kingsley 71
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domenica 15 marzo 2015
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capolavoro.
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Decisamente non è il classico film di azione, o di spionaggio... è molto meglio. Una storia per niente banale( con colpo di scena inaspettatissimo), divertente, scanzonato e decisamente violento... attori fantastici. Il miglior film del genere mai realizzato da anni.
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maramaldo
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domenica 15 marzo 2015
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discorso di un autore con tante idee...
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...prese da altri. Non è una novità, credo che il "citazionismo" sia un nuovo genere della cinematografia. Verrà studiato. Quanto all'imperversare della pubblicità, è un andazzo irrefrenabile. Però, scusate, un'opera in cui, subito, all'inizio, per parecchi minuti, ti mette in primo piano (direi sotto il naso, ne senti il flavour) un bicchiere di whisky, specificando marca ed annata, ebbene, qualche severità la merita.
Ma si vuole capire. Immaginiamoci un discorso che, forse, Vaughn avrebbe voluto farci: " Amici Spettatori, Kingsman é una carrelata omaggio ai Maestri che mi hanno insegnato il mestiere.
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...prese da altri. Non è una novità, credo che il "citazionismo" sia un nuovo genere della cinematografia. Verrà studiato. Quanto all'imperversare della pubblicità, è un andazzo irrefrenabile. Però, scusate, un'opera in cui, subito, all'inizio, per parecchi minuti, ti mette in primo piano (direi sotto il naso, ne senti il flavour) un bicchiere di whisky, specificando marca ed annata, ebbene, qualche severità la merita.
Ma si vuole capire. Immaginiamoci un discorso che, forse, Vaughn avrebbe voluto farci: " Amici Spettatori, Kingsman é una carrelata omaggio ai Maestri che mi hanno insegnato il mestiere. Spero di non averne dimenticato nessuno. Per sicurezza, oltre a qualche spezzone...archeologico, ho inserito Shining e Harry Potter.
Devo un riconoscimento agli attori. Per primo, a Michael Caine. A volte ritornano (citazione che mi mancava). Reduce, appunto, da Interstellar che ha contribuito a rendere una pietra miliare definitiva nella fantascienza. Ne ho fatto un Grande Vecchio da manuale per poi sopprimerlo non senza prima di avervi fatto conoscere un cognac che, se ve lo potete permettere...
Analogo exit per Colin Firth. Un dubbio rimane: è un figurino che è divenuto un'icona o è un'icona che fa il figurino. Comunque, stoffe e taglio degli abiti, da Savile Row. Guardate pure gli accessori. Quegli occhiali da sole, nella brumosa luce londinese, gli aggiunge un che di misterioso; perfino le lenti chiare gli conferiscono un che di distinto, di intellettuale: tutto griffato, s'intende. Ammiratene la duttilità interpretativa quando, immedesimandosi in un clown, para le pallottole con l'ombrello.
Il navigato Samuel Johnson è il personaggio cardine. Fa il cattivo Valentine. Anche lui, da manuale: ricco, potente, ironico, intelligente, dispone di tecnologie avanzate: un uomo moderno. Ne ho fatto qualcosa di più: di colore, tenuta casual alla Bill Gates: l'uomo futuro. Progetto di questo personaggio: sterminio del genere umano, condiviso da tutti noi, specie nelle ore di punta. Ma le modalità ideate da questo malvagio sono necessariamente malvage, per cui, per opportunità politica, deve soccombere, e malamente. Questo auspicato sfoltimento dell'Umanità, io l'ho voluto configurare come un'apoteosi floreale. Quelle teste che deflagrano e diventano pirotecnicamente girandole multicolori: ammettetelo, una trovata fantastica. Sarebbe piaciuta a Walt Disney. C'è pure lui in Kingsman. Sarebbe suo il tocco di magia che ho dato al solito finale da 007. La principessa viene liberata dal giovane eroe, la tetra cella dov'era rinchiusa all'improvviso si tramuta in una rosea alcova al cui centro, come premio, si offono invitanti le sue grazie scoperte. Non è da favola?
Come da favola è l'abbinamento che si suggerisce in queste circostanze: lo champagne a lungo agitato dal protagonista; l'avete riconosciuto, è il preferito da James Bond. Nel mio film, solo prodotti di classe, articoli di lusso..."
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[+] humor brithish
(di beabb)
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themaster
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domenica 15 marzo 2015
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cinefumetto interessante,da vedere
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Tratto dal fumetto Secret Service di Mark Millar,quest'opera è un gigantesco atto d'amore a tutte le pellicole e perchè no, opere letterarie spionistiche della storia,ci sono moltissime citazioni a James Bond,Jason Bourne e tanti altri,ma soprattutto un'azione,interpreti e un comparto tecnico veramente eccellenti.
Il regista è Matthew Vaughn reduce dal divertentissimo Stardust e dal fantastico Kick Ass che gli valse una certa considerazione da parte del pubblico e da parte dei suoi colleghi a Hollywood e anche nel cinema inglese,da cui il regista proviene e nasce in quanto britannico. Vaughn è un mestierante di quelli migliori che abbiamo in circolazione,con uno stile riconoscibile,un livello tecnico decisamente alto e un talento nella sceneggiatura e nella messa in scena veramente invidiabile.
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Tratto dal fumetto Secret Service di Mark Millar,quest'opera è un gigantesco atto d'amore a tutte le pellicole e perchè no, opere letterarie spionistiche della storia,ci sono moltissime citazioni a James Bond,Jason Bourne e tanti altri,ma soprattutto un'azione,interpreti e un comparto tecnico veramente eccellenti.
Il regista è Matthew Vaughn reduce dal divertentissimo Stardust e dal fantastico Kick Ass che gli valse una certa considerazione da parte del pubblico e da parte dei suoi colleghi a Hollywood e anche nel cinema inglese,da cui il regista proviene e nasce in quanto britannico. Vaughn è un mestierante di quelli migliori che abbiamo in circolazione,con uno stile riconoscibile,un livello tecnico decisamente alto e un talento nella sceneggiatura e nella messa in scena veramente invidiabile.
Con Kingsman Vaughn mette in gioco la sua regia migliore,perfino superiore a quella di Kick Ass,il regista gestisce infatti l'azione con dei piccoli piani-sequenza e dei movimenti di macchina repentini eppure clinici e cristallini,ci sono molti combattimenti e non se ne perde un fotogramma,alla regia uniamo una fotografia eccellente,degli effetti speciali e visivi notevoli e delle coreografie impeccabili e capiamo che di pellicole girate come Kingsman ce ne sono ben poche,finalmente un cinefumetto (insieme a Snowpiercer,Edge of Tomorrow e pochi altri) che riesce a mettere azione in abbondanza senza dimenticarsi che di mezzo esiste il cinema,quest'ultimo infatti è presente dalla prima all'ultima scena,Vaughn ha sempre delle idee geniali e la sceneggiatura regge il gioco in qualsiasi situazione.
Siamo appena all'inizio di quest'anno eppure,nonostante questo ho visto dei momenti di cinema molto alti in questa pellicola che raramente vedrò in altre pellicole ne sono sicuro. Il cast è fantastico abbiamo Taron Egerton,attore che francamente non avevo mai visto che mi è piaciuto tantissimo,riesce a rendere alla perfezione l'atmosfera del film,Mark Strong che dovunque lo metti fai bene e un Colin Firth totalmente inedito e che mi è piaciuto tantissimo,tra l'altro una cosa che non in molti sanno è che le scene di combattimento sono state tutte dalla prima all'ultima eseguite da Firth in persona,il quale si è allenato e ha assorbito le coreografie in maniera incredibile,non si fosse allenato così tanto questa pellicola probabilmente sarebbe uscita diversi mesi prima.
Il cattivo è la parte più bella del film,Samuel L.Jackson interpreta questo miliardario che dal vestiario è una grossa citazione vivente a Spike Lee,e il contrasto tra la fobia del villain e gli atti orribili che va a compiere lo rendono un personaggio geniale,nonchè anche una citazione ai cattivi di James Bond quei villain che pur rasentando il trash risultavano comunque fighi con una propria identità.
Pur mantenendo un'impronta molto british gli eventi,i personaggi e il loro movimento in scena sono inseriti in un contesto pop e molto colorato tipici del regista il quale dimostra di saper trascendere il semplice mestiere e di diventare autore delle proprie opere,di certo una figura da cui prendere esempio (ci vogliono le palle per rifiutare la regia di Xmen Days of Future Past).
In sintesi una pellicola divertentissima,spaccona,girata,interpretata e fotografata magistralmente e che dimostra come il cinecomic possa essere elevato a vero cinema,cosa a cui ahimè stavamo perdendo l'abitudine. Voto 8.5/10
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borro11
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martedì 10 marzo 2015
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un cocktail a base di ironia
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Cosa potrebbe succedere se si buttassero in uno shaker una trama da classica spy-story, migliaia di citazioni, effetti speciali resi volutamente finti, un pizzico di splatter e tanta, tanta ironia? Semplice! Uscirebbe un cocktail chiamato Kingsman! Eggià perché questa pellicola è un mix. Il solito cattivone ricchissimo e pazzo decide di mettere in atto un piano per la distruzione della quasi totalità dell'umanità, chi lo fermerà? Un ragazzetto appena addestrato. La prima cosa parte del film è incentrata sul l'addestramento e a parte qualche scena ricalca la classica spy-story, ma è nella seconda parte che il film si sprigiona nelle sue potenzialità.
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Cosa potrebbe succedere se si buttassero in uno shaker una trama da classica spy-story, migliaia di citazioni, effetti speciali resi volutamente finti, un pizzico di splatter e tanta, tanta ironia? Semplice! Uscirebbe un cocktail chiamato Kingsman! Eggià perché questa pellicola è un mix. Il solito cattivone ricchissimo e pazzo decide di mettere in atto un piano per la distruzione della quasi totalità dell'umanità, chi lo fermerà? Un ragazzetto appena addestrato. La prima cosa parte del film è incentrata sul l'addestramento e a parte qualche scena ricalca la classica spy-story, ma è nella seconda parte che il film si sprigiona nelle sue potenzialità. Ironia a non finire, battute, gag tutto per sdrammatizzare il film stesso e canzonare un intero genere. Lo scontro nella chiesetta è una scena estatica splatterone di prima regola sottolineato dallo spettacolare e classicissimo assolo di Free Bird dei lynyrd skynyrd. Ma appena si pensa di banalizzare quest'ultima a parte a sanguinolenta arrivano scene violente dove il sangue diventa fuoco d'artificio, fontana danzante. Piacere per gli occhi e per le orecchie. Scorrono citazioni a fiumi da Heminguay a James Bond passando per Kubrik. Tutto questo fa di Kingsman un film da guardare per gli amanti del surreale, i tarantiniani convinti, i delusi dalla classica monotonia e ripetitività delle spy-story. Persino l'accento irritante di Valentine ( samuel l. Jackson) potrebbe arrivarvi a piacere...
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dhany coraucci
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domenica 8 marzo 2015
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gentleman non si nasce, si diventa
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Nessuno meglio di Colin Firth, attore britannico nato nell'Hampshire nel 1960, avrebbe potuto interpretare meglio un Gentleman, ma ciò che dice al suo protetto Eggsy in fase di addestramento è molto più che una frase ricercata ed elegante, degna di un distinto signore inglese: “Gentleman non si nasce, lo si diventa”. Sia chiaro, questo film è un “divertissement” (per usare un termine caro ad un altro gentleman, lo scrittore Graham Greene) ma non è affatto stupido e questa precisazione destinata a un ragazzo che vive nei quartieri popolari di Londra (Taron Egerton), orfano di padre e con una madre succube di un compagno violento verso la quale nutre un sentimento molto protettivo (non a caso il regista dedica il film alla madre, ringraziandola per quanto di “straordinario” gli ha impartito) e che non ha grandi prospettive nella vita, un po' per indolenza e un po' perché è la verità dei nostri giorni, è un bellissimo messaggio: edificante.
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Nessuno meglio di Colin Firth, attore britannico nato nell'Hampshire nel 1960, avrebbe potuto interpretare meglio un Gentleman, ma ciò che dice al suo protetto Eggsy in fase di addestramento è molto più che una frase ricercata ed elegante, degna di un distinto signore inglese: “Gentleman non si nasce, lo si diventa”. Sia chiaro, questo film è un “divertissement” (per usare un termine caro ad un altro gentleman, lo scrittore Graham Greene) ma non è affatto stupido e questa precisazione destinata a un ragazzo che vive nei quartieri popolari di Londra (Taron Egerton), orfano di padre e con una madre succube di un compagno violento verso la quale nutre un sentimento molto protettivo (non a caso il regista dedica il film alla madre, ringraziandola per quanto di “straordinario” gli ha impartito) e che non ha grandi prospettive nella vita, un po' per indolenza e un po' perché è la verità dei nostri giorni, è un bellissimo messaggio: edificante. Tra i generi variopinti e fantasmagorici che affollano questo film (e c'è veramente di tutto!), tra le citazioni e le burle, l'action spettacolare e lo spionaggio internazionale, vi sono infatti anche delle parti “serie” che non stonano minimamente, come la selezione tra aspiranti giovani Kingsman, la schiavitù a livello planetario nei confronti del cellulare e l'istinto omicida insito in ogni essere umano. Poi c'è Colin Firth che come agente segreto, raffinato ma anche spietato, vale da solo tutto il film. E ci sono due “cattivi” da manuale, Samuel Jackson con la esse alla Jovanotti e il cappellino da skate e la sua assistente Gazelle, tremendissima con gambe e piedi pericolosamente lanceolati, ma anche due “buoni” affascinanti come le star inglesi, Michael Caine e Mark Strong. A me personalmente non dispiace la nuova versione di James Bond, un po' tormentato e conflittuale, ma il nuovo Kingsman, teppistello ribelle che ce la mette tutta e che poi si intenerisce di fronte a un orrido cagnetto che gli hanno affidato e di certo non si tira indietro agli inviti sfacciati di principesse imprigionate, potrebbe seriamente mettere in crisi la mitica egemonia di 007 come Agente Segreto Britannico di spicco, anche perché di effetti speciali e di super combattimenti ce n'è un bel po' anche qui e... quasi quasi la sua “dotazione” di armi segrete e camuffate, forse, è anche più efficace.
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fedefranci
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giovedì 5 marzo 2015
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nel complesso nulla di speciale
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Proprio con questa frase voglio iniziare questa recensione! Non vorrei essere critica ma onestamente hanno rovinato un film. L'idea era davvero carina, per intenderci parlo del gruppo di agenti segreti, delle prove registrate davvero bene, del cattivo ragazzo,il patrigno ecc.. Cosa ha rovinato il film allora? Principalmente la mediocrità degli effetti, sembra un film ambientato 10 anni fa, quando determiante tecnologie ancora non esistevano, che il regista abbia esaurito il budget per pagare Colin Firth? Pessimi dunque gli effetti, altra cosa pessima l'evolversi della vicenda, non ho capito lo scopo del riccome di fare ammazzare tra di loro le persone, a quale pro? quale scopo? Avrei preferito un attacco terroristico o qualcosa con più azione! Pessima la scelta di fare morire Colin Firth, personalmente era lui che dava un senso alla trama.
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Proprio con questa frase voglio iniziare questa recensione! Non vorrei essere critica ma onestamente hanno rovinato un film. L'idea era davvero carina, per intenderci parlo del gruppo di agenti segreti, delle prove registrate davvero bene, del cattivo ragazzo,il patrigno ecc.. Cosa ha rovinato il film allora? Principalmente la mediocrità degli effetti, sembra un film ambientato 10 anni fa, quando determiante tecnologie ancora non esistevano, che il regista abbia esaurito il budget per pagare Colin Firth? Pessimi dunque gli effetti, altra cosa pessima l'evolversi della vicenda, non ho capito lo scopo del riccome di fare ammazzare tra di loro le persone, a quale pro? quale scopo? Avrei preferito un attacco terroristico o qualcosa con più azione! Pessima la scelta di fare morire Colin Firth, personalmente era lui che dava un senso alla trama. Troppa violenza, ma non quella violenza che comunque affascina perché è ricca di azione,ma più che altro violenza aggressiva e cruda totalmente splatter e schifosa! Non mi è piaciuta totalmente c'era un eccesso non gradito a mio avviso dal pubblico, peccato davvero perché levata l'eccessiva violenza, la morte del personaggio principale, e gli effetti schifosi alcune scene come quelle delle missioni erano veramente belle!
Concludo dicendo ridicola la scena finale con il culo della russa in primo piano..
Oserei dire quasi pornografica, proprio no.
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eskimo73
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giovedì 5 marzo 2015
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divertente e spassoso!!
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Un bel film, ironico e divertente, con delle trovate originali che non guastano mai.
Intendiamoci; non aspettatevi il classico action mouvie alla Mission Impossible o alla 007..... QUESTO E' MOOOOLTO MEGLIO!!! AHAHAHAHAHAHA
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goldy
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mercoledì 4 marzo 2015
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ennesimo "peccato!!"
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E' il classico film davanti al quale viene spontaneo esclamare: "Peccato!!": Quanti soldi. quanti mezzi, quanto talento sprecati. Una storia ben costruita, con un gran senso dell'ironia, con riferimenti intelligenti a film del genere. Geniali e numerose le trovate giocate con la classe e l'aplomb del migliore stile british. I primi 70 minuti sono insuperabili per lo straordinario susseguirsi di situazioni originali, imprevedibili con stupore crescente. Non consueta la logica che caratterizza il recruiting e le fasi di 'addestramento, altrochè il "tu sei fuori" alla Briatore!! Noteviole il livello delle battute e le innovazioni tecnologiche.
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E' il classico film davanti al quale viene spontaneo esclamare: "Peccato!!": Quanti soldi. quanti mezzi, quanto talento sprecati. Una storia ben costruita, con un gran senso dell'ironia, con riferimenti intelligenti a film del genere. Geniali e numerose le trovate giocate con la classe e l'aplomb del migliore stile british. I primi 70 minuti sono insuperabili per lo straordinario susseguirsi di situazioni originali, imprevedibili con stupore crescente. Non consueta la logica che caratterizza il recruiting e le fasi di 'addestramento, altrochè il "tu sei fuori" alla Briatore!! Noteviole il livello delle battute e le innovazioni tecnologiche.
Temevo non potesse arrivare fino in fondo su questi livelli e infatti a 30 minuti dalla fine tutto precipita. Gigantesco, confuso, esagerato rutilante più stile USA che Made in England. Tre o quattro finali tipico di chi non sa come chiudere. Perchè rinunciare a dare un senso seppur nell'ambito del paeradossale? Perchè sottovalutare l'intelligenza del pubblico che si diverte molto di più se alla ricchezza immaginifica si abbina un finale pensato. Rimane così il retrogusto di aver visto una baracconata, e non è vero.
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flaw54
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mercoledì 4 marzo 2015
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film per una serata tranquilla
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Ritornano gli agenti segreti sostenuti dai soliti gadget e accompagnati da una divertente ironia. Non chiedete niente al film ma lasciatevi traportare dalle trovate della sceneggiatura senza porvi domande di nessun tipo. Se vi approcciate così le due ore passeranno con rapidità e con un certo divertimento. Colin Firth si ricicla come attore quasi comico ed è perfettamente in parte nel ruolo dell'agente segreto tutto british, naturalmente come chiara parodia di tanti 007..
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sabrina lanzillotti
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martedì 3 marzo 2015
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uno spy movie ironico e surreale
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Medio Oriente. Un agente segreto, Harry Hart, vede morire un suo compagno a causa di un errore e decide di mettersi a disposizione della vedova e del figlio qualora ne avessero avuto bisogno, consegnando loro una medaglia d’onore col suo numero di telefono. Diciassette anni dopo, quel bambino, Eggsy, si mette nei guai con dei delinquenti e chiama proprio l’agente in suo soccorso. L’agente Hart propone quindi al ragazzo di entrare a far parte dell’organizzazione di spie di cui è membro: i Kingsman. Eggsy prende parte alle selezioni ma, dopo aver rifiutato di sparare al suo cane, viene scartato in favore di una ragazza, Roxy.
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Medio Oriente. Un agente segreto, Harry Hart, vede morire un suo compagno a causa di un errore e decide di mettersi a disposizione della vedova e del figlio qualora ne avessero avuto bisogno, consegnando loro una medaglia d’onore col suo numero di telefono. Diciassette anni dopo, quel bambino, Eggsy, si mette nei guai con dei delinquenti e chiama proprio l’agente in suo soccorso. L’agente Hart propone quindi al ragazzo di entrare a far parte dell’organizzazione di spie di cui è membro: i Kingsman. Eggsy prende parte alle selezioni ma, dopo aver rifiutato di sparare al suo cane, viene scartato in favore di una ragazza, Roxy. Determinato a far parte dell’organizzazione però, il giovane affronta mille pericoli e si scontra con il un uomo molto violento, il miliardario Valentine.
Kingsman – Secret Service è l’adattamento cinematografico della miniserie di fumetti “The Secret Service” realizzata da Mark Millar insieme al regista Matthew Vaughn e disegnata da David Gibbons. Un film che di certo non fa dell’originalità il suo punto di forza (numerosi sono infatti i riferimenti a James Bond) ma, nonostante ciò, riesce ad essere una spy-comedy divertente e autoironica. Di certo non è un capolavoro, ma piuttosto un film consigliato soprattutto agli amanti dei fumetti. Lo stile è infatti quello del comic: ultraviolenza, uccisioni e mutilazioni che vengono presentate con leggerezza, accompagnate da una colonna sonora incalzante che si sposa perfettamente con il ritmo frenetico.
Il regista Vaughn sottolinea l’importanza dell’abito, inteso però come costume. Un costume che sottolinea l’evoluzione del personaggio principale, partito dai bassifondi per maturare e cercare di raggiungere un obiettivo che sembra impossibile. Degna di nota l’interpretazione di Samuel L. Jackson, attore dai mille volti che questa volta veste i panni del cattivo Valentine, un miliardario sopra le righe e megalomane. Il ruolo dell’agente Hart è affidato all’esperto Colin Firth, che però non è certo all’altezza di reggere il film da solo e il giovane Taron Egerton è nel ruolo di Eggsy, che si cala alla perfezione nel personaggio principale.
Ciò che resta di questo film è certamente una pellicola piena di scene paradossali e poco realistiche, questi una parodia dei più noti spy movie. Si ride forzatamente, le vicende non vengono approfondite e la tensione non si eleva ad un livello accettabile.
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