agente 007
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venerdì 2 gennaio 2015
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bello... ma non troppo
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Idee decisamente carine, alcuni colpi di scenza inaspettati e sicuramente insegnamenti per i più piccoli che lasciano il segno. Un pizzico di divertimento e ironia mescolato ad una storia inizialmente triste ma che poi si risolve come sempre bene. Mi permetto di aggiungere che tuttavia la storia si rifà a trame vecchie e che quindi la Disney necessita di nuove ispirazioni.
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harry manback
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mercoledì 31 dicembre 2014
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un quasi capolavoro
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Ennesima sorpresa ben gradita questo nuovo prodotto Disney.
Dopo un film come "Frozen - Il regno di ghiaccio", che ha praticamente spaccato pubblico e critica (io sono tra quelli che l'hanno adorato), forse la Disney riuscirà a mettere tutti quanti d'accordo con questo ottimo film d'animazione tratto da un fumetto Marvel (sconosciuto, forse , anche ai più accaniti lettori).
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Ennesima sorpresa ben gradita questo nuovo prodotto Disney.
Dopo un film come "Frozen - Il regno di ghiaccio", che ha praticamente spaccato pubblico e critica (io sono tra quelli che l'hanno adorato), forse la Disney riuscirà a mettere tutti quanti d'accordo con questo ottimo film d'animazione tratto da un fumetto Marvel (sconosciuto, forse , anche ai più accaniti lettori).
"Big Hero 6" ha tutti gli ingredienti che un buon film d'animazione dovrebbe avere, anche di quelli più banali, dalla comicità infantile tipicamente disneyiana, ai buoni sentimenti, ma anche un ingrediente nascosto, che lo si può gustare con la morte del fratello di Hiro, non che la morte non sia mai stata presente nei film Disney, come qualcuno ha affermato, secondo me, sbagliando (potrei citare "Bambi", "Il Re Leone" o il sottovalutato "Koda, fratello orso"), ma sicuramente non è mai stata così vicina a noi, considerato anche che i film da me citati hanno per protagonisti animali.
Tra l'altro, ho trovato molto interessante tutto lo snodo narrativo successivo alla morte di Tadashi, con la sua fitta rete di misteri intricati, compresa la caratterizzazione di Hiro, che è stata criticata di essere troppo scarna e vuota, ma che secondo me trova proprio in questa dimensione di vuoto il suo punto di forza. Scusate ma come volete che venga caratterizzato un povero ragazzino che ha perso tutto ?
Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, dal tenerissimo Baymax, che con la sua ingenuità da robot farà riflettere lo stesso Hiro sulle scelte della sua vita, agli amici nerd di Hiro, che lo aiuteranno ad acciuffare l'uomo con la maschera kabuki che ha rubato i suoi microbot, alla simpaticissima zia Cass.
Peccato per la caduta di stile finale con il prevedibilissimo sacrificio di Baymax (per carità, sicuramente emozionante ed intenso, ma telefonatissimo) e lo svelamento dell' identità dell'uomo con la maschera, sotto cui si celava il prof. Callaghan.
Anche questa scelta non è del tutto sbagliata, perché effettivamente sono gli indizi che ti dà il film a presupporre che ci sia lui sotto la maschera, ma è il motivo per cui ruba i microbot e diventa una sorta di super cattivone (lo devo ammettere, molto ben elaborato esteticamente) che non riesce a convincere appieno.
Probabilmente, senza questi difetti che, mio malgrado, non sono riuscito a reggere, avrei considerato "Big hero 6" un capolavoro a tutti gli effetti.
Per il resto il divertimento è garantito, il ritmo scorre perfettamente ed i personaggi sapranno farvi divertire ma anche scaldarvi il cuore.
VOTO 8
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(di harry manback)
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pathisas
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lunedì 29 dicembre 2014
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classico film alla disney, ma con qualcosa in più.
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Non c'è nulla da fare, bisogna arrendersi all'evidenza: la Disney ha fatto di nuovo il colpaccio.
Avevo qualche perplessità all'inizio, considerando che questo è statop il primo progetto Disney con lo stampo "marveliano". Robot, cose futuristiche... temevo che la Disney stesse facendo il passo più della gamba. E invece no. Mi ha sorpreso. Grafica praticamente perfetta, una storyboard un pò banale ma buona ( ricordiamo che comunque è un film destinato ai bambini), ottima caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di Bay-Max, che pur non avendo espressività facciale, riusciva comunque ad essere comunicativo al massimo, mostrandosi sempre morbidosamente coccoloso ed estremamente dolce. Tutti i personaggi sono nel genere costruiti abbastanza bene, anche i clichè sono davvero tanti.
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Non c'è nulla da fare, bisogna arrendersi all'evidenza: la Disney ha fatto di nuovo il colpaccio.
Avevo qualche perplessità all'inizio, considerando che questo è statop il primo progetto Disney con lo stampo "marveliano". Robot, cose futuristiche... temevo che la Disney stesse facendo il passo più della gamba. E invece no. Mi ha sorpreso. Grafica praticamente perfetta, una storyboard un pò banale ma buona ( ricordiamo che comunque è un film destinato ai bambini), ottima caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di Bay-Max, che pur non avendo espressività facciale, riusciva comunque ad essere comunicativo al massimo, mostrandosi sempre morbidosamente coccoloso ed estremamente dolce. Tutti i personaggi sono nel genere costruiti abbastanza bene, anche i clichè sono davvero tanti. Il punto debole del film, oltre alla storyboard, è qualche scelta stilistica, come il nome della città (San Fransokyo), che è decisamente imbarazzante, ma credo che la colpa più che della Disney sia di di Steven T. Seagle e Duncan Rouleau (i creatori del fumetto originale). La trama, nonostante tutto, è risultata comunque essere coinvolgente, da scene elettrizzanti e divertenti a scene commoventi e toccanti. Io non lo considero un capolavoro, ma ci si avvicina molto, ed è un film estremamente piacevole da vedere. I fazzoletti portateli, non si sa mai
Bah-la-la-la-la-la!
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mickey97
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domenica 28 dicembre 2014
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capolavoro! baymax è fantastico
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Il film è ambientato nella metropoli futuristica San Fransokyo ( un mix architettonico fra Tokyo e San Francisco ) dove Hiro, un genietto della robotica spende le sue virtù nelle competizioni clandestine di robot, a salvarlo da questo ambiente è proprio il fratello maggiore Tadashi, il quale cerca di convincerlo ad entrare a far parte del San Fransokyo Institute of Tecnology. Dopo aver visitato questa facoltosa università e conosciuto Baymax, un robot gonfiabile in vinile programmato per fornire ausilio fisico e psicologico, riesce a convincersi che quello è proprio il posto ove può sfruttare tutto il suo ingegno ma durante la sera della fiera di presentazione, nella quale riesce a primeggiare grazie ai suoi Microbot, l'istituto è improvvisamente avvolto dalle fiamme e suo fratello Tadashi perde la vita.
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Il film è ambientato nella metropoli futuristica San Fransokyo ( un mix architettonico fra Tokyo e San Francisco ) dove Hiro, un genietto della robotica spende le sue virtù nelle competizioni clandestine di robot, a salvarlo da questo ambiente è proprio il fratello maggiore Tadashi, il quale cerca di convincerlo ad entrare a far parte del San Fransokyo Institute of Tecnology. Dopo aver visitato questa facoltosa università e conosciuto Baymax, un robot gonfiabile in vinile programmato per fornire ausilio fisico e psicologico, riesce a convincersi che quello è proprio il posto ove può sfruttare tutto il suo ingegno ma durante la sera della fiera di presentazione, nella quale riesce a primeggiare grazie ai suoi Microbot, l'istituto è improvvisamente avvolto dalle fiamme e suo fratello Tadashi perde la vita.
Big Hero 6 è un prodotto in chiave moderna e l'ennesimo capolavoro targato Disney. Baymax si afferma sullo schermo e si rivela estremamente simpatico con tutta la sua goffagine, diciamo che è a dir poco irresistibile e le risate sono a dir poco assicurate. Egli viene sempre più valorizzato così come Hiro e gli altri personaggi, il film inoltre tratta di temi importanti quali l'elaborazione del lutto affiancata dal valore dell'amicizia, il sacrificio e la vendetta, da qui deriva un insegnamento per tutti noi, vendicarsi non serve a nulla poichè la persona che non c'è più ( in questo caso Tadashi ) non avrebbe mai voluto questo. Questo film riesce ad alternare le parti comiche con quelle drammatiche senza falsare la narrazione che procede invece in maniera pulita ed ordinata, si ride e si rischia di piangere ma con piacere. In Big Hero 6 ci sono proprio tutti gli ingrendienti che rendono felice e soddisfatto lo spettatore più piccolo e più grande, un film da non perdere assolutamente.
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andrea diatribe
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domenica 28 dicembre 2014
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un baymax al giorno toglie il medico di torno
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Big Hero 6 è il nuovo film d’animazione della Disney, e il primo ispirato a un fumetto sui supereroi omonimo della Marvel (di proprietà della casa di Topolino).
Il film ci catapulta immediatamente nei vicoli notturni della metropoli futuristica San Fransokyo (un mix architettonico di San Francisco e Tokyo), dove Hiro Hamada, un giovane prodigio della robotica, impiega il suo genio nei bot fight, combattimenti clandestini in cui i duellanti utilizzano robot. Hiro è uno scapestrato adolescente che non impiega bene le sue virtù, se non fosse per suo fratello maggiore Tadashi – artefice di Baymax, un robot gonfiabile XXXL in vinile che si presta come infermiere tuttofare – che lo incoraggia a iscriversi alla prestigiosa San Fransokyo Institute of Technology, scuola d’avanguardia nella ricerca scientifica composta da giovani talenti.
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Big Hero 6 è il nuovo film d’animazione della Disney, e il primo ispirato a un fumetto sui supereroi omonimo della Marvel (di proprietà della casa di Topolino).
Il film ci catapulta immediatamente nei vicoli notturni della metropoli futuristica San Fransokyo (un mix architettonico di San Francisco e Tokyo), dove Hiro Hamada, un giovane prodigio della robotica, impiega il suo genio nei bot fight, combattimenti clandestini in cui i duellanti utilizzano robot. Hiro è uno scapestrato adolescente che non impiega bene le sue virtù, se non fosse per suo fratello maggiore Tadashi – artefice di Baymax, un robot gonfiabile XXXL in vinile che si presta come infermiere tuttofare – che lo incoraggia a iscriversi alla prestigiosa San Fransokyo Institute of Technology, scuola d’avanguardia nella ricerca scientifica composta da giovani talenti. Hiro sostiene il test d’ammissione positivamente portando i microbot, minuscoli robot che, tramite controllo mentale, possono aggregarsi per assumere qualsiasi forma. Una scomparsa improvvisa si abbatterà però sulla vita di Hiro che, per fortuna, troverà accanto a sé un aiuto sia sanitario che emotivo da Baymax e da un gruppo di studenti che si uniranno per smascherare un criminale chiamato Yokai, il quale sta sfruttando l’invenzione di Hiro a sua insaputa.
Dopo il film Pixar Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi, il cinema americano d’animazione ritorna a parlare di supereroi. La volontà di portare sul grande schermo un comics Marvel viene affrontata per la prima volta dalla Disney inserendo, nella sua cultura tradizionalmente occidentale, una ventata di gusto asiatico: lo si vede bene nella città esotica di San Fransokyo – che per la sua creazione digitale si è servita di un software di rendering, Hyperion, appositamente sviluppato per il film – in cui le luci al neon e l’energia della capitale giapponese si amalgamano all’architettura storica di San Francisco; altri esempi di questo fenomeno si trovano nel protagonista, disegnato con tratti e capelli tipicamente orientali, e nel cattivo di turno che porta una maschera kabuki (dalla tradizione teatrale giapponese). Questa scelta di ibridazione architettonica è di riflesso anche culturale e sociale, e farà contento non solo il mercato statunitense ed europeo ma anche quello orientale.
Don Hall e Chris Williams, registi del film, propongono un racconto di formazione con una coppia insolita, Hiro e Baymax, che può essere affiancata a quella – pur essendo al tempo stesso diversa – del giovane e del drago vista nei recenti gioiellini DreamWorks Dragon Trainer e Dragon Trainer 2. L’affiatamento che si va a creare lentamente nei due protagonisti, nelle sequenze delle cavalcate aeree, viene riproposto nel film Disney, in una delle scene più mozzafiato del film, dove Hiro vola, piroettando sulla città, con Baymax, che indossa un’armatura con razzi costruita dal ragazzo. Viene anche da pensare che tutto questo sia anche una sottile frecciatina artistica e commerciale alla casa concorrente della Disney.
Pur avendo un buon gruppo di personaggi che vanno a formare il gruppo di supereroi, il pezzo forte per grandi e piccini è vistosamente dato dal personaggio extralarge di Baymax che invade lo schermo con la sua simpatica andatura e il suo altruismo “programmato”, con gag fisiche basate sulla lentezza (almeno inizialmente) dei suoi movimenti che vanno controcorrente a un montaggio dal ritmo altrimenti veloce, e che sostiene una trama che si sviluppa in maniera lineare e ordinata, che fa scorrere la visione del film senza intoppi che possano annoiare lo spettatore. Il tema del lutto e della sua elaborazione (come nei classici capolavori Bambi e Il Re Leone) viene affrontato nel racconto insieme ai valori dell’amicizia, della giustizia che può rischiare di divenire vendetta, e lo spirito di sacrificio che è tipicamente un valore cardine dell’animazione giapponese.
Dopo il successo precedente di Frozen - Il Regno di Ghiaccio, la Disney ha cambiato completamente rotta, portando il racconto da un’ambientazione nordica a una città futuristica, in cui a dominare non è la tradizione delle fiabe, ma quella più moderna dei supereroi.
I pregi maggiori di Big Hero 6 rimangono la bellezza esotica di San Fransokyo – pensando anche alla sua folla caratterizzata da ben 670 personaggi diversi, che sono un record – una colonna sonora su cui spicca la canzone appositamente incisa per il film dai Fall Out Boy, Immortals, e il robot-infermiere (doppiato sorprendentemente bene da Flavio Insinna) che, se da una parte fa ridere e riesce a commuovere tanto (specialmente in due scene), dall’altra risulta troppo ingombrante e scioccamente ripetitivo in qualche scena: per questo rimane un gradino più in basso di Frozen e non riesce a essere un capolavoro.
Il film è preceduto dal corto Winston e dopo i titoli di coda di Big Hero 6 c’è una scena con un cameo di un signore piuttosto conosciuto nella Marvel.
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ewyesal
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sabato 27 dicembre 2014
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maestoso
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Premetto che da un po di tempo non seguivo più film di disney, perché non ne ero interessato, ma solo vedendo lo spot pubblicitario di Big Hero 6, mi sono messo in testa di doverlo vedere assolutamente.
È divertente e mai noioso, tutti i personaggi sono a loro volta spassosi, a partire dal tenerissimo baymax che rivoluzionerà la vita di Hiro, ma a volte il film si trasforma con parti drammatiche, quasi da lacrimuccia.
Secondo me, un capolavoro moderno targato Disney. Il mio preferito in assoluto.
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paperstreet
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venerdì 26 dicembre 2014
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da vedere.
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Emozionante. Trovate molto carine. Un film decisamente per tutti a discapito del format che parrebbe interessare soprattutto il pubblico dei più piccoli. Visto il periodo (supereroi) e vista la produzione (Disney) è lecito attendersi un sequel. Vedremo. Per adesso, non perdetelo.
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enzo70
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giovedì 25 dicembre 2014
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la disney strizza gli occhi agli eroi della marvel
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Il cartone di Natale della Disney 2014 ha alcuni elementi di innovazione rispetto alla tradizione. E il principale è l’ingresso del mondo dei super eroi della Marvel che modificano completamente lo scenario. In una San Francisco dall’impronta giapponese, un giovane prodigio, Hiro, cerca il guadagno facile attraverso delle competizioni illegali tra robot. Ma il fratello Tadashi cerca di evitare che il fratellino sprechi il suo talento, convincendolo ad iscriversi ad un’università in cui diventerà un vero scienziato. Per accedere alla prestigiosa università Hiro inventa dei micro-bot in grado di prendere le forme che la mente vuole. IL suo prodotto sconvolge la platea, ma poi inizia la storia vera e, altra novità per il mondo Disney, Tadashi muore nell’incendio.
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Il cartone di Natale della Disney 2014 ha alcuni elementi di innovazione rispetto alla tradizione. E il principale è l’ingresso del mondo dei super eroi della Marvel che modificano completamente lo scenario. In una San Francisco dall’impronta giapponese, un giovane prodigio, Hiro, cerca il guadagno facile attraverso delle competizioni illegali tra robot. Ma il fratello Tadashi cerca di evitare che il fratellino sprechi il suo talento, convincendolo ad iscriversi ad un’università in cui diventerà un vero scienziato. Per accedere alla prestigiosa università Hiro inventa dei micro-bot in grado di prendere le forme che la mente vuole. IL suo prodotto sconvolge la platea, ma poi inizia la storia vera e, altra novità per il mondo Disney, Tadashi muore nell’incendio. Ma a quel punto Hiro, con l’aiuto del robot Bymax creato dal fratello, e dagli amici colleghi Gogo, Honey Lemon, Wasabi e Fred, i sei eroi che danno il titolo al film. Tutto andrà bene, chiaramente, e, la cosa più importante, i bambini escono dalla sala divertiti. Non entrerà nella storia dei capolavori della Disney, ma è un cartone da vedere e far vedere.
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jacopo b98
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mercoledì 24 dicembre 2014
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un trionfo!
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A San Fransokyo il piccolo ragazzino Hiro è un genietto di robotica e inventa piccoli robottini per vincere combattimenti clandestini. Il fratello maggiore Tadashi invece va all’università di robotica, dove crea il “coccoloso” robot Baymax. Quando scopre della passione illegale del fratello, Tadashi lo invita a smettere e a sfruttare il suo genio in modo più costruttivo, frequentando anch’egli la prestigiosa università. Per entrare nella scuola ogni aspirante allievo deve presentare un’invenzione che lasci a bocca aperta il preside. Hiro crea un’invenzione rivoluzionaria e pericolosissima, che però gli viene rubata.
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A San Fransokyo il piccolo ragazzino Hiro è un genietto di robotica e inventa piccoli robottini per vincere combattimenti clandestini. Il fratello maggiore Tadashi invece va all’università di robotica, dove crea il “coccoloso” robot Baymax. Quando scopre della passione illegale del fratello, Tadashi lo invita a smettere e a sfruttare il suo genio in modo più costruttivo, frequentando anch’egli la prestigiosa università. Per entrare nella scuola ogni aspirante allievo deve presentare un’invenzione che lasci a bocca aperta il preside. Hiro crea un’invenzione rivoluzionaria e pericolosissima, che però gli viene rubata. In seguito alla morte del fratello in un incendio, Hiro si mette sulle tracce del ladro, aiutato da Baymax e dagli amici del defunto fratello. È il 54° classico Disney, ma è tratto da un fumetto MARVEL, che Don Hall e Jordan Roberts hanno brillantemente adattato per lo schermo. È un altro ennesimo esempio di quando anche l’animazione computerizzata possa essere creativa, commovente, geniale. Perché di fatto Big Hero 6 ha il suo cuore pulsante non tanto nella sua peraltro indubbia potenza visiva, quanto più nella caratterizzazione brillante dei personaggi, e in particolare dei protagonisti: Hiro e Baymax. Uno è uno dei più bei personaggi Disney di sempre, l’altro è senza dubbio il robot cinematografico meglio riuscito degli ultimi anni e non solo. Gli sceneggiatori vanno a fondo su temi importanti e complessi e li rendono comprensibili a tutti, ai più piccoli e ai più grandi, ed è anche per questo che Big Hero 6 è così riuscito: perché è universale nella trasmissione del suo universale messaggio. E non è cosa da poco. Non mancano sequenze spassosissime e l’azione è spettacolare come non mai. Insomma: un trionfo!
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pear�
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martedì 23 dicembre 2014
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insipido
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Qualche idea interessante c'è sulla caratterizzazione del misterioso antagonista (telefonata comunque), il resto delle energie sono state spese in poche scene interessanti .
Per il resto ci si perde nella fiera del luogo comune. Non discutiamo sul fatto che rimane un film Disney per il natale, con il suo bisogno di risultare fruibile al più vasto pubblico possibile, ma comunque da un film per questa fascia d'età si può pretendere maggiore impegno nel saper veicolare un messaggio.
Idee poche (banali) e confuse.
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(di paperstreet)
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[+] scherzi?!
(di andrea diatribe)
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