bostongeorge85
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martedì 11 marzo 2014
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al di sotto delle aspettative
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Purtroppo sono rimasto leggermente deluso da questo film,speravo che almeno si avvicinasse al suo predecessore e invece mi son dovuto ricredere. Troppo scopiazzato dal 300 degli spartani con l'unica differenza che il precedente film era ambientato nelle Termopili,questo in mare e non sarebbe stato un problema se fosse almeno riuscito ad eguagliare la qualità e il senso di epicità che trasmetteva il suo predecessore (forse penalizzato anche da un doppiaggio non proprio "azzeccato"...il doppiatore che dava la voce a Leonida era tutt'altra cosa). Altra nota negativa il 3D:assolutamente inutile a mio avviso pagare in più per vedere un film in tre dimensioni che si sarebbe potuto anche vedere in 2D senza grosse differenze.
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Purtroppo sono rimasto leggermente deluso da questo film,speravo che almeno si avvicinasse al suo predecessore e invece mi son dovuto ricredere. Troppo scopiazzato dal 300 degli spartani con l'unica differenza che il precedente film era ambientato nelle Termopili,questo in mare e non sarebbe stato un problema se fosse almeno riuscito ad eguagliare la qualità e il senso di epicità che trasmetteva il suo predecessore (forse penalizzato anche da un doppiaggio non proprio "azzeccato"...il doppiatore che dava la voce a Leonida era tutt'altra cosa). Altra nota negativa il 3D:assolutamente inutile a mio avviso pagare in più per vedere un film in tre dimensioni che si sarebbe potuto anche vedere in 2D senza grosse differenze. Da vedere,ma senza troppe pretese
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leonidaxx
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domenica 9 marzo 2014
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300 l'alba di un impero di maurizio ragazzi
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300 L'alba di un impero di Noam Munro.
Recensione di Maurizio Ragazzi
Cosa c’è di buono: Potere visivo delle immagini. Tattiche navali. Eva Green gnocca magnetica. Deboli reminescenze di una geniale (ma solo a tratti) "doppia metafora" sull'impossibilità della donna di ritrovare/raggiungere/copiare (leggi "diventare") l'Uomo (Fallo,Dio) a causa della mancanza del (doppio) "Padre morto" ucciso (due volte) da un’antagonista maschio (Un marinaio greco, e Temistocle). La donna chiede vendetta per la morte (mancanza) del “padrigno”, “sostituendolo” con la figura dell'antagonista maschio (non male la sequenza del furioso e conflittuale rapporto sessuale “mancato” tra Temistocle e Artemisia all’interno di una nave in acque “neutre”.
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300 L'alba di un impero di Noam Munro.
Recensione di Maurizio Ragazzi
Cosa c’è di buono: Potere visivo delle immagini. Tattiche navali. Eva Green gnocca magnetica. Deboli reminescenze di una geniale (ma solo a tratti) "doppia metafora" sull'impossibilità della donna di ritrovare/raggiungere/copiare (leggi "diventare") l'Uomo (Fallo,Dio) a causa della mancanza del (doppio) "Padre morto" ucciso (due volte) da un’antagonista maschio (Un marinaio greco, e Temistocle). La donna chiede vendetta per la morte (mancanza) del “padrigno”, “sostituendolo” con la figura dell'antagonista maschio (non male la sequenza del furioso e conflittuale rapporto sessuale “mancato” tra Temistocle e Artemisia all’interno di una nave in acque “neutre”.. per non parlaredel bacio di Artemisia sulle labbra della testa mozzata di un uomo da lei stessa decapitato..). La domanda è : Perché l’Uomo attacca per difendersi e la Donna manipola per vendetta?. Perché ” per una donna la figura del “Padre è così importante da cercarla praticamente per tutta la vita? Artemisia a cui i greci uccidono ben “due padri” ( rapita, torturata e violentata da un “adulto” greco), non ha nemmeno un fratello ma un “fratellastro” (Un ridicolo e ingenuo Serse, “Dio Androgino” abilmente manovrato da una donna e “depurato” della sua sessualità maschile con l’inganno e con la promessa di potere e conquista.. probabile metafora di una “riunificazione per ora impossibile”). Lasciamo che Freud e Schnitzler si arrovellino nella tomba cercando la risposta che difficilmente arriverà nell’era della solitudine, dell’incomunicabilità e della “globalizzazione forzata” (derive anti-globalizzazione e anti-europeiste in tutti e due i 300..). Cosa si nasconde dietro la cocente sconfitta di Artemisia? Il vento, messaggero di presagi, porta una strana ed ambigua “consapevolezza..”. Il finale vede un’altra donna “vendicarsi” per la morte del marito, Gorgo, la moglie di Leonida, a capo di una milizia di Spartani. Temistocle e gli ateniesi cedono il passo alla donna che avanza verso i Persiani… 300 continua.
Cosa c’è di cattivo: Non riesce a ripetere e a riproporre la dimensione “epica” della pellicola di Zack Snyder ( Temistocle letteralmente “sparisce” di fronte ai proclami steroidei di Super-Leonida-Butler… ma è comunque più saggio e ponderato nelle decisioni). La sceneggiatura non è al livello del precedente e i proclami dei leader ateniesi sanno sono vuoti e privi di “spessore patriottico”. Tendenza alla reiterazione di inquadrature e soluzioni registiche già presenti nel 300 di Snyder. Anche qui siamo alla “Sagra delle Tartarughe” ( Prima di andare a vedere il film si consiglia di fare 300 flessioni e 1.500 addominali, poi di farsi una foto e mostrarla all’ingresso del cinema, probabilmente otterrete uno sconto del 35% sul biglietto ). Effetti speciali non proprio all’altezza. Lo spettacolo, nonostante tutto, è garantito.
M.R.
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(di cindowen)
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alex vale
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sabato 14 marzo 2015
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e dai...
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Se il primo 300 era riuscito a soddisfare il pubblico grazie alla sua originalità da cinecomics, e al suo fascino visivo, questo secondo (se cosi si può chiamare) capitolo è un film talmente brutto, talmente tamarro che non riesce manco a darti un briciolo di intrattenimento.Trama piatta, personaggi mal caratterizzati e rallenty obrobriosi che se nel primo funzionavano a meraviglia grazie alla struttura del film che non annoiava manco un po', qui sono noiosi e ripetitivi, infatti se gli avessimo tolti, questo film sarebbe durato circa un'oretta scarsa!!Brutto, brutto, brutto anche nella personalità dei personaggi, perchè a parte il grandissimo personaggio di Serse (forse l'unica cosa davvero buona del film) e un pelino la regina Gorgo, il protagonista Temistocle e la villain di turno Artemisia non hanno manco un briciolo di carisma che invece nel primo film con il mitico Leonida e il fantastico Re Persiano si era confermato più e più volte.
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Se il primo 300 era riuscito a soddisfare il pubblico grazie alla sua originalità da cinecomics, e al suo fascino visivo, questo secondo (se cosi si può chiamare) capitolo è un film talmente brutto, talmente tamarro che non riesce manco a darti un briciolo di intrattenimento.Trama piatta, personaggi mal caratterizzati e rallenty obrobriosi che se nel primo funzionavano a meraviglia grazie alla struttura del film che non annoiava manco un po', qui sono noiosi e ripetitivi, infatti se gli avessimo tolti, questo film sarebbe durato circa un'oretta scarsa!!Brutto, brutto, brutto anche nella personalità dei personaggi, perchè a parte il grandissimo personaggio di Serse (forse l'unica cosa davvero buona del film) e un pelino la regina Gorgo, il protagonista Temistocle e la villain di turno Artemisia non hanno manco un briciolo di carisma che invece nel primo film con il mitico Leonida e il fantastico Re Persiano si era confermato più e più volte.Temistoicle è il solito personaggio pacato e noioso che non ha espressione manco in una scena...invece, Eva Green nei panni di Artemisia è il classico personaggio malefico, nel senso che quest'ultima è si affascinante dal punto di vista visivo, ma è talmente cattivo da essere piatto e inconsistente, e tra i due non so chi è peggio!!!Scene ridicole (per es. i dialoghi e la scena d'amore che non fa altro che essere ripugnante)montate assieme...ecco che cos'è questo sequel/midquel che non fa altro che annoiare a morte.Voto:4+
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jaylee
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domenica 16 marzo 2014
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questa è atene!
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Ben 7 anni dopo il suo predecessore, esce l’attesissimo sequel di 300: non più Zack Snyder alla regia, ma Noam Murro; da un punto di vista cronologico, questo sequel avviene prima, durante e dopo il prequel e racconta le gesta di Temistocle, che uccide il re persiano Dario nella battaglia di Maratona, e avrà il compito di unire i Greci per fermare il ritorno dei Persiani, ovvero Serse e il suo generale, la greca rinnegata Artemisia. Il tutto in un periodo di circa dieci anni, rispetto ai pochi giorni della Battaglia delle Termopili, tema del primo 300 e che sono in pratica “contenuti” in questo.
Se l'altro 300 era direttamente basato sulla Graphic Novel di Frank Miller, questo lo è solo in parte, in quanto “Xerxes”, nuovo lavoro del maestro statunitense, che avrebbe dovuto essere la base di questo film, è ancora largamente incompleto.
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Ben 7 anni dopo il suo predecessore, esce l’attesissimo sequel di 300: non più Zack Snyder alla regia, ma Noam Murro; da un punto di vista cronologico, questo sequel avviene prima, durante e dopo il prequel e racconta le gesta di Temistocle, che uccide il re persiano Dario nella battaglia di Maratona, e avrà il compito di unire i Greci per fermare il ritorno dei Persiani, ovvero Serse e il suo generale, la greca rinnegata Artemisia. Il tutto in un periodo di circa dieci anni, rispetto ai pochi giorni della Battaglia delle Termopili, tema del primo 300 e che sono in pratica “contenuti” in questo.
Se l'altro 300 era direttamente basato sulla Graphic Novel di Frank Miller, questo lo è solo in parte, in quanto “Xerxes”, nuovo lavoro del maestro statunitense, che avrebbe dovuto essere la base di questo film, è ancora largamente incompleto. Quindi, Murro sceglie di rifarsi al mood del predecessore con i colori saturi (sostituendo il Rosso di Sparta con il Blu di Atene) e ci aggiunge una terra plumbea macchiata del rosso del sangue versato (e ce ne sarà molto), cieli altrettanto plumbei attraversati da perenni scintille (prima presagio e poi memento del destino di Atene), e il petrolio del mare, luogo di battaglia primario (l’atto finale è la battaglia di Salamina).
Emerge ancora la tematica della contrapposizione tra la mistica tirannia dell’Impero Persiano, i cui soldati sono milioni di schiavi; e l’oasi di libertà e giustizia delle Città Stato greche, difese da pochi uomini liberi e che, nella visione di Miller (1998) era una contrapposizione tra mondo occidentale e mondo orientale; con in più la necessaria complementarietà del ruolo di riformisti ateniesi (l’Europa, che favorisce il progresso) con i militaristi Spartani (gli USA, che difendono i confini, reali e non).
Proprio da quest’ultima tematica, emerge bene il ruolo di Temistocle, leader moderno rispetto al sovrumano, roboante, manicheo, per certi versi ottuso Leonida che non potrà che abboccare all’offerta fattagli dai Persiani per una “magnifica morte”, come dirà lo stesso Temistocle. E se Leonida pianifica la sua nobile morte secondo la Legge di Sparta per unire i Greci, Temistocle più pazientemente ed umilmente sopravvive per tessere strategie per unire le rissose città greche (chiave per sconfiggere i Persiani) e per inventarsi tattiche geniali per affrontare le mostruose navi da combattimento del nemico con soldati e navi “normali”: frutto di una diversa cultura, Temistocle sfrutta l’ingegno ed ispira la motivazione di chi combatte per la propria famiglia, rispetto a chi lo fa sotto la frusta dei padroni.
Tutto bello? Si, anzi no. Putroppo 300 l’Alba di Un Impero soffre della sindrome di Kick Ass 2: non aggiunge abbastanza al predecessore se non una maggiore spettacolarizzazione dei combattimenti (ottimo il 3D), e lo spostamento dei combattimenti sul mare; e purtroppo i dialoghi ed i monologhi (orfani di Miller) sono poco impattanti; idem la musica, poco evocativa. Brave soprattutto le due “regine” Eva Green e Lena Headey, bravino Sullivan Stapleton (Temistocle meno impressionante però di quanto lo fu G. Butler/Leonida di qualche anno fa), ancora disturbante Rodrigo Santoro nella parte di Serse. Ma tutto visto, purtroppo. E francamente, 7 anni dopo, ci si poteva aspettare qualcosa di più: forse a questo punto conveniva attendere che Miller completasse il lavoro, ma evidentemente business is business.
Preparatevi per la Gloria, ma non troppo. (www.versionekowalski.it)
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valersus
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lunedì 24 marzo 2014
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godibile, ma non chiamatelo 300
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Ho letto molte recensioni negative in merito al film, ma facciamo chiarezza. Lo sfruttamento del nome e del precedente film "300" lo penalizzano molto sulla valutazione definitiva, ma si sa che a Hollywood piacciono le "minestre riscaldate" e quindi sono loro stessi i responsabili dell'ambiguità nella valutazione.
Siamo chiari, questo "sequel" non ha niente a che vedere con il suo predecessore, non ne è assolutamente all'altezza, ergo se messo a confronto con lo stesso è ovvio che ne esca con le ossa rotte sotto tutti i punti di vista: narrazione, montaggio, fotografia, interpreti, scenografia, sceneggiatura ecc.
Ciò nonostante bisogna giudicare il film per quello che è, e cercando di essere oggettivi (anche se ammetto sia difficile per gli amanti del fumetto di Miller e della sua interpretazione cinematografica resa in collaborazione con Snyder, come il sottoscritto), cercherò di esprimere il mio parere su questa singola pellicola.
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Ho letto molte recensioni negative in merito al film, ma facciamo chiarezza. Lo sfruttamento del nome e del precedente film "300" lo penalizzano molto sulla valutazione definitiva, ma si sa che a Hollywood piacciono le "minestre riscaldate" e quindi sono loro stessi i responsabili dell'ambiguità nella valutazione.
Siamo chiari, questo "sequel" non ha niente a che vedere con il suo predecessore, non ne è assolutamente all'altezza, ergo se messo a confronto con lo stesso è ovvio che ne esca con le ossa rotte sotto tutti i punti di vista: narrazione, montaggio, fotografia, interpreti, scenografia, sceneggiatura ecc.
Ciò nonostante bisogna giudicare il film per quello che è, e cercando di essere oggettivi (anche se ammetto sia difficile per gli amanti del fumetto di Miller e della sua interpretazione cinematografica resa in collaborazione con Snyder, come il sottoscritto), cercherò di esprimere il mio parere su questa singola pellicola.
Fatta questa dovuta chiarezza, la pellicola è per l'appunto godibile: azione, lotte e sangue come ci si aspetterebbe (magari un po' troppo abuso del rallenty per strizzare l'occhio al precedente film) e narrazione veloce ne fanno un film apprezzabile e che non annoia.
Certo i suoi punti deboli ce li ha:
- personalmente giudico rivedibile la scelta degli interpreti, gli attori principali non mi hanno convinto per niente (eccezione fatta per la splendida Eva Green);
- il doppiaggio, stranamente mal riuscito, voci inadatte e persino "fuori tempo";
- buchi nella trama e alcune scelte poco credibili;
- esasperazione fin troppo massiccia degli ambienti, che mentre in "300" donava al film una resa quasi onirica, giusta commistione tra realtà e fumetto, in questa pellicola l'ho ritenuta così esasperata da avere come resa finale la consapevolezza di un qualcosa di finto, cosa che non deve mai accadere in un film, a mio parere.
- dialoghi, che soprattutto nei monologhi strizzano l'occhio al precedente, fra citazioni e rimescolamento delle stesse parole in una nuova prosa.
A suo vantaggio però ha il fatto che non duri troppo, ma il giusto, 1h e 40' circa, che non dispiace rispetto alle ultime tendenze hollywoodiane di film dalla durata minima di 3h, e per questo non rallenta mai. Ci sono scene suggestive e spettacolari, oltre allo svolgimento dell'azione nelle cruenti battaglie, condito da effetti speciali ben fatti.
Tutto sommato, nonostante i suoi difetti, resta godibile: si uscirà dalla sala, magari un po' delusi rispetto alle aspettative date da "300", ma non pentiti, consapevoli di aver visto comunque un film apprezzabile.
P.S. : sconsiglio la visione in 3D, anche se nella mia città non era neanche disponibile quella in 2D, infatti, come spesso accade, tolti i primi 10' e qualche scena creata "ad hoc", il 3D è pressocchè inesistente per la maggior parte del film.
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khaleb83
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lunedì 19 gennaio 2015
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un sequel evitabile
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300, l'originale, era forse un fumettone ma aveva tutto quel che serve per rendere un film del genere perfetto nel suo genere: azione mozzafiato, discorsi esaltanti, interpreti carismatici e la capacità di far sentire lo spettatore direttamente coinvolto nella storia, sia a livello scenico che emotivo. Questi sono i motivi per cui vederlo, ed esattamente gli stessi per cui non vedere il seguito. Sembra che tutti i punti di forza del primo film siano stati presi e malamente scimmiottati.
I dialoghi hanno perso assolutamente tutta la loro potenza. Se l'esaltazione spartana trovava compimento nella ricerca della gloria non finalizzata a sé stessa, monologhi più scialbi che cercano di sostituirla con una libertà più pronunciata che raccontata non sono assolutamente in grado di avere la benché minima presa emotiva.
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300, l'originale, era forse un fumettone ma aveva tutto quel che serve per rendere un film del genere perfetto nel suo genere: azione mozzafiato, discorsi esaltanti, interpreti carismatici e la capacità di far sentire lo spettatore direttamente coinvolto nella storia, sia a livello scenico che emotivo. Questi sono i motivi per cui vederlo, ed esattamente gli stessi per cui non vedere il seguito. Sembra che tutti i punti di forza del primo film siano stati presi e malamente scimmiottati.
I dialoghi hanno perso assolutamente tutta la loro potenza. Se l'esaltazione spartana trovava compimento nella ricerca della gloria non finalizzata a sé stessa, monologhi più scialbi che cercano di sostituirla con una libertà più pronunciata che raccontata non sono assolutamente in grado di avere la benché minima presa emotiva. Per la cronaca, oltre a questo, l'unica altra differenza tra spartani e ateniesi, i due poli opposti della cultura greca almeno nell'immaginario comune, è il colore dei mantelli, da rosso ad azzurro, un po' come i raggi laser nei cartoni animati degli anni '80.
Scialba la sceneggiatura, che cerca di dare una materialità al nemico incarnandolo in un avversario concreto, quando la magnificenza del primo Serse era proprio quella di essere un'entità impalpabile al comando di uno stuolo infinito di soldati privi di volontà. Persino le coreografie perdono di mordente, le stesse esagerazioni che la fotografia del primo film rendeva impressionanti, ora sono ridicole. E la diminuzione della cura nel trucco si rivela in tutta la sua deludente realtà quando ci si trova davanti a Efialte.
Un protagonista che in teoria dovrebbe essere ancora più "popolare" di Leonida è invece unico obiettivo della scena, senza lo stesso carisma né come personaggio, né per l'interprete. Eva Green conferma di essere più talentuosa sul bancone del macellaio che sullo schermo, e in generale quasi tutto il cast è ben poco credibile se calato nel contesto del film; il paragone tra la Headey e la Green è avvilente per la seconda, le scene con la prima sembrano proprio un tutorial che l'altra dovrebbe seguire.
Infine, quasi patetica l'idea di rovesciare in ogni dettaglio il rapporto padre-figlio illustrato nel primo film. Almeno quanto Appetite for Destruction messa sui titoli di coda, che conferma l'impressione dominante per tutto il film: ovvero che chi ci abbia lavorato, non abbia minimamente capito di cosa trattasse la storia (o, almeno, di quale fosse il filone nel quale si andava ad inserire).
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aristoteles
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lunedì 10 agosto 2015
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leonida dove sei???
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Prodotto sufficiente solo perche' di alto valore estetico.
Il primo capitolo sfruttava le nuove tecnologie ma per raccontare un coraggio e un sacrificio fuori dal comune.
Qui non emergono particolari sentimenti e non c'e' molto da raccontare tranne battaglie per la conquista o difesa dei territori.
I Sequel nella stragrande maggioranza dei casi sono inutili ,eccone un altro calzante esempio.
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ultimoboyscout
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martedì 15 aprile 2014
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il vento della libertà soffia sulla grecia.
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L'ateniese Temistocle, divenuto Generale, tenta di unire l'intera Grecia lanciando il suo esercito fatto di poeti, scultori, contadini e ragazzi contro l'inferno, ovvero i persiani, un'armata sconfinata guidata dal mortale Serse, il dio-re, e da Artemisia, donna vendicativa e pericolosa che odia profondamente i greci. E' una specie di parallel del mitico "300", blockbusterone di Zach Snyder, nero come il fango e rosso come il sangue, che spiega alcuni retroscena della vita di Serse e offre il primo ruolo da protagonista vero al muscoloso Sullivan Stapleton, già visto in "Gangster squad" che rimpiazza Gerard Butler, ero del primo episodio. Film che gioca molto sul fattore psicologico (l'armata persiana e le sue navi hanno funzione innanzitutto di intimorire), che mescola amore e odio, speranza e vendetta, gelosia e manipolazione a un action che ha l'arte della guerra nel sangue che dalle Termopili si sposta a Capo Artemisio e poi alla baia di Salamina per la battaglia finale.
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L'ateniese Temistocle, divenuto Generale, tenta di unire l'intera Grecia lanciando il suo esercito fatto di poeti, scultori, contadini e ragazzi contro l'inferno, ovvero i persiani, un'armata sconfinata guidata dal mortale Serse, il dio-re, e da Artemisia, donna vendicativa e pericolosa che odia profondamente i greci. E' una specie di parallel del mitico "300", blockbusterone di Zach Snyder, nero come il fango e rosso come il sangue, che spiega alcuni retroscena della vita di Serse e offre il primo ruolo da protagonista vero al muscoloso Sullivan Stapleton, già visto in "Gangster squad" che rimpiazza Gerard Butler, ero del primo episodio. Film che gioca molto sul fattore psicologico (l'armata persiana e le sue navi hanno funzione innanzitutto di intimorire), che mescola amore e odio, speranza e vendetta, gelosia e manipolazione a un action che ha l'arte della guerra nel sangue che dalle Termopili si sposta a Capo Artemisio e poi alla baia di Salamina per la battaglia finale. L'israeliano Noam Murro è al suo secondo film ma ha notevolissima esperienza di pubblicità che l'ha fatto trovare a suo agio coi molti effetti speciali. Da Snyder ha ereditato lo stile visivo e il gusto pop, ma aggiunge sangue a fiumi, sesso e qualche passaggio hot e alcune riprese subacquee da urlo. Il regista, di contro, esagera con i combattimenti al ralenti e, inutile sottolinearlo, non ci si aspetti dalla pelliicola una rigorosa lezione di storia. Si ispira alla graphic novel di Frank Miller "Xerxes", nonostante i flashback sul passato del re persiano, dalla morte del padre Dario alla sua "trasformazione", si risolvano velocemente nei primi minuti di visione. L'originale era più bello, forse perchè era più...originale, questo è comunque ben fatto e sempre di notevolissimo impatto, compreso l'urlo da picchi di testosterone di Temistocle:"tutti dovranno vedere che abbiamo scelto di morire in piedi pur di non vivere in ginocchio!".
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vandamme84
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domenica 10 settembre 2017
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bruttissimo
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Questo film non ha assolutamente niente della filosofia con cui era realizzato 300. 300, con protagonista Leonida, aveva dialoghi e voce narrante estremamente belli, qui invece tutto sembra una brutta copia o scopiazzatura rispetto al film predecessore.
Anche 300 aveva combattimenti assurdi e poco realistici, ma erano comunque apprezzabili, per la filosofia del film. Qui proprio le scene di battaglia in mare sono ridicole, come bruttissimi e noiosi sono i combattimenti, in cui anche qui c'è una estremizzazione dell'uso dello slow motion. Inoltre sensa senso il fatto che anche gli Ateniesi, considerati dagli spartani come delle donnicciole, avessero fisici praticamente identici, come identico era il look.
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Questo film non ha assolutamente niente della filosofia con cui era realizzato 300. 300, con protagonista Leonida, aveva dialoghi e voce narrante estremamente belli, qui invece tutto sembra una brutta copia o scopiazzatura rispetto al film predecessore.
Anche 300 aveva combattimenti assurdi e poco realistici, ma erano comunque apprezzabili, per la filosofia del film. Qui proprio le scene di battaglia in mare sono ridicole, come bruttissimi e noiosi sono i combattimenti, in cui anche qui c'è una estremizzazione dell'uso dello slow motion. Inoltre sensa senso il fatto che anche gli Ateniesi, considerati dagli spartani come delle donnicciole, avessero fisici praticamente identici, come identico era il look.
Personalmente poi ho trovato particolarmente insopportabile e fastidioso è anche il personaggio di Artemisia, anche lei pessima antagonista rispetto a re Serse del film di 300
Trama del film scadente. Osceno in tutto
Fa rabbrividire che sia stato usato il successo di 300 per un orrore del genere
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melvin ii
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giovedì 27 marzo 2014
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eva green è la nuova leonida!
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“300 -l’alba di un impero”è un film del 2014 diretto da Noam Murro e può considerasi il midquel (tra prequel e sequel) di 300 di Zack Snyder del 2007 .
Il cast principale è composto da: Sullivan Stapleton, Eva Green, Rodrigo Santoro, Lena Headey.
Il film racconta gli eventi avvenuti durante la battaglia di Capo Artemisio tra Greci e Persiani, svoltasi negli stessi giorni della battaglia delle Termopili.
I protagonisti sono lo stratega ateniese Temistocle(Stapleton) e Artemesia(Green), comandante dell’ esercito di Serse I di Persia(Santoro)
Con “300” fu subito “amore” con il pubblico in sintonia con la mentalità e filosofia Spartana L’eroismo e il coraggio di Re Leonida, reso unico ed intenso dall’allora sconosciuto Gerard Butler , ha dato uno nuovo significato alle parole” virilità” e”machismo”al cinema.
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“300 -l’alba di un impero”è un film del 2014 diretto da Noam Murro e può considerasi il midquel (tra prequel e sequel) di 300 di Zack Snyder del 2007 .
Il cast principale è composto da: Sullivan Stapleton, Eva Green, Rodrigo Santoro, Lena Headey.
Il film racconta gli eventi avvenuti durante la battaglia di Capo Artemisio tra Greci e Persiani, svoltasi negli stessi giorni della battaglia delle Termopili.
I protagonisti sono lo stratega ateniese Temistocle(Stapleton) e Artemesia(Green), comandante dell’ esercito di Serse I di Persia(Santoro)
Con “300” fu subito “amore” con il pubblico in sintonia con la mentalità e filosofia Spartana L’eroismo e il coraggio di Re Leonida, reso unico ed intenso dall’allora sconosciuto Gerard Butler , ha dato uno nuovo significato alle parole” virilità” e”machismo”al cinema.
Anche se la regia è diversa, l’impatto visivo è sempre molto forte, ma da subito si coglie la differenza “di filosofia”tra i due film.
Se“300”è il manifesto dell’Orgoglio,Eroismo e Forza dell’Uomo .
“l’Alba” è invece un tributo al carisma e determinazione della Donna. Eva Green con il personaggio di Artemesia regala sensualità e carisma fin dall’inizio.
Artemesia, d’origini greche, brama vendetta per la sua famiglia trucidata dai Greci stessi, quando era solo una bambina.
Se Leonida era mosso dall’Onore di Sparta, Artemisia è spinta dall’Odio.
Eva Green ,alla sua migliore interpretazione, è davvero intesa, mescolando con sapienza fisicità e talento,” peccato” solo per il botox e per la chirurgia plastica non necessari. Si muove sulla scena con forza e personalità dettando i tempi del film.
Temistocle(Stapleton) è “un comprimario” rispetto all’attrice francese, come del resto gli altri anonimi personaggi maschili Non ha il fascino e il carisma di Leonida,uscendo sconfitto dal confronto.
Il pubblico rimane colpito dagli sguardi “feroci” della Green.
Come “300” anche “l’alba” si basa molto sulla fisicità dei protagonisti e sulla crudezza delle immagini, soprattutto nelle scene di battaglia.
La scena di passione tra Temistocle e Artemesia, piace e coinvolge non tanto per la nudità dei corpi, ma come intensa ed efficace appendice del campo di battaglia.
Non va dimenticata Gorgo( Lena Headey) ,moglie di Leonida ed ora Regina degli Spartani. Appare in poche scene, ma sono sicuramente significative ed intese.
La sceneggiatura rispetto a “300” è più retorica e meno avvincente, mancando nel complesso il guizzo “creativo” di” 300”
Le parole chiave del film sono “Liberta”e “Democrazia”. L’orgoglio di un popolo che si compatta, ispirato dal sacrificio di Leonida, per difendere i confini dall’invasore.
I dialoghi spesso si perdono in una ostentata ed eccessiva “grandeur”, finendo per annoiare.
Se “300” è stato“adottato” come icona dai gay “’L’alba” potrebbe esserlo dal mondo lesbo.
Il finale ,sebbene eccessivamente epico, convince soprattutto per l’abilità espressiva della Green
“300, l’alba di un impero” è un film d’impatto ed almeno in parte regala le emozioni di “300”.
“300” ha aperto la strada, “L’alba” la percorre con onore.
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