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La mafia uccide solo d’estate, film (2013) di Pif, con Pif (Pierfrancesco Diliberto), Cristiana Capotondi, Ginevra Antona, Alex Bisconti, Claudio Gioé, Ninni Bruschetta, Barbara Tabitta, Rosario Lisma.
Film autobiografico, davvero originale, altamente drammatico seppur vestito di commedia.
Questo insolito e assolutamente nuovo approccio al tema della mafia, non poteva che essere svolto da uno che con essa ha avuto familiarità, essendo un palermitano, che per forza di cose, ne ha avuto sentore fin da bambino, nonostante i tentativi genitoriali di smorzarne la credibilità per esorcizzarne la paura, ritenendo, erroneamente, di difenderlo così dai pericoli potenziali che la mafia poteva comportare anche per i cittadini esterni al suo mirino.
Il bravissimo regista, anche piacevolissimo protagonista, esprime il suo dissenso in maniera inequivocabile, quando alla conclusione del film, sostiene, ancora una volta usando divertenti iperboli, che invece la difesa dei cittadini, va fatta attraverso la conoscenza del problema, conferendo dunque alla famiglia e aggiungerei alla scuola, un ruolo fondamentale.
Questa toccante, eppur divertente opera offre con efficacia, attraverso una sapiente alternanza di humour, ironia e serietà, una sincera e sconcertante testimonianza e la narrazione storica di un secolo di mafia in Sicilia con il coinvolgimento dei vertici della classe politica italiana. I ben noti fatti che hanno condotto al sacrificio di numerosi eroi dello spessore di Della Chiesa, Borsellino e Falcone, per citarne solo alcuni, rinnovano l’emozione, l’offesa, la rabbia dell’onesto cittadino che assiste, sconvolto, all’azione arrogante di pochi e all’inattività, o alla complicità, di chi dovrebbe essere preposto alla difesa degli onesti.
Bravi tutti i protagonisti, compresi i bambini, belle la fotografia e la colonna sonora.
Si consiglia una diffusione urgente nella scuola di questo bellissimo film, canto d’amore per la meravigliosa Sicilia, per il suo alto valore educativo.
Applausi!
Rita Branca
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