no_data
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giovedì 8 aprile 2021
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godzilla da censura
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Qui un contro-Godzilla come dio comanda. Paradossalmente, un prodotto giapponese che si prende gioco dello stesso paese, con ferocissima ironia, satira e metafora. Il protagonista non è Godzilla, il vero mostro è la burocrazia cronica, la mentalità fossilizzata, la politica malata. Non c'è spettacolo holliwoodiano (anche se alcune scene d'effetto sono assolutamente spettacolari nella loro credibilità) ma dramma, quasi una tragedia d'ufficio. Un burocratidramma, zeppo di presa-per-il-culo, a partire dalle centinaia di titoli in sovrimpressione, dialoghi grotteschi, omaggio ai film precedenti, parodie e ammiccamenti non sempre di facile comprensione, che non risparmia nemmeno la diatriba Godzilla-Gojira.
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Qui un contro-Godzilla come dio comanda. Paradossalmente, un prodotto giapponese che si prende gioco dello stesso paese, con ferocissima ironia, satira e metafora. Il protagonista non è Godzilla, il vero mostro è la burocrazia cronica, la mentalità fossilizzata, la politica malata. Non c'è spettacolo holliwoodiano (anche se alcune scene d'effetto sono assolutamente spettacolari nella loro credibilità) ma dramma, quasi una tragedia d'ufficio. Un burocratidramma, zeppo di presa-per-il-culo, a partire dalle centinaia di titoli in sovrimpressione, dialoghi grotteschi, omaggio ai film precedenti, parodie e ammiccamenti non sempre di facile comprensione, che non risparmia nemmeno la diatriba Godzilla-Gojira. Girato con un piglio veloce e moderno, è un film per amanti di film intelligenti e sarcastici, oltre che di "grosse creature di origine sconosciuta" che andava proiettato ai festival di Venezia, Cannes, Berlino. Se non è stato messo al rogo dalla censura nipponica è sicuramente per via le lungaggini burocratiche.
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dandy
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venerdì 2 aprile 2021
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"fate ciò che volete"
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Dopo il film di Gareth Edwards,un reboot in patria che fa piazza pulita di tutti i film precedenti riproponendo situazioni ed atmosfere del capostipite,ma con precisi accenni al presente(la tragedia di Fukushima).I due registi scelgono di concentrarsi principalmente sulle reazioni degli uomini,precisamente delle autorità,lasciando sullo sfondo la popolazione e limtando le parti dedicate a Godzilla(che conserva le caratteristiche del vecchio predecessore ma si evolve durante la vicenda).Quel genere di scelta che scontenta i fan dei monster movies odierni,soprattutto occidentali(infatti la distribuzione aldifuori del Giappone è stata limitata e con esiti poco brillanti),ma che si rivela quantomai azzeccata nel far emergere l'indispensabile bisogno di unità e fermezza da parte di un governo di far fronte a un problema apparentemente insormontabile accettando i sacrifici ma senza mai perdere di vista la preservazione della salvaguardia del proprio paese.
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Dopo il film di Gareth Edwards,un reboot in patria che fa piazza pulita di tutti i film precedenti riproponendo situazioni ed atmosfere del capostipite,ma con precisi accenni al presente(la tragedia di Fukushima).I due registi scelgono di concentrarsi principalmente sulle reazioni degli uomini,precisamente delle autorità,lasciando sullo sfondo la popolazione e limtando le parti dedicate a Godzilla(che conserva le caratteristiche del vecchio predecessore ma si evolve durante la vicenda).Quel genere di scelta che scontenta i fan dei monster movies odierni,soprattutto occidentali(infatti la distribuzione aldifuori del Giappone è stata limitata e con esiti poco brillanti),ma che si rivela quantomai azzeccata nel far emergere l'indispensabile bisogno di unità e fermezza da parte di un governo di far fronte a un problema apparentemente insormontabile accettando i sacrifici ma senza mai perdere di vista la preservazione della salvaguardia del proprio paese.Senza tralasciare i rapporti conflittuali tra Giappone e Stati Uniti,con l'incombente spettro di un nuovo bombardamento nucleare dopo Hiroshima e Nagasaki,e le necessità politiche dovute all'attenzione del resto del mondo.Aldilà di questo,lo stile è magniloquente e non cerca la spettacolarizzazione tipica dei prodotti americani nelle scene di distruzione(comunque memorabili,a partire da quella notturna dove Godzilla emana i suoi micidiali raggi devastando tutto intorno a lui).Anzi,il tono generale è tragico e dolente proprio come nel film del '54:nel finale la soluzione è soltanto temporanea,con un'ultima sequenza che lascia presagire un domani possibilmente peggiore...Un blockbuster atipico e serio,forse in parte limitato dalle proprie scelte anticommerciali ma comunque profondo e ammirevole.Il regista Shinya Tsukamoto è Hazama.Discutibile la versione nostrana,che spesso da un'inutile enfasi alle voci dei personaggi e anzichè lasciare le parti in inglese in originale le fa recitare dai doppiatori con esiti fastidiosi(in particolare l'inviata dagli USA Patterson).
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nefasta
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lunedì 9 settembre 2019
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non aspettatevi il solito disaster movie
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Attenzione spoiller. Film di fantascienza nella forma, è soprattutto una riflessione politica su dove stiamo andando nella sostanza. Un film molto scritto con dialoghi dettagliatissimi che spesso si avvitano sui cavilli burocratici e normativi che regolano l'azione politica di uno stato come il Giappone che ancora avverte in background l'interferenza ingombrante degli usa e dell'Occidente e soprattutto la minaccia di una terza bomba atomica, (con un countdown interrotto a un'ora dalla fine). La riflessione sull'abuso del nucleare permea tutto il film. Ma anche la follia di certe procedure politiche. Emblematico lo scambio di battute sul fatto che non si possa attaccare Godzilla militarmente perché si può intervenire con le armi solo dichiarando guerra a una nazione o a una coalizione e Godzilla non è nè l'una né l'altra oppure il rimbalzare della domanda riguardo a quale ministero deve fare cosa.
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Attenzione spoiller. Film di fantascienza nella forma, è soprattutto una riflessione politica su dove stiamo andando nella sostanza. Un film molto scritto con dialoghi dettagliatissimi che spesso si avvitano sui cavilli burocratici e normativi che regolano l'azione politica di uno stato come il Giappone che ancora avverte in background l'interferenza ingombrante degli usa e dell'Occidente e soprattutto la minaccia di una terza bomba atomica, (con un countdown interrotto a un'ora dalla fine). La riflessione sull'abuso del nucleare permea tutto il film. Ma anche la follia di certe procedure politiche. Emblematico lo scambio di battute sul fatto che non si possa attaccare Godzilla militarmente perché si può intervenire con le armi solo dichiarando guerra a una nazione o a una coalizione e Godzilla non è nè l'una né l'altra oppure il rimbalzare della domanda riguardo a quale ministero deve fare cosa. Ma veniamo a lui, al protagonista e motore primo del primo del film. All'inizio ci appare come una coda che emerge dall'acqua e l'ultima sua immagine, che poi è quella finale, sarà ancora la sua coda ma in una nuova forma immobile e vagamente minacciosa. E, a proposito di forme, Godzilla ne assumerà diverse per tutto il film. La sua prima fase evolutiva è simile a un carro in parata che avanza strisciando in città distruggendo tutto e ,anziché lanciare coriandoli, rilascia materiale radiottivo dalle branchie. Dopodiché inizia la sua evoluzione e Godzilla non striscerà mai più. La sua forma minacciosa si staglierà nello skyline della città come un memento mori (memorabile la scena in cui attende gli elicotteri con la coda nervosa come quella di un gatto in agguato) e anche per morire si alzerà in piedi come un antico samurai rendendo giustizia al suo nome God-zilla. Le citazioni ad altri film del genere non mancano e sarà divertente ricercare tutte come una caccia al tesoro.
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siconlevi
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mercoledì 31 luglio 2019
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fatto per un pubblico orientale
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Uno stile cinematografico estremamente nipponico forse troppo per i nostri gusti, così tanto da distrarci e da non farci apprezzare le poche scene discrete del film, che escludono qualsivoglia scena con effetti speciali visto che essendo un film a basso budget sono alquanto imbarazzanti da proporre nel 2016.
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sagana
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lunedì 12 novembre 2018
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il miglior godzilla ad oggi.
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Il registra si concentra per la maggior durata del film sul aspetto politico della catastrofe naturale nominata Gojira. Non essendo un fan dei film d'azione e di distruzione c'è da dire che erano anni che non vedevo un capolavoro di tali dimensioni. Coloro che cercano azione pura e violenza in stile Michael Bay si troveranno a bocca asciutta, mentre coloro che cercano una diversa prospettiva su questo genere di film e una regia impeccabile saranno soddisfatti. Insomma una pellicola matura sebbene non priva di difetti. I personaggi sono molti e non tutti dimostrano lo stesso spessore nella scrittura e non ignorando ciò che ho scritto precedentemente, c'è comunque una mancanza di scene più adrenaliniche.
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Il registra si concentra per la maggior durata del film sul aspetto politico della catastrofe naturale nominata Gojira. Non essendo un fan dei film d'azione e di distruzione c'è da dire che erano anni che non vedevo un capolavoro di tali dimensioni. Coloro che cercano azione pura e violenza in stile Michael Bay si troveranno a bocca asciutta, mentre coloro che cercano una diversa prospettiva su questo genere di film e una regia impeccabile saranno soddisfatti. Insomma una pellicola matura sebbene non priva di difetti. I personaggi sono molti e non tutti dimostrano lo stesso spessore nella scrittura e non ignorando ciò che ho scritto precedentemente, c'è comunque una mancanza di scene più adrenaliniche. In ogni caso, il miglior film del genere da decenni.
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sellerone
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domenica 26 agosto 2018
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l'hanno fatto grosso!
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Vabbè, solito copione: Dio cosa abbiamo fatto, Il Dio distruttore, la catastrofe nucleare, i missili degli americani e i francesi che si approfittano della situazione come al solito. Però, un bel po' di salti in avanti il Godzilla li ha fatti, sicuramente più bello nella forma finale (scopiazzato da quello del 2014?) e spettacolari scenografie di accompagnamento. Sulla storia traspare la vena filosofeggiante e prolissa dell'autore che trasporta trovate Engelioniche anche in questa bella pellicola, a finale, come si dice da noi, mi ha trattenuto per due ore e oltretutto, a causa di un inconveniente tecnico me lo sono dovuto sciroppare pure in inglese...che dire, in italiano sarà sicuramente meglio.
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Vabbè, solito copione: Dio cosa abbiamo fatto, Il Dio distruttore, la catastrofe nucleare, i missili degli americani e i francesi che si approfittano della situazione come al solito. Però, un bel po' di salti in avanti il Godzilla li ha fatti, sicuramente più bello nella forma finale (scopiazzato da quello del 2014?) e spettacolari scenografie di accompagnamento. Sulla storia traspare la vena filosofeggiante e prolissa dell'autore che trasporta trovate Engelioniche anche in questa bella pellicola, a finale, come si dice da noi, mi ha trattenuto per due ore e oltretutto, a causa di un inconveniente tecnico me lo sono dovuto sciroppare pure in inglese...che dire, in italiano sarà sicuramente meglio. Non siate troppo severi, non lo fate troppo incavolare perché stavolta non ha l'aspetto di un pupazzone con un figlio del sol levante all'interno, questo è un mostro vero. Non smanio per il sequel...ma quella coda finale...
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rasputin77
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lunedì 16 luglio 2018
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che pena
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Mai visto un film più brutto. Ho film del 1950 (anche di Godzilla) 3 volte migliori. Qui si vede un pupazzo (perchè è puerile come si veda che è un finto mostro... negli anni 50 era fatto in modo più realistico ) .Film brutto tutti gli aspetti, perfino i sottotitoli per indicare i vari ministri, ministeri, capi di gabinetto, ci ha assillato per tutto il film. Per dovere di cronaca penso che un film di fantascenza più brutto non l'ho mai visto !
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edguard01
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sabato 17 febbraio 2018
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troppe chiacchere
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Sebbene le scene in cui appare Godzilla scorrano bene e in modo fluido, lo stesso non si può dire per le scene parlate alcune delle quali davvero noiose e alcune volte confusionarie (non ho ancora capito come funzioni Godzilla).
Per il resto è un' ottimo Monster Movie che a parte qualche comportamento un po' strano (come Godzilla che va in giro per Tokyo senza una vera ragione) e qualche effetto brutto (i treni in CG) rimane comunque godibile soprattutto per le scene col mostrone.
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kyotrix
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domenica 11 febbraio 2018
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orrendo
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Negli anni '80, quando ero un ragazzino, sarebbe stato un film discreto. Negli anni '90 forse appena decente. Oggi è solamente ridicolo, almeno fuori dal giappone.
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petrossi
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martedì 4 luglio 2017
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non si può andare contro la fisica
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Questo Godzilla (nella forma finale) è quasi uguale a quello del 1954.
Non è un piccolo tirannosauro, quindi per tenere su il suo peso ha bisogno di zampe enormi, altrimenti le zampe si romperebbero. Anche la coda ha la sua funzione di stabilità.
Sono gli altri Godzilla che non sono "realistici": non potrebbero stare in piedi cinque minuti.
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