diskol88
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lunedì 20 gennaio 2020
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il 5 sardiniano episode, o son di più? mitico.
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sembra di patetco ma altresì epico eco di quelli in
cui la realtà sopravanza la fantasia,
tipo gli italani che periodicamnete insultano
sotto finte spoglie il prezident us, dandogli
del pagliasso, non si comprende come esso,
così si ricilci la reputazione,
senza mai dire o tuittare dando agli
italiani altresì degli
spaghetti malavida e mandolino, oltre a avere combattuto
coi nazi, i francesi maghistralmente di sorpresa si siano fatti
invadere ritrovandosi con quelle
genti senza scrupoli, don vito direbbe
ma fredo che aveva combinato, e così senza essere bombardati,
e apparire in grado senza l'american altrui armamento e talento come
poi si son visti in vietnam, di essere dei big american che, oltre
al cacciare le streghe per qualsivoglia hackeristico
motivo, per poi essere sopravanzati
dalla cina, che si fa riportare il bastoncino delle sanzioni tutte
le volte, rispondendo, e ci si chiede quale democrazie
infine così tra quelle possa essere migliore, ecco
le sacche diciamo della resistenza
di guerre stellari, la cui del 2016 nitidamente al di
sotto ci sembra della saga migliore, cosa si regala, e però a
cui si danno 5 stelline, soltanto per il gusto e il sorriso, rimangono
storia epica e incommensurabile del film del divertimento.
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sembra di patetco ma altresì epico eco di quelli in
cui la realtà sopravanza la fantasia,
tipo gli italani che periodicamnete insultano
sotto finte spoglie il prezident us, dandogli
del pagliasso, non si comprende come esso,
così si ricilci la reputazione,
senza mai dire o tuittare dando agli
italiani altresì degli
spaghetti malavida e mandolino, oltre a avere combattuto
coi nazi, i francesi maghistralmente di sorpresa si siano fatti
invadere ritrovandosi con quelle
genti senza scrupoli, don vito direbbe
ma fredo che aveva combinato, e così senza essere bombardati,
e apparire in grado senza l'american altrui armamento e talento come
poi si son visti in vietnam, di essere dei big american che, oltre
al cacciare le streghe per qualsivoglia hackeristico
motivo, per poi essere sopravanzati
dalla cina, che si fa riportare il bastoncino delle sanzioni tutte
le volte, rispondendo, e ci si chiede quale democrazie
infine così tra quelle possa essere migliore, ecco
le sacche diciamo della resistenza
di guerre stellari, la cui del 2016 nitidamente al di
sotto ci sembra della saga migliore, cosa si regala, e però a
cui si danno 5 stelline, soltanto per il gusto e il sorriso, rimangono
storia epica e incommensurabile del film del divertimento.
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theforumplayer
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domenica 12 gennaio 2020
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chewbacca non s'accorge di esserlo.
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nell'ultimo episode molte cose sembrano a posto,
soltanto yoda, come al solito impressionante,
sembra avere delle connotazioni
di bislacca derivazione, se vogliamo
un pò andreottiano, cosa che a rambaldi
non sarebbe scappato, con la sua miticolosità,
l'incompetenza nel non accorgersi
anche della beffarda caricatura, denota un jedaico misticismo,con
quel solito surreale anacronismo storico (in)narrativo,
pedine assemblate, sino a quell'ordine più elevato, e per
poi sfiguare alle grandi imprese, perchè
concentrato a mantenersi nel suo
status sardiniano et poltronoviferus, comunque incredibile,
niente di livello, del livello solito cioè della saga dei film.
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nell'ultimo episode molte cose sembrano a posto,
soltanto yoda, come al solito impressionante,
sembra avere delle connotazioni
di bislacca derivazione, se vogliamo
un pò andreottiano, cosa che a rambaldi
non sarebbe scappato, con la sua miticolosità,
l'incompetenza nel non accorgersi
anche della beffarda caricatura, denota un jedaico misticismo,con
quel solito surreale anacronismo storico (in)narrativo,
pedine assemblate, sino a quell'ordine più elevato, e per
poi sfiguare alle grandi imprese, perchè
concentrato a mantenersi nel suo
status sardiniano et poltronoviferus, comunque incredibile,
niente di livello, del livello solito cioè della saga dei film.
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massimomorini
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venerdì 10 gennaio 2020
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star wars: the rise of women
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In una Galassia lontanta, lontana... stanno succedendo proprio le stesse cose che succedono qui. Il tradizionale ritornello che apre l'ultimo Star Wars, l'ascesa di Skywalker, nasconde quanto questo film, assieme agli altri due dell'ultima trilogia, ci parli in realta' di quanto sta accadendo nella nostra societa'.
Mi sono spesso domandato se coloro che vivono in un momento di trasformazione si accorgano fino in fondo di quel che sta succedendo. Per fare un esempio, alla fine dell'impero romano la gente si accorse di cosa stava succedendo alla razionalissima filosofia che aveva retto quel mondo, ormai finito per lasciare il posto al Medio Evo? E nel Settecendo era chiaro che si stava uscendo da un mondo dominato dall'idea di un Dio immutabile a un mondo che gira sull'idea di denaro e di progresso?
A leggere le recensioni dei film di Star Wars, l'ultimo ma in generale tutti quelli dell'ultima trilogia, sono giunto a una conclusione sicura: no, quando un'epoca attraversa una rivoluzione culturale totale puo' averne mille segni davanti a se', ma non riesce a chiamarli con il loro nome.
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In una Galassia lontanta, lontana... stanno succedendo proprio le stesse cose che succedono qui. Il tradizionale ritornello che apre l'ultimo Star Wars, l'ascesa di Skywalker, nasconde quanto questo film, assieme agli altri due dell'ultima trilogia, ci parli in realta' di quanto sta accadendo nella nostra societa'.
Mi sono spesso domandato se coloro che vivono in un momento di trasformazione si accorgano fino in fondo di quel che sta succedendo. Per fare un esempio, alla fine dell'impero romano la gente si accorse di cosa stava succedendo alla razionalissima filosofia che aveva retto quel mondo, ormai finito per lasciare il posto al Medio Evo? E nel Settecendo era chiaro che si stava uscendo da un mondo dominato dall'idea di un Dio immutabile a un mondo che gira sull'idea di denaro e di progresso?
A leggere le recensioni dei film di Star Wars, l'ultimo ma in generale tutti quelli dell'ultima trilogia, sono giunto a una conclusione sicura: no, quando un'epoca attraversa una rivoluzione culturale totale puo' averne mille segni davanti a se', ma non riesce a chiamarli con il loro nome.
Prendiamo il primo film dell'ultima trilogia: Il Risveglio della Forza, del 2015. Molti hanno commentato che sembra un remake del primissimo film di Star Wars: siamo di nuovo su un pianeta deserto, la galassia e' di nuovo sotto la minaccia di un oscuro potere dominatore e oppressivo, il protagonista e' un giovane che vive aggiustando droidi scassati, e scopriremo alla fine che nelle sue vene scorre il sangue, e il potere, di uno dei capi dei cattivi. I commentatori, nel registrare questa somiglianza tra i due film, dicono timidamente che e' strano, ma anche che, in qualche modo, funziona, non annoia.
Nessuno, ma dico nessuno, nota che c'e' una piccola (piccola ?) differenza, che spiega tutto: certo, e' tutto uguale, sarebbe una noiosissima copia, se non fosse che il protagonista questa volta... e' una donna! Ora e' la giovane Rei il protagonista, ed e' questo che rende un'assurda copia del primo film cosi' godibile, che ce lo fa sentire cosi' giusto. In fondo, tutti sentiamo inconsciamente che e' come se correggessimo un piccolo crimine di tutti gli altri Star Wars (e di quasi tutti i vecchi film): che gli eroi erano tutti uomini, e la sola donna, la principessa Leia, stava vestita con uno scomodissimo abito lungo e con due assurde crocchie attorno alla testa, aspettava di farsi salvare dagli eroi, di farsi sedurre dal bel mascalzone di turno (Ian Solo), e di scoprire alla fine di essere la sorellina del protagonista (Luke Skywalker), in un rassicurante ruolo ancillare rispetto ai veri protagonisti cazzodotati.
Naturalmente, anche Leia e' cambiata in questa nuova trilogia. Indovinate un po' chi guida l'Alleanza Ribelle, oggi? Luke Skywalker, il grande Jedi? Ma va, non si sa neanche dov'e'. Si scoprira' piu' avanti che si e' ritirato su un'isola deserta di un pianeta selvaggio, in preda a una crisi depressiva per un conflitto non risolto con suo nipote e allievo. Allora Ian Solo, il mitico Harrison Ford, il pilota del Millenium Falcon che ha risolto tutte le battaglie contro il vecchio impero? Figuriamoci. E' stato mollato dalla moglie, e si e' rimesso col suo vecchio amico peloso, si veste come quando era un ragazzino anche se ha i capelli bianchi, e scopriremo che si e' rimesso a girare l'universo e a fare il piccolo contrabbandiere, come vittima di una ridicola sindrome di Peter Pan.
Chi resta? Ovviamente lei, Leia, ora ex moglie di Ian Solo. Complice il fatto che Carrie Fisher e' invecchiata molto meglio di Harrison Ford, ora Leia e' una bellissima donna matura carica di fascino e forza, ed e' lei il Generale che guida la resistenza. E nel suo esercito le figure femminili sono molto importanti, come si vede nel film successivo, Gli Ultimi Jedi, del 2017. Il numero due e' l'ammiraglio Holdo, interpretato dalla bella e non piu' giovane Laura Dern, e il suo braccio destro e' il comandante D’Arcy, interpretata da Amanda Lawrence, che alla fine della trilogia dara' alla sua compagna il primo bacio lesbico nella storia di Star Wars. Anche nelle retrovie le donne sono cruciali: sono le sorelle Tico che risolveranno alcuni dei momenti piu' difficili della resistenza, per non parlare dell'aiuto che viene dall'aliena Maz, anziana e saggia mostriciattola che gestisce una delle piu' note bettole della galassia con polso fermo e saggezza.
Tra tutti questi personaggi femminili, ce n'e' qualcuno che sia un personaggio negativo? All'inizio sembrebrebbe essere l'ammiraglio Holdo, che quando prende temporaneamente il posto di Leia al comando della Resistenza appare petulante e pavida, una perfetta incarnazione del pregiudizio che le donne siano, salvo eccezioni, inadatte al comando supremo. Ma non temete: si scoprira' che in realta' prepara il sacrificio finale che le costera' la vita ma salvera' la flotta della Resistenza.
E altri personaggi maschili, oltre ai due grandi falliti Skywalker e Solo, che comunque moriranno entrambi prima della fine del secondo film, ci sono? Si', ci sono. Finn e Poe. Su Finn non c'e' molto da dire: bravo ragazzo, sovrappeso e di colore, e' un antieroe nel miglior senso del termine. Per quanto coraggioso e capace, e' ben piu' preoccupato dei suoi sentimenti (poco ricambiati) per Rei, la protagonista, che di emergere come leader. Sarebbe stato il perfetto personaggio femminile in un film del passato. Su Poe, invece dobbiamo soffermarci, perche' lui e' una figura maschile da manuale. Proprio da manuale. Belloccio, sempre pronto a tirare fuori la pistola o a balzare sullo starfighter, irriverente e insubordinato, con un coraggio al limite dell'incoscienza, seduttore che ha lasciato cuori spezzati - incazzati - in giro per la galassia. E, come potevamo aspettarci, questa caricatura di macho si rivela un cretino, soprattutto quando un suo attacco non autorizzato dalle sue superiori porta la flotta della resistenza alla quasi totale distruzione. E comunque sia Leia, quando sente che sta per morire, perso da tempo il suo numero due, gli affida un po' a malincuore il comando della resistenza. Beh, il nostro uomo passa una notte di panico al capezzale di Leia, e alla fine ammette di non potercela fare a prendere da solo il ruolo che a Leia calzava come un guanto. Va da Finn e gli chiede di poter condividere il comando. Dopo un'iniziale perplessita' Fin accetta, e cosi' conosciamo alla fine con esatezza il risultato dell'equazione: se proprio non c'e' alternativa, per fare una donna, in Star Wars di oggi, di uomini ce ne vogliono almeno due.
Abbiamo lasciato alla fine un altro personaggio maschile, Ben Solo, figlio di Leia e di Ian Solo, per una semplice ragione: si e' votato al male, e con il nome d'arte di Kylo Ren guida l'armata dei cattivi. A lui non mancano forza (o Forza) e intelligenza e alla fine, per intercessione dello spirito della madre Leia, avra' la forza di redimersi e addirittura salvera' la protagonista Rei dalla morte, infondendole la sua forza vitale. Non a caso, forse e' lui a conquistare il cuore di Rei: il primo vero bacio della trilogia e' quello che i due si danno, per un attimo, praticamente alla fine. Per un attimo, perche' poi Kylo muore e svanisce, come accade ai veri Jedi, e lascia Rei a trionfare come ultimo Jedi.
Insomma, l'ultima trilogia di Star Wars ci dice che, in una galassia lontana lontana come su questo piccolo pianeta, forse l'epoca degli uomini e' finita e l'epoca delle donne si apre, anche se questo messaggio gridato con quanta forza possibile sembra sfuggito al grosso dei commentatori. E ci dice che sara' una grande epoca. Solo un dubbio sorge verso la fine, appena dopo il bacio interrotto di Ben e Rei e appena prima del bacio lesbico tra due guerriere della resistenza nella scena finale. Ma nel mondo delle donne, le donne e gli uomini potranno ancora amarsi? L'amore e' il grande assente in questa trilogia delle donne, e ci parla di una nuova sfida per i nostri eroi. Se una donna e un uomo di carattere come Ben e Rei si incontrano, due guerrieri uguali nella Forza, puo' il loro amore durare piu' di un istante, senza che il corpo di lui si smaterializzi dopo un istante per non togliere luce all'ascesa di lei?
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fabrizio. calos
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giovedì 9 gennaio 2020
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un'occasione persa
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Un vero peccato, se nel Risveglio, avevo apprezzato la scelta di rievocare la saga classica e di utilizzare più pacatamente gli effetti speciali in favore di riprese dal vero, come anche in Rogue One, secondo me assolutamente il migliore della gestione Disney. Negli Ultimi Jedi, avevo sperato finalmente in un film che iniziasse a rischiare di più, a parte battute comiche fuori luogo, nuova direzione e un ottimo colpo di scena finale. Invece con il ritorno di Abrams alla regia... pluf... tutto il film precedente cancellato. Speravo in un nuovo film, nuove idee, invece un film inutilmente frenetico, personaggi potenzialmente buoni, vedi i cavalieri di Ren, ma appena abbozzati, altri messi all'angolo quasi dimenticati, vedi Rose.
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Un vero peccato, se nel Risveglio, avevo apprezzato la scelta di rievocare la saga classica e di utilizzare più pacatamente gli effetti speciali in favore di riprese dal vero, come anche in Rogue One, secondo me assolutamente il migliore della gestione Disney. Negli Ultimi Jedi, avevo sperato finalmente in un film che iniziasse a rischiare di più, a parte battute comiche fuori luogo, nuova direzione e un ottimo colpo di scena finale. Invece con il ritorno di Abrams alla regia... pluf... tutto il film precedente cancellato. Speravo in un nuovo film, nuove idee, invece un film inutilmente frenetico, personaggi potenzialmente buoni, vedi i cavalieri di Ren, ma appena abbozzati, altri messi all'angolo quasi dimenticati, vedi Rose. Speravo in una nuova super arma, tipo i DISTRUTTORI DI MONDI(vedi wookiepedia)...JJ ti consiglio di leggerla (ndr). Nemmeno la scena di apertura sempre suggestiva ed epica... stavolta, veramente anonima. Un vero peccato che questo film chiuda una saga, per me davvero fondamentale da sempre. Tre stelle per tutto l precedente, meno non ho avuto il coraggio.
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alexander
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mercoledì 8 gennaio 2020
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la saga degli skywalker giunge al termine
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Complessivamente giudico positivamente questo film, devo dire che per come è stato concepito episodio VIII e per i disastri che ha portato, episodio IX non poteva che essere così, seppur migliorabile in molte sue parti.
Il film parte molto spedito, con un ritmo veloce ed incalzante, in pieno stile J.J. Abrams, e funziona per certi versi ma ci spara subito in faccia il ritono di Darth Sidious, senza neanche troppe spiegazioni e questo avrebbero potuto giostrarlo meglio. Comunque devo ammettere che alla fine il ritorno dell'imperatore ha reso il suo contributo più che egregiamente.
Ho apprezzato molto il fatto che abbiano dato molte più battute a C3PO, al fatto che nei piccoli particolari come questo si è cercato di onorarei valori e i pilastri della trilogia originale del lontano 1977, con anche ad esempio gli effetti di esplosione del pianeta, i medesimi usati in episodio IV quando fu distrutto Alderan.
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Complessivamente giudico positivamente questo film, devo dire che per come è stato concepito episodio VIII e per i disastri che ha portato, episodio IX non poteva che essere così, seppur migliorabile in molte sue parti.
Il film parte molto spedito, con un ritmo veloce ed incalzante, in pieno stile J.J. Abrams, e funziona per certi versi ma ci spara subito in faccia il ritono di Darth Sidious, senza neanche troppe spiegazioni e questo avrebbero potuto giostrarlo meglio. Comunque devo ammettere che alla fine il ritorno dell'imperatore ha reso il suo contributo più che egregiamente.
Ho apprezzato molto il fatto che abbiano dato molte più battute a C3PO, al fatto che nei piccoli particolari come questo si è cercato di onorarei valori e i pilastri della trilogia originale del lontano 1977, con anche ad esempio gli effetti di esplosione del pianeta, i medesimi usati in episodio IV quando fu distrutto Alderan.
Questi piccoli gesti hanno dato un valore aggiunto al film, ma comunque restano alcune cose in sospeso, che avrebbero potuto gestire e spiegare meglio, come la riparazione della spada laser di Anakin, o il nuovo potere curativo di Rey, e così via. Sono convinto che una mezz'ora in più non avrebbe guastato la visone del film e sarebbe servita a colmare un po' almeno alcuni di questi vuoti.
In questo episodio finale ho rivalutato moltissimo Kylo Ren, mi è proprio piaciuto il suo sviluppo dopo episodio VIII, così come Rey, che seppur secondo me, non è all'altezza dei suoi predecessori (Anakin e Luke) si riscatta e da luogo ad un finale epico in cui è Tutti i Jedi.
Ho apprezzato altrettanto sentire le voci dei Jedi caduti sostenere Rey ed infondergli il coraggio e la forza necessaria a sconfiggere una volta per tutte l'imperatore, ma avrei apprezzato estremamente di più rivederli sul grande schermo come fantasmi di forza, credo che sarebbe stato un coronamento perfetto per l intera saga.
Un punto a sfavore va però all'utilizzo dei Cavalieri di Ren, per niente valorizzati e sterminati come carne da macello in non meno di 2 minuti; per come ce li avevano venduti mi sarei aspettato un qualcosa di più.
La questione della Diade nella forza non mi è ancora del tutto chiara, ma mi limito ad accettarla in quanto serviva un modo credibile per riportare in vita il vero e unico imperatore e devo dire che ha funzionato, anche se ha portato alla fine alla morte di Ben anche se riunitosi con la forza una volta redento e tornato nel lato chiaro.
Leila è stata utilizzata correttamente e il suo gesto finale disperato di riportare suo figlio al lato chiaro della forza e salvare Rey ha dato il giusto onore a lei e alla nostra tanto amata Carrie.
Complessivamente non posso dire di essere deluso, sono convinto che se avessero utilizzato lo stesso stile e la stessa forza in capitolo VII ne sarebbe uscita una trilogia molto più avvincente.
Nonostante il mio disappunto su certe cose e la mia totale disapprovazione di Episodio VIII da cui salvo si e no 4 scene, voglio gettare acqua sul fuoco; Star Wars è stato è e sarà sempre parte della storia di ognuno di noi, con i suoi difetti e i suoi pregi ma pur sempre una piccola parte della nostra coscienza che non smette mai di sperare e credere nella Forza.
Che la Forza sia con Noi, e lunga vita a Star Wars, una saga, un pezzo di storia, tre generazioni.
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emilio cavallaro
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mercoledì 8 gennaio 2020
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degna conclusione di un'indegna trilogia
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Prima ancora di essere un brutto film di Star Wars, è solo un brutto film. Degna conclusione di una trilogia indegna che, in tre film, si è limitata a copiare (anche in modo oggettivamente brutto) ciò che di bello c'è nella saga originale. La regia è pessima, il montaggio è ancora peggio. Personaggi incoerenti con quanto visto nei capitoli precedenti, non c'è alcuna crescita ed è scarsissimo il contributo recitativo per controbilanciare una trama che fa acqua da tutte le parti (Adam Driver è l'unica nota positiva, anche se nemmeno Kylo Ren si salva da una scrittura che definire elementare e stupida è riduttivo). CGI in molti momenti non all'altezza, il che è un paradosso se si considera la produzione enorme in questione.
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Prima ancora di essere un brutto film di Star Wars, è solo un brutto film. Degna conclusione di una trilogia indegna che, in tre film, si è limitata a copiare (anche in modo oggettivamente brutto) ciò che di bello c'è nella saga originale. La regia è pessima, il montaggio è ancora peggio. Personaggi incoerenti con quanto visto nei capitoli precedenti, non c'è alcuna crescita ed è scarsissimo il contributo recitativo per controbilanciare una trama che fa acqua da tutte le parti (Adam Driver è l'unica nota positiva, anche se nemmeno Kylo Ren si salva da una scrittura che definire elementare e stupida è riduttivo). CGI in molti momenti non all'altezza, il che è un paradosso se si considera la produzione enorme in questione. Unico punto a favore sono alcune delle scenografie utilizzate.
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fraruppola
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venerdì 3 gennaio 2020
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sacrilega distruzione di un mito
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Premetto che faccio parte di coloro che hanno visto Star Wars (il quarto episodio) al cinema. Così come l'Impero colpisce ancora (capolavoro) e il ritorno dello Jedi.
Per cui già non mi erano piaciuti i primi tre episodi, salvando un pò, per la storia, "la vendetta dei Sith".
Ma questa ultima trilogia è terribile. L'ultimo film poi è da Razzie Awards per tutti.
Per i giovani attori monoespressivi (salvando Adam Driver).
Per la storia.
Per le incongruenze.
Per i momenti insensati
Per il finale.
Si salvano solo gli effetti speciali.
Ormai contano solo gli incassi. Poi che ci sia stato una sacrilega distruzione di un mito, poco importa
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peppy86
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giovedì 2 gennaio 2020
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ottimo per i fan, ma niente di nuovo
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Non c'è molto da dire su questo film. L'enorme polemica scaturita sulla qualità di Episodio 8 non ha lasciato scampo a produttori e regista.
Bisognava ritornare sui propri passi, assecondando il gusto dei fan della saga.
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Non c'è molto da dire su questo film. L'enorme polemica scaturita sulla qualità di Episodio 8 non ha lasciato scampo a produttori e regista.
Bisognava ritornare sui propri passi, assecondando il gusto dei fan della saga.
Tutto il lavoro di Rian Johnson, che faceva leva sul senso del fallimento, sull'importanza della collettività, sulla decadenza di qualsiasi civiltà in nome del capitalismo senza scrupoli, cede il posto a due ore e mezza di corsi e ricorsi storici.
Tornano le vecchie glorie, i vecchi temi, le vecchie frasi già sentite. Tutto precipita verso un finale che sa di visto e rivisto.
Si potrebbe mandare avanti la pellicola a velocità doppia e tutto quello che avremmo da perdere sarebbero gli innumerevoli effetti speciali.
Certo dal punto di vista estetico Episodio 9 colpisce, ma forse Abrams dimentica il lavoro eccelso realizzato da Johnson nel precedente capitolo. Le scelte cromatiche, il rosso e il bianco, l'uso del verde e del blu. Colori che non si confondono come nella pellicola di Abrams ma che anzi si possono assaporare distintamente.
John Williams fa come al solito il suo dovere. Ma Williams è un maestro, e non potrebbe scrivere male neanche il jingle di uno spot pubblicitario.
Mi chiedo a questo punto cosa avrebbe realizzato Rian Johnson se la Disney fosse stata tanto coraggiosa da permettergli di concludere la sua visione. Ma questa è una pagina del cinema che purtroppo non vedremo mai.
A tal proposito, mi viene in mente una frase di Majakovski che diceva così: “Il cinema è malato, l’industria gli ha gettato negli occhi una manciata d’oro, abili imprenditori con storie lacrimose e violente ingannano la gente”.
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samanta
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mercoledì 1 gennaio 2020
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la fine della forza
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Finalmente siamo arrivati alla fine della I trilogia che conclude l'intera saga di Guerre Stellari iniziata con la seconda trilogia (episodi IV, V, VI) ben 42 anni fa e di quest'ultima trilogia costituisce il sequel, nel 1999 Lucas aveva con la prima trilogia presentato il prequel. Il difetto sta proprio in questa successione, l'opera infatti non è il frutto di una redazione unitaria di una saga ma l'aggiunta alla saga iniziale di un prequel (in effetti abbastanza riuscito) e di un sequel molto mediocre.
Lucas pensò di fare il sequel (iniziato nel 2015) richiamando gli attori esistenti della prima trilogia ancora vivi e cioé oltre Harrison Ford (Hans Solo), anche Carrie Fisher (Principessa Leia) e Mark Hamill (Luke Skywalker), che si sono persi lungo la strada.
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Finalmente siamo arrivati alla fine della I trilogia che conclude l'intera saga di Guerre Stellari iniziata con la seconda trilogia (episodi IV, V, VI) ben 42 anni fa e di quest'ultima trilogia costituisce il sequel, nel 1999 Lucas aveva con la prima trilogia presentato il prequel. Il difetto sta proprio in questa successione, l'opera infatti non è il frutto di una redazione unitaria di una saga ma l'aggiunta alla saga iniziale di un prequel (in effetti abbastanza riuscito) e di un sequel molto mediocre.
Lucas pensò di fare il sequel (iniziato nel 2015) richiamando gli attori esistenti della prima trilogia ancora vivi e cioé oltre Harrison Ford (Hans Solo), anche Carrie Fisher (Principessa Leia) e Mark Hamill (Luke Skywalker), che si sono persi lungo la strada. MaFord ha abbandonato dopo il primo episodio, Carrie Fisher è morta il 27 dicembre 2017 dopo avere terminato le riprese del episodio VIII e Hamill viene fatto morire in questo episodio anche perché aveva deciso di non continuaret. Sia Leia e che Luke appaiono in questo episodio la prima prendedo stralci delle riprese dei 2 film precedenti e Luke in un cameo il che dà un'aria funera alla vicenda. Non trattandosi di una visione unitaria se la I trilogia aveva colpito per l'originalità, per la novità delle scene di azione (cult l'attacco alla Morte nera) si è dovuto aggiungere frammentariamente episodi, personaggi, storia, in una sceneggiatura che in questo film appare confusa e contraddittoria: l'imperatore, che riappare (morto ma tenuto in vita!) in un pianeta misterioso e che ha creato un'immensa flotta stellare in grado di distrugggere i pianeti della Galassia, si allea con Kilo Ren (Adam Driver) che comanda i cavalieri del Primo Ordine che combattono la resistenza nella galassia e che lotta con Rey (Daisy Ridley), senza fare spoiler ovviamente ci sarà un finale positivo. Negativa è invece la storia, sembra che il regista abbia voluto affastellare malamente idee persone della I trilogia mettendoci tutti dentro Luke ormai morto che appare in una breve scena come un fantasma e recita da fantasma, gli androidi C-3PO e R2-D2, Carrie Fisher morta per davvero, Hans Solo morto nel I episodio, Rey che assume una parentela incredibile, Kylo Ren che si allea con l'imperatore e poi solidarizza con Rey. Mancando una visione unitaria della saga si è fatto uno spettacolo non avvincente, Lucas è intelligente e con la I trilogia seppe creare qualcoso di nuovo, ma non ha creato Il Signore degli Anelli da cui si potevano trarre 6 film tranquillamente e che aveva alle spalle Tolkien uno scrittore tra i più grandi della letteratura che aveva scritto con la Terra di Mezzo (12 volumi) un mondo intero e una grandiosa mitologia con geografia, lingue, etnie. Lucas oltretutto aveva deciso di cambiare il regista (Abrams anche sceneggiatore)) con Colin Trevorrow che con Jurassic World aveva avuto un grosso successo, ma poi la critica ingiustamente ha stroncato il suo film The book of Henry dicendo che non sarebbe stato in grado di dirigere l'ultimo episodio di Star Wars e Luca si è piegato, comunque peggio di Abrams non poteva fare. Inoltre la modestia degli attori e la mediocrità della recitazione di tutti, è evidente, anche Daisy Ridley che in precedenza aveva recitato bene, sembra spaesata dalla confusione della sceneggiatura, d'altra parte modesti attori erano sia Carrie Fisher che Mark Hamill che aveva abbandonato la recitazione. Anche gli effetti speciali giganteschi sono abbastanza brutti e non danno quella tensione e il coinvolgimento che c'erano nella I e nella II trilogia. In conclusione una regia modesta, una storia confusa e una recitazione mediocre.
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hans delbruck
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martedì 31 dicembre 2019
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la picchiata di skywalker...
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Ed anche questa è fatta! Ci siamo tolti il dente. Ed il dolore? Beh, quello no, quello rimarrà radicato, avviluppato all'anima di ogni nerd come il sottoscritto, fedele alle emozioni dell'originaria ed unica vera Saga stellare. L'epdisodio 9 conclude in tragedia i vani, neanche troppo sentiti, tentativi di registi, sceneggiatori e produttori di far rivivere un capolavoro. La pellicola è scialba, insapore, scadente. La sceneggiatura è scarna, pressoché inesistente. Il tutto si compone nel maldestro tentativo di ordinare in un puzzle privo di nuove tessere, idee, ambientazioni e protagonisti dell'antica epopea, larvandosi inevitabilmente in una copia non d'autore, in una sterile imitazione del bello.
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Ed anche questa è fatta! Ci siamo tolti il dente. Ed il dolore? Beh, quello no, quello rimarrà radicato, avviluppato all'anima di ogni nerd come il sottoscritto, fedele alle emozioni dell'originaria ed unica vera Saga stellare. L'epdisodio 9 conclude in tragedia i vani, neanche troppo sentiti, tentativi di registi, sceneggiatori e produttori di far rivivere un capolavoro. La pellicola è scialba, insapore, scadente. La sceneggiatura è scarna, pressoché inesistente. Il tutto si compone nel maldestro tentativo di ordinare in un puzzle privo di nuove tessere, idee, ambientazioni e protagonisti dell'antica epopea, larvandosi inevitabilmente in una copia non d'autore, in una sterile imitazione del bello. I personaggi, anche in versione digitale sono delle controfigure di se stessi. Lo stesso Imperatore è ridotto ad una marionetta appesa a dei fili cinematografici quanto simbolici. Non c'è cuore. Manca il racconto. L'epica è definitivamente dissolta. Rey lancia l'unico acuto della traccia mostrandosi in pochi fotogrammi nella propria versione oscura. Un pigolio nel deserto. Che dire? Ci hanno provato, ma sarebbe stato virtuoso astenersi dal provare banalmente. E dire che il Maestro Yoda avesse messo in guardia tutti sin dagli albori: "Fare, o non fare. Non c'è provare."
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