The Congress

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Un film di Ari Folman. Con Robin Wright, Harvey Keitel, Sami Gayle, Kodi Smit-McPhee, Danny Huston.
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Fantascienza, durata 122 min. - USA 2013. - Wider Films uscita giovedì 12 giugno 2014. MYMONETRO The Congress * * 1/2 - - valutazione media: 2,96 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dandy mercoledì 8 luglio 2020
ambizioni alte ma risultati modesti. Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

A 6 anni di distanza da "Valzer con Bashir",Folman adatta il romanzo di Stalinslaw Lem "Il congresso di futurologia" per riflettere sulla cinematografia disumana di Hollywood(con casa di produzione che rimanda palesemente alla Paramount e alla Miramar),l'inesorabile scorrere del tempo,l'abuso delle immagini e il sopruso sulle stesse,oltre che su coloro da cui provengono.E sull'unità familiare,i sentimenti,la metacinematografia(con la protagonista nel ruolo di se stessa).Temi numerosi e seri,che la seconda parte animata,dopo una prima reale di indubbia efficacia(notevole la scena della digitalizzazione),non risce però ad esprimere appieno.Se l'animazione di Yoni Goodman ha un'innegabile bellezza nella sua essenzialità e le invenzioni visive non mancano,il discorso resta in superficie. [+]

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francesco2 domenica 2 giugno 2019
valzer con robin Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
100%

 Valzer con Bashir non mi aveva convinto, penso di averlo scritto anche su questo sito, ma era stato accolto quale modo innovativo per descrivere la guerra, in una dimensione collettiva ed individuale. Anche stavolta le pretese non mancano, spaziando dall attrice in carne e ossa che diventa cartoon, sino agli scenari futuristici, su cui si discetta da oltre un quarto di secolo. Ma in molti, da quanto capisco, stavolta non ci sono cascati. 

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ennio martedì 17 ottobre 2017
sorprendente ed onirico Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Classico film "piace molto o non piace per niente". Il genere postapocalittico/società degradata=disperazione sociale=droghe chimiche non è certo originale, già avevano ottenuto buoni risultati "strange days" ed "existenz". Però nessuno l'aveva buttata sull'animazione, che in questo caso è davvero bella e rispondente all'immaginario inconscio collettivo.
Non lo si paragoni ad una commediola come "Roger rabbit". Il primo grande film lisergico fu "2001 odissea nello spazio" con la sua infinita sequenza finale che fece innamorare tutti i liceali come me affascinati dall'occulto e tremendo potere delle droghe acide. [+]

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elgatoloco lunedì 29 maggio 2017
film extra-ordinario Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

Ari Folman è certamente uno dei registi e autori di cinema più importanti del nostro tempo: traendo spunto dal romanzo"The Congress"dell'autore polacco(di"fantastico"piùttosto che di"sciience-fiction")stansilav Lem, laico negatore delle derive autoritarie insite anche nel regime capitalista dell'Ovest, oltre che in quelli dell'Est...."Qui il cinema è mefora della vita, con l'attrice che diviene strumento di reductio adminima, tramite la miniaturizzazione -lo sfruttamento da parte della Major, allegoria del potere diffuso fintamente"democratico". Il film è una sorta di"1984"orwelliano in forma completamente nuovo, guardando alla creatività , al epnsiero divergente(Guilford e Torrance ne erano stati grandi precursori), dunque all'uso del film "tradizionale"(colore virato seppia e biancoe nero a tratti)e animazione"nuova"(roboscope)per rendere i due livelli della realtà entrambi "falsi"nell'apprenza di"realtà", anzi anche"verità"entrambi imposti dal potere-dai poteri, quello grigio della"dura realtà" e qello colorato-psichdelico(Tim Leary, se fosse ancora vivo, non dormirebbe sonni tranquilli. [+]

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solyaris lunedì 24 agosto 2015
il liberto arbitrio individuale e collettivo, oggi Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

FULL SPOILER! La messa in scena di un mondo fantascientifico del futuro è un pretesto per parlare del mondo oggi. Sopra ogni cosa, questo film tratta della possibile facoltà umana del libero arbitrio! Una attrice famosa ma decaduta, fa contratto con major cinematografica cedendo i diritti di digitalizzazione della sua immagine. Qualche decennio dopo, la major è diventata una multinazionale totalitaria spacciatrice di droghe chimiche che permottono agli umani di assumere le sembianze preferite da ognuno, e vivere in un mondo che è specie di sogno allucinato collettivo "fantastico". Per rappresentare il mondo "fantastico", il regista usa l'animazione fumettistica. c'è un passaggio netto a metà del film tra il girato in live motion ed una animazione, quando la nostra protagonista, si droga consapevolmente per andare al "congresso Futurista", un meeting organizzato dalla major, in cui ancora la protagonista deve fare da sponsor ad una nuova droga-nella-droga, denominata La libera Scelta, un composto che offre a ognuno la possibilità di trasformarsi in chiunque altro. [+]

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beppe baiocchi mercoledì 1 luglio 2015
un esperimento poco riuscito Valutazione 2 stelle su cinque
84%
No
16%

Dopo l'apprezzato "Valzer con Bashir" Ari Folman, regista israeliano, tenta di stupire ancora, questa volta con uno strano incrocio di live action e film d'animazione di fantascienza. 
Robin Wright (per i novizi la Claire Underwood di House of Cards) ,interpreta se stessa, ormai alla fine della sua carriera da attrice ad alti livelli. Criticata per aver rinunciato a ruoli che non le piacevano, e scelte sbagliate, le viene offerto un ultimo importante lavoro. Digitalizzare le proprie emozioni, le proprie espressioni, il proprio aspetto e dare i diritti alla Miramount, una importante casa di produzione cinematografica, per far girare a questa sua trasposizione digitale tutto quello che i produttori vorranno. [+]

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xcacel domenica 5 aprile 2015
boh... Valutazione 1 stelle su cinque
67%
No
33%

Mi sembra che le recensioni di questo film siano tutte un po' autocompiaciute. Con tutta sincerità a me è sembrato un mattone clamoroso. Premetto che mi piace la fantascienza, soprattutto quella non banale e senza trama. Beh, questo non è proprio un film di fantascienza, è più un esperimento alla roger rabbit in chiave allucinogena, solo che le allucinazioni sono così tante e così confuse che dopo un po' non ci capisce più niente.
Bella l'idea iniziale, molto bello il monologo di Harvey Keitel, ma non bastano a far digerire gli altri 100 minuti di film. Tutto il secondo tempo è un'alternanza di immagini oniriche sovrapposte e confuse, che dopo un po' hanno iniziato ad irritarmi e stancarmi. [+]

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liuk! mercoledì 11 febbraio 2015
la wright non basta Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

Brava e bellissima come sempre, Robin Wright non basta a salvare una pellicola inconcludente e visionaria. Mezzo film e mezzo cartone, questo The Congress non decolla ed annoia dall'inizio alla fine. Una storia troppo assurda, resa in maniera ancor più assurda, personalmente da dimenticare.

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alexander 1986 sabato 10 gennaio 2015
la chimica di un capolavoro. Valutazione 5 stelle su cinque
75%
No
25%

L'attrice statunitense Robin Wright (una volta nota come Wright-Penn) interpreta se stessa. O almeno quello che teme di essere: un'attrice prossima alla 50ina e in declino. Con in più due figli a carico di cui uno splendido ma problematico, Aaron. Per questo accetterà dal capo della Miramount Pictures una proposta simile a un patto col diavolo: infatti si impegna a cedere i diritti di sfruttamento della propria immagine, la quale sarà digitalizzata per creare un'attrice digitale sempre giovane e 'sfruttabile' per vent'anni.
Allo scadere di questi vent'anni Robin Wright torna alla sede della Miramount per discutere il rinnovo del contratto. [+]

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filippo catani martedì 9 dicembre 2014
un futuro oscuro Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Robin Wright vive con i due figli in un hangar in disuso. L'attrice riceve una proposta dalla Miramount e cioè quella di vendere la propria immagine per sole produzioni fatte a computer senza poter più recitare in nessuna occasione per vent'anni.
Ari Folman imbastisce un film tosto e assolutamente sperimentale che si divide a metà tra film e cartoon con una perfetta contaminazione. Il tema è assolutamente di grande attualità e riguarda il peso che le nuove tecnologie stanno avendo e avranno sempre di più in un futuro abbastanza prossimo. Ecco allora che anche l'industria cinematografica dovrà adattarsi con nuove produzione. Agli attori sarà chiesto solo di vendere la propria immagine poi al resto penseranno le case di produzione (quì abbiamo una fusione tra Miramax e Paramount) e gli esperti di computer grafica. [+]

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