ultimoboyscout
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lunedì 7 settembre 2015
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da dimenticare subito.
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Film brutti brutti e per nulla riusciti se ne vedono a bizzeffe, ma questo è un fallimento totale, un pasticciaccio davvero assurdo! E non basta sottolineare che Finegan e Parker, i due sceneggiatori sono esordienti e che Courtney Salomon, il regista, alla terza direzione, inanella il terzo disastro di fila. Le scene corrono e si rincorrono alla rinfusa ma non corrono come il tema e la storia imporrebbero, Hawke e la Gomez inoltre sono piatti e monodimensionali, concorrendo attivamente al naufragio del film. Per sviluppare una storia che si svolge interamente in un abitacolo (cosa onestamente non facile) servivano interpreti ed interpretazioni migliori, un montaggio più serrato e idee innovative e lungimiranti.
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Film brutti brutti e per nulla riusciti se ne vedono a bizzeffe, ma questo è un fallimento totale, un pasticciaccio davvero assurdo! E non basta sottolineare che Finegan e Parker, i due sceneggiatori sono esordienti e che Courtney Salomon, il regista, alla terza direzione, inanella il terzo disastro di fila. Le scene corrono e si rincorrono alla rinfusa ma non corrono come il tema e la storia imporrebbero, Hawke e la Gomez inoltre sono piatti e monodimensionali, concorrendo attivamente al naufragio del film. Per sviluppare una storia che si svolge interamente in un abitacolo (cosa onestamente non facile) servivano interpreti ed interpretazioni migliori, un montaggio più serrato e idee innovative e lungimiranti. La pellicola racconta di Brent Magna, pilota automobilistico di livello, alla quale viene rapita la moglie e per salvarla viene spinto in una missione al limite dell'impossibile a bordo della sua macchina. Unica alleata, una ragazzina hacker. Unica speranza, seguire alla perfezione le istruzioni impartite da una voce che ne segue ogni mossa attraverso microtelecamere installate nell'auto. Si tratta, ovviamente, del remake del film omonimo e ben più famoso di Sam Peckinpah ma altrettanto ovviamente i due prodotti non sono minimamente paragonabili, qui ci troviamo di fronte ad un videogioco mal fatto, senza capo ne coda, a cui manca la cosa fondamentale e basilare: il senso! Un particolare da salvare c'è? Indubbiamente si, la Shelby Mustang Super Snake è fantastica, la vera e unica protagonista della pellicola che ruba la scena a tutti! Un'altra domanda infine è lecito porsela: in un film tanto brutto,insulso e inqualificabile, quel mostro sacro di Jon Voight che ci sta a fare?
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elgatoloco
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domenica 15 agosto 2021
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film di non grande momento
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"Getaway"(Courtney Solomon, su screenplay di Sean Finegan e Greg Maxwell Parker, 2013), nulla a che vedere con il film omonimo di Peckinpah del 1972, che era un classico, parla di un pilota da corsa che, nella macchina di una bella eredittiera hacker, figlia di un banchiere, deve compiere azioni che non controlla, venendo"pilotato"da un anonimo che gli ha sequestato la moglie. Riuscirà a portare a segno la cosa, venendo aiutato dalla hacker, di cui non sa nulla e che però è super-esperta di tecnologia e di ogni "diavoleria"i(per il pliota in questione)n questo campo. Decisamente, non ci fosse, per chi lo ha, il fascino dell'altra velocità e della competizione tra macchine veloci, dunque un montaggio particolarmente"efficace", il film si ridurrebbe a ben poco: l'angoscia dell'ex pilota che deve salvare la moglie, tenuta in scacco e prigioniera da un sequestratore anonimo e quella , minore, della giovnae proprietaria dell'auto, che si vede defraudata della macchina.
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"Getaway"(Courtney Solomon, su screenplay di Sean Finegan e Greg Maxwell Parker, 2013), nulla a che vedere con il film omonimo di Peckinpah del 1972, che era un classico, parla di un pilota da corsa che, nella macchina di una bella eredittiera hacker, figlia di un banchiere, deve compiere azioni che non controlla, venendo"pilotato"da un anonimo che gli ha sequestato la moglie. Riuscirà a portare a segno la cosa, venendo aiutato dalla hacker, di cui non sa nulla e che però è super-esperta di tecnologia e di ogni "diavoleria"i(per il pliota in questione)n questo campo. Decisamente, non ci fosse, per chi lo ha, il fascino dell'altra velocità e della competizione tra macchine veloci, dunque un montaggio particolarmente"efficace", il film si ridurrebbe a ben poco: l'angoscia dell'ex pilota che deve salvare la moglie, tenuta in scacco e prigioniera da un sequestratore anonimo e quella , minore, della giovnae proprietaria dell'auto, che si vede defraudata della macchina. Tutto va bene, ma...l'eziologia del sequestro e del "controllo"rimane ignota, dove si può pensare persino che sia opera di un tychoon che vuole obbligare il sequestrato a riprendere l'attività di pilota delle corse(formula uno o quasi, pare...)o comunque interferire nella sua vita, non si sa bene a quale scopo. L'enigma e l'indeterminatezza, intendiamoci, anche al cinema possono andare benisismo, ma se a"manovrare la cosa"sono Bunuel, Hitchcock, Zulawsky, a tratti Bergman, non se regia e sceneggiatura sono opera"improvvisata"di alcuni quasi esordienti che non sanno bene dove andare a parare. La produzione di senso(e di nonsense, (Gilles Deleuze docet...) è un qualcosa che va oltre la volontà indistinta di fare un film e questo"bagno"lo dimostra. Convincenti, ma solo in parte, i protagonisti Ethan Hawke e Selena Gomez, dove quest'ultima è decisamente superiore al suo partner maschile, mentre gli altri persoanggi(il sequestratore e la moglie del pilota)si vedon appena e comunque non hanno alcuna reale importanza nell'economia del tujtto. In complesso, possiamo ben dirlo, un'operazione"fallita"che non si da se abbia avuto un notevole successo di pubblico, dato che la programmazione in Europa non è stata di grande importanza nè di molto mento El Gato
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eugen
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domenica 24 luglio 2022
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forse rispetto alla recensione del 15 agosto 2021
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Forse, rispetto alla recensione di Ferragosto 2021, e'da aggiungere solo la presenza, inquietante, di Jon Voight nelle sequenze finali del fim: dopo che se ne e'sentita la voce(non nel doppiaggio italiano, ovviamente), torna, pur se per poco, un attore cruciale del cinema mondiale anni 1960-70, oggi poco noto al pubblico giovane e di gionaissimi, in quanto piu'noto(semmai)come padre di ANgelina Jolie. , che in realta'non ha mai smesso di recitare, anzi,ma forse non si e'visto, negli ultimi decenni, nei ruoli e nei film"giusti"per essere apprezzato degnamente. La sua presenza-assenza confersice a questo"Getaway"i pochi momenti di inquietudine e di "dramma"veramente importanti.
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Forse, rispetto alla recensione di Ferragosto 2021, e'da aggiungere solo la presenza, inquietante, di Jon Voight nelle sequenze finali del fim: dopo che se ne e'sentita la voce(non nel doppiaggio italiano, ovviamente), torna, pur se per poco, un attore cruciale del cinema mondiale anni 1960-70, oggi poco noto al pubblico giovane e di gionaissimi, in quanto piu'noto(semmai)come padre di ANgelina Jolie. , che in realta'non ha mai smesso di recitare, anzi,ma forse non si e'visto, negli ultimi decenni, nei ruoli e nei film"giusti"per essere apprezzato degnamente. La sua presenza-assenza confersice a questo"Getaway"i pochi momenti di inquietudine e di "dramma"veramente importanti. tra l'altro. El Gato
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