udiego
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giovedì 30 novembre 2017
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american bomb
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Nel giorno in cui l'innamoratissimo Mitch chiede alla sua fidanzata di sposarlo lei viene uccisa durante un attentato terroristico compiuto da dei fondamentalisti islamici. Dal quel giorno l'unica ragione di vita di Mitch sarà quella di addestrarsi per infiltrarsi in una cellula terroristica islamica per vendicare la morte della fidanzata. La sua vita però non passa inosservata agli occhi della CIA.
Il regista americano Michael Cuesta, famoso per essere il produttore ed il regista dell'episodio pilota e di qualche episodio dell'amata serie televisiva "Dexter", porta al cinema una storia di amore, di sofferenza e di abnegazione nella ricerca spasmodica di una vendetta personale.
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Nel giorno in cui l'innamoratissimo Mitch chiede alla sua fidanzata di sposarlo lei viene uccisa durante un attentato terroristico compiuto da dei fondamentalisti islamici. Dal quel giorno l'unica ragione di vita di Mitch sarà quella di addestrarsi per infiltrarsi in una cellula terroristica islamica per vendicare la morte della fidanzata. La sua vita però non passa inosservata agli occhi della CIA.
Il regista americano Michael Cuesta, famoso per essere il produttore ed il regista dell'episodio pilota e di qualche episodio dell'amata serie televisiva "Dexter", porta al cinema una storia di amore, di sofferenza e di abnegazione nella ricerca spasmodica di una vendetta personale. Allo stesso tempo prova anche a mettere a nudo certi aspetti della politica americana, fatta di scelte impulsive volte a mantenere prevalentemente un'immagine di dominanza a livello mondiale trascurando le vere conseguenze delle proprie azioni. L'opera parte con dei presupposti più che positivi, un buon incipt, un discreto ritmo narrativo ed una storia che tutto sommato non lascia indifferente lo spettatore. Peccato che con lo sviluppo della vicenda il tutto viene annacquato da una sceneggiatura che tende ad aprire diverse tematiche ed argomentazioni senza mai riuscire a parare in un punto ben preciso. I personaggi peccano di caratterizzazione e lo spettatore fatica a mettersi in sintonia con loro. Il tutto è condito da una messa in scena non sempre all'altezza, un montaggio con poca grinta ed una regia che tende ad essere un pò troppo ridondante su se stessa in alcuni frangenti. La vicenda poi tende a perdere di credibilità e di forza durante il suo sviluppo, con gli ultimi 30 minuti che hanno dell'inverosimile. American Assassin non la si può definire un'opera ben riuscita, formata da una prima parte che ha almeno il merito di tenere accesa la curiosità e la voglia di guardare del pubblico, ma che si sgonfia con il procedere della storia lasciando ben poco a chi si è messo alla visione del film. Voto 2,5/5
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elgatoloco
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martedì 27 novembre 2018
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per vendetta secret agent
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"American Assassin"(2018, Michael Cuesta), da un romanzo di Vince Flynn, è interessante sul piano del soggetto e, complessivamente, tematico, per gli spunti di riflessioni ricchissimi che offre(studente universitario, che vede morire su una spiaggia la sua girlfriend ad opere di terroristi islamici. Dapprima cerca di infiltrarsi in una cellula per vendicarsi direttamente degli assassini, poi, reclutato dalla CIA, accetta tale condizione, eseguendo gli ordini, diventando un eroe. Il film propone la possibilità(da sventare, ma non da rimuovere come tale)che l'IS possa disporre, un giorno, della bomba atomica e, ovviamente, usarla e anche molto altro. Ciò che invece non convince è la pletoria di uccisioni, sparatorie, torture, di cui il film è letteralmente costellato, per non dire composto nella sua massima parte.
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"American Assassin"(2018, Michael Cuesta), da un romanzo di Vince Flynn, è interessante sul piano del soggetto e, complessivamente, tematico, per gli spunti di riflessioni ricchissimi che offre(studente universitario, che vede morire su una spiaggia la sua girlfriend ad opere di terroristi islamici. Dapprima cerca di infiltrarsi in una cellula per vendicarsi direttamente degli assassini, poi, reclutato dalla CIA, accetta tale condizione, eseguendo gli ordini, diventando un eroe. Il film propone la possibilità(da sventare, ma non da rimuovere come tale)che l'IS possa disporre, un giorno, della bomba atomica e, ovviamente, usarla e anche molto altro. Ciò che invece non convince è la pletoria di uccisioni, sparatorie, torture, di cui il film è letteralmente costellato, per non dire composto nella sua massima parte. Il resto sono "allenamenti"da parte di un terribile trainer(un efficacissimo Michael Keaton)mentre il protagonista, "eroe per vendetta"è giovane interprete che si sarebbe potuto sostituire senza problemi con un altro, dato che è, complessivamente, proprio"anonimo". Non sarà un complimento, ma credo che le cose stiano così, al che , forse, Dylan O'Brien farebbe bene a prenderne atto, sempre non voglia divenire tout court un idolo della teen-agers and stop. El Gato
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muttley72
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lunedì 27 novembre 2017
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bomba atomica ...al "serpentone" di corviale?
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...Si avete letto bene!
Questo "thriller di azione" (made in USA) si svolge in giro per il Mondo, ma principalmente (...nella seconda parte del film) solo a Roma...dove i cattivi (che non sono quelli che sembrano all'inizio del film) portano il materiale radioattivo e poi creano un ordigno atomico...la loro "base-laboratorio" è il posto meno nascondibile e con meno "privacy" al Mondo...i sotterranei del "Serpentone" di Corviale (le famose case popolari costruite in linea e lunghe ben 1 Km nella periferia di Roma, zona Portuense).
Ma i colpi di cena non finiscono qui perchè (...chi non vuole LO SPOILER NON LEGGA QUI OLTRE!) la bomba atomica poi esplode (ma sotto il mare), in una zona costiera tra Ostia e Fregene (superando, credo, l'inquinamento che già il Tevere e vari "rigagnoli" riversano ogni giorno in mare).
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...Si avete letto bene!
Questo "thriller di azione" (made in USA) si svolge in giro per il Mondo, ma principalmente (...nella seconda parte del film) solo a Roma...dove i cattivi (che non sono quelli che sembrano all'inizio del film) portano il materiale radioattivo e poi creano un ordigno atomico...la loro "base-laboratorio" è il posto meno nascondibile e con meno "privacy" al Mondo...i sotterranei del "Serpentone" di Corviale (le famose case popolari costruite in linea e lunghe ben 1 Km nella periferia di Roma, zona Portuense).
Ma i colpi di cena non finiscono qui perchè (...chi non vuole LO SPOILER NON LEGGA QUI OLTRE!) la bomba atomica poi esplode (ma sotto il mare), in una zona costiera tra Ostia e Fregene (superando, credo, l'inquinamento che già il Tevere e vari "rigagnoli" riversano ogni giorno in mare).
Malgrado queste "amenità" il film (per chi ami il genere) può salvare una giornata noiosa (in mancanza di altri film graditi) anche solo per la curiosità di vedere un film americano girato nella Capitlae...cosa già capitata, ma sempre curiosa.
Il film si poteva fare meglio: con alcuni particolari più gustosi...ad es. l'addestramento dell'agente CIA (che lascia a desiderare), con l'uso di alcune armi (si poteva fare meglio), ecc Del resto il budget l'avrebbe permesso.
M. Keaton non è molto credibile come agente CIA operatvo ed ex Navy Seals..non ha (più) le "fisique du role".
FILM tra le due e le tre stelle (scarse).
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loland10
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domenica 3 dicembre 2017
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mitch e la bomba...
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Dopo sei loghi di produzione-distribuzione, inizia il film con una spiaggia dorata e un video selfie di Mitch verso la sua fidanzata che vorrebbe sposare. L’anello, la dichiarazione e poi…la luna di miele finisce prima di cominciare. Spari continui e vicinissimi, strage e morte. Iniziò dirompente che segna già la fine di una pellicola per nulla appassionata ma solo di routine e piaciona.
Film senza ansia spasmodica, senza un vero percorso narrativo e dove le situazioni sembrano abbastanza esplicite prima della comparsa e le immagini prima di averle. Il non visto sembra quasi
inutile: certo capire i tempi sarebbe utile. In tre secondo di stacco il nostro eroe passa dal piano terra a dietro il vetro della finestra del quarto piano ( non chiaro) come se nulla fosse, meglio di Superman e Spiderman insieme.
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Dopo sei loghi di produzione-distribuzione, inizia il film con una spiaggia dorata e un video selfie di Mitch verso la sua fidanzata che vorrebbe sposare. L’anello, la dichiarazione e poi…la luna di miele finisce prima di cominciare. Spari continui e vicinissimi, strage e morte. Iniziò dirompente che segna già la fine di una pellicola per nulla appassionata ma solo di routine e piaciona.
Film senza ansia spasmodica, senza un vero percorso narrativo e dove le situazioni sembrano abbastanza esplicite prima della comparsa e le immagini prima di averle. Il non visto sembra quasi
inutile: certo capire i tempi sarebbe utile. In tre secondo di stacco il nostro eroe passa dal piano terra a dietro il vetro della finestra del quarto piano ( non chiaro) come se nulla fosse, meglio di Superman e Spiderman insieme. E poi il tempo va in giuggiole quando si stratta di salvare tutto senza catastrofi epiche mentre un involucro...qualsiasi sta per esplodere cioè una bomba atomica. Dieci secondi, anzi trenta secondi, chi sa da dove sono stati visti...e contati. L'esplosione arriva e i trenta secondi....sono passati da un bel po'. In certi cSi il tempo è prezioso e il montaggio dovrebbe essere serrato con i secondi al centesimo. Ma tant'è...
Film di intrattenimento senza preamboli e con un occhio rivolto al bi-movie. Tutto orientato al facile consumo e quasi senza ammaliare più di tanto lo spettatore. Affascinarlo è troppo: e in film di tale genere l'intrattenimento ‘tout court’ e la facilità operativa di certe situazioni dovrebbe essere propositiva è attaccata al reale per cercare di far capire cosa succede in certi posti o palazzi. E il giramondo da Istanbul a Roma, da ovest a est è finita dove sa di cartolina postale e di inquadrature riempitive. Poi il caffè al tavolo in Piazza Navona è quasi sfuggevole o ammiccante rispetto ad un cinema di livello superiore che qui e fuori regola o addirittura assente del tutto.
Poi i personaggi sono tutti stereotipati al quadrato: scritti senza un minimo di sfumatura. Parossismo all'eccesso e oramai qualche attore (vedi Michael Keaton) sta costruendo la sua seconda o terza fase di carriera con un curriculum uguale a se stesso e senza badare minimamente a quello che si da. Una mistura minima di mosse, ghigni, lacerazioni o grida che oramai lasciano il tempo che trovano, anche perché sa tutto di orientato e dove si va a parare. Un film che ha certamente scene di accumulo adrenalinico ma fini a se stesse e senza un qualcosa di appassionante. Poi i posti e i luoghi set non sono scelti caso (questo è vero...) ma tutto sa di rimasuglio, copiaticcio e di già abbondantemente visto: come non pensare a 007 e via discorrendo.
Certo che in questa pellicola non mancano gli spari , il fuoco ravvicinato e il sangue: tutto in eccesso ma zero un po' di autoironia dei vari visi.,,tutti credono di salvare il mondo...e di non sapere che cosa è una bomba nucleare.... nessun ferito, tutti salvo, nessun soccorso. Gli eroi buoni ci sono tutti....e quelli cattivi sono già con se stessi. Che bellezza è il cinema di routine e senza un minimo di inventiva.
Cast: monocorde e lineare. Dylan O’Brien (Mitch Rapp) che si converte da quasi sposo a una macchina per uccidere (e vendicare) appare monocorde e statuario privo di altro (certo qualche lampo potevano dargielo…), Michael Keaton (Stan Hurley) è il mentore dei ‘guerrieri’ (si fa per dire) con un canovaccio ovvio e scontato; ma è possibile per lui cambiare personaggio ogni tanto? O Birdman dà alla testa? Una faccia ultragranitica senza nessun virtuosismo, forte, duro e pronto alla resistenza in ogni modo (e modi). D’altronde un paio di unghie tolte e un corpo penzolante e pressato… cosa vuoi che siano per il nostro ‘militare’ omnia durezza. Che leccornia di risate al rovescio vedendo certe piccole delicatezze recitative!
Da menzionare gli inseguimenti vari tra le vie della Città Eterna: tutto senza fiato finto, tra posti centrali deserti e le nostre polizie varie assenti, fino a luoghi di perdizione… di ‘Roma capitale’ e alle gallerie delle case popolari (Corviale) … pensando alle fiction nostrane.
Regia di Michael Cuesta da effetto studio e con una verve-idee innovative veramente misere o nulle. Tra l’altro il sonoro (più volte) è assordante e compiacente, segnala oltre il dovuto la (finta) tragedia in ogni dove.
Luoghi-set-viaggi:
-Banca Rugiero (Roma): sponsor e soldi in primissimo piano;
-Hotel Boscolo (Roma): in Piazza Esedra, camere e numeri per una pubblicità poco occulta....attenzione alle porte n. 1448 e 1449... può succedere di tutto.
-città varie e variopinte con cartoline dall’alto per un ‘giusto’ avviso di firma …
Voto: 4,5/10 (**).
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