La paranza dei bambini |
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Un film di Claudio Giovannesi.
Con Francesco Di Napoli, Artem Tkachuk, Alfredo Turitto, Viviana Aprea, Valentina Vannino, Pasquale Marotta, Luca Nacarlo, Carmine Pizzo, Ciro Pellecchia, Ciro Vecchione, Mattia Piano Del Balzo, Aniello Arena.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 111 min.
- Italia, Francia 2019.
- Vision Distribution
uscita mercoledì 13 febbraio 2019.
- VM 14 -
MYMONETRO
La paranza dei bambini
valutazione media:
3,58
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Innocenza criminale
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Nella scena più violenta della "Paranza dei bambini", scritto da Roberto Saviano con Claudio Giovannesi e Maurizio Braucci, non muore nessuno tranne un albero. Un albero di Natale che troneggia in Galleria Umberto a Napoli ma viene abbattuto, trascinato via e dato alle fiamme da una banda di ragazzini che lo strappa a una gang rivale. Ucciso il Natale - l'infanzia - la storia può cominciare. Ed è una storia che sapremmo a memoria se non fosse per un dettaglio. A compiere l'intera parabola criminale, imitazione, iniziazione, scalata, tentativo di imporre nuove regole (niente pizzo ad esempio, i poveri non rubino ai poveri), guerra fratricida, è un gruppetto di 15-16enni del rione Sanità che insieme alle tappe dell' ascesa camorrista brucia quelle della vita. Le amicizie, il senso del gruppo e dell'onore, il primo amore, le prove di forza e di coraggio... Un regista meno dotato si sarebbe adagiato sullo schema. Un grande cine-antropologo come Giovannesi, che prima di "Fiore" ci aveva dato uno dei titoli più terribili (necessariamente terribili) e dunque disertati del decennio, "Alì ha gli occhi azzurri", dona a tutto la luce pre-morale della prima volta grazie al lavoro accanito su quei fondamenti del cinema che spesso il (cattivo) cinema trascura. Volti, voci, corpi, ritmo, ambienti. E sentimenti, tanto più veri e universali quanto più selvaggi. Nessun giudizio: la legge del più forte domina a tutti i livelli sociali. La differenza la fanno le armi, l'assenza di regole. E un senso inconsapevole dell'assoluto che ammanta questi baby-criminali di paradossale innocenza. Se ne esce pieni di domande e di immagini che continuano a interrogarci (fotografia miracolosa di Daniele Ciprì). Accade di rado.
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