La mafia uccide solo d'estate

Eh si cari miei, non avrei immaginavo di veder produrre una prima di tale livello a Francesco Diliberto (che peraltro ammiro). Qui abbiamo un film capace di far ridere piangendo, grazie ad una sottile ironia di fondo che caratterizza gran parte dell'opera. Incantevole il modo con cui viene raccontata la mafia attraverso gli occhi della semplicità e dell'innocente dei bambini. 30 anni di storia che vengono ripercorsi con bruschi quanto rapidissimi sbalzi, da vita spensierata e divertente, ad attimi rapidi e molto pungenti di terrore e sgomento. Ottimo anche il modo con cui punge profondamente(facendo passare come un'ammirazione la cosa) la figura di Andreotti. Il finale poi vale il prezzo del biglietto, emoziona con una forza ed una semplicità tale che lascia lo spettatore immerso nei suoi brividi. Convincente anche la prova di Cristiana Capotondi e ottima la prova del bambino che raffigura Arturo. Unica pezza secondo me (ma comunque dettagli minimi), il modo con cui vengono rappresentati i mafiosi, quasi stupidi in certi frangenti, Ad ogni modo come detto questa è forse un'impressione mia che non intecca il film. Applauso!!!