Il Sospetto |
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Un film di Thomas Vinterberg.
Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm, Anne Louise Hassing.
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Titolo originale Jagten.
Drammatico,
durata 115 min.
- Danimarca 2012.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 22 novembre 2012.
MYMONETRO
Il Sospetto
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Leggerezza del pensiero, pesantezza delle paroledi renato volponeFeedback: 38280 | altri commenti e recensioni di renato volpone |
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domenica 25 novembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I buoni propositi, se non sono supportati da prove ed evidenze oggettive, portano inesorabilmente alla diceria e alla maldicenza fino alla più totale e incontrollabile violenza. Il semplice sospetto, su una frase distorta o anche ingenuamente, ma falsamente argomentata, si trasforma in una crudele verità. Sfuggire dal vortice in cui si cade, anche se si affronta la realtà a muso duro, é praticamente impossibile. Questo é ciò che ci racconta con maestria Vinterberg in questo film. Di primo acchito ti viene da pensare che i metodi utilizzati per interrogare Clara, la bambina oggetto della presunta violenza, siano troppo lontani dalla realtà di una moderna e progredita Danimarca, ma a pensarci bene sono le reazioni tipiche della gente comune ad un fatto estraneo, improvviso e traumatico. Le difese psicologiche che si attuano prevedono l'attacco inderogabile ed un caprio espiatorio. Le famiglie si sentono oggetto fragile e ferito, anche se di fatto non lo sono, e proiettano la loro reazione per contrastare il senso di colpa sulla mancata difesa del piccolo innocente. Senso di colpa che non permetterà mai loro, nemmeno di fronte all'evidenza della verità di ritornare sui propri passi e non chiedere soltanto scusa, ma implorare il perdono. Così la società civile si trasforma in un tribunale dove l'accusato, seppure ingiustamente, subirà la peggiore delle condanna, il ludibrio a vita. É un film che si soffre in ogni minuto, ma é una grande verità su come le parole dette possano essere usate e distorte. In una società basata sulla comunicazione l'uso delle parole é indispensabile e diviene quanto mai pericolosa la leggerezza del pensare. Fatevi forza e andatelo a vedere.
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