Titolo originale | Passpartù: Operazione Doppiozero |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Lucio Bastolla |
Attori | Giacomo Rizzo, Maurizio Mattioli, Gianni Parisi, Yuliya Mayarchuk, Emiliano De Martino Giacomo Battaglia, Antonio Santaniello, Vincenzo Esposito, Carola Santopaolo, Ilaria Galizia, Pasqualina Sanna, Veronica Maya, Lucio Bastolla, Felice Avella, Umberto Anaclerico, Gianni Mauro, Noemi Gherrero, Roberto Ormanni, Iole Casalini, Rossella Pugliese, Vasilica Gavrilas Burlacu, Antonella Fiordelisi, Sonia Paladini, Laëtitia Chaillou, Giacomo Battaglia (II), Patrizia Di Martino, Alfonso Perugini, Antonio Fiorillo, Alicia Chiesa, Lorena Antonioni, Maggie Ferraro, Emanuela Giordano (II), Grazia Spolverino, Chiara Di Girolamo. |
Uscita | giovedì 18 luglio 2019 |
Distribuzione | Conform |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,53 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 luglio 2019
Nel piccolo borgo di Ceraso, nel Parco del Cilento, la vita scorre tranquilla. Almeno fino a quando il comune emana un bando per la concessione in gestione di un albergo. In Italia al Box Office Passpartù - Operazione Doppiozero ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 4,6 mila euro e 3,3 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Ceraso è un piccolo borgo di 2400 anime nel cuore del Cilento, popolato da alcune figure-chiave: il parroco Don Cataldo, il segretario comunale Attilio, il sindaco Nicola, il medico nutrizionista Peppino, il maresciallo Temistocle - tutti di (almeno) mezza età. Accanto a loro c'è un gruppo di giovani che scalpitano per intraprendere un'attività in un luogo e un'epoca in cui trovare lavoro (ancorché malpagato) è sempre più difficile. L'occasione buona arriva quando Ceraso apre un bando pubblico per trasformare un edificio storico del paese, il Palazzo di Lorenzo, in una struttura ricettiva di qualità. Al bando partecipano i ragazzi del paese, ma contro di loro si schierano l'imprenditore Romolo e il suo segretario tuttofare, abituati a corrompere e a truccare gare d'appalto. Riusciranno i giovani a tenere testa al malaffare locale in mano alla generazione dei padri?
Passpartù è diretto da Lucio Bastolla, che si ritaglia anche il ruolo di Don Peppino, il nutrizionista donnaiolo nonché narratore della vicenda.
Bastolla ha alle spalle un passato di documentarista evidente nell'abilità con cui racconta il Cilento e le sue attrazioni paesaggistiche. Passpartù si presta infatti anche come veicolo promozionale di un territorio ancora poco sfruttato dal punto di vista turistico e meritevole di maggiore attenzione.
L'altra lodevole intenzione del regista è quella di incoraggiare i giovani che hanno grandi difficoltà ad avviare attività imprenditoriali al Sud e contrapporli all'ambiente corrotto e intrallazzone che li circonda, ostacolandone la crescita professionale. Ma i limiti artistici del film sono numerosi: dal montaggio spesso brusco ed eccessivamente frammentato alla musica onnipresente, dalla voce fuori campo che si sostituisce alla sceneggiatura alla sceneggiatura stessa, strapiena di (troppi) personaggi e di battute che da un lato attingono alla tradizione comica campana, dall'altro non tengono il passo con la contemporaneità risultando datate ed eccessivamente elementari.
A compensare c'è un bel gruppo di caratteristi di grande esperienza, soprattutto teatrale, che si esibiscono in siparietti a volte gustosi: da Giacomo Rizzo a Maurizio Mattioli, da Gianni Parisi al musicista e scrittore Gianni Mauro fino al recentemente scomparso Giacomo Battaglia, nel ruolo del segretario tuttofare, alla cui memoria cui è dedicato il film. Fra i giovani si distingue soprattutto Emiliano De Martino nel ruolo di Carlo, l'attore e regista che metterà in scena in paese uno spettacolino per raccogliere fondi a sostegno dell'imprenditoria giovanile.
Passpartù è tenero e benintenzionato, ma carente in quella agilità registica che ha reso grande la commedia all'italiana (in particolare quella campana) e di quella vis comica che in Campania è quasi una dote naturale. Probabilmente funzionerà meglio come veicolo di diffusione della cultura del territorio e come testimonianza dell'interazione fra "caratteri" tipica di ogni piccola municipalità italiana. Ed è incoraggiante la rappresentazione di una generazione di ragazzi collettivamente migliori dei loro genitori, e desiderosi di cambiare una mentalità che ha fatto il suo tempo.
Ho visionato il film sabato sera e avevo deciso di assegnare due stelle. Dopo aver letto un commento a mio avviso non veritiero e alquanto inutile, per forma e contenuti, che nulla a che fare con un'analisi critica ma lascia sospettare più un livore di carattere personale, ho deciso di aggiungere una stella con la seguente motivazione: al regista, al cast artistico e tecnico per essere riusciti [...] Vai alla recensione »
Un film gradevole. Che mi trova in pieno disaccordo con chi l'ha definito un non film. Ho capito leggendo le recensioni che qualcuno commenta tanto per scrivere e che probabilmente non ha visto neanche il film perché non ricorda i personaggi più caratterizzati confondendoli. Per esempio risultano particolarmente simpatici, in "Passpartu", il Sindaco di Ceraso (interpretato [...] Vai alla recensione »
Negli ultimi anni le produzioni italiane ci hanno dimostrato che, come in passato, l’Italia ha ancora tanto da dire in materia di Cinema. Da “Perfetti Sconosciuti” a “Dogman”, da “Il Ragazzo Invisibile” a “Smetto quando voglio” e “Gomorra”, il cinema italiano ha mostrato di poter abbracciare tutti i generi (discorso analogo vale per [...] Vai alla recensione »
Ho appena visto il film alla prima di Napoli, trascinata da amici appassionati di commedie italiane con ragazze in bikini e battute telefonate. Malgrado le basse aspettative, devo dire che il film mi ha colpito positivamente per diversi aspetti. La storia è composta da varie trame che si intrecciano e che confluiscono nel borgo di Ceraso (Cilento) sviluppandosi in modo parallelo mentre scorre il film. [...] Vai alla recensione »
Concordo con l’articolo precedente in cui la collega dice: “i limiti artistici del film sono numerosi: dal montaggio spesso brusco ed eccessivamente frammentato alla musica onnipresente, dalla voce fuori campo che si sostituisce alla sceneggiatura alla sceneggiatura stessa, strapiena di (troppi) personaggi e di battute che da un lato attingono alla tradizione comica campana, dall'altro non tengono [...] Vai alla recensione »
«Permette, Mariotti cavalier Nicola, sindaco». «Deboracc!». «Con l'acca...». Solo uno dei tanti scambi, ma indicativo per farsi un'idea della qualità della comicità di questa "commedia-pretesto", perché in realtà Passpartù rivela quasi subito la sua vera natura, che è quella di essere un lungo spot (90'!), tanto per la pro loco di Ceraso quanto per l'hotel, forse il più esclusivo, del borgo cilentano, [...] Vai alla recensione »