jacopo b98
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domenica 1 dicembre 2013
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un grande sequel con una grande jennifer lawrence
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Katniss Everdeen (Lawrence) ha vinto gli Hunger Games e ora vive in una bella casa, nel villaggio dei vincitori nel Distretto 12. Come lei anche Peeta (Hutcherson), suo innamorato, nella farsa dei Giochi. Ma Katniss è divisa: a chi appartiene il suo cuore: all’amico Gale (Hemsworth) o al ragazzo del pane follemente innamorato di lei? A complicare le cose è il viscido presidente Snow (Sutherland), preoccupato per la scintilla di speranza diffusa dalla Everdeen durante i Giochi precedenti. Così insieme al nuovo stratega Plutarch Havensbee (Seymour Hoffman) escogita un piano per rigettare Katniss, Peeta e gli altri vincitori nell’inferno dell’Arena televisiva.
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Katniss Everdeen (Lawrence) ha vinto gli Hunger Games e ora vive in una bella casa, nel villaggio dei vincitori nel Distretto 12. Come lei anche Peeta (Hutcherson), suo innamorato, nella farsa dei Giochi. Ma Katniss è divisa: a chi appartiene il suo cuore: all’amico Gale (Hemsworth) o al ragazzo del pane follemente innamorato di lei? A complicare le cose è il viscido presidente Snow (Sutherland), preoccupato per la scintilla di speranza diffusa dalla Everdeen durante i Giochi precedenti. Così insieme al nuovo stratega Plutarch Havensbee (Seymour Hoffman) escogita un piano per rigettare Katniss, Peeta e gli altri vincitori nell’inferno dell’Arena televisiva. Ma la ribellione è ormai alle porte… Sceneggiato splendidamente da Simon Beaufoy (Oscar per The Millionaire) e Michael Arndt (Oscar per Little Miss Sunshine), è il terzo film dell’acclamato regista pubblicitario Lawrence (nessuna parentela con la Jennifer protagonista), noto al grande pubblico per Io sono leggenda e ai cinefili per il discreto Come l’acqua per gli elefanti. Innanzitutto un paio di considerazioni: il primo film, costato settanta milioni di dollari e prodotto dalla Lionsgate, ne aveva incassati, inaspettatamente, quasi ottocento in tutto il mondo; per questo secondo film, visti i favolosi incassi e le rosee premesse anche la Universal ha voluto far parte del gioco e quindi il budget è raddoppiato: centocinquanta milioni di dollari. Questo basta per fare la differenza dal punto di vista visivo. Inoltre se Ross privilegiava infinite inquadrature con lo steadycam (anche per poter distogliere lo sguardo facilmente nelle sequenze più cruente nei Giochi), Lawrence mette in piedi uno spettacolo visivo notevolissimo e le sue lunghe panoramiche permettono di rendere l’azione molto più decifrabile che non nel confuso primo film. Dopodiché passiamo al lato che a tutti interessa: la storia. Beh, tutti coloro che sono fan dei romanzi (di cui faccio orgogliosamente parte) possono stare tranquilli: il film è fedelissimo. Certo, ci sono piccole differenze e tagli ma in due ore e ventisei minuti Beaufoy e Arndt condensano splendidamente il romanzo di Suzanne Collins senza tradirne né la forma né il contenuto. Tutto funziona in questo sequel, lo spettacolo è assicurato, la riflessione non manca e il romanticismo emerge con cura e la storia d’amore e dolore tra i protagonisti viene fuori lentamente senza mai essere banale. Tutti gli interpreti sono superbi, la Lawrence, ormai vera e propria diva (di diritto), in primis è eccezionale; tutti comprimari sono funzionali e perfetti per i rispettivi ruoli, dalla buona e sciocca Effie (Banks), dalle parrucche sempre più fantasiose, all’ubriacone Haymitch, interpretato da un Woody Harrelson mai così in forma, fino al viscido Snow, cui Donald Sutherland dona anima e corpo e anche Seymour Hoffman, che di per sé compare poco, in un film così fa la differenza. Ottima fotografia di Jo Willems e colonna sonora di James Newton Howard. A questo punto ogni paragone con la saga di Twilight è pura spazzatura mediatica: la storia sciocca e banale e gli interpreti inerti dei film sui vampiri non sono che l’ombra di quello che è la saga di Hunger Games, vera e propria rivoluzione nel cinema young-adult.
A questo punto un’ultima considerazione che esce dal film in sé e considera la saga in generale. Gli Hunger Games sono un fenomeno mediatico a Panem ma Hunger Games, la splendida saga di Suzanne Collinse i suoi adattamenti cinematografici, ormai sono un fenomeno mediatico mondiale. Quanta attesa per questo sequel e non ditemi che non siete (io per primo) ansiosi di vedere il prossimo film: questo non può che farci ripensare a quel felice periodo in cui a farla da padrone era Il Signore degli Anelli e si andava al cinema curiosi e affascinati e il cinema era uno strumento mediatico. E questo che è Hunger Games: uno strumento mediatico di straordinaria efficacia e di grandissimo pathos che forse potrà farci tornare ad andare al cinema con un gusto che quasi avevamo dimenticato. Per finire un’ultima rassicurazione su questo sequel: un adattamento migliore di questo era impossibile.
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micis
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domenica 1 dicembre 2013
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film spettacolre, jennifer lawrence talento unico
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Questa saga ha per protagonosta una ragazza ostinata e caparbia, ritrovatasi a combattere un potere più grande di lei. Il film è scritto benissimo, c'è spazio sia al combattimento che a momenti in cui si emergono le relazioni che legano i personaggi (toccante il rapporto che lega Katniss alla sorellina Prim). Certamente viene fuori il talento incredibile di Jennifer Lawrence (già premio oscar a 23 anni, e destinata in futuro ad altre statuette), che riesce a dare uno spessore alla protagonista insolito per un film di questo genere. Grande cast, mostri sacri come Donald Sutherland e Philip Seymour Hoffman nella parte dei cattivi e una scintillante Elizabeth Banks.
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Questa saga ha per protagonosta una ragazza ostinata e caparbia, ritrovatasi a combattere un potere più grande di lei. Il film è scritto benissimo, c'è spazio sia al combattimento che a momenti in cui si emergono le relazioni che legano i personaggi (toccante il rapporto che lega Katniss alla sorellina Prim). Certamente viene fuori il talento incredibile di Jennifer Lawrence (già premio oscar a 23 anni, e destinata in futuro ad altre statuette), che riesce a dare uno spessore alla protagonista insolito per un film di questo genere. Grande cast, mostri sacri come Donald Sutherland e Philip Seymour Hoffman nella parte dei cattivi e una scintillante Elizabeth Banks. Bravo Hutcherson, bravino Hemsworth junior. Hunger Games non potrà raggiungere i livelli di incasso di Harry Potter ma per la mia generazione ne è quasi la "continuazione".Neanche lontanamente paragonabile all'abominio di Twilight.
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tanuz95
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domenica 1 dicembre 2013
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sequel che non delude, anzi....
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Hunger Games: La ragazza di fuoco è un sequel di tutto rispetto,fotografia spettacolare, effetti speciali migliorati di molto ed anche lo stile di riprese è migliorato nettamente grazie al cambio di regia (Nulla da togliere a Gary ross,regista del primo film, che ha fatto un'ottimo lavoro) Colonna sonora ottima (Mi ricorda molto quella del primo film). Adattamente fedelessimo al libro, qualche differenza la si trova ma nulla che comprette l' avanzare della trama che ha un ritmo molto veloce,soprattutto nellla secondà metà.
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Hunger Games: La ragazza di fuoco è un sequel di tutto rispetto,fotografia spettacolare, effetti speciali migliorati di molto ed anche lo stile di riprese è migliorato nettamente grazie al cambio di regia (Nulla da togliere a Gary ross,regista del primo film, che ha fatto un'ottimo lavoro) Colonna sonora ottima (Mi ricorda molto quella del primo film). Adattamente fedelessimo al libro, qualche differenza la si trova ma nulla che comprette l' avanzare della trama che ha un ritmo molto veloce,soprattutto nellla secondà metà..Questo film di sicuro non delude le aspettative, anzi!unica ''pecca'' del film e il finale troppo aperto per essere un film cinematografico, ma non si poteva fare altrimenti visto che il finale del libro è lo stesso!
Ultima cosa, ma non da meno, il magnifico lavoro del cast...sono tutti molto bravi ed in grado di emozzionarti, soprattuto jennifer lawrence (interpreta Katniss everdeen)! Lo consiglio a tutti dai più piccoli a gli adulti visto che la trama si va facendo più ''seria''/''matura'' inconfronto al primo film! Vedremo come saranno sviluppati gli ultimi due film!
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ricco
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domenica 1 dicembre 2013
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film per ragazzi giocato sul marketing
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In un futuro remoto, un popolo ridotto in condiizone servile è tenuto a freno da una combinazione di forze armate e videocrazia. I protagonisti, Katniss e Peeta, già visti nel primo film, sono visti dagli oppressi come simboli di speranza, e per questo chiamati dal sistema a recitare una parte filogovernativa. La loro sceneggiata però non ingrana e vengono quindi rimandati in un'arena (una giungla piena di insidie) contro altri ex-campioni. Le cose sembrano mettersi per il verso giusto, fino al finale aperto.
Il film nasce evidentemente dalla letteratura per l'adolescenza e si sostiene sull'attrice J. Lawrence (Katniss), icona giovanile. Questo impianto impedisce di calarsi nella storia, nonostante lo sforzo "introduttivo-sociologico" duri più di un'ora.
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In un futuro remoto, un popolo ridotto in condiizone servile è tenuto a freno da una combinazione di forze armate e videocrazia. I protagonisti, Katniss e Peeta, già visti nel primo film, sono visti dagli oppressi come simboli di speranza, e per questo chiamati dal sistema a recitare una parte filogovernativa. La loro sceneggiata però non ingrana e vengono quindi rimandati in un'arena (una giungla piena di insidie) contro altri ex-campioni. Le cose sembrano mettersi per il verso giusto, fino al finale aperto.
Il film nasce evidentemente dalla letteratura per l'adolescenza e si sostiene sull'attrice J. Lawrence (Katniss), icona giovanile. Questo impianto impedisce di calarsi nella storia, nonostante lo sforzo "introduttivo-sociologico" duri più di un'ora. La sceneggiatura è infatti mitragliata da buchi di tutte le dimensioni (da persone separate che improvvisamente si ritrovano nello stesso posto, o viceversa, al fatto che il popolo si dimostra molto poco teledipendente o appassionato ai giochi gladiatori). Tali buchi, invariabilmente, annunciano un momento di patetismo barocco e solitamente senza conseguenze né sulla trama né sulla psicologia dei personaggi. Del resto non si creda che i temi trattati siano in alcun modo una denuncia della nostra società teledipendente e violenta più di quanto Cenerentola non sia una denuncia dell'arrivismo sociale. Emblematica la scelta di far conoscere unicamente i gladiatori con i quali Katniss avrà bene o male a che fare, lasciando quindi lo spettatore del tutto indifferente nei confronti degli altri (che saranno naturalmente carne da macello).
In conclusione è un film per ragazzi di bocca buona e appassionati della serie (e del merchandising correlato). Preso in sé è solo un film con poco mordente mescolato a un'aria giovanil-emozionale già vista per Twilight.
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agogo
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sabato 30 novembre 2013
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link libro-film molto vicino alla perfezione
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Adoro leggere libri e vedere film da essi tratti, ma questo film è uno dei pochi che si avvicina molto nei dettagli del libro, quando l'ho visto sono rimasto a dir poco senza parole. 5 stelle a dir poco meritate, in alcune scene addirittura commovente, eccellente
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agogo
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sabato 30 novembre 2013
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coerenza
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Il regista è stato davvero molto bravo ad inscenare le scene proprio come le ha descritte Suzanne Collins. Per me vale 5 stelle, a volte addirittura commovente
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 30 novembre 2013
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adrenalina e suspence per un film all’altezza
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Cosa pensare di un film che dura quasi due ore e mezzo e quando finisce sembrano passati pochi minuti? Che sicuramente è un bel film, anzi un ottimo film, se quando ci alziamo vorremmo che non finisse e che continuasse ancora.
Certo continuerà perché la terza parte di questo “Hunger Games” si preannuncia sicuramente ricca e spumeggiante, ma per ora dobbiamo accontentarci di questa seconda parte dell’ennesima trilogia di film che sta diventando una costante di Hollywood.
E un’altra costante è quella di vedere secondi film di trilogie che mantengono intatto tutto il fascino del primo film.
Accade anche in “Hunger Games – la ragazza di fuoco” dove forse, il lato sentimentale prende più spazio che nel primo film, ma la trama, le scene, i combattimenti e soprattutto la suspence rimangono inalterati, anzi forse addirittura superiori perché le scene nella foresta non sono statiche come nel primo film ma possiedono più azione.
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Cosa pensare di un film che dura quasi due ore e mezzo e quando finisce sembrano passati pochi minuti? Che sicuramente è un bel film, anzi un ottimo film, se quando ci alziamo vorremmo che non finisse e che continuasse ancora.
Certo continuerà perché la terza parte di questo “Hunger Games” si preannuncia sicuramente ricca e spumeggiante, ma per ora dobbiamo accontentarci di questa seconda parte dell’ennesima trilogia di film che sta diventando una costante di Hollywood.
E un’altra costante è quella di vedere secondi film di trilogie che mantengono intatto tutto il fascino del primo film.
Accade anche in “Hunger Games – la ragazza di fuoco” dove forse, il lato sentimentale prende più spazio che nel primo film, ma la trama, le scene, i combattimenti e soprattutto la suspence rimangono inalterati, anzi forse addirittura superiori perché le scene nella foresta non sono statiche come nel primo film ma possiedono più azione.
In questo secondo capitolo della trilogia, poi entrano a pieno titolo l’ambiguità, il dubbio, la diffidenza. Mentre nel primo episodio i ruoli dei protagonisti erano chiari fin dal principio qui la situazione è diversa e come nella vita reale non è possibile sapere se fidarsi o no di una persone che sembra amica ma che sai che potrebbe essere pronta ad ammazzarsi.
Soltanto alla fine del film questo segreto viene svelato in parte.
Poi entra in campo anche la voglia di ribellione, di libertà che nel primo episodio era solo accennato mentre invece qui esplode in tutta la sua drammatica
Ciò che colpisce in questo secondo capitolo è la bravura degli attori: la capacità che hanno di trasmettere al pubblico le emozioni del personaggio che interpretano: la giovane attrice Jennifer Lawrence, già premio oscar per “Il lato positivo” dimostra grande capacità espressiva e il regista Francis Lawrence (i due non sono parenti) indugia molte volte primi piani, sugli sguardi della giovane guerriera, sulle lacrime che scendono dal volto, sulla rabbia che traspare dalle sue parole dai suoi gesti, ma soprattutto sugli occhi della giovane attrice.
La differenza tra il primo e il secondo film che è sicuramente superiore, sotto certi aspetti, riguarda i personaggi: se il primo si basa quasi esclusivamente si Katniss e Peeta, in questo secondo episodio prendono più spessore i personaggi di contorno che bene o male, in qualche modo, diventano protagonisti nei singoli ruoli.
La storia, insomma si amplia e questo non può che fare bene al film che scivola velocemente verso alla fine, tanto che alzarsi quando arrivano i titoli di coda, è davvero un dispiacere.
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roby2013
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sabato 30 novembre 2013
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troppo sopravvalutato
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Mi aspettavo molto di più visto le recensioni della critica e la pubblicità favorevole, invece secondo il mio modesto parere il film è noioso, lento e abbastanza farragginoso nello svolgimento. Brava la protagonista.
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ecaro
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sabato 30 novembre 2013
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non solo teens
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Ho potuto notare con piacere che, sebbene questo film sia comunemente visto come il secondo capitolo di una saga per adolescenti, la varietà di genere ed età del pubblico è stata notevole. Dimostrazione che ormai il pubblico italiano ha maturato una certa curiosità nei confronti del fenomeno a diffusione virale di Hunger Games, il cui primo capitolo qui in Italia fu accolto piuttosto tiepidamente. "La ragazza di fuoco" si presenta come la naturale evoluzione del primo capitolo della saga, con evidenti migliorie dal punto di vista della computer grafica e delle ambientazioni in generale, consentite dal raddoppiamento del budget e dall'uso delle telecamere IMAX. I punti di forza del film di Francis Lawrence sono vari: innanzitutto l'aderenza della scenggiatura alla trama del libro, cosa che farà felici i fan della saga cartacea; l'approfondimento introspettivo e l'evoluzione dei personaggi, Katniss in primis, che permette anche ai neofiti della saga di affezionarsi ed immedesimarsi.
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Ho potuto notare con piacere che, sebbene questo film sia comunemente visto come il secondo capitolo di una saga per adolescenti, la varietà di genere ed età del pubblico è stata notevole. Dimostrazione che ormai il pubblico italiano ha maturato una certa curiosità nei confronti del fenomeno a diffusione virale di Hunger Games, il cui primo capitolo qui in Italia fu accolto piuttosto tiepidamente. "La ragazza di fuoco" si presenta come la naturale evoluzione del primo capitolo della saga, con evidenti migliorie dal punto di vista della computer grafica e delle ambientazioni in generale, consentite dal raddoppiamento del budget e dall'uso delle telecamere IMAX. I punti di forza del film di Francis Lawrence sono vari: innanzitutto l'aderenza della scenggiatura alla trama del libro, cosa che farà felici i fan della saga cartacea; l'approfondimento introspettivo e l'evoluzione dei personaggi, Katniss in primis, che permette anche ai neofiti della saga di affezionarsi ed immedesimarsi. Il compito del regista è stato senza dubbio facilitato da un cast di prim'ordine tra cui spiccano Donald Sutherland, Woody Harrelson, il premio oscar Philip Seymour Hoffman e ovviamente la pluripremiata Jennifer Lawrence, che da una marcia in più a tutto. Ogni personaggio sembra essere stato costruito intorno all'attore che lo interpreta, rafforzando la sensazione di immersione che si avverte per tutta al durata del film (146 minuti che scorrono fluidi). Unica nota leggermente sottotono è Josh Hutcherson che, seppure in un ruolo che gli calza a pennello, non riesce a convincere del tutto nella parte di Peeta, probabilmente perchè divide lo schermo con tanti grossi calibri. Un peccato se si considera che, se la saga cinematografica seguirà strettamente quella letteraria, per lui le occasioni per mettersi in mostra andranno diminuendo nei prossimi capitoli.
P.S. una vera chicca per gli appassionati è la scena in cui si vede il bicchiere del Presidente Snow riempirsi di sangue quando lui beve :)
Commento finale: se vi aspettate di vedere un filmetto d'amore per ragazzine prepubescenti vi sbagliate di grosso. Film maturo, tematiche non originali ma ben sviluppate.
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