giuseppetoro
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giovedì 22 gennaio 2015
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bel film!
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Film sicuramente non capolavoro, ecco perchè non dò le 5 stelle, ma le 4 le merita tutte perchè è un film fatto bene, simpatico, mi è piaciuto seguirlo attentamente dall'inizio alla fine, senza stancarmi..anzi! Storia simpatica ma anche ricca di significati!! Da non perdere!!
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giuly01
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sabato 10 gennaio 2015
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una scoperta
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io capisco tutte le recensioni che avete scritto, è tutto vero, però io ho riso troppo per Bogdana (dama de compàgna de vecchia) e questo film mi ha messo proprio di buon umore.
Mi è piaciuta la Francini che si chiede se ricopiare in bella la lettera di addio, la Rocco che scambia cane o da indicazioni su come ritrovare la macchina, o la Minaccioni che distrugge il computer con "succo d'ananas che brucia grassi..."
Insomma, nulla di spettacolare, la storia è improbabile, ma mille volte meglio dei Soliti Idioti
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scarlett
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martedì 25 febbraio 2014
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"beato" fra le donne
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Un vecchio detto sostiene che per ogni uomo ci siano ben sette donne e si suppone, sempre secondo un altro luogo comune, che un tale uomo sia beato tra le donne.
Ne sa qualcosa Francesco Mandelli (il vecchio e burbero Ruggero ne “I soliti idioti”) che in questo film interpreta Andrea, trentenne, disoccupato e… alle prese con sette donne che tutte (tranne una) vivono in casa con lui.
“Beato”, tuttavia, non è esattamente l’aggettivo più adatto per descrivere la condizione del giovane che sembra non decollare da quella fatidica notte in cui, anni prima, aveva sorpreso il padre che, fermo sulla porta d’ingresso con un borsone in mano, gli aveva detto che adesso erano fatti suoi e poi era sparito, stanco di lottare con tutte quelle donne.
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Un vecchio detto sostiene che per ogni uomo ci siano ben sette donne e si suppone, sempre secondo un altro luogo comune, che un tale uomo sia beato tra le donne.
Ne sa qualcosa Francesco Mandelli (il vecchio e burbero Ruggero ne “I soliti idioti”) che in questo film interpreta Andrea, trentenne, disoccupato e… alle prese con sette donne che tutte (tranne una) vivono in casa con lui.
“Beato”, tuttavia, non è esattamente l’aggettivo più adatto per descrivere la condizione del giovane che sembra non decollare da quella fatidica notte in cui, anni prima, aveva sorpreso il padre che, fermo sulla porta d’ingresso con un borsone in mano, gli aveva detto che adesso erano fatti suoi e poi era sparito, stanco di lottare con tutte quelle donne.
Sei donne bellissime e straordinarie, ciascuna nel proprio settore (fisica nucleare, medicina, giurisprudenza, pubbliche relazioni ecc..) che sembrano quasi soffocare la personalità dell’unico uomo di casa che, oltre a non aver fatto carriera, sembra non riuscire trovare la settima donna (la fidanzata) abbastanza paziente da sopportare tutti i capricci e le follie delle altre sei.
E così che veniamo trasportati in una serie di disavventure dal gusto tragicomico fino a quando Andrea non capisce che per poter aggiustare la propria vita, deve prima “sistemare” (sentimentalmente parlando) le sue donne e non abbandonarle come invece aveva fatto suo padre…
Una storia piuttosto comica quella che ci racconta Fausto Brizzi attraverso la voce fuori campo del protagonista in questa commedia assai leggera che, lontana dalla drammaticità, ci regala tuttavia qualche buono, seppur semplice, insegnamento sul piano etico.
Da un lato il coraggio nel doversi assumere le proprie responsabilità che traspare dal comportamento di Andrea. Dall’altro lato, ciò che ci insegnano due delle sue donne, sue sorelle: ciò che dice Veronica (sfegatata femminista) quando afferma davanti a un pubblico femminile che gli uomini sono sbagliati fino a quando non si trova quello giusto, in difesa della dignità di quelle donne che annullano sé stesse e stanno alle dipendenze di uomini che le amano abbastanza; quello che impara Beatrice (Chiara Francini) da sempre troppo perfetta, brava, sicura di sé a tal punto da apparire snob e spocchiosa, è un po’ di sana umiltà in grado di plasmare in meglio il suo carattere che genuino così com’era (come le dice in faccia il fratello) l’avrebbe sempre lasciata sola, perché nessuno è in grado di amare donna troppo perfetta e presuntuosa.
Nel cast anche Loretta Goggi, Paola Minaccioni e Flavio Insinna.
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stefano bruzzone
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lunedì 3 febbraio 2014
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da dimenticare
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insomma Fausto Brizzi proprio non ce la fa a mettere insieme qualcosa di decente che possa sembrare una commedia all'italiana. anche qui, come negli altri suoi films, mette insieme un manipolo di attori più o meno bravi, e li fa ruotare attorno "all'idiota" Mandelli che sarà anche simpatico ma col cinema non c'entra nulla. meglio nella sit com i soliti idioti. una serie di situazioni famigliari grottesche e mal sceneggiate fanno buttar via allo spettatore 94 minuti (per fortuna è corto..) di vita senza strappare un sorriso che sia uno e per un film che dovrebbe essere una commedia, è un fallimento totale.
Voto: 4
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liuk!
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venerdì 4 ottobre 2013
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non così male
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Commedia brillante/grottesca su uomo circondato da donne nevrotiche e caratteriali.
Il cast, composto da attori di emergenti di secondo piano e vecchie glorie televisive (Goggi, Dix, Micheli), non convince e non è mai particolarmente incisivo, fatta forse salva la Francini, più talentuosa, che però non riesce proprio a scordare il suo accento fiorentino.
Il prodotto finale è frizzante, con scene veramente comiche alternate a momenti da film di Vanzina troppo deprimenti, e si merita nel complesso una sufficienza.
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onufrio
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mercoledì 14 agosto 2013
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in un mondo di donne
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Commedia a sfondo sentimentale che ha come protagonista Andrea (F.Mandelli), unico uomo rimasto in famiglia, poichè il padre (F.Insinna) scappò via di casa quand'egli era ancora un bambino. Si ritrova in casa circondato da donne: la madre (L.Goggi) con piglio da colonnello, le tre sorelle (C.Francini,C.Zanella,M.Rocco) ognuna alle prese con problemi tali o presunti,e poi c'è la nonna ormai andata di testa e la badante dell'est. Insomma, si crea un bel quadretto familiare che darà seguito ad un piacevole film, con le inevitabili cadute nella retorica, cosa alla quale oramai la commedia del nuovo millenio ci casca sempre, ma in fin dei conti ne esce fuori una commedia carina, non sarà un cult questo è ovvio, ma neanche una pellicola da incestinare nell'anonimato.
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cenox
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mercoledì 10 luglio 2013
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simpatica commediola all'italiana
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Per quanto sia estremamente semplice, e con questo stato d'animo va guardato, il film ci parla di un ragazzo, che vive con la mamma, le tre sorelle, la nonna e la sua badante, poichè il padre ha abbandonato la casa da un pezzo, ed il figlio, già da tempo si è dato una spiegazione al malsano gesto del papà. Perchè vivere in quella casa tutta al femminile (ovviamente con tante esagerazioni) porta davvero all'esasperazione, e tutte le fidanzatine che il protagonista portava a casa, non duravano molto, dopo essere state sottoposte al terzo grado della madre e al giudizio delle sorelle più grandi. Commediola simpatica che se la cava senza esaltare ed esaltarsi per passare una serata di buonumore.
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Per quanto sia estremamente semplice, e con questo stato d'animo va guardato, il film ci parla di un ragazzo, che vive con la mamma, le tre sorelle, la nonna e la sua badante, poichè il padre ha abbandonato la casa da un pezzo, ed il figlio, già da tempo si è dato una spiegazione al malsano gesto del papà. Perchè vivere in quella casa tutta al femminile (ovviamente con tante esagerazioni) porta davvero all'esasperazione, e tutte le fidanzatine che il protagonista portava a casa, non duravano molto, dopo essere state sottoposte al terzo grado della madre e al giudizio delle sorelle più grandi. Commediola simpatica che se la cava senza esaltare ed esaltarsi per passare una serata di buonumore.
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kmarcio
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sabato 6 luglio 2013
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non è un cult, ma leggero e frizzante.
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Mi dissocio da tutti coloro che non hanno apprezzato il film perchè credo lo siano andati a vedere con le premesse sbagliate: non è un film generazionale come Notte prima degli esami, nè tantomeno un insieme di gag come Femmine contro Maschi - Maschi contro Femmine. E' un film leggero, da guardare una sera insieme alla fidanzata, alla moglie o alla famiglia, non si ride per 90', questo è da sottolineare, ma alcune scene divertenti comunque ci sono. E' la storia di un ragazzo, Andrea, che non riesce ad avere una relazione con una donna perchè la sua ingombrante famiglia tutta al femminile fa scappare tutte le sue fidanzate, di conseguenza quando si innamora di Giulia, per non perderla, decide di mentirle e le dice di essere orfano e senza famiglia.
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Mi dissocio da tutti coloro che non hanno apprezzato il film perchè credo lo siano andati a vedere con le premesse sbagliate: non è un film generazionale come Notte prima degli esami, nè tantomeno un insieme di gag come Femmine contro Maschi - Maschi contro Femmine. E' un film leggero, da guardare una sera insieme alla fidanzata, alla moglie o alla famiglia, non si ride per 90', questo è da sottolineare, ma alcune scene divertenti comunque ci sono. E' la storia di un ragazzo, Andrea, che non riesce ad avere una relazione con una donna perchè la sua ingombrante famiglia tutta al femminile fa scappare tutte le sue fidanzate, di conseguenza quando si innamora di Giulia, per non perderla, decide di mentirle e le dice di essere orfano e senza famiglia. Questo trascende in una serie di sfortunati eventi che a volte fanno ridere, altre volte meno, ma che comunque rendono il film godibile e soprattutto con un finale prettamente romantico all'insegna del vero amore che dura nel tempo nonostante le avversità e le scelte precoci. E' il film adatto a voi se volete passare una serata tranquilla, magari ridendo un pò e sognando con un happy ending. Non è un cult, ma sicuramente è un film godibile.
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daf_ma
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venerdì 15 marzo 2013
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simpatico ma poco originale
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“Pazze di me”, l’ultima commedia diretta da Brizzi che, ancora una volta, punta all’analisi del rapporto uomo-donna, incentrandosi sullo stereotipo della donna nevrotica/scema/intransigente/femminista e dell’uomo succube, interpretato da Francesco Mandelli, che finirà per perdere la donna della sua vita per stare dietro ai problemi e alle insoddisfazioni delle donne “di casa”. Nonostante si tratti di un film basato su un racconto piuttosto scontato e nonostante Brizzi abbia fatto uso del richiamo pubblicitario della coppia de “I Soliti Idioti”, il risultato non è così negativo. Fatta eccezione per qualche scena di troppo come l’incontro, a fine film, tra Andrea (Francesco Mandelli) e il padre, andato via di casa quando i figli erano ancora piccoli e per l’idea di fondo a cui si ispira il film, perseverando con le reiterate relazioni e i reiterati ritratti di donne e uomini, il risultato è piuttosto piacevole.
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“Pazze di me”, l’ultima commedia diretta da Brizzi che, ancora una volta, punta all’analisi del rapporto uomo-donna, incentrandosi sullo stereotipo della donna nevrotica/scema/intransigente/femminista e dell’uomo succube, interpretato da Francesco Mandelli, che finirà per perdere la donna della sua vita per stare dietro ai problemi e alle insoddisfazioni delle donne “di casa”. Nonostante si tratti di un film basato su un racconto piuttosto scontato e nonostante Brizzi abbia fatto uso del richiamo pubblicitario della coppia de “I Soliti Idioti”, il risultato non è così negativo. Fatta eccezione per qualche scena di troppo come l’incontro, a fine film, tra Andrea (Francesco Mandelli) e il padre, andato via di casa quando i figli erano ancora piccoli e per l’idea di fondo a cui si ispira il film, perseverando con le reiterate relazioni e i reiterati ritratti di donne e uomini, il risultato è piuttosto piacevole.
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ita_sharkl
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giovedì 7 febbraio 2013
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ve lo consiglio
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Fa molto ridere ve lo consiglio.
Comunque per quello che mi riguarda, per ora il miglior film dove recita Mandelli rimane i 2 Soliti Idioti.
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