Tulpa

Sará colpa mia che non ho capito lo spirito del film, o sará stata l'ora tarda in cui ho assistito alla proiezione, ma a tre quarti di film mi sono alzata e me ne sono andata, senza nemmeno la curiositá di rimanere per scoprire chi fosse l'assassino (e non sono stata l'unica!). Sono al Courmayeur Film Festival e devo dire che tra i tanti film in selezione, questo, é stato il piú deludente: dialoghi con poco spessore (devo ancora capire perché mezzo film é recitato in italiano e mezzo in Inglese), cast fiacco e a tratti ridicolo: il "guru" esoterico ha un viso comico e grottesco. Quando apre bocca l'atmosfera  diventa fantozziana: ha strappato la mia prima risata. Le donne del film non sono sexy ma volgari. Che é ben diverso. Salvo la Gerini che in confronto alle altre donne presenti nel fim é una perla di raffinatezza. Per il resto gli stereotipi ci sono tutti: trans, neri, nani, santoni, lesbiche, e un diavolo. Gli effetti speciali carenti: ho visto l'occhio piú mal fatto della storia del cinema horror e non vorrei nemmeno lontanamente rivedere la scena iniziale, dove una donna incaprettata al letto dall'amante, si vede recapitare dall'assassino che é misteriosamente entrato nella camera brandendo un coltello all'aria, i testicoli con pene incluso, tagliati allo sfortunato signore che era indaffarato a sniffare coca. Orripilante. E sarebbe paragonato questo film ai gialli/horror anni settanta? Ma per favore! Primo, erano gli anni settanta, tutto era diverso e fare adesso un film uguale a quelli degli anni settanta farebbe solo ridere: figuriamoci farlo peggio, come nel caso di Tulpa. La bravura sarebbe nel prendere ispirazione dai classici gialli italiani degli anni settanta e ottanta e realizzare un riadattamento per il pubblico di oggi in maniera creativa e sottile. Comunque il film secondo me, a dispetto degli elogi esagerati che ha ottenuto al Frignt di Londra, é da considerarsi un film comico.