catarella
|
domenica 31 gennaio 2016
|
noioso e mal recitato
|
|
|
|
se non fosse per i costumi e la fotografia sarebbe da buttare per la mancanza di pathos ed una recitazione pessima di tutti gli attori tranne le comparse.
da Oscar la scena del marito che passa a prendere la figlioletta per le feste di natale e, prima di litigare con la protagonista, si sdraia per terra a riparare lo scarico di un lavello in cucina, mah!
|
|
[+] lascia un commento a catarella »
[ - ] lascia un commento a catarella »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
domenica 31 gennaio 2016
|
carol:il melodramma di todd aynes
|
|
|
|
FINAKMENTE SONO RIUSCITO A GUARDARE QUESTO FILM SUL QUALE AVEVO MOLTA ASPETTATIVA. VI DICO SOLO CHE IO SONO ARRIVATO UN ORA PRIMA DELLA PROIEZIONE E ERO IN TERZA FILA!!!. IN OGNI CASO QUESTO FILM E' VERAMENTE FANTASTICO,BELLO COMMOVENTE,E SOPRATUTTO INTENSO. LE DUE ATTRICI SONO VERAMENTE FANTASTICHE SIA IN BRAVURA CHE IN CREDIBILITA'. IL PERSONAGGIO DI THERESE E' MOTO REALISTICO E SOPRATUTTO ANCHEV LA SCENA OMOSESSUALE E' MOLTO ELLA. MI HA COLPITO MOLTO ANCHE IL PRESONAGGIO DI CAROL UNA DONNA AFFRANTA DALLA VITA. POI ALLA FINE HO FATTO UN RESPIRO DI SOGòLIEVO PER IL FINALE DAL TRONDE SAPEVO CHE QUESTO AMORE SAREBBE ANDATO AVANTI. SICUERAMENTE UN BEL FILM DA VEDERE ASSOLUTAMENTE
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
lbavassano
|
sabato 30 gennaio 2016
|
troppo rumore per (quasi) nulla
|
|
|
|
Splendidamente confezionato, nella fotografia, ma forse ancor più nel taglio delle inquadrature, mai banale, nella cura del dettaglio e dei primissimi piani, nel montaggio, nei movimenti di macchina, "musicali" a partire dai titoli di testa. Ottimamente interpretato (eccezionale, come sempre, Cate Blanchett, nella padronanza assoluta del personaggio, nella sua sicurezza così come negli istanti di fragilità). Ma la storia mi ha piuttosto deluso, l'ho trovata in fondo, al di là dei ruoli sessuali, abbastanza convenzionale, per non dire banale (troppo rumore per nulla?). Ed anche la modalità narrativa, in pressoché totale flashback, non mi è parsa proprio il massimo dell'originalità.
[+] non credo sia proprio cosi
(di francesco2)
[ - ] non credo sia proprio cosi
|
|
[+] lascia un commento a lbavassano »
[ - ] lascia un commento a lbavassano »
|
|
d'accordo? |
|
writer58
|
sabato 30 gennaio 2016
|
innamorarsi a manhattan
|
|
|
|
E' il terzo film consecutivo tra quelli che ho visto nelle ultime settimane ambientato negli anni '50. Dopo il "ponte delle spie" e "Il labirinto del silenzio" (opera che tratta un tema importante, il processo di Francoforte ai criminali nazisti di Auschwitz, con modalità che mi sono parse didascaliche e scolastiche), anche "Carol" si sviluppa nel primo dopoguerra, a New Iork nel 1952. Nella sequenza iniziale, due donne parlano sedute al tavolino di un caffè. La più giovane è Therese, impiegata in un grande magazzino di Manhattan, l'altra è Carol (interpretata da un'eccellente Carol Blanchett), donna abbiente, madre di una bambina e in procinto di divorziare dal marito.
[+]
E' il terzo film consecutivo tra quelli che ho visto nelle ultime settimane ambientato negli anni '50. Dopo il "ponte delle spie" e "Il labirinto del silenzio" (opera che tratta un tema importante, il processo di Francoforte ai criminali nazisti di Auschwitz, con modalità che mi sono parse didascaliche e scolastiche), anche "Carol" si sviluppa nel primo dopoguerra, a New Iork nel 1952. Nella sequenza iniziale, due donne parlano sedute al tavolino di un caffè. La più giovane è Therese, impiegata in un grande magazzino di Manhattan, l'altra è Carol (interpretata da un'eccellente Carol Blanchett), donna abbiente, madre di una bambina e in procinto di divorziare dal marito. Il film di Haynes percorre a ritroso la storia del loro rapporto, da un incontro casuale avvenuto sul posto di lavoro di Therese, alla loro frequentazione, al viaggio fatto insieme verso ovest. Therese è affascinata da Carol, dalla sua eleganza, dalla sua algida sensualità, dall'essere oggetto di desiderio, si fa plasmare da lei, dice di sì a tutte le sue proposte, Carol vede in Therese un'alternativa a un rapporto famigliare che si sta disintegrando, a un uomo che non ama, trova in lei uno stampo che accoglie il suo desiderio, che lo accetta con riconoscenza e che glielo restituisce senza ambivalenze, con una passione genuina.
Il contesto storico viene ricostruito con accuratezza, il sessismo e l'ipocrisia della società americana nel periodo della guerra fredda, i valori tradizionali della famiglia, del patriottismo e del successo individuale sono rappresentati con efficacia . E' una società in cui l'omosessualità è considerata una perversione e una malattia.
Le due protagoniste, infatti, devono in qualche modo occultare la natura della loro relazione, che subisce i contraccolpi delle vicende famigliari di Carol. Il marito richiede la custodia esclusiva della figlia, motivando la richiesta con le tendeze lesbiche della sua consorte.
La storia narrata si muove tra libertà e necessità, tra amore e potere, tra desiderio e repressione della diversità, con finezza e senza facili concessioni agli stereotipi. Il rapporto tra le due protagoniste è anche un rapporto di potere in cui Carol detta i tempi, le condizioni, gli spazi e le iniziative. E' una relazione in cui le differenze di classe sociale incidono, Carol è benestante e può proporre alla sua partner un viaggio verso Occidente, alla ricerca di un altrove dove vivere il reciproco desiderio. Ma è anche una relazione d'amore, in cui il corpo bianchissimo di Carol diventa un'icona della ricerca di purezza, di libertà, al di fuori delle convenzioni asfissianti e claustrofobiche dell'epoca.
Una notazione critica: la contraddizione tra universo maschile e femminile, per quanto fondata, è rappresentata in modo un po' manicheo: sembra che i maschi nel film siano solo degli individui capaci di bere, corteggiare goffamente le donne, imporre il proprio predominio. Questa dicotomia serve probabilmente a esaltare la relazione tra le protagoniste, ma rende un po' dicotomica la narrazione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a writer58 »
[ - ] lascia un commento a writer58 »
|
|
d'accordo? |
|
francesca
|
giovedì 28 gennaio 2016
|
rappresentare l'amore
|
|
|
|
le inquadrature, gli sguardi, i colori accesi ci suggeriscono l'idea di un amore travolgente, seppure mi aspettavo di più.
|
|
[+] lascia un commento a francesca »
[ - ] lascia un commento a francesca »
|
|
d'accordo? |
|
stefano73
|
mercoledì 27 gennaio 2016
|
sguardi e imbarazzi
|
|
|
|
Il film si basa molto sugli sguardi d'intesa, le complicità, gli imbarazzi e le passioni delle due protagoniste. Il loro amore sfida le reazioni contrarie attorno a loro. Sfida i pregiudizi, la legge e anche la considerazio che avevano all'epoca le relazioni homosessuali femminili dichiarate. Una devianza immorale inaccettabile e incompatibile con la società di allora.
|
|
[+] lascia un commento a stefano73 »
[ - ] lascia un commento a stefano73 »
|
|
d'accordo? |
|
kira93
|
domenica 24 gennaio 2016
|
film degno di essere chiamato tale.
|
|
|
|
Ottimo film, storia affascinante raccontata come si deve. Le attrici Rooney Mara e la Blanchett sono state bravissime, in grado di trasmettere emozioni. Film da non perdere.
|
|
[+] lascia un commento a kira93 »
[ - ] lascia un commento a kira93 »
|
|
d'accordo? |
|
a.esse
|
martedì 19 gennaio 2016
|
carol
|
|
|
|
Piacevole sorpresa quella di 'Caroll' di Tod Haynes, trasmesso nelle sale cinematografiche Italiane a partire dal 3 gennaio. Storia semplice al limite del banale coronata da due grandi interpretazioni che si giocheranno il Premio Oscar per la miglior attrice protagonista nella celebre serata degli Accademy Awards. Storia ed intreccio come già detto banali al contrario del contenuto, fortissimo. La trama racconta di una storia d'amore, tra due donne lesbiche ostacolate da un matrimonio e una causa legale in cui vi è im gioco il mantenimento di una figlia. Interpretazione della Blanchette estremamente elegante con un attitudine capace di far innamorare anche una donna eterosessuale. Così è stato.
[+]
Piacevole sorpresa quella di 'Caroll' di Tod Haynes, trasmesso nelle sale cinematografiche Italiane a partire dal 3 gennaio. Storia semplice al limite del banale coronata da due grandi interpretazioni che si giocheranno il Premio Oscar per la miglior attrice protagonista nella celebre serata degli Accademy Awards. Storia ed intreccio come già detto banali al contrario del contenuto, fortissimo. La trama racconta di una storia d'amore, tra due donne lesbiche ostacolate da un matrimonio e una causa legale in cui vi è im gioco il mantenimento di una figlia. Interpretazione della Blanchette estremamente elegante con un attitudine capace di far innamorare anche una donna eterosessuale. Così è stato. Un intreccio circolare che sembra finire così come è iniziato, ma che termina in maniera misteriosa con tante domande da parte dello spettatore. Quattro candidature al Golden Globe, non a caso, con una Blanchette che si vede già con una statuetta in mano ma che deve fare i conti con una Rooney Mara in stato di grazia che interpreta perfettamente il ruolo della giovane ragazza insicura. All'amore cinematografico si contrappone quella che poi sarà una feroce lotta per la conquista dell'Accademy che vede la Blanchette favorita, grazie anche alla sua notorietà acquisita per le numerose grandi interpretazioni, su tutte quella in Blue Jasmine. Un clima,quello dello film, che riporta negli anni 90'; clima accompagnato da un'atmosfera natalizia che non calza mai male e che spesso allieta la mente dello spettatore. Una storia intensa fatta di amore e sesso che si dipana lungo un filo logico impeccabile coronato da un finale lieto che vede una Blanchette in primo piano in tutta la sua eleganza con il suo sguardo che mira nel profondo completando in ogni campo un interpretazione perfetta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a a.esse »
[ - ] lascia un commento a a.esse »
|
|
d'accordo? |
|
miguel angel tarditti
|
martedì 19 gennaio 2016
|
un amor materno que interfiere el otro amor.
|
|
|
|
El amor materno,
puede interferir el propio amor por el nuevo partner?
CAROL, un film de Todd Haynes
Gran Bretagna, Usa, 2015
La sociedad italiana, en este preciso momento, está debatiendo en las cámaras, el matrimonio civil, que reconocerá a las personas del mismo sexo la posibilidad de tener los mismos derechos que las uniones heterosexuales. Cosa que ya es ley en países evolucionados del mundo entero.
El meollo de esta discusión italiana, pasa parece, fundamentalmente por la adopción de los hijos de uno de los dos integrantes de la pareja homosexual.
[+]
El amor materno,
puede interferir el propio amor por el nuevo partner?
CAROL, un film de Todd Haynes
Gran Bretagna, Usa, 2015
La sociedad italiana, en este preciso momento, está debatiendo en las cámaras, el matrimonio civil, que reconocerá a las personas del mismo sexo la posibilidad de tener los mismos derechos que las uniones heterosexuales. Cosa que ya es ley en países evolucionados del mundo entero.
El meollo de esta discusión italiana, pasa parece, fundamentalmente por la adopción de los hijos de uno de los dos integrantes de la pareja homosexual.
Lasposicionesmásrecalcitrantes sostienen argumentos que, por prejuicios, asignana los matrimonios heterosexuales mayor contenciónfamiliar. La crónica diaria desmiente esta afirmación.
Pero sin entrar en esta discusión, lo que mueve a reflexión en este film, “Carol”, no es la historia de amor entre dos mujeres, sino el protagonismo indirecto que cobra la hija de 3 ó 4 años de una de ellas, que condiciona peligrosamente el nuevo amor sáfico.
Según mi parecer, sin la presencia de esta figura, la pequeña hija, la historia de este film narraría solo un love story, como tantos otros, sin mucho importar que sea protagonizado por dos personas lésbicas o por dos personas heterosexuales.
El tema se hace interesante a partir del “conflicto” que no es precisamente el amor lésbico, a mi entender.
Porque el amor de las dos protagonistas no es el verdadero conflicto.
El “conflicto” es la relación con la hija, desde lo jurídico social.
Quizás para esos años del 1950 en que se desarrolla la acción, (o inclusive hoy en menor escala), podríamos comprender que los prejuicios reinantes crearan una cierta oposición social.
En realidad, se trata de un prejuicio que nace del no respeto de los derechos individuales, o de la vigencia de ciertos tabúes, que por su suerte, poco a poco se van aflojando en las sociedades modernas.
Paradojalmente las sociedades “antiguas” no vivían como inmoral la elección amorosa de las personas aunque fueran entre personas del mismo sexo.
Uso la palabra inmoral porque Carol, la protagonista (la fantásticaCate Blanchett), viene separada de su hija por “inmoral”.
Tanto en el film que nos ubica en el 1950, como en las preocupaciones legislativas italianas de hoy, 2016, la cosa preocupante es que el prejuicio sobre la sexualidad humana, obnubila el argumento central del tema, que en realidad es el cuidado de las criaturas que están en medio de contiendas prejuiciosas de adultos (padres y legisladores), o sea, esos pequeños humanitos que sin tener arte ni parte, son los que en realidad absorben la violencia del conflicto afectivo-sexual de los ya muy creciditos humanos.
Somos adultos para manejar nuestro erotismo según nos place, pero seamos adultos responsables para proteger, cuidar, y conducir el crecimiento de nuestros hijos hasta que la propia adultez les permita decidir por ellos mismos.
Ejercemos nuestra condición de adultos, es decir: gobernarnos con nuestra propia cabeza, cosa que hasta ahora parece no ha funcionado siempre muy bien si miramos alrededor, ya que se pretende decidir sobre la legitimidad o ilegitimidad del objeto de amor del otro, en vez de mirarse dentro.
Reitero, el film se hace interesante por la inclusión del problema infantil, y porque la regia de Todd Haynes, es delicada, estética y de buen gusto.
De lo contrario, sería una simple historia de amor entre dos mujeres adultas. Y la consigna existencial es:
Señores, seamos adultos!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a miguel angel tarditti »
[ - ] lascia un commento a miguel angel tarditti »
|
|
d'accordo? |
|
robert eroica
|
lunedì 18 gennaio 2016
|
carol
|
|
|
|
“Carol” arriva nelle sale italiane dopo il premio per la migliore attrice ricevuto al Festival di Cannes (Rooney Mara) e un rapido passaggio alla Festa del Cinema di Roma. Poco pubblico finora per questa storia di amori omosessuali ambientato nell’America puritana e molto ipocrita degli anni 50. Una ricca signora (non ha bisogno di lavorare) dell’alta borghesia, in procinto di divorziare dal marito e da cui ha avuto una figlia, ancora piccola, si innamora, ricambiata, di una commessa dei grandi magazzini molto più giovane di lei. Chiaramente la cosa non sta bene a chi le circonda e scattano tutte le trappole di una società oppressiva e omofoba, pronta a ricattare e a imporre.
[+]
“Carol” arriva nelle sale italiane dopo il premio per la migliore attrice ricevuto al Festival di Cannes (Rooney Mara) e un rapido passaggio alla Festa del Cinema di Roma. Poco pubblico finora per questa storia di amori omosessuali ambientato nell’America puritana e molto ipocrita degli anni 50. Una ricca signora (non ha bisogno di lavorare) dell’alta borghesia, in procinto di divorziare dal marito e da cui ha avuto una figlia, ancora piccola, si innamora, ricambiata, di una commessa dei grandi magazzini molto più giovane di lei. Chiaramente la cosa non sta bene a chi le circonda e scattano tutte le trappole di una società oppressiva e omofoba, pronta a ricattare e a imporre. Cate Blanchet, fresca di Oscar per il magnifico “Blue Jasmine” di Woody Allen è Carol, sigaretta eterna tra le labbra, dipinte da un rimmel indelebile e intonato con la pelliccia che non abbandona mai. Rooney Mara (“The Social Network”, “Effetti collaterali”) occhio azzurro e viso pulito, ragazza acqua e sapone, è una debuttante dei sentimenti, in cerca del vero amore. Nelle scene finali, alla festa, sembra quasi Audrey Hepburn, disegnata da una luce calda e suadente che sembra quella di “Arianna” di Billy Wilder. Che rapporto corre fra le due ? Per molto tempo si ha quasi l’impressione che una giochi con l’altra come il ragno fa con la mosca. Ma forse non è così, anche se non scopriremo mai quale grado di passione ha veramente il loro legame. Forse la chiave per interpretare il film è proprio questo staccarsi dalle affermazioni nette, il non pretendere di rappresentare l’immagine del desiderio, il lasciare sospeso il corso della passione. Un film quindi sull’indecifrabilità dell’amore, sull’impossibilità di definirne la portata, le sue implicazioni, la sua autenticità. Cosa nasconde infatti il sorriso di Carol ? Sincerità o malizia ? E il passo più sicuro di Therese è quello di chi ha maturato un ruolo ? di chi ha varcato il cancello delle cose acquisite ? O è quello di una donna ancora intimamente adolescente ? Quindi, al di là della confezione di lusso e della solida regia, del voler rifare un cinema che negli anni Cinquanta era quello di Minnelli, Stevens e Sirk con un di più di audacia, il film vale per altro. Per essere una storia “gialla” senza morti (in fin dei conti il romanzo da cui è tratto è di Patricia Highsmith, regina del noir da Ripley in poi), un misterioso percorso nel sole gioioso ma velato di nubi dell’erotismo. VOTO: 7
Robert Eroica
[-]
|
|
[+] lascia un commento a robert eroica »
[ - ] lascia un commento a robert eroica »
|
|
d'accordo? |
|
|