Egregio Roberto mi chiamo Davide e ti scrivo (posso darti del tu?) forse impropriamente per contestare alcune delle tue affermazioni. Intendo impropriamente perché’ devo ammettere che non ho assolutamente le basi per discutere con te di cinema e oltretutto le mie opinioni differiscono dalle tue non tanto nelle parti tecniche, quanto invece in senso morale, ideologico, e sopratutto spirituale. In effetti non e’ certo un film che io mi senta di difendere per qualità tecnica o interpretativa. Ma d’altronde anche tu non ti sei limitato a tecnicismi quindi, se avrai la pazienza di ascoltarmi, (ma sarò breve) ti risponderò da ex ateo quale sono. Anche per me infatti, le parole ‘fede’ e ‘cieca’ erano inseparabili cosi’ come ho sempre chiamato ottusi, creduloni, ignoranti, deboli, senza spina dorsale, incapaci di accettare la realtà’, e quindi codardi, illusi e nel migliore dei casi ‘pazzi’ coloro che professassero una qualsiasi fede; dunque lungi da me il giudicarti, prendila piuttosto come un testimonianza di vita.
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Egregio Roberto mi chiamo Davide e ti scrivo (posso darti del tu?) forse impropriamente per contestare alcune delle tue affermazioni. Intendo impropriamente perché’ devo ammettere che non ho assolutamente le basi per discutere con te di cinema e oltretutto le mie opinioni differiscono dalle tue non tanto nelle parti tecniche, quanto invece in senso morale, ideologico, e sopratutto spirituale. In effetti non e’ certo un film che io mi senta di difendere per qualità tecnica o interpretativa. Ma d’altronde anche tu non ti sei limitato a tecnicismi quindi, se avrai la pazienza di ascoltarmi, (ma sarò breve) ti risponderò da ex ateo quale sono. Anche per me infatti, le parole ‘fede’ e ‘cieca’ erano inseparabili cosi’ come ho sempre chiamato ottusi, creduloni, ignoranti, deboli, senza spina dorsale, incapaci di accettare la realtà’, e quindi codardi, illusi e nel migliore dei casi ‘pazzi’ coloro che professassero una qualsiasi fede; dunque lungi da me il giudicarti, prendila piuttosto come un testimonianza di vita. Mi sento di dissentire profondamente con la visione (che la stessa chiesa ha piu’ volte fornito oltretutto), che la fede sia opposta alla ragione, alla scienza, all’intelligenza e alla sanità’ mentale. Certo c’e’ qualche cristiano che potrebbe rispondermi :”Dio certe volte ci chiede di fare cose che non capiamo…” Assolutamente d’accordo ma cosa ha a che fare questo con la mancanza di ragione? Forse che quando eravamo bambini capivamo tutto ciò’ che i nostri genitori ci insegnavano? Non abbiamo forse capito dopo il perché’ delle cose che ci dicevano? Chi aveva ragione? Il bambino o il genitore? No mi dispiace, l’intelligenza spirituale e’ superiore in ogni cosa a quella che noi, impropriamente chiamiamo intelligenza. Ragionare senza tenere conto di colui che ha formato il nostro cervello non e’ da saggi… Questo ragionamento parte infatti un presupposto completamente errato e cioè che non ci sia nulla di vero. E se nulla e’ vero allora siamo veramente (noi cristiani intendo) gli uomini più miseri sulla faccia della terra. Vivere e morire per qualcosa che non esiste… Che triste prospettiva… Il punto focale infatti non e’ la fede… o meglio non e’ la fede come la si intende comunemente, e cioè’ il credere a qualcosa che non si vede. No il punto e’… Dio esiste o non esiste? La fede come la intendevo io era piuttosto il credere in qualcosa che non esiste… Da qui le parole creduloni, ottusi, pazzi, incapaci di affrontare la realtà’… Ma se invece e’ tutto vero… Se Dio c’e’ allora cambia tutto no? Allora la vera motivazione che mi spinge, non e’ più’ il bisogno di un punto fermo, di una certezza, di un qualcosa a cui aggrapparmi, di fuggire dalla realta’ No la vera motivazione e’ che Dio esiste… E se Lui esiste allora e’ tutto vero ciò che Gesu’ ha detto… E’ vero che ci ha creato per avere una relazione con Lui, che l’abbiamo tradito, che non possiamo tornare a Lui con le nostre forze, e cosi’ e’ tornato Lui da noi per riportarci a casa. E’ vero che e’ sempre stato con me… anche quando io lo bestemmiavo, quando ero semisvenuto nel mio vomito, quando io non c’ero neanche per me stesso, Lui c’era per me… quando mi ha preservato dalla morte in tante occasioni… quando mi ha chiuso tutte le porte affinché io vedessi l’unica porta che era sempre stata aperta per me... Infatti nel mio caso non si può’ dire che io abbia trovato qualcuno a cui aggrapparmi gelosamente, quanto piuttosto che io sia stato trovato da quel quell’Uno. La fede che ne e' scaturita null’altro e’ se non un’arrendermi all’evidenza dei fatti. Io adesso non potrei neanche volendo separare la ragione dalla fede. Esse sono indissolubili. Dio non ci chiede questo. Sarei un pazzo ad ignorare i fatti che mi sono accaduti negli ultimi 15 anni, sarei ottuso a credere che siano tutte coincidenze, sarei come uno struzzo che ficca la testa sotto la sabbia quando vede arrivare il pericolo. Ignorare l’esistenza di Dio e’ pericoloso, e comportarsi come se Lui non esistesse e’ da folli. Io sono stato uno di questi pazzi. Puoi ignorare la verità’ una volta che la conosci? La bibbia dice che il principio della scienza e’ il timore di Dio. Ora sono d’accordo. Ti suonerà’ ironico ma potrei consigliarti un film?
The case for Christ
In realtà’ tutto si riduce a questo: bisogna che veniamo a patti con la realtà’... e facciamo una scelta.
Davide P.s. questo messaggio era in realta' per il tuo commento al film 'Atto di Fede' ma si adatta bene anche a questo
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