Passpartù - Operazione Doppiozero |
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Un film di Lucio Bastolla.
Con Giacomo Rizzo, Maurizio Mattioli, Gianni Parisi, Yuliya Mayarchuk.
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Titolo originale Passpartù: Operazione Doppiozero.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2019.
- Conform
uscita giovedì 18 luglio 2019.
MYMONETRO
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Diversamente comici
di Mary G.Feedback: 112 | altri commenti e recensioni di Mary G. |
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lunedì 22 luglio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho visionato il film sabato sera e avevo deciso di assegnare due stelle. Dopo aver letto un commento a mio avviso non veritiero e alquanto inutile, per forma e contenuti, che nulla a che fare con un'analisi critica ma lascia sospettare più un livore di carattere personale, ho deciso di aggiungere una stella con la seguente motivazione: al regista, al cast artistico e tecnico per essere riusciti a districarsi bene in una sceneggiatura poco lineare e in alcuni punti nebulosa. Un film che presenta luci e ombre. La presenza di troppi personaggi rendono la storia poco fluida e non facile da seguire. La sceneggiatura sembra quasi una sintesi di uno script più ampio, questo spiegherebbe perché alcuni personaggi restano solo un abbozzo e non chiudono il loro arco. I giovani attori non sempre sono in grado di mantenere il confronto con i più esperti. Una maggiore attenzione nella scelta degli interpreti avrebbe portato un sicuro beneficio. Al contrario tutti gli attori "maturi" reggono egregiamente il personaggio a loro assegnato. Esilaranti i siparietti tra Giacomo Rizzo (il sindaco) e Gianni Parisi (il parroco) che ricordano molto quelli tra don Camillo e Peppone ma con una vis comica più vicina a Totò e Peppino. Il regista è stato abile nella direzione degli attori e nel delineare i personaggi, nel renderli "veri" nella loro comicità senza scadere in facili e abusate "macchettizzazioni". Inquadrature semplici, che in alcuni momenti ricordano i film di genere Commedia degli anni cinquanta, danno un carattere e una specificità narrativa in cui trasparire la ricerca di una genuinità lontana da ogni supponenza registica o finta "americanizzazione. In contrapposizione ampie e bellissime panoramiche mostrano un territorio, il Cilento, in tutta la sua bellezza. È un film giocato tutto sui contrasti: nuova generazione-vecchia generazione; imbroglio-onestà. Un film da vedere e che lascia riflettere su come dovremmo comportarci con le nuove generazioni. I quattro ragazzi decidono di restare e crearsi un futuro in un territorio non sempre disponibile. C’era bisogno di un film che desse speranza e parlasse della Campania mostrandola per quello che è realmente, non uno stereotipo di violenza.
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