Vivere e morire nel ciclo millenario delle stagioni
di Giuseppe Gariazzo Il Manifesto
Girato nell' arco di due anni seguendo il corso delle stagioni, e filmandone le loro variazioni, nella città di Hangzhou e nella prefettura di Fuyang nel Sud della Cina, incastonata tra le montagne e il fiume Fuchun, Tiepide acque di primavera di Gu Xiaogang ha l' andamento del racconto epico, la sensorialità di far trasparire la millenaria storia di un luogo, l' abilità narrativa di scorrere e intrecciare le tante vicende che capitano a una famiglia e ai suoi numerosi personaggi, il tocco morbido e fluente di cristallizzare nelle immagini, e nei tanti piani che compongono e stratificano ognuna di esse, grazie all' uso magistrale del piano sequenza, il passaggio del tempo e delle trasformazioni tanto nelle vite degli uomini e delle donne che entrano e escono di scena quanto nelle architetture di un ambiente così ricco di memoria ma che in parte sta per essere cancellato per sempre a causa della gentrificazione. [...]
di Giuseppe Gariazzo, articolo completo (3588 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 30 dicembre 2021