eugen
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giovedì 20 marzo 2025
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nada de nuevo nada de "particular"
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Antonine Fuqua en"The Equalizer 2"non hace nada de nuevo ni de particular(de otra parte en el caso A es la causa de B...)si non una direcion de pelicula tecnicamente buena, valable, Danzel Washington es un buen , mejor dicho un optimo acotr, pero.... nada de nuevo ni de extraordinario, si no violencia, venganza para la justicia etc,/queure decr posuito mas', para no decr nada...)y la operacion hecha no tien algun sentido valable. Es un pecado decirlo, sabiendo que director de pelicula y protagonsita tienen buena intencion, pero es buna substancia la situacion no es ni puede ser diferente... Eugen
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carloalberto
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domenica 7 febbraio 2021
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thriller d''azione scontato e melenso ma avvincente
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E’ il sequel diThe Equalizer - Il vendicatore, diretto dallo stesso regista, Antoine Fuqua, con il medesimo protagonista, interpretato di nuovo da Denzel Washington, con un plot costruito sullo schema, ormai consunto, dell’agente segreto, ormai ritiratosi a vita privata, costretto a rientrare in servizio per vendicare la morte di una persona cara, che, in questo caso, è una sua collega nonché amica del cuore, Melissa Leo.
Nonostante il film sappia di già visto, risulta, tuttavia, avvincente, sia per l’ottima performance attoriale dei protagonisti, tra cui spicca Washington, che in pellicole di questo genere dà il meglio di sé, sia per il ritmo narrativo serrato e ricco di colpi di scena che si susseguono sin quasi alla fine, quando, purtroppo, Fuqua cade nella banalità del duello all’ultimo sangue dell’uno contro tutti, riproponendo lo scontro stereotipato del classico western, vedasi Sfida all'O.
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E’ il sequel diThe Equalizer - Il vendicatore, diretto dallo stesso regista, Antoine Fuqua, con il medesimo protagonista, interpretato di nuovo da Denzel Washington, con un plot costruito sullo schema, ormai consunto, dell’agente segreto, ormai ritiratosi a vita privata, costretto a rientrare in servizio per vendicare la morte di una persona cara, che, in questo caso, è una sua collega nonché amica del cuore, Melissa Leo.
Nonostante il film sappia di già visto, risulta, tuttavia, avvincente, sia per l’ottima performance attoriale dei protagonisti, tra cui spicca Washington, che in pellicole di questo genere dà il meglio di sé, sia per il ritmo narrativo serrato e ricco di colpi di scena che si susseguono sin quasi alla fine, quando, purtroppo, Fuqua cade nella banalità del duello all’ultimo sangue dell’uno contro tutti, riproponendo lo scontro stereotipato del classico western, vedasi Sfida all'O.K. Corral come uno dei prototipi, tra il buono ed i cattivi di turno, con un esito che si annuncia scontato a dispetto della disparità delle forze in campo.
La morale del film è ovvia. Non tutto è lecito fare anche in territori senza legge e senza regole come quelli in cui si muovono i servizi segreti. I principi etici della giustizia, della fedeltà e dell’amicizia non possono essere impunemente calpestati, altrimenti arriva Washington e fa piazza pulita.
Più debole sembra invece essere l’intreccio del tema principale, quello della nemesi divina incarnata da Washington che agisce implacabile per compensare l’equilibrio naturale tributando ai colpevoli un castigo che equivale al delitto compiuto, con quello secondario del rapporto paternalistico che il protagonista instaura con il giovane aspirante artista disadattato, traviato dalle cattive amicizie del quartiere degradato in cui vive, che, grazie a lui, ritrova la retta via. Non soltanto il ravvedimento del figliol prodigo per l’intervento taumaturgico del maestro di vita più anziano è già stato sfruttato nello stesso genere di spy story in Kingsman - Secret Service di Matthew Vaughn del 2014, ma l’esaltazione dei buoni sentimenti, che trionfano nonostante la presenza invadente del male, dà al film quel tono melenso e dolciastro caratteristico dei prodotti hollywoodiani, che stona con la cruda rappresentazione delle scene di estrema violenza dell’incipit, collocando il prodotto a metà strada indeciso se essere un thriller d’azione o un drammatico a lieto fine.
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giuseppetoro
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mercoledì 23 settembre 2020
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azionissima...
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Film molto bello. Azioni e suspense d'autore. Ti lascia attaccato al divano...
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bleutech
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domenica 13 gennaio 2019
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a fight_club
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Tranquillio, non farai mai il critico.
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felicity
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lunedì 31 dicembre 2018
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una sorta di giustiziere della notte
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Washington è diventato una sorta di giustiziere della notte in questo sequel.
Guida il suo taxi, salva giovani ragazze, mette in riga i giovanotti violenti che incontra nel quartiere pacifico dove vive.
Ma il passato ritorna e nella seconda parte il film cambia registro e diventa un film di guerra in una ambientazione diversa, quasi apocalittica.
Non c'é la novità del primo film, ma molti aspetti del protagonista erano rimasti taciuti nel primo episodio.
Quello che rimane è lo stile inconsueto, per una buona parte riflessivo e sereno come le giornate del nostro eroe, per il resto ultraviolento.
Per i fan di Denzel.
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blualessandro
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lunedì 5 novembre 2018
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l'unica cosa buona rimasta è la colona sonora
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Nulla a che fare con il primo film.
La storia è senza capo né cosa, le situazioni sceneggiate grossolanamente ed il prodotto finale davvero scadente.
Sconsigliato.
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salvatorcik
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domenica 7 ottobre 2018
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non porge l’altra guancia
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Decisamente migliore del primo episodio anche se Denzel è un po’ sprecato per film di questo tipo. Bello il finale. Consigliato a quelli che: « Dio perdona io no »
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venerdì 5 ottobre 2018
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delusione
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Il primo episodio è decisamente superiore, manca una veta trama, solo vendetta!
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muttley72
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giovedì 20 settembre 2018
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si è perso l'effetto sorpresa: "sequel" scontato
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Avevo visto il primo Equalizer, film che non regalava nulla di nuovo alla storia del cinema,nè al genere del "vendicatore che aiuta il prossimo vessato" (nel primo episodio la vttima da aiutare era una ragazza costretta alla prostituzione da una banda di russi), tuttavia vuoi per l'abilità del protagonista nell'immedesimarsi in questi ruoli "noir", vuoi per alcune trovate della trama, come l'addestramento al vigilante obeso e vuoi per il particolare "modo di uccidere" del nostro eroe (che aziona sempre il cronometro prima di agire) con ciò che si trova a portata di mano e (nel finale) con ciò che trova al grande magazzino.
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Avevo visto il primo Equalizer, film che non regalava nulla di nuovo alla storia del cinema,nè al genere del "vendicatore che aiuta il prossimo vessato" (nel primo episodio la vttima da aiutare era una ragazza costretta alla prostituzione da una banda di russi), tuttavia vuoi per l'abilità del protagonista nell'immedesimarsi in questi ruoli "noir", vuoi per alcune trovate della trama, come l'addestramento al vigilante obeso e vuoi per il particolare "modo di uccidere" del nostro eroe (che aziona sempre il cronometro prima di agire) con ciò che si trova a portata di mano e (nel finale) con ciò che trova al grande magazzino... il film era, nel suo genere godibile.
Con questo seocondo episodio, invece, si perde "l'effetto sorpresa" del primo e si tenta di realizzare un film più ambizioso immettendo nella "trama base" (che poi è sempre la stessa più o meno del primo) qualche elemento thriller (su chi sia il cattivo). Alla fine il risultato è inferiore al primo episodio,a nche se il film sembra più curato nella messa sullo schermo. Noto anche che qui l'elemento edificante (es. l'educazione al giovane nero che rischia di diventare un membro di una banda) si alterna più di una volta alle scene di violenza/azione e ne viene fuori che il protagonista è una sorta di "educatore/risolvi problemi/vendicatore" a fasi alterne, ma sempre immischiandosi dei fatti degli altri (che a Roma si direbbe in un altro modo), anche quando gli altri non lo richiedono.
Se fosse stato il primo film della serie gli avrei dato 3 stelle scarse, ma avendo visto il primo film, al secondo metto 2 stelle e mezzo, poichè meno originale come sequel
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