ilaria pasqua
|
lunedì 14 aprile 2014
|
il vuoto assoluto
|
|
|
|
Provocazione, eccessi, una sfilata di corpi femminili in bella mostra, stretti in minuscoli bikini che non riescono a contenere l’esuberanza. Fiumi di alcol, feste interminabili, gente di tutti i tipi e voglia solo di divertirsi.
Il quinto film di Harmony Korine mette tutto in chiaro già dai primi minuti. Veniamo completamente travolti da questo scorrere di immagini che ci sbatte in faccia senza troppi complimenti gli eccessi dei giovani americani d’oggi.
Le quattro protagoniste sono compagne di college ma amiche da tutta la vita, sognano una vacanza di quel tipo per poter staccare finalmente la spina e il cervello e lasciarsi alle spalle le noiose giornate normali. Brit, Candy e Cotty le più spregiudicate e allo stesso tempo le più ingenue, passano da un festino all’altro senza nessuna interruzione, bevono e si fanno di crack, mentre la più delicata, Faith, nasconde ciò che realmente è dietro una facciata da brava ragazza con cui si confonde, e ne è talmente spaventata che rifiuta di scoprirla, scappando.
[+]
Provocazione, eccessi, una sfilata di corpi femminili in bella mostra, stretti in minuscoli bikini che non riescono a contenere l’esuberanza. Fiumi di alcol, feste interminabili, gente di tutti i tipi e voglia solo di divertirsi.
Il quinto film di Harmony Korine mette tutto in chiaro già dai primi minuti. Veniamo completamente travolti da questo scorrere di immagini che ci sbatte in faccia senza troppi complimenti gli eccessi dei giovani americani d’oggi.
Le quattro protagoniste sono compagne di college ma amiche da tutta la vita, sognano una vacanza di quel tipo per poter staccare finalmente la spina e il cervello e lasciarsi alle spalle le noiose giornate normali. Brit, Candy e Cotty le più spregiudicate e allo stesso tempo le più ingenue, passano da un festino all’altro senza nessuna interruzione, bevono e si fanno di crack, mentre la più delicata, Faith, nasconde ciò che realmente è dietro una facciata da brava ragazza con cui si confonde, e ne è talmente spaventata che rifiuta di scoprirla, scappando. È Faith la più cosciente delle quattro, sembra la più ingenua e invece è solo più legata alla realtà della sua vita.
Dalla prima parte di festini si passa a una seconda in cui entra in scena Alien, un James Franco come non l’avete mai visto, un trafficante di stupefacenti che vive il suo “sogno americano”. A braccetto con l’ “alieno” le ragazze continueranno il loro viaggio fino alla completa deriva. La violenza. Dalle pistole giocattolo dell’inizio si passa a quelle vere, non è un videogame, eppure le due più ciniche, quelle che resteranno fino alla fine, Brit e Candy, non sembrano nemmeno accorgersene.
Inquietante fino all’ultimo minuto, il film mostra lo sfacelo terribile degli adolescenti americani, quel passaggio, quella linea d’ombra che separa l’infanzia dalla maturità. Le due ragazze si lasciano completamente andare, come se non volessero guardare avanti, è una completa fuga dal futuro, dal dover combattere per esso. La voglia di staccare il cervello nasconde un vuoto assoluto, la desolazione di una generazione che ha perso se stessa e che non riesce a ritrovarsi.
C’è chi parla di eccessi gratuiti, io li ho trovati funzionali e come sempre Harmony Korine non ha solo un nome affascinante, sa quello che fa, Spring Breakers è elegante, colorato e contemporaneamente inquietante, sporco, scuro. Bello, bello da vedere, come quel magnifico piano sequenza della rapina, e le danze sulla spiagga, come la scena distruttiva della canzone di Britney Spears, trasformata in un inno di guerra, nell’abbandono assoluto della realtà. Korine il “regista maledetto” che deforma le convenzioni, le trasgredisce, con il suo stile graffiante, duro, spietato e onesto, ma stavolta persino nostalgico.
Oltre al magnifico montaggio, potente e perfetto è il sonoro, e la colonna sonora, con quel suono, la ricarica dell’arma che irrompe a intervalli mettendo i brividi. E la scelta delle attrici è chiaramente una provocazione forte: le due icone disney Selena Gomez e Vanessa Hudgens sono completamente messe a nudo. La generazione “Britney Spears”, andata in pezzi, distrutta dalle proprie mani ma forse ancor di più da una società che non sta più in piedi e che è marcia sin dalle fondamenta.
In conclusione so che questo film dividerà, ma un tentativo andrebbe fatto.
Recensione pubblicata in origine su: www.ilariapasqua.net
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ilaria pasqua »
[ - ] lascia un commento a ilaria pasqua »
|
|
d'accordo? |
|
airpix84
|
martedì 12 marzo 2013
|
spring break forever btchs
|
|
|
|
Harmony Korine ci trasporta nel mondo a noi lontano concettualmente del Break di Primavera, il non plus ultra delle feste per gli studenti americani, che niente ha a che vedere con le nostre "folli estati" nelle discoteche della Riviera Romagnola. E' da questo concetto che bisogna partire per capire che quello che vediamo e che può disturbare o colpire in questo film in realtà è tutto vero e se la storia di per sè offre poco ciò che conta è quel che descrive, un mondo dove delle ragazze (nel caso delle protagoniste del film, ma di ragazzi e ragazze nella vita reale) agli albori dell'indipendenza e maturità sono disposte a spingersi oltre il limite pur di ritrovare quel che loro credono di aver perso, o peggio ancora, non aver mai avuto, nella loro piccola e noiosa cittadina di provincia.
[+]
Harmony Korine ci trasporta nel mondo a noi lontano concettualmente del Break di Primavera, il non plus ultra delle feste per gli studenti americani, che niente ha a che vedere con le nostre "folli estati" nelle discoteche della Riviera Romagnola. E' da questo concetto che bisogna partire per capire che quello che vediamo e che può disturbare o colpire in questo film in realtà è tutto vero e se la storia di per sè offre poco ciò che conta è quel che descrive, un mondo dove delle ragazze (nel caso delle protagoniste del film, ma di ragazzi e ragazze nella vita reale) agli albori dell'indipendenza e maturità sono disposte a spingersi oltre il limite pur di ritrovare quel che loro credono di aver perso, o peggio ancora, non aver mai avuto, nella loro piccola e noiosa cittadina di provincia. L'alcol, le droghe, i ragazzi (fino ad un certo punto), i soldi e soprattutto la spensieratezza sono l'inebriante cocktail di emozioni che attirano questi giovani verso una settimana di vita che non si vorrebbe finisse mai fintanto che dura l'effetto di questa "droga" adrenalinica ma che, come impersonato qui dal personaggio di Selena Gomez, non appena inizia a mostrare la faccia più brutta e pericolosa crolla prepotentemente e ti fa venire voglia di ritornare al quel mondo si noioso ma nel suo piccolo sicuro, conscio che porterai sempre nel cuore questa esperienza e speranzoso che i ricordi di ciò che è stato vissuto, dal divertimento alla galera, abbiano presa sulla tua coscienza e ti aiutino a comprendere che forse la noia non vale la pena di essere spezzata con l'eccesso totale ma che basta solo poco di più e si può essere lo stesso felici e sicuri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a airpix84 »
[ - ] lascia un commento a airpix84 »
|
|
d'accordo? |
|
m.raffaele92
|
mercoledì 9 ottobre 2013
|
la purezza del sogno
|
|
|
|
Che cos’è “ Spring Breakers”? Commedia, drammatico, gangster, un film d’avventura o una bellissima storia d’amore? È tutto questo e di più. È uno di quei film che non trovano (né troveranno mai) una precisa collocazione negli scaffali delle videoteche.
Inizia come una ironica e pungente fotografia della perdita di valori di gran parte della cosiddetta “generazione X” (fattore indicativo, nel film, è la partecipazione e successivo distacco del personaggio interpretato da Selena Gomez al gruppo cattolico del quale fa parte), prosegue come un perverso spettacolo degli eccessi (droga, sesso, spinelli e chi più ne ha più ne metta: non manca nulla).
[+]
Che cos’è “ Spring Breakers”? Commedia, drammatico, gangster, un film d’avventura o una bellissima storia d’amore? È tutto questo e di più. È uno di quei film che non trovano (né troveranno mai) una precisa collocazione negli scaffali delle videoteche.
Inizia come una ironica e pungente fotografia della perdita di valori di gran parte della cosiddetta “generazione X” (fattore indicativo, nel film, è la partecipazione e successivo distacco del personaggio interpretato da Selena Gomez al gruppo cattolico del quale fa parte), prosegue come un perverso spettacolo degli eccessi (droga, sesso, spinelli e chi più ne ha più ne metta: non manca nulla). Il tutto presentato secondo l’estetica post-moderna da videoclip (campo nel quale ha esordito, sperimentato e lavorato il regista prima di approdare al grande cinema).
Poi, strada facendo, accade qualcosa di meraviglioso e inspiegabile: abbandonato ogni sottotesto sociale, un tour de force di colori, luci ed effetti psichedelici ci accompagna in una direzione diversa (sovrastante).
Il momento in cui Selena Gomez abbandona lo “spring break”, è indice di un (nuovo) punto di partenza. Da lì in avanti il film sprofonda pian piano (quindi si eleva) a sogno, e nulla ha più veramente un senso o un significato. Selena Gomez potrebbe essere la personificazione della realtà (e quindi delle responsabilità) che si trova (inevitabilmente) a disagio con un mondo che, a conti fatti, è tutto fuorché reale e concreto. Ciò che conta di lì in avanti è il paradiso terrestre (quindi una fuga dalla realtà) nella quale James Franco e le ragazze rimaste trovano il proprio “status” (ciò che vorrebbero essere). Lo spettatore non può che rimanere disorientato da questo forte sbalzo narrativo, ma è proprio lì che sta il valore del film. Poiché, come nel migliore dei sogni, la caducità e la sequenzialità degli eventi non sono (più) importanti. Ciò che rimane è un mare (un nulla, quindi un tutto) nel quale è dolce naufragare. Ecco allora che acquista senso la scena (bellissima, poetica, superba, ormai cult) della danza al tramonto delle ragazze sotto “Everytime” di Britney Spears.
L’ultima mezz’ora del film è quindi una pura immersione in un sogno esotico e alla fine, così come in tutti i sogni che accompagnano (o e spesso urtano) le nostre ore notturne, emerge la scissione tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere (la voce fuori campo delle ragazze durante la sparatoria finale che, nonostante sembrano aver trovato sé stesse in questo evento/dimensione onirica chiamato “spring break”, comunica ai propri genitori che “vorrebbero tornare a scuola e diventare delle brave ragazze”).
La stessa sparatoria finale nel giardino della villa dei gangsters poi, così come altre scene del film dove viene (in parte) suggerita una certa estetizzazione della violenza, unite all’ambientazione in quel della Florida, non possono che far pensare a Scarface (aspetto che potrebbe essere considerato come un piccolo valore aggiunto). Ma non fraintendete: le analogie (se di analogie si può parlare) col capolavoro di De Palma si fermano lì.
In fondo in fondo, per spiegare questo film basterebbe la famosa frase pronunciata da Tim Curry verso la fine di “The Rocky Horror Picture Show”: “don’t dream it, be it”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a m.raffaele92 »
[ - ] lascia un commento a m.raffaele92 »
|
|
d'accordo? |
|
tarantinofan96
|
giovedì 17 aprile 2014
|
film attuale
|
|
|
|
Le quattro protagoniste (Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Rachel Korine, Ashley Benson) sono adolescenti annoiate dalla loro vita monotona e in cerca di un po' di svago. Lo Spring Break sembra il momento ideale per staccare il cervello e passare un po' di tempo all'insegna del divertimento e dello sballo. Harmony Korine (regista di Gummo) analizza il lato oscuro e la psiche degli adolescenti di oggi. Adolescenti annoiati e depressi dalla loro esistenza monotona e dalla scuola che considerano come la cosa più opprimente e stressante. Vedono sempre le stesse cose ogni giorno e questo li porta a una voglia irrefrenata di svago e divertimento. Il Break è sostanzialmente la pausa primaverile in cui ogni adolescente può tirare fuori tutta la sua rabbia repressa e scaricarla in una settimana all'insegna dello sballo.
[+]
Le quattro protagoniste (Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Rachel Korine, Ashley Benson) sono adolescenti annoiate dalla loro vita monotona e in cerca di un po' di svago. Lo Spring Break sembra il momento ideale per staccare il cervello e passare un po' di tempo all'insegna del divertimento e dello sballo. Harmony Korine (regista di Gummo) analizza il lato oscuro e la psiche degli adolescenti di oggi. Adolescenti annoiati e depressi dalla loro esistenza monotona e dalla scuola che considerano come la cosa più opprimente e stressante. Vedono sempre le stesse cose ogni giorno e questo li porta a una voglia irrefrenata di svago e divertimento. Il Break è sostanzialmente la pausa primaverile in cui ogni adolescente può tirare fuori tutta la sua rabbia repressa e scaricarla in una settimana all'insegna dello sballo. La scelta delle protagoniste, derivanti dal mondo della Disney, rende il film ancora più riuscito. Tutti visi innocenti all'apparenza, ma appena si presentano gli eccessi ecco che quei visi innocenti diventano trasgressivi e crudeli tanto da lasciarsi trascinare sempre più a fondo dalla filosofia del nostro protagonista maschile,Alien, interpretato da un James Franco irriconoscibile e che supera se stesso. Si sa che quando lo sballo diventa troppo esagerato le conseguenze non tardano ad arrivare. Ed ecco arrivare la fatidica telefonata alla madre con la promessa di tornare a casa e di diventare una persona migliore nella vita e nello studio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tarantinofan96 »
[ - ] lascia un commento a tarantinofan96 »
|
|
d'accordo? |
|
valetag
|
lunedì 27 luglio 2015
|
spring breakers per sempre!
|
|
|
|
Quattro ragazze annoiate dal college attendono con ansia il Break di primavera. Sono pronte a tutto per una meritata settimana di trasgressione, disposte persino ad infrangere la legge. In vacanza ci si sente in paradiso, si va alla ricerca di sé stessi; tuttavia, se non si fa attenzione, al posto di ritrovarsi si rischia proprio di perdersi. Specialmente se ci si imbatte in tipi come Alien: rapper per hobby, criminale dal cuore d'oro per professione.
Harmony Korine, direttore d'orchestra di questa originale pellicola, mette in mostra la parte peggiore di una generazione cresciuta con tutto a portata di mano: figli di una societa' che li respinge e li rinnega, non possono far altro che distruggere tutto quello che sta intorno, e soprattutto distruggere se stessi, per poi poter finalmente giurare di volere e potere essere persone migliori.
[+]
Quattro ragazze annoiate dal college attendono con ansia il Break di primavera. Sono pronte a tutto per una meritata settimana di trasgressione, disposte persino ad infrangere la legge. In vacanza ci si sente in paradiso, si va alla ricerca di sé stessi; tuttavia, se non si fa attenzione, al posto di ritrovarsi si rischia proprio di perdersi. Specialmente se ci si imbatte in tipi come Alien: rapper per hobby, criminale dal cuore d'oro per professione.
Harmony Korine, direttore d'orchestra di questa originale pellicola, mette in mostra la parte peggiore di una generazione cresciuta con tutto a portata di mano: figli di una societa' che li respinge e li rinnega, non possono far altro che distruggere tutto quello che sta intorno, e soprattutto distruggere se stessi, per poi poter finalmente giurare di volere e potere essere persone migliori.
Il tutto circondato dalla decadenza del sogno americano, che da "faticare per trovare la felicità" si trasforma in "la felicità si trova nell'eccesso".
La storia si sviluppa con continui rewind e forward, con frasi "tormentone" più volte ripetute.
La fotografia molto pop, con colori vivaci, a mo' di videoclip, è ingannatrice: un po come assaggiare una torta per poi scoprire che non è affatto dolce. Lo sviluppo si dirige verso una conclusione infelice, trasmettendo allo spettatore una fortissima sensazione d'ansia.
Non per nulla sono state scelte come attrici delle star regine di programmi per adolescenti: Selena Gomez e Vanessa Hudgens, frutti della Disney; Ashley Benson, tra le protagoniste di Pretty Little Liars; e Rachel Korine (che suppongo abbia partecipato perché moglie del regista); hanno contribuito a questo gioco di contrasti.
Belle e pure all'esterno, marce e consumate all'interno.
Senza dimenticare la potentissima performance di James Franco (forse la migliore), irriconoscibile nei panni di Alien: dapprima serpente che spinge le quattro ragazze su una strada ancora peggiore di quella intrapresa, poi vittima lui stesso di quel mondo crudele che ha contribuito a creare.
Scelte incisive caratterizzano la colonna sonora: che sia un brano pop di Britney Spears (bad girl a sua volta), o il ritmo travolgente di Skrillex, ogni musica riesce ad enfatizzare le scene principali, creando una certa carica emotiva.
In conclusione, Spring Breakers non è affatto come ce lo si sarebbe aspettato: starà poi a ciascuno, a seconda della propria visione del mondo, decidere se si è rimasti impressionati in meglio o in peggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a valetag »
[ - ] lascia un commento a valetag »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
lunedì 2 marzo 2020
|
beata gioventù bruciata
|
|
|
|
Lo Spring Break è l'attesa vacanza di primavera, dove gli adolescenti partono per una settimana con l'unico intento di staccare la spina e divertirsi. Quattro ragazze, pur di parteciparvi, compiono una rapina in un fast food, ne escono indenne e si avviano così verso una settimana di eccessi fra droga, alcool e tanto divertimento. Ma gli eccessi iniziano a diventare pericolosi e la strada li porterà verso un rischio molto più alto. Riprese degne da videoclip musicali, tanta bella gioventù, musica e tramonti mozzafiato in grado di stemperare la vera realtà, un'adolescenza problematica vissuta dalle protagoniste attraverso delle scelte pericolose.
[+]
Lo Spring Break è l'attesa vacanza di primavera, dove gli adolescenti partono per una settimana con l'unico intento di staccare la spina e divertirsi. Quattro ragazze, pur di parteciparvi, compiono una rapina in un fast food, ne escono indenne e si avviano così verso una settimana di eccessi fra droga, alcool e tanto divertimento. Ma gli eccessi iniziano a diventare pericolosi e la strada li porterà verso un rischio molto più alto. Riprese degne da videoclip musicali, tanta bella gioventù, musica e tramonti mozzafiato in grado di stemperare la vera realtà, un'adolescenza problematica vissuta dalle protagoniste attraverso delle scelte pericolose.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
stefano capasso
|
mercoledì 9 settembre 2020
|
linguaggio e contenuto
|
|
|
|
Quattro adolescenti della provincia americana non sanno come organizzare le vacanze primaverile: mancano i soldi. Sono ragazze inquiete che cercano in tutti i modi di mettere a tacere quel disagio, con lo sballo e il nonsense. Organizzano una rapina e riescono a partire per la località di mare dove troveranno il classico ambiente sesso, droga e rock and roll. Dopo essere entrate in contatto con un rapper la situazione via via sfugge di mano, fino al climax finale.
Harmony Korine mette in scena un lavoro complesso, specialmente nell’aspetto realizzativo, per raccontare una storia di disagio portata alle estreme conseguenze. Se la storia è dunque un topos visto più volte la messa in scena è certamente più interessante, basata su un tempo non lineare, dove presente, flashback e flashforward si mescolano con grande frequenza e velocità.
[+]
Quattro adolescenti della provincia americana non sanno come organizzare le vacanze primaverile: mancano i soldi. Sono ragazze inquiete che cercano in tutti i modi di mettere a tacere quel disagio, con lo sballo e il nonsense. Organizzano una rapina e riescono a partire per la località di mare dove troveranno il classico ambiente sesso, droga e rock and roll. Dopo essere entrate in contatto con un rapper la situazione via via sfugge di mano, fino al climax finale.
Harmony Korine mette in scena un lavoro complesso, specialmente nell’aspetto realizzativo, per raccontare una storia di disagio portata alle estreme conseguenze. Se la storia è dunque un topos visto più volte la messa in scena è certamente più interessante, basata su un tempo non lineare, dove presente, flashback e flashforward si mescolano con grande frequenza e velocità. A questo si aggiungono diversi effetti grafici e distorsioni dell’immagine, il tutto per restituire in modo convincente il disagio esistenziale giovanile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano capasso »
[ - ] lascia un commento a stefano capasso »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
mercoledì 9 ottobre 2013
|
un film amorale e duro che si prende i suoi rischi
|
|
|
|
Quattro amiche, le arrapate Candy (Hudgens), Brit (Benson) e Cotty (Korine) e la timida e introversa Faith (Gomez), vogliono partire per lo Spring Break, la pausa primaverile dagli studi, ma non hanno soldi. Perciò dopo aver rapinato una tavola calda con un martello e una pistola ad acqua, realizzano il loro sogno: sulla costa atlantica le attende una settimana di sesso, droghe e alcol. Ma anche la prigione. Vengono arrestate per possesso di stupefacenti ma un gangster pianista della zona (Franco) gli paga la cauzione e le trascinerà nell’oblio della violenza, della paura e dell’american dream. Quando si chiude l’ultima inquadratura di Spring Breakers lo spettatore è stupito.
[+]
Quattro amiche, le arrapate Candy (Hudgens), Brit (Benson) e Cotty (Korine) e la timida e introversa Faith (Gomez), vogliono partire per lo Spring Break, la pausa primaverile dagli studi, ma non hanno soldi. Perciò dopo aver rapinato una tavola calda con un martello e una pistola ad acqua, realizzano il loro sogno: sulla costa atlantica le attende una settimana di sesso, droghe e alcol. Ma anche la prigione. Vengono arrestate per possesso di stupefacenti ma un gangster pianista della zona (Franco) gli paga la cauzione e le trascinerà nell’oblio della violenza, della paura e dell’american dream. Quando si chiude l’ultima inquadratura di Spring Breakers lo spettatore è stupito. Ha appena visto un’ora e mezzo di violenza, sesso, droghe e musica pop. Korine si prende un’ora e mezza per raccontarci il degrado della società americana di oggi, in particolare dell’adolescenza. È una specie di Bling Ring in salsa noir ma in confronto a questo il film della Coppola era un film per bambini. Ma il punto è questo: il regista-sceneggiatore non condanna niente di quello che mostra, ci racconta semplicemente una settimana di sballo puro. E qui è inevitabile porsi una domanda: qual è la morale? Non c’è. Anzi alla fine le ragazze non solo non muoiono, ma se ne vanno via in Ferrari, arrapate e violente come prima, se non di più. È un cinema amorale quello di Korine, perché una storia come questa non solo non ha morale, ma non può averla: il regista fa trionfare il “male” e il film finisce così. È un film di sregolatezze quindi, non sempre, anzi, mai condannate. Sta allo spettatore interpretare il film. Korine ci offre lo spunto, sta a noi coglierlo e pensarci su. Non è un film per ragazzi, ma che è importante che i ragazzi vedano, purché sappiano esserne disgustati e non affascinati. È questo il rischio del film e Korine fa un cinema che si prende i suoi rischi. E questo è un film estremo. È una specie di Arancia Meccanica attualizzata senza gli spunti futuristici del film di Kubrik. Ma come lo vede un film così un adulto? Probabilmente lo condannerebbe come un film gratuito, amorale e diseducativo. E come si può dargli torto? E d’altra parte è innegabile che una certa quantità di gratuità e manierismo siano presenti. Presentato in concorso a Venezia 2012.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
martedì 4 novembre 2014
|
gioventù da bruciare!possibimente viva!
|
|
|
|
Se si esclude la recitazione normale e la regia da videoclipparo in erba,Korine(anche sceneggiatore)non si discosta di un millimetro dal precedente "Trash Humpers".Per la milionesima volta si cerca di raccontare il mondo dei giovani d'oggi,ma si direbbe che qui siamo ancora fermi ai tempi di "Kids",di cui il regista era stato seneggiatore.Nient'altro che la compiaciuta e ambigua esaltazione di un gruppo di oche giulive e contente di essere tali,talmente insulse da far venire il vomito(non che chi gli sta intorno sia meglio,come mostrano le continue scene dei giovani bagnanti impegnati nei divertimenti più futili).Malcelata dietro le solite ipocrite sociologie da strapazzo.
[+]
Se si esclude la recitazione normale e la regia da videoclipparo in erba,Korine(anche sceneggiatore)non si discosta di un millimetro dal precedente "Trash Humpers".Per la milionesima volta si cerca di raccontare il mondo dei giovani d'oggi,ma si direbbe che qui siamo ancora fermi ai tempi di "Kids",di cui il regista era stato seneggiatore.Nient'altro che la compiaciuta e ambigua esaltazione di un gruppo di oche giulive e contente di essere tali,talmente insulse da far venire il vomito(non che chi gli sta intorno sia meglio,come mostrano le continue scene dei giovani bagnanti impegnati nei divertimenti più futili).Malcelata dietro le solite ipocrite sociologie da strapazzo.Almeno nei film di Larry Clark la crudezza non mancava;qui tanto per gradire pochissima violenza e sesso praticamente nisba.Tanta cagnara solo per mostrare che quello che i protagonisti agognano sono i soldi e fare quello che vogliono:accidenti che gran novità!Oltre a non essere credibile,il colpo di scena finale fa venire voglia di gettare il televisore(o il PC)dalla finestra.Il gigionissimo Franco,rasta e denti alla "Squalo" di 007,per colmo di bruttezza simula una fellatio alle canne di due pistole.Selena Gomez e Vanessa Hudgens,ex mocciosette di Disney Channel(ormai è una fabbrica di mostri,e Walt Disney starà scoperchiandosi la bara a testate!)si confrontano con ruoli "seri".Ma solo la seconda si mette in gioco(si fa per dire:una scena in piscina a un quarto d'ora dalla fine,spezzettata e spinta quanto una puntata de "La prova del cuoco"[ed è l'unica scena di sesso in tutto il film tra l'altro]).Purtroppo,anche questo film ha trovato i suoi fan in patria,complice una generazione di cinefili figlia dei blogger e di Facebook.Da noi gli incassi sono stati bassi,per fortuna.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
riccardo t.
|
domenica 10 marzo 2013
|
il vuoto totale
|
|
|
|
Se si è quel tipo di persona che del cinema gliene frega relativamente, e in sala ci va di rado, il modo in cui un film in uscita viene pubblicizzato, conta parecchio.
Se da il trailer si da l’impressione che vedrai una Notte da Leoni per giovani, o un altro Project X, nel caso di Spring Breakers depista parecchio.
Perché Spring Breakers non è una versione più trasgressiva dei teen movie, e non è un brutto film perché nel cast vediamo i nomi Hudgens – Gomez. Spring Breakers è il nuovo film di Harmony Korine, il personaggio instabile del cinema indie americano, il deformatore delle convenzioni, narratore di mondi e personaggi fuori dagli schemi, solo superficialmente scandalistici,ma pieni di verità che diventano simboli o metafore di una America non così perfetta, anzi sporca e anafettiva, costretta a interrogarsi con se stessa.
[+]
Se si è quel tipo di persona che del cinema gliene frega relativamente, e in sala ci va di rado, il modo in cui un film in uscita viene pubblicizzato, conta parecchio.
Se da il trailer si da l’impressione che vedrai una Notte da Leoni per giovani, o un altro Project X, nel caso di Spring Breakers depista parecchio.
Perché Spring Breakers non è una versione più trasgressiva dei teen movie, e non è un brutto film perché nel cast vediamo i nomi Hudgens – Gomez. Spring Breakers è il nuovo film di Harmony Korine, il personaggio instabile del cinema indie americano, il deformatore delle convenzioni, narratore di mondi e personaggi fuori dagli schemi, solo superficialmente scandalistici,ma pieni di verità che diventano simboli o metafore di una America non così perfetta, anzi sporca e anafettiva, costretta a interrogarsi con se stessa. Come Gummo(opera d’esordio del regista) e Mister Lonely, Spring Breakers, presentato alla scorsa mostra di Venezia, è un film complesso e difficile, e forse l’opera più compiuta del suo regista.
Brit(Ashley Benson) Candy(Vanessa Hudgens) Cotty(Rachel Korine) e Faith(Selena Gomez) sono 4 amiche sin dall’infanzia, che per guadagnare soldi per festeggiare alla grande lo Spring Break(le vacanze primaverili) decidono di rapinare un fast food. Dopo giorni di feste a base di alcol e droga, le ragazze vengono arrestate, e sulla loro strada si presenta il gangster Alien(James Franco)
Guardando le immagini che scorrono sullo schermo, veniamo travolti da ragazzi e ragazze in bikini che tra una bevuta e una tirata di coca, si divertono come se non ci fosse un domani. E forse, un domani non c’è davvero. Perché la maggior forza di Spring Breakers sta nello svuotare la sua narrazione, riempire di stimoli per poi ferire e lasciare inerme lo spettatore, con sequenze solo all’apparenza banali, derivazioni videoclippare troppo sature per essere vere. Ma di vero o meglio, di realistico, e la sensazione che la pellicola lascia, un senso di nulla cosmico, una generazione che ha perso se stessa, o non si è mai trovata, e cerca soddisfazioni edonistiche destinate a non durare troppo a lungo. Un film nichilista, che non lascia spazio a idealismi, se non distorti e distrutti; il vivere al massimo, l’essere protagonisti di una festa, quel brivido che scorre dopo aver ottenuto soldi illegalmente, sono il nuovo American Dream, spoglio di qualsiasi guida morale. E non è un caso che le varie scene ambientate all’interno di una chiesa sono impopolate, e non è un caso nemmeno che sarà la ragazza di nome Faith(fede) interpretata da Selena Gomez la prima ad abbandonare la deriva. Ma questo passaggio narrativo non è una speranza, e solo una resa incondizionata a una purezza ormai sfuggita, e qui il film e il suo regista compiono un atto geniale; destrutturando l’immaginario Disneiano a proprio piacere e per il proprio piacere, così che una canzone di Britney Spears suonata al pianoforte è un inno di guerra prima di atti violenti, non più melodia pacificatoria. E alla fine del film, si esce svuotati di tutto, con un profondo senso di tristezza, un film mortifero, e per questo immensamente bello, come la scena in piano sequenza della rapina, e con gli occhi ricolmi della bellezza visiva del film che sfrutta un eccellente mix cromatico, ci avviamo all’uscita, con occhi lucidi, ma con il cuore squarciato.
[-]
[+] bravo
(di francesco2)
[ - ] bravo
|
|
[+] lascia un commento a riccardo t. »
[ - ] lascia un commento a riccardo t. »
|
|
d'accordo? |
|
|