francesca romana cerri
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giovedì 5 dicembre 2013
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nel suo genere ottimo
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E' ottimo perchè la commedia è ben scritta, è ben girata ed è recitata con onestà. La fotografia è curata e l'umorismo c'è, inteligente. Checco Zalone è obiettivamente un personaggio simpatico che cura con dovizia di particolari la sua materia, risultando coerente, efficace. Il tipo di umorismo che lui segue è molto buono poichè interpretando la parte dello strupido del villaggio smaschera meglio la società. Esilarante la scena della massoneria tra i ricchi, lui ingaro di tutto la scambia per una riunione qualsiasi...Quando mette le canzoni sentimentali, sono sempre ironiche per prendere in giro la coppia moderna.
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E' ottimo perchè la commedia è ben scritta, è ben girata ed è recitata con onestà. La fotografia è curata e l'umorismo c'è, inteligente. Checco Zalone è obiettivamente un personaggio simpatico che cura con dovizia di particolari la sua materia, risultando coerente, efficace. Il tipo di umorismo che lui segue è molto buono poichè interpretando la parte dello strupido del villaggio smaschera meglio la società. Esilarante la scena della massoneria tra i ricchi, lui ingaro di tutto la scambia per una riunione qualsiasi...Quando mette le canzoni sentimentali, sono sempre ironiche per prendere in giro la coppia moderna. Il bambino è delizioso, e le donne non sono le solite " bonone" stucchevoli, ma attrici che interpretano un ruolo. Lui non è il solito comico che alla fine rimorchia la bonazza, non fà i soliti finalini con la lacrimuccia che in un film comico non c'entrano nulla. Non dà messaggi stupidamente consolatori, ma parla di crisi con ironia. Sà prendere in giro tutto e tutti, alta borghesia e non manca l'ironia sui comunisti che a me convinta marxista è molto gradita in quanto l'autoironia dovrebbe essere obbligatoria per tutti quelli che si interessano all'umorismo.
Il fatto di non essere un cinema per colti, per intellettuali, non toglie nulla alle sue capacità obiettive ottime per un cinema popolare. Questo non significa che và paragonato ai maestri della comicità, il solo paragone sarebbe ingiusto per grandissimi artisti come Totò, Peppino o Troisi. Tuttavia non essere grandi come loro non significa non essere bravi e Checco è bravo e simpatico.
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pinkpen
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martedì 3 dicembre 2013
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recensione
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Checco sei meraviglioso, lo specchio dell'italiano mediocre ed ignorante nel senso che ignora.
Proprio come il critico Dario Zonta che ha scritto la bella recensione in prima pagina ignorando che la città del Nordest in cui è ambientato il film è Padova e non Vicenza. Ed è per questo Checco che ti meriti un cinque stelle!
[+] ciao
(di salabuia)
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malpasr93
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lunedì 2 dicembre 2013
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risate assicurate
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Sicuramente il più bello e divertente dei tre film di Checco Zalone. Risate assicurate dall'inizio alla fine del film.
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fabifabi
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venerdì 29 novembre 2013
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il solito panettone
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Il primo tempo noioso , un po' meglio il secondo ma nell'insieme molto mediocre .
La parte più divertente le battute nei titoli di coda .
[+] panettone cosa????
(di serenellah)
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lucyelisa
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martedì 26 novembre 2013
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spassolo ed arguto
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Spassoso ed arguto. Travolgente la verve comica di Luca Medici , nel ruolo di un padre con un lavoro precario di venditore di aspirapolveri porta a porta- separato da una moglie cassa integrata - che vuole a tutti i costi mantenere la promessa di una vacanza fatta al figlioletto. Ci riuscirà grazie una serie fortunata di coincidenze e di stravaganti incontri. Checco Zalone irride ,con intelligenza e sottile ironia e senza mai scadere nella trivialità ( si perdona qualche parolaccia quasi innocente) , una serie di fenomeni attuali non risparmiando le costruzioni teoriche di certi psicologi ,gli stili di vita radical chic , i riti della consorterie massoniche ,l'ipocrisia di certi gala di beneficenza , la vuota retorica di alcuni sindacalisti, le trame dei finanzieri intrallazisti, le velleità intellettualoidi di un certo cinema sperimentale ,con gag sempre esilaranti : irresistibile quella in cui ,con la sua genuina fisicità, irrompe sul set nel monologo dell'attrice inappetente.
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Spassoso ed arguto. Travolgente la verve comica di Luca Medici , nel ruolo di un padre con un lavoro precario di venditore di aspirapolveri porta a porta- separato da una moglie cassa integrata - che vuole a tutti i costi mantenere la promessa di una vacanza fatta al figlioletto. Ci riuscirà grazie una serie fortunata di coincidenze e di stravaganti incontri. Checco Zalone irride ,con intelligenza e sottile ironia e senza mai scadere nella trivialità ( si perdona qualche parolaccia quasi innocente) , una serie di fenomeni attuali non risparmiando le costruzioni teoriche di certi psicologi ,gli stili di vita radical chic , i riti della consorterie massoniche ,l'ipocrisia di certi gala di beneficenza , la vuota retorica di alcuni sindacalisti, le trame dei finanzieri intrallazisti, le velleità intellettualoidi di un certo cinema sperimentale ,con gag sempre esilaranti : irresistibile quella in cui ,con la sua genuina fisicità, irrompe sul set nel monologo dell'attrice inappetente. Davvero amabile e gradevole il giovanissimo attore che interpreta il figlio ,preparato ed aggiornato su tutto che imbecca continuamente il padre (il regista si ispira, forse , ad Homer e Lisa Simpson del celebre cartoon ) ma senza mai scadere nel clichè del bambino secchione e saccente. Altrettanto gradevoli altri bozzetti come la zia molisana, parsimoniosa fino all'ultimo respiro .Bella la fotografia con i paesaggi molisani e gradevole anche la colonna sonora.
Il film regala 90 minuti di sorriso ed anche se non ha certo ambizioni da Oscar né la pretesa di un analisi sociologica dell'Italia in tempo di crisi , il fatto che abbia risollevato le difficili sorti di molte sale cinematografiche nazionali con incassi record è già, un buon motivo per apprezzarlo .
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edmondo donato manganelli
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lunedì 25 novembre 2013
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checch' è nu mostr (u capiscn i puglis)
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Checch è nu mostr (u sanna Capurs che signific)
traduzione Checco è bravissimo
Checch è nu strunz (u sanna Capurs che signific)
traduzione Checco è un brav'attore
Checch se fattì i sold (u sanna Capurs che signific)
Checco sei diventato famoso.
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fragola
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lunedì 25 novembre 2013
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la pubblicita' inventa il capolavoro che non c'è
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Il battage pubblicitario è stato cosi'martellante che ho pensato che il film in questione fosse un capolavoro di comicita' da non perdere: niente di tutto questo! Rimpiango il tempo che ho perso e i soldi spesi per vedere un film che mi ha fatto anche ridere, a momenti ma che non mi ha lasciato niente, nessuna emozione,niente,perche'è un lavoro "abborracciato", vuoto. Disgustoso poi il finale in cui il protagonista ride praticando l'eutanaZia nei confronti della zia tirchia.
Vedendo tanti giudizi positivi sono rimasta sorpresa:evidentemente siamo ridotti cosi' male che ci accontentiamo di molto poco,basta solo che un film ci faccia fare due risate!
[+] mha!
(di djfilippo)
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dave69
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domenica 24 novembre 2013
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straripante successo di pubblico per checco zalone
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Straripante successo di pubblico per Checco Zalone, che ogni volta supera sè stesso: dopo i 14 milioni di "Cado dalle nubi", i quasi 43,5 milioni di "Che bella giornata" (miglior incasso di un film italiano di sempre), con questa sua terza opera punta direttamente a superare i 50 milioni di euro di "Titanic" e, chissà, magari avvicinarsi ai 65,5 mln di "Avatar". Insomma, James cameron sta già tremando... :-) Poco graffiante a livello satirico, "Sole a catinelle" è comunque una graziosa commediola che funziona soprattutto grazie alla simpatica ironia di Zalone che irride tutto e tutti, crisi economica inclusa.
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Straripante successo di pubblico per Checco Zalone, che ogni volta supera sè stesso: dopo i 14 milioni di "Cado dalle nubi", i quasi 43,5 milioni di "Che bella giornata" (miglior incasso di un film italiano di sempre), con questa sua terza opera punta direttamente a superare i 50 milioni di euro di "Titanic" e, chissà, magari avvicinarsi ai 65,5 mln di "Avatar". Insomma, James cameron sta già tremando... :-) Poco graffiante a livello satirico, "Sole a catinelle" è comunque una graziosa commediola che funziona soprattutto grazie alla simpatica ironia di Zalone che irride tutto e tutti, crisi economica inclusa. Non è, come potrebbe sembrare, una prosecuzione del cinepanettone alla Neri Parenti: pur nella loro semplicità, tutti e tre i film della coppia Nunziante/Zalone sono superiori a quello standard ormai (si spera definitivamente) in declino. Perfetto per farsi qualche sana risata. Giudizio ** 1/2 ^_^
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eleonora panzeri
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domenica 24 novembre 2013
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non c’è due senza tre
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Il cinema Italiano è soprattutto questo, amara comicità e satira su tutto ciò che poco piace della nostra bella ma problematica Italia. Non disponiamo degli studio hollywoodiani e dei mezzi per replicare i loro mirabolanti effetti speciali, per fare film a casa nostra si fa quello che si può. Checco ha trovato il modo di farlo sapendo scherzare sulle miserie del nostro paese nel modo giusto. Trovo di buon gusto il non cadere come accade sempre nelle commedie italiane nel cliché dei tradimenti, dei finti rapporti d’amore come i “cinepanettone” hanno fatto fino allo sfinimento. Checco piace poiché varia e gioca con l’ignoranza, smascherando i cervelloni della finanza, le classi abbienti a cui poco importa delle sorti delle persone comuni, che adottano bambini in Africa ma poi chiudono le aziende affamando i bimbi di casa loro; dei nuovi lavori di vendita porta a porta, dove un minuto sei la stella e in un secondo ti trovi a non vedere più il becco di un quattrino.
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Il cinema Italiano è soprattutto questo, amara comicità e satira su tutto ciò che poco piace della nostra bella ma problematica Italia. Non disponiamo degli studio hollywoodiani e dei mezzi per replicare i loro mirabolanti effetti speciali, per fare film a casa nostra si fa quello che si può. Checco ha trovato il modo di farlo sapendo scherzare sulle miserie del nostro paese nel modo giusto. Trovo di buon gusto il non cadere come accade sempre nelle commedie italiane nel cliché dei tradimenti, dei finti rapporti d’amore come i “cinepanettone” hanno fatto fino allo sfinimento. Checco piace poiché varia e gioca con l’ignoranza, smascherando i cervelloni della finanza, le classi abbienti a cui poco importa delle sorti delle persone comuni, che adottano bambini in Africa ma poi chiudono le aziende affamando i bimbi di casa loro; dei nuovi lavori di vendita porta a porta, dove un minuto sei la stella e in un secondo ti trovi a non vedere più il becco di un quattrino. Resta però la genuina idea che la famiglia è famiglia e che le cose nel bene o nel male con un sorriso e una buona dose di faccia tosta possono mettersi apposto. Incoraggiante è inoltre la fiducia nelle nuove generazioni, che possono migliorare e colmare le lacune dei propri genitori .Un film semplicistico e semplice che però fa bene all'umore.
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zanchil
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sabato 23 novembre 2013
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non buttate via i soldi
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E poi ci lamentiamo che il cinema italiano non decolla, per forza: gli incassi li fa un film come questo che non ha nulla per meritarseli.
E' stato super sponsorizzato da Mediaset (infatti produce Taodue che indovinate a chi appartiene), Zalone praticamente è stato invitato in tutti i programmi Mediaset e addirittura hanno fatto uno speciale sul film in prima serata come se stessimo vedendo un kolossal alla Ben Hur.
Questo ci fa capire il vuoto totale del cinema italiano, come dice un recensore qui sopra si è passati dal cinepanettone al cine zalone.
E non critico Zalone che a me come comico piace, ma il fatto che questo film è la dimostrazione come un grosso battage pubblicitarioe e una forte campagna di marketing diano l'impressione di andare a vedere un fimone quando invece non è così.
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E poi ci lamentiamo che il cinema italiano non decolla, per forza: gli incassi li fa un film come questo che non ha nulla per meritarseli.
E' stato super sponsorizzato da Mediaset (infatti produce Taodue che indovinate a chi appartiene), Zalone praticamente è stato invitato in tutti i programmi Mediaset e addirittura hanno fatto uno speciale sul film in prima serata come se stessimo vedendo un kolossal alla Ben Hur.
Questo ci fa capire il vuoto totale del cinema italiano, come dice un recensore qui sopra si è passati dal cinepanettone al cine zalone.
E non critico Zalone che a me come comico piace, ma il fatto che questo film è la dimostrazione come un grosso battage pubblicitarioe e una forte campagna di marketing diano l'impressione di andare a vedere un fimone quando invece non è così.
Non buttate i soldi per vedere questo film, vale a malapena il tempo di vederlo in streaming a meno che vi fa ridere un genitore che insegna al figlio a dire le parolacce!!
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