liuk!
|
lunedì 24 marzo 2014
|
sgarbo agli spettatori
|
|
|
|
Ritengo da sempre assolutamente non corretto produrre film senza finale che rimandano ad altra puntata, con la logica del telefilm.
La pellicola cinematografica non viene prodotta velocemente, lo spettatore non vedrà il seguito la settimana successiva ma, forse, a distanza di 2 o più anni, quando avrà presumibilmente dimenticato tutto.
Vedendo questo sequel di Hunger Games ci si chiede fin dall'inizio chi siano i personaggi, difficile da ricordare, e perchè quasi tutta la pellicola sia praticamente uguale alla prima, con rare novità. Frustrato per due ore, il pubblico arriva al finale ma, ecco il bello, questo non c'è. La scena topica è tagliata a metà e poi schermo nero e titoli. Un insulto all'intelligenza umana.
[+]
Ritengo da sempre assolutamente non corretto produrre film senza finale che rimandano ad altra puntata, con la logica del telefilm.
La pellicola cinematografica non viene prodotta velocemente, lo spettatore non vedrà il seguito la settimana successiva ma, forse, a distanza di 2 o più anni, quando avrà presumibilmente dimenticato tutto.
Vedendo questo sequel di Hunger Games ci si chiede fin dall'inizio chi siano i personaggi, difficile da ricordare, e perchè quasi tutta la pellicola sia praticamente uguale alla prima, con rare novità. Frustrato per due ore, il pubblico arriva al finale ma, ecco il bello, questo non c'è. La scena topica è tagliata a metà e poi schermo nero e titoli. Un insulto all'intelligenza umana.
Si poteva abbozzare una fine, dare una parvenza di chiusura in modo da non lasciare in bocca un senso da amaro tale da voler richiedere indietro i soldi del biglietto.
Lo sconsiglio assolutamente, nonostante sia tecnicamente ben fatto e con un cast uguale ma migliorato rispetto al precedente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
dave.ge
|
domenica 9 marzo 2014
|
ricorda chi è il vero nemico.
|
|
|
|
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il "tributo" Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto "Tour di Victor". Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem. Ieri ho finalmente visto "The Hunger Games: La Ragazza di Fuoco" e ne sono rimasto soddisfatto. Anche il primo film mi era piaciuto molto, trattano entrambi argomenti molto attuali come la manipolazione dell'individuo, l'influenza dei media, l'apparenza che sembra sempre la cosa più importante e i desideri di grandezza dei governi.
[+]
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il "tributo" Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto "Tour di Victor". Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem. Ieri ho finalmente visto "The Hunger Games: La Ragazza di Fuoco" e ne sono rimasto soddisfatto. Anche il primo film mi era piaciuto molto, trattano entrambi argomenti molto attuali come la manipolazione dell'individuo, l'influenza dei media, l'apparenza che sembra sempre la cosa più importante e i desideri di grandezza dei governi. Ma ci fa anche capire che siamo noi in realtà a manipolare tutto, o meglio, possiamo essere in grado di manipolare il tutto e decidere per noi stessi. Diciamo che nel secondo film si trattano argomenti non del tutto attuali, ma forse argomenti futuri. Perché nel primo film il governo fa apparire i giochi come qualcosa di normale e le persone sono rassegnate a questa cosa, un po' come accade nei governi di oggi. Le persone sono rassegnate a ciò che ci viene detto, a ciò che succede. Nel secondo il governo esce allo scoperto, non mascherando più ciò che in realtà è. Ci viene mostrato un governo tiranno. Ciò che sembrava ora è evidente, è reso pubblico. Le persone capiscono che le cose possono essere cambiate, dipende solo da loro mentre il governo cerca di incutere ancora più paura, il mezzo più forte per mantenere l'ordine. Che sarà davvero così in un futuro forse neanche troppo lontano? Detto ciò vorrei spendere due parole anche per l'interpretazione eccezionale dei protagonisti, con una Jennifer Lawrence più sciolta e consapevole dei suoi mezzi, una buona regia condita con primi piani significativi, sceneggiatura forse un po' "timida", costumi e ambientazioni degne di nota, insomma: un film che intrattiene raccontandoci il vero. Non è questo il ruolo del cinema? Voto: 8/10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dave.ge »
[ - ] lascia un commento a dave.ge »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
giovedì 6 marzo 2014
|
sopravvissuti, non vincitori.
|
|
|
|
Dopo il colpo grossissimo al botteghino del primo episodio, questa pellicola era attesissima. Tratto dal romanzo omonimo di Suzanne Collins, il film ha avuto, come se non bastasse, ulteriore slancio dalla Lawrence-mania, del tutto esplosa dopo l'Oscar vinto per "Il lato positivo". Menzione d'obbligo, innanzitutto, per la new entry e figura chiave di questo secondo capitolo come capo degli strateghi Philip Seymour Hoffman, l'attore recentemente scomparso ha dato ennesima prova delle sue strepitose capacità. La storia riparte da dove l'avevamo lasciata, Katniss e Peeta sono ormai più che eroi, sono veri e propri simboli per tutta la popolazione tanto da essere diventati troppo pericolosi per il Presidente Snow che ne organizzerà l'uccisione rispedendoli ai giochi, quelli della Memoria, dove gareggeranno coppie sopravvissute alle precedenti edizioni.
[+]
Dopo il colpo grossissimo al botteghino del primo episodio, questa pellicola era attesissima. Tratto dal romanzo omonimo di Suzanne Collins, il film ha avuto, come se non bastasse, ulteriore slancio dalla Lawrence-mania, del tutto esplosa dopo l'Oscar vinto per "Il lato positivo". Menzione d'obbligo, innanzitutto, per la new entry e figura chiave di questo secondo capitolo come capo degli strateghi Philip Seymour Hoffman, l'attore recentemente scomparso ha dato ennesima prova delle sue strepitose capacità. La storia riparte da dove l'avevamo lasciata, Katniss e Peeta sono ormai più che eroi, sono veri e propri simboli per tutta la popolazione tanto da essere diventati troppo pericolosi per il Presidente Snow che ne organizzerà l'uccisione rispedendoli ai giochi, quelli della Memoria, dove gareggeranno coppie sopravvissute alle precedenti edizioni. Nel trionfo della serialità cinematografica "HG - La ragazza di fuoco" ha il merito indiscusso di aver saputo prendere strade impreviste all'interno di un contesto noto e ben rodato, riuscendo comunque a trovare un'estetica sua veramente efficace grazie ad una regia pressochè perfetta nelle scene d'azione. Le sontuose scenografie fanno da contraltare alla miseria e alla violenza di una società post-apocalittica in cui la gente povera e proletaria viene sfruttata e soggiogata. Il cambio di regia offre un miglioramento a livello visivo e questo film si pone in zona limite tra tre precedenti opere del regista FrancisLawrence: da "Constantine" prende il gusto per il cinefumetto, da "Io sono leggenda" quello della trasposizione letteraria efficacissima e da "Come l'acqua per gli elefanti" quello per gli incisi romantici. Quest'ultimo elemento è quello meno convincente ma serve a portare in sala orde di teenager sentimentali. Jennifer Lawrence è ancora una volta eccezionale, sia con l'arco in mano che senza e la saga continua a suo modo, continua ad essere rivoluzionaria. Il tutto in attesa del terzo e conclusivo capitolo, che come si sa, sarà diviso in due, come già successo per l'ultimo episodio della saga di "Twilight".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
the thin red line
|
mercoledì 5 marzo 2014
|
spettacolare e avvincente ma....
|
|
|
|
Ci eravamo lasciati alla fine del primo episodio con la bella protagonista Katniss che scuoteva il mondo degli hunger games minacciando il doppio suicidio nel finale con il compagno Peeta... Un vero e proprio affronto al Presidente Snow che vede in lei una minaccia alla propria autorità e agli equilibri già precari della Capitale. La trama è sin troppo lunga da spiegare visto anche l'enorme durata del film, in poche parole i due protagonisti passano tutto il tempo a cercare di convincere i vari distretti a credere nel loro amore cosi da placare gli animi ribelli ( difficile spiegare il perchè). Ma ormai il dado è tratto e la coppia viene vista come una figura ribelle e gli animi si scaldano.
[+]
Ci eravamo lasciati alla fine del primo episodio con la bella protagonista Katniss che scuoteva il mondo degli hunger games minacciando il doppio suicidio nel finale con il compagno Peeta... Un vero e proprio affronto al Presidente Snow che vede in lei una minaccia alla propria autorità e agli equilibri già precari della Capitale. La trama è sin troppo lunga da spiegare visto anche l'enorme durata del film, in poche parole i due protagonisti passano tutto il tempo a cercare di convincere i vari distretti a credere nel loro amore cosi da placare gli animi ribelli ( difficile spiegare il perchè). Ma ormai il dado è tratto e la coppia viene vista come una figura ribelle e gli animi si scaldano. Snow decide quindi di eliminare Katniss conivolgendola nuovamente nei giochi con Peeta. Stavolta i due si dovranno scontrare con i vincitori ancora in vita delle edizioni precedenti. Insomma un film che si ripete cercando di approfondire meglio le vicende dei vari distretti. La trama pecca di fantasia visto la ripetività rispetto al primo capitolo. Ma l'azione non manca mai e la storia non ha annoiato per niente. La pellicola è gradevole e scorre veloce come un treno nonostante le due ore e mezza di proiezione. Quindi il mio commento non puo non essere positivo. Gli interpreti si confermano bravi e qualche innesto importante (il compianto Philip Seymour Hoffman) danno risalto alla qualità recitativa. Mi aspettavo qualche novità in più anche se ad essere sincero il finale mi ha proprio spiazzato e rende fastidiosamente lunga l'attesa per il terzo episodio. Una lode agli effetti speciali superiori di gran lunga al primo. Una piccola riserva la tengo per le trilogia che stanno invadendo il mondo del cinema e rischiano spesso di dilungare fin troppo le storie rischiando di rovinare tutto (Vedi OTTO lunghi anni di Harry Potter)... Detto questo mi aspetto comunque grandi cose dal terzo capitolo. Saluti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a the thin red line »
[ - ] lascia un commento a the thin red line »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
martedì 14 gennaio 2014
|
il buon fantasy
|
|
|
|
Abbandonata la regia tremolante di Gary Ross, il sequel è affidato alla perizia di Francis Lawrence, con tutti i rischi che la sua filmografia poteva comportare. Il film inizia con quello che doveva essere il finale del precedente, ovvero con la scoperta delle carte da parte dei personaggi, e la ricollocazione narrativa di un subbuglio che era stato malamente concluso. Forti di questo inizio promettente, i personaggi acquisiscono da subito profondità psicologica , e la loro "caratterialità" si fa definitivamente marcata ma non stereotipata.
[+]
Abbandonata la regia tremolante di Gary Ross, il sequel è affidato alla perizia di Francis Lawrence, con tutti i rischi che la sua filmografia poteva comportare. Il film inizia con quello che doveva essere il finale del precedente, ovvero con la scoperta delle carte da parte dei personaggi, e la ricollocazione narrativa di un subbuglio che era stato malamente concluso. Forti di questo inizio promettente, i personaggi acquisiscono da subito profondità psicologica , e la loro "caratterialità" si fa definitivamente marcata ma non stereotipata. Il racconto diventa avventura, innescando uno dei meccanismi a me più cari e rari riguardo al cinema: il fascino del fantastico, e l'affezione quasi morbosa al sogno pseudo-infantile. Tutto ciò è possibile solamente se dietro al mero blockbuster sussiste il mastodontico lavoro di scrittura, regia, e via dicendo. Esaltato questo tratto spudoratamente personale, metterei ora l'accento su una tematica di fondo del film: i meccanismi del potere. E' con questo pretesto che l'avventura diventa denuncia, e l'oppressione tangibile trasla tutto il contesto in un piano reale, coinvolgendo direttamente la moralità di uno spettatore indifeso. Qualcosa ancora rimane irrisolto (ovviamente, altrimenti non riuscirei a vedere il motivo dei prossimi 2 seguiti) come la psicologia, per ora celata, quindi ancora banale, di Snow, il presidente dei giochi, ma lo sviluppo certosino dei momenti filmici è azzeccato in ogni dettaglio, dai tempi ai modi. La camera è vicina ai valenti attori (il cast si impreziosisce di nomi quali Philip Seymour Hoffman e Jena Malone), così da far sentire me spettatore parte della storia, personaggio aggiunto e presente nella scena; regia ardita e concreta, estremamente competente in alcune inquadrature da antologia. Reparto artistico (scenografia, costumi, trucchi ed effetti speciali) ai massimi livelli cinematografici, talmente rilevante da diventare imprescindibile. Si potrebbe dire quasi che ci sia un gusto moderno del bello perseguito negli abiti, nelle pose, negli sguardi, nei set. Il vestito che prende fuoco a contrasto con gli occhi di ghiaccio della protagonista è quasi un quadro romantico, da filosofia dell'estetica. Una delle poche pecche imputabili: in alcuni punti, troppe analogie con il primo film. Da apprezzare anche un intreccio amoroso che pare (per la prima volta in un film del genere) realmente complesso e articolato, fatto di sfumature e situazionismi cangianti , miracolosamente senza calcare troppo la mano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
leana
|
giovedì 2 gennaio 2014
|
i lawrence in fiamme
|
|
|
|
Riproduzione fedele in ogni dettaglio al libro.
Non conoscendo il nuovo regista, Francis Lawrence, non sapevo cosa aspettarmi, ma quando sono uscita dal cinema ero tutt’altro che scontenta.
Grazie ai alle punte di tensione in alcune scene nella prima parte del film (vedi il discorso nel distretto 11, l’uccisione di Cinna, ecc.) non ho distolto un attimo gli occhi dallo schermo.
Il libro rendeva tutta la parte del tour della vittoria molto più pesante, e temevo che ci fossero degli errori grossolani nel film. Nonostante i miei timori, trovo che i tempi per ogni parte del film siano stati perfetti, e per questo non mi hanno annoiata, a differenza del primo che mi ha fatta scalpitare tutto il tempo finchè non sono entrati nell'arena.
[+]
Riproduzione fedele in ogni dettaglio al libro.
Non conoscendo il nuovo regista, Francis Lawrence, non sapevo cosa aspettarmi, ma quando sono uscita dal cinema ero tutt’altro che scontenta.
Grazie ai alle punte di tensione in alcune scene nella prima parte del film (vedi il discorso nel distretto 11, l’uccisione di Cinna, ecc.) non ho distolto un attimo gli occhi dallo schermo.
Il libro rendeva tutta la parte del tour della vittoria molto più pesante, e temevo che ci fossero degli errori grossolani nel film. Nonostante i miei timori, trovo che i tempi per ogni parte del film siano stati perfetti, e per questo non mi hanno annoiata, a differenza del primo che mi ha fatta scalpitare tutto il tempo finchè non sono entrati nell'arena.
Un discorso a parte è da fare per la bellissima Jennifer Lawrence. Dopo aver visto questo film, mi chiedo perché non le abbiano dato prima l’Oscar. Ha dimostrato di saper comunicare allo spettatore ogni emozione e pensiero utilizzando semplicemente le espressioni facciali, e guardarla è stato un piacere per tutto il film.
Ho particolarmente apprezzato, come dicevo sopra, la scena del discorso nel Distretto 11, la scena dell’uccisione di Cinna, quando hanno annunciato che Katniss sarebbe dovuta tornare nell’arena, e soprattutto la scena finale.
Per tanta bravura, però, ho avuto l’impressione che Josh Hutcherson fosse leggermente messo in ombra. Considerando il fatto che Josh mi ha conquistata soprattutto per lo stile che ha nel recitare, in questo film l’attenzione era tutta su Jennifer e molto meno su di lui.
Nonostante ciò, per la seconda parte de 'Il canto della rivolta' mi aspetto che Hutcherson faccia scintille perché ne è in grado.
Molto di meno, invece, mi è piaciuto Liam Hemsworth: a differenza del primo film, ho avuto l’impressione che il suo personaggio fosse più cupo, e nonostante il contesto in cui era potesse anche prevederlo, me lo ha fatto diventare più ‘antipatico’. Non so se è una cosa voluta, visti i risvolti che prenderà questo personaggio nei prossimi film, ma comunque non mi ha fatta impazzire.
Una parola va spesa anche per Stanley Tucci e Donald Sutherland nonostante il doppiaggio italiano li abbia un po’ appiattiti.
Tutti gli altri attori, invece, hanno dato il meglio di sé, contribuendo a rendere ancora più perfetto il film.
L’unica pecca che ho potuto notare sono state le riprese in un paio di scene. Mentre Katniss ballava con Plutarch la telecamera li seguiva, e mi sembrava di stare in su una barca a remi in mezzo a un mare in tempesta.
L’altra scena è invece quella della morte dell’eroinomane: Hutcherson fa un discorso bellissimo, ma viene inquadrato per meno di mezzo secondo. Come direbbe qualcuno ‘grazie per la considerazione’.
Mi sono piaciuti particolarmente i costumi e il trucco, anche se preferivo Jennifer un po’ più ‘acqua e sapone’ come era nel primo (e ringraziamo chiunque abbia deciso di pettinare Josh in quel modo perché prima non si poteva guardare).
In conclusione, ritengo questo film uno dei più emozionanti e ben fatti del 2013 soprattutto grazie alla bravura di Francis e Jennifer Lawrence, e per questo si merita il massimo dei voti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a leana »
[ - ] lascia un commento a leana »
|
|
d'accordo? |
|
kondor17
|
giovedì 2 gennaio 2014
|
meglio del primo
|
|
|
|
Per contrastare la crescente fama di Katniss, il perfido presidente Snow ingaggia il malvagio Plutarch per organizzare i 75 mi hunger games. Katniss infatti inizia ad incarnare nel pubblico l'immagine di eroina, di paladina dell'onore, della libertà e questo in un regime è molto pericoloso e va immediatamente sradicato. Il secondo episodio della saga va ben oltre le attese e supera abbondantemente il primo. Meno show, più sostanza e un filo conduttore che ben proietta storia e spettatore al prossimo, atteso capitolo. Ottimo cast e veramente un buon film. 3+
|
|
[+] lascia un commento a kondor17 »
[ - ] lascia un commento a kondor17 »
|
|
d'accordo? |
|
zarakka92
|
domenica 29 dicembre 2013
|
il secondo atteso capitolo della quadrilogia
|
|
|
|
Katniss Everdeen e Peeta Mellark sono stati i vincitori dei 74esimi Hunger Games. Gli abitanti di Capitol City sono in giubilo per loro, ma gli abitanti dei 12 Distretti hanno visto nell'azione delle bacche velenose di Katniss una sorta di scintilla per la Rivoluzione. Il presidente Snow è contrario a tutto ciò e metterà sotto pressione prima psicologicamente a Katniss con il tour dei Vincitori, e infine aiutato dal nuovo primo stratega Plutarch Heavensbee, a creare una terribile Edizione della Memoria degli Hunger Games, dove i 24 partecipanti maschio e femmina verrano scelti dalle precedenti edizione dei Giochi della Fame. Il secondo capitolo esalta ogni cosa. Dall'enorme cura dei dettagli nei capi d'abbigliamento e nel trucco, alla realizzazione colossale di Capitol City.
[+]
Katniss Everdeen e Peeta Mellark sono stati i vincitori dei 74esimi Hunger Games. Gli abitanti di Capitol City sono in giubilo per loro, ma gli abitanti dei 12 Distretti hanno visto nell'azione delle bacche velenose di Katniss una sorta di scintilla per la Rivoluzione. Il presidente Snow è contrario a tutto ciò e metterà sotto pressione prima psicologicamente a Katniss con il tour dei Vincitori, e infine aiutato dal nuovo primo stratega Plutarch Heavensbee, a creare una terribile Edizione della Memoria degli Hunger Games, dove i 24 partecipanti maschio e femmina verrano scelti dalle precedenti edizione dei Giochi della Fame. Il secondo capitolo esalta ogni cosa. Dall'enorme cura dei dettagli nei capi d'abbigliamento e nel trucco, alla realizzazione colossale di Capitol City. E' un film che ti prende, ed è forte nei contenuti, seppure comunque sia preso da un libro dal genere ''young adult''. La fedeltà all'omonimo romazo è incredibile, è uno degli adattamenti più fedeli di un libro che sia mai stato creato. Una menzione speciale va comunque sempre a Jennifer Lawrence che spicca sempre per ogni sua interpretazioni, regalandosi negli ultimi secondi di film una variegata carica di emozioni che basterebbero anche solo queste, a farle vincere di nuovo l'Oscar.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zarakka92 »
[ - ] lascia un commento a zarakka92 »
|
|
d'accordo? |
|
catcarlo
|
giovedì 26 dicembre 2013
|
la ragazza di fuoco
|
|
|
|
Fino a che questo resta il film di Attila (sì, cioè, di Donald Sutherland nei perfidi panni del presidente Snow), la seconda puntata della saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins funziona in modo soprendente per essere un prodotto segmentato su di un pubblico adolescente. La vittoria congiunta di Katniss (Jennifer Lawrence) e Peeta (Josh Hutcherson) nell’episodio precedente ha dimostrato che ci si può ribellare alla società un po’ nazistoide basata sui distretti sottomessi a un ferreo potere centrale: il tour della vittoria fa da scintilla per alcuni focolai di rivolta, così Snow (su viscido consiglio del Plutarch di un Philip Seymour Hoffman sottoutilizzato in maniera clamorosa) trova il modo di ributtare nella mischia la ragazza e il relativo compare di sventura – con lo scopo di far fuori almeno lei – inventandosi una sfida tra i vincitori ancora in vita.
[+]
Fino a che questo resta il film di Attila (sì, cioè, di Donald Sutherland nei perfidi panni del presidente Snow), la seconda puntata della saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins funziona in modo soprendente per essere un prodotto segmentato su di un pubblico adolescente. La vittoria congiunta di Katniss (Jennifer Lawrence) e Peeta (Josh Hutcherson) nell’episodio precedente ha dimostrato che ci si può ribellare alla società un po’ nazistoide basata sui distretti sottomessi a un ferreo potere centrale: il tour della vittoria fa da scintilla per alcuni focolai di rivolta, così Snow (su viscido consiglio del Plutarch di un Philip Seymour Hoffman sottoutilizzato in maniera clamorosa) trova il modo di ributtare nella mischia la ragazza e il relativo compare di sventura – con lo scopo di far fuori almeno lei – inventandosi una sfida tra i vincitori ancora in vita. Tutta questa parte è sostenuta da un più che discreto ritmo e da una sceneggiatura che riesce a coinvolgere anche lo spettatore di passaggio: c’è il consueto contrasto tra la miseria ovvero l’opacità dei distretti e lo sfarzo colorato della capitale, la scelta delle squadre per la preparazione ai giochi, la sfarzosa presentazione al pubblico in televisione sullo sfondo di scenografie (e all’interno di inquadrature) alla Leni Riefenstahl – peccato solo che Stanley Tucci abbia meno spazio nei panni del luciferino presentatore Caesar, mentre Cinna (Lenny Kravitz) si inventa per Katniss un vestito ‘ribelle’ che gli costerà caro. Poi iniziano i giochi veri e propri, causando un vero e proprio crollo di interesse: il nuovo regista Francis Lawrence risparmia al pubblico i faticosissimi (per la vista) traballamenti della camera a mano utilizzata dal predecessore Gary Ross, ma si resta dalle parti del videogame di sopravvivenza pieno di effetti, ma con qualche trovata banale (la nebbia, le scimmie), i personaggi degli altri tributi delineati solo in maniera grossolana e persino i dialoghi che paiono qua e là tirati via. Di positivo c’è che questa seconda parte occupa meno di un terzo della durata complessiva e termina quasi di colpo con un mini-ribaltone dopo il quale manca solo la scritta ‘continua’ sullo schermo, ma, si sa, questo è il prezzo da pagare alla trasposizione di successi letterari a puntate. A proposito di durata complessiva: due ore e mezza sono un po’ troppe, una bella bonifica di personaggi e situazioni avrebbe giovato al risultato finale, ma in questi casi il pubblico di riferimento non avrebbe perdonato le dimenticanze o le forzature rispetto al testo originale (così, però, una trasposizione di ‘Guerra e pace’ durerebbe almeno dodici ore…). Tocca perciò accontentarsi di una pellicola in cui la regia diligente di Lawrence – che però funziona meglio, anche a livello complessivo, di quella di Ross – mette per immagini una storia più coerente e attenta alle sfumature della ‘lotta di classe’ rispetto a quella del primo film, oltre a ridurre la violenza che vi serpeggiava in maniera eccessiva: merito di un team di sceneggiatori nuovo di zecca composto da due che non sono gli ultimi arrivati come Simon Beaufroy ("Full Monty", "The Millionaire") e Michael Arndt ("Toy Story 3", "Little Miss Sunshine"). Insomma, nel complesso il giocattolone si fa apprezzare più del suo predecessore e lo stesso devono avere pensato in produzione, visto che regista e sceneggiatori sono stati confermati per il capitolo finale (che, accidenti alle strategie di marketing, arriverà in due puntate). Ovviamente ci saranno anche tutti i personaggi chiave della vicenda con i relativi volti: da quello bello e intenso di Jennifer Lawrence a quello ruvido dell’ex ‘assassino nato’ Woody Harrelson (il cui Haymitch ha qui ridotto il consumo di alcool) per finire a quelli con meno presonalità dei giovani protagonisti maschili – anche se il nuovo arrivato Sam Claflin (Finnick) alza un po’ la media. Da notare, infine, la furba colonna sonora: oltre alla partitura di James Newton Howard, ecco spuntare Coldplay, Of Monsters and Man, The Lumineers (tutti sui titoli di coda), The National e molti altri, inclusa Patti Smith.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catcarlo »
[ - ] lascia un commento a catcarlo »
|
|
d'accordo? |
|
_cobra_
|
venerdì 20 dicembre 2013
|
mi aspettavo di più....
|
|
|
|
"In sala mi sono ritrovato con bimbetti che non erano venuti per vedere il film, ma per vedere a chi avrebbe dato il primo bacio la protagonista iniziando a parlare per tutta la proiezione, da quel punto i primi dubbi e la prima domanda che mi era sorta spontanea....dove caxxo ero finito?
Ero anchio in un reality? In un Hunger Games dove potevo prenderli a calci? "
_Cobra_ 20/12/12
E adesso sotto con i voti negativi lettori!!!
|
|
[+] lascia un commento a _cobra_ »
[ - ] lascia un commento a _cobra_ »
|
|
d'accordo? |
|
|