo armato, il militare della Nato Terenzio Gallo (l' attore franco-italiano Stefano Cassetti) lo sequestra, imponendo al pilota Mathieu di decollare. Gallo ha appreso da una trasmissione segreta che, a est del nostro pianeta, il sorgere del sole ha già fatto strage di larga parte dell' umanità (poi ci spiegheranno che il fenomeno è dovuto a un' inversione delle polarità solari, scatenante raggi gamma contro la terra). L' unica possibilità di sopravvivere consiste nel volare sempre a ovest, battendo sul tempo il sorgere dell' alba. L' impresa non è facile: bisogna fare scali per rifornirsi di carburante, sempre incerti di quale situazione si troverà all' atterraggio. Non bastasse s' innescano liti e dissidi tra i passeggeri, che formano un piccolo pool di umanità cosmopolita: un sedicente uomo d' affari turco grondante carisma, una coraggiosa pilota di elicotteri, una madre che portava a Mosca il figlioletto malato, una influencer, una hostess, un tecnico, un addetto alle pulizie rimasto intrappolato alla partenza del velivolo e pochi altri. Ciascuno dei sei episodi è intitolato a un personaggio e si chiude nello stile del "cliffhanger", costringendoti a passare al successivo in un implacabile binge watching. Alla fine ti rammarichi che non ce ne siano altri; anche se Netflix prepara una nuova stagione in caso di successo della prima. Che non dovrebbe mancare. Perché Into the night ha parecchi pregi. Oltre al ritmo, veloce e ricco di colpi di scena, c' è la qualità dei character: i quali, ben al di là della media delle miniserie, evolvono lungo l' azione svelando aspetti nuovi e sfaccettati. Non ci sono né buoni, né cattivi integrali, in questa insolita serie: a parte forse Sylvie, giovane disperata per un recente lutto che svelerà poco a poco doti da leader. Il coraggioso pilota Mathieu, cui è affidata la vita degli altri, ha altarini da scoprire. Il ladro turco Ayaz diventa il protettore del piccolo malato. L' ambiguo Rick pare il più fellone della compagnia; e invece tira fuori doti preziose. I cattivi veri non mancano, però entrano nell' azione - come tre soldati inglesi presi a bordo in Scozia - durante gli scali per il rifornimento. Le intenzioni di proseguire l' avventura sono inequivocabili, nel finale aperto dell' ultima puntata fatto apposta per aprire un nuovo, promettente capitolo.
Da La Repubblica, 6 maggio 2020


di Roberto Nepoti, 6 maggio 2020