The Mandalorian

Alice Cucchetti

Già nel 1977 i (pochi) detrattori del primo Guerre stellari insistevano in particolare su una critica: qui dentro non c'è niente di nuovo. E non avevano torto, visto che da allora non si fa che ripetere quanto la saga lucasiana sia il perfezionamento del pastiche postmoderno, un variegato frullato d'influenze, generi e ispirazioni. «Qui dentro non c'è niente di nuovo» si può dire anche di The Mandalorian: il cacciatore di taglie laconico e solitario (addirittura senza volto, dal momento che, per motivi "religiosi", gli è proibito togliersi l'elmo davanti ad anima viva) che giunge in un avamposto sperduto ai margini della civiltà (e della galassia), si presenta come tosto, misterioso e senza troppi scrupoli, ma si rivela spesso disposto a schierarsi dalla parte dei più deboli, è un topos del western che più canonico non si potrebbe. [...]

di Alice Cucchetti, articolo completo (3133 caratteri spazi inclusi) su Film TV 24 marzo 2020