
La trilogia fiume di Miguel Gomes (Tabù) presentata all'ultimo Festival di Cannes. Dal 18 marzo al cinema.
In un paese europeo in crisi, il Portogallo, un regista si propone di inventare delle storie ispirate alla penosa realtà in cui vive. Non riuscendo però a trovare un senso al proprio lavoro, fugge, da vigliacco, lasciando al suo posto la bella Sherazade. Alla ragazza occorrono entusiasmo e coraggio per non annoiare il re con le tristi storie del Paese. Mentre col passare delle notti l'inquietudine cede il passo alla desolazione, e la desolazione all'incanto, Sherazade organizza le sue storie in tre volumi. Inizia così: "Si racconta, o re beato, che in un triste Paese tra i Paesi...".
Tre film per un unico percorso tra l'incanto delle narrazioni di Sherazade e la prosa della verità sociale.
Nel primo, il regista, incapace di filmare la chiusura di un cantiere navale, fugge nel mito per deridere con ironia buñuelliana i potenti dell'economia globale. Nel secondo intreccia storie di vita selvaggia e condominiale con le pene infinite di un giudice pietoso. Nel terzo, infine, trova nei sobborghi di Lisbona nuove libertà e possibili racconti nel canto degli usignoli allevati dal popolo.
Tra documentario e finzione, tra dramma e ironia, Le mille e una notte - Arabian Nights - di cui vediamo il trailer italiano in esclusiva - racconta una crisi non soltanto portoghese e sarà al cinema in tre capitoli (Inquieto, Desolato, Incantato) dal 18 marzo.