scarecrow87
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lunedì 1 aprile 2013
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la mano di argento c'è e si fa sentire. ma...
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A mio vedere l'ultimo film riuscito di Argento risale al 1987, parlo di "Opera". Senza contare il ritorno al Thriller vecchio stile con "NonHoSonno" (da salvare solo a metà). Dopo la completa inutilità di "Giallo", Dario Argento ha deluso ancora, mi ha deluso ancora, ma anche questa volta solo a metà. Ormai noi estimatori del Cinema Argentiano siamo rassegnati, ci aspettiamo sempre il peggio, ma se poi non è proprio così, cerchiamo comunque d'ingoiare giù il boccone amaro.
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A mio vedere l'ultimo film riuscito di Argento risale al 1987, parlo di "Opera". Senza contare il ritorno al Thriller vecchio stile con "NonHoSonno" (da salvare solo a metà). Dopo la completa inutilità di "Giallo", Dario Argento ha deluso ancora, mi ha deluso ancora, ma anche questa volta solo a metà. Ormai noi estimatori del Cinema Argentiano siamo rassegnati, ci aspettiamo sempre il peggio, ma se poi non è proprio così, cerchiamo comunque d'ingoiare giù il boccone amaro. Come ne "La Terza Madre" ci ritroviamo davanti ad un plot originale (in questo caso rivisto alla maniera di Argento, visto che il soggetto è preso dal romanzo di Bram Stoker), ma con una realizzazione sulla soglia del pessimo. Scenografia al 50% ricostruita al computer, effetti speciali degni del peggior videogioco per play station (la scena di Dracula nelle vesti di una cavalletta gigante, supera il limite del trash), recitazione opinabilissima di quasi l'80% del cast (Asia Argento neanche la considero, dato che fa tutto tranne che recitare). La colonna sonora nonostante sia d'effetto in alcune scene, è anemica e priva d'emozioni. Riporto intenzionalmente all'attenzione il brano nei titoli di coda, che sembra essere uscito dal peggior album dei Lacuna Coil. Molto buona invece la fotografia di Tovoli, compatta, pulita e mai pervasiva. Per quanto riguarda le inquadrature e i movimenti macchina, nelle prime Dario Argento pare ricordarsi del mestiere che faceva nella vita (cinematografica) precedente, nei secondi purtroppo sembra aver dimenticato quello che a suo tempo fu il tratto distintivo.
Non mi sento di spalare troppo fango su questo film, prima di tutto per l'affetto che ho nei confronti di Argento, poi perchè mi aspettavo davvero di peggio e ho sofferto molto prima di decidermi a vedere questo Dracula 3D. Il 3D se lo poteva evitare, il film avrebbe funzionato anche senza, anche se verrebbe da usarlo come capro espiatorio per i decadentissimi effetti speciali. Il tema dell'amore era inevitabile, dato il soggetto e per questo in alcune scene potrebbe raffiorare il bruttissimo ricordo (per il sottoscritto) de "Il Fantasma Dell'Opera", che reputo il film più inutile dell'intera filmografia Argentiana. La mano di Argento c'è e si fa sentire (come già accennato, non nei movimenti macchina), ma oltre questo, nulla di nuovo. Ormai il Maestro farebbe bene ad appendere la cinepresa al chiodo (e lo dico con immenso dolore). A quanto pare Argento riesce ad incarnare tutti i limiti ed il cattivo gusto del cinema italiano del XXI secolo. In definitiva Dracula 3D, più riuscito de "La Terza Madre", di sicuro migliore di "Giallo". I tempi de "L'uccello Dalle Piume Di Cristallo" sono ormai finiti da un pezzo questo lo sappiamo benissimo, e non sono finiti solo per il Maestro, ma anche per l'Italia.
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onufrio
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sabato 30 marzo 2013
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argento che non luccica
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Di Dracula oramai ne abbiamo visti sin troppi, mancava la versione del maestro Argento, ma davvero ne è valsa la pena? il 3D rende il tutto ancora peggiore di come sia già realmente questo film, il sangue che schizza ormai non fa più paura, i lupi non spaventano più, tutto è prevedibile per un tema già trito e ritrito, serviva appunto il tocco dell'artista, ma evidentemente questo non è accaduto; questo film scivolerà nell'anonimato assieme a tanti altri Dracula della storia cinematografica.
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ciccio benzina
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venerdì 29 marzo 2013
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splatter usato male per uno come argento
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Superiore a molti film di Argento degli ultimi tempi , negli anni 70 e' stato un maestro indiscusso che purtroppo si e' perso nel mondo della nuova generazione che vuole solo quattro effettacci 3D su uno sfondo con attori incompetenti . Per questo il maestro ha voluto mischiare il suo metodo super efficace di horror con il 3D in modo da far tornare al cinema la storia del genere horror soddisfando i suoi fan e le nuove generazioni . Purtroppo quello che Dario Argento non ha ben capito e' che mischiare questi due generi puo portare a una grossa"buffonata" , il risultato non e' questo pero' , perché' nonostante tutto il nostro Dario riesce a cavarsela in entrambi i sistemi .
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Superiore a molti film di Argento degli ultimi tempi , negli anni 70 e' stato un maestro indiscusso che purtroppo si e' perso nel mondo della nuova generazione che vuole solo quattro effettacci 3D su uno sfondo con attori incompetenti . Per questo il maestro ha voluto mischiare il suo metodo super efficace di horror con il 3D in modo da far tornare al cinema la storia del genere horror soddisfando i suoi fan e le nuove generazioni . Purtroppo quello che Dario Argento non ha ben capito e' che mischiare questi due generi puo portare a una grossa"buffonata" , il risultato non e' questo pero' , perché' nonostante tutto il nostro Dario riesce a cavarsela in entrambi i sistemi . Il film in teoria poteva meritare anche di piu' ma i difetti sono i seguenti : Asia Argento ( ridicola in tutto perche' e' doppiata come la Tassoni nel " Bosco 1 " ) , il sangue sembra pesto rosso , e per ultimo ma non ultimo l'amantide religiosa che sembra esser uscita da un film della asylum. Per il resto ci siamo abbastanza apparte scene inutili , e la mosca appiccicata sulla pellicola per fare piu' 3D . Voto finale: 6
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raysugark
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martedì 26 marzo 2013
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da chi piace il genere horror 3d
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Un film abbastanza diverso ad altri film del regista Argento, essendo un film in 3D con effetti speciali che può coinvolgere la profondità e gli attori straordinari tra cui Rutger Hauer in Van Helsing e Thomas Kretschmann in Dracula. Un film che sembra uscito dal stesso libro di Bram Stoker, Argento con il 3D coinvolge sulla paura e di sembrare che ci è proprio nel film. Un film che può essere visto da chi piace il genere Horror in 3D.
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(di evildead)
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raysugark
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domenica 24 marzo 2013
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un film che si può affascinare con il 3d
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Non mi aspettavo che fosse un film diverso rispetto ad altri film di Argento soppratutto facendolo in 3D. L'intepretazione di Thomas Kretschmann in Dracula è molto più romantico e sanguinario, Van Helsing un uomo molto preparato in tutto a fermare il conte.
Un film che si può affascinare con il 3D. Rispetta abbastanza il romanzo non tutto ma in parte.
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kyotrix
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domenica 24 marzo 2013
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orrore
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Un vero film d'orrore, nel senso che e' orripilante, ci vuole coraggio nel guardarlo tutto.
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virginia1982
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mercoledì 20 marzo 2013
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fiasco colossale
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Si salvano solo le ambientazioni e i costumi. Film molto mediocre e per niente convincente. Dal maestro dell'horror e da una storia stimolante come quella del "principe delle tenebre" conte Dracula ci si aspettava anche solo un pochino di più.
Un richiamo forte e probabilmente voluto al gotico baviano uno per tutti "Operazione paura" , ma non convince, non si apprezza neanche l'intento intelligente e neppure la lunga esperienza da cineasta del pur sempre sommo Argento. Storico e prepotente regista, grande ormai forse solo in passato. Un conte sconcludente, inutile e per nulla affascinante, si riesce a mettere in ridicolo anche il buon Rutger Hauer. Musiche leggermente buone, effetti speciali direi comici.
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Si salvano solo le ambientazioni e i costumi. Film molto mediocre e per niente convincente. Dal maestro dell'horror e da una storia stimolante come quella del "principe delle tenebre" conte Dracula ci si aspettava anche solo un pochino di più.
Un richiamo forte e probabilmente voluto al gotico baviano uno per tutti "Operazione paura" , ma non convince, non si apprezza neanche l'intento intelligente e neppure la lunga esperienza da cineasta del pur sempre sommo Argento. Storico e prepotente regista, grande ormai forse solo in passato. Un conte sconcludente, inutile e per nulla affascinante, si riesce a mettere in ridicolo anche il buon Rutger Hauer. Musiche leggermente buone, effetti speciali direi comici. Se desiderate vedere un buon Dracula ammirate la maestria di Coppola e del sensualissimo Gary Oldman.
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vigi75
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domenica 17 marzo 2013
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delusione
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Dal maestro italiano dell’horror non mi sarei mai aspettato un film così squallido! Per me dovrebbe pensare al pensionamento!
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kanc52
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sabato 1 dicembre 2012
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povero conte...e poveri noi
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Per me era un obbligo, due miti in un solo colpo: Dario Argento e Dracula. Ne è restato uno solo, è facile profezia augurarsi in eterno.
Credo ormai di essere in buona compagnia se dico che il nostro Argento difficilmente la smetterà di deluderci, noi vecchi tifosi del maestro del brivido italiano insieme al grande Bava e a Pupi Avati di Zeder e La casa delle finestre che ridono, dobbiamo rassegnarci: l’abbiamo proprio perso come regista di film “de paura”.
Non può alleviare, l’uso del modernissimo 3D, un parere completamente negativo di questo Conte Dracula esasperato nel gradguignolesco che a momenti scade quasi nello splatter d’animazione in scene da pseudo western e affoga in un romanticismo senza pulsioni romantiche forti.
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Per me era un obbligo, due miti in un solo colpo: Dario Argento e Dracula. Ne è restato uno solo, è facile profezia augurarsi in eterno.
Credo ormai di essere in buona compagnia se dico che il nostro Argento difficilmente la smetterà di deluderci, noi vecchi tifosi del maestro del brivido italiano insieme al grande Bava e a Pupi Avati di Zeder e La casa delle finestre che ridono, dobbiamo rassegnarci: l’abbiamo proprio perso come regista di film “de paura”.
Non può alleviare, l’uso del modernissimo 3D, un parere completamente negativo di questo Conte Dracula esasperato nel gradguignolesco che a momenti scade quasi nello splatter d’animazione in scene da pseudo western e affoga in un romanticismo senza pulsioni romantiche forti.
La materia è certo delicata. Il tema letterario è quello che nel cinema ha subito il maggior saccheggio (siamo ormai oltre i 250 film), quindi i termini di paragone non mancano. Solo in ordine cronologico: l’inarrivabile Nosferatu di Murnau (1922), Dracula di T. Browning (1931) Vampyr di Dreyer(1932) in un accecante contrasto cromatico claustrofobico il vampiro è una donna e l’ispirazione letteraria è Carmilla di Le Fanu; Dracula il vampiro (1958), il primo della saga della Hammer con la grande coppia Christopher Lee-Dracula e Peter Cushing-Van Helsing. Nei tempi più recenti Herzog con il suo Nosferatu (1979), rende un grande omaggio all’espressionismo tedesco con Klaus Kinski che emula il conte Orlok di Murnau, ultimo maestro Coppola con Bram Stoker’s Dracula(1992), che storicizza ed enfatizza la figura del principe delle tenebre. Per dire di registi con cui a mio parere, affrontando il tema Dracula al cinema è impossibile non fare i conti.
Dario Argento parrebbe ispirarsi alle produzioni della Hammer, quelle dove il sangue c’è e si vede, ma il contesto non è lo stesso. Oggi troppe sono le teste mozzate, le membra recise e i zampilli di liquido rosso che fuoriesce da più parti per cui il senso del patetico viene imperiosamente a galla.
Argento dovrebbe saperlo e quindi ci annoia più che spaventarci, ci fa quasi ridere con quelle scene che ci riportano alla memoria le risse nei vecchi saloons del far west.
Il mistero del vampiro non è nel sangue, bensì nel suo essere il non morto che non può vivere alla luce del sole, che non può amare se non procura morte all’amata, che si porta addosso la condanna alla vita eterna.
Dracula è la summa delle contraddizioni filosofiche: bene e male, amore e repulsione, buono e cattivo, giusto e ingiusto, vita e morte.
L’esplorazione di queste antinomie è da tempo l’assillo dell’uomo, nell’arte soprattutto e quindi il cinema non poteva tirarsi indietro; credo sia questo il motivo per cui il romanzo di Bram Stoker è stato, in ormai cento anni di visioni, soggetto ispiratore come nessun altro.
Se le contraddizioni portano a molti interrogativi e a una vasta gamma di opinioni e tesi, è sempre bene non eccedere e soprattutto scadere in funamboliche divagazioni registiche.
Dracula può essere nebbia e lupo, vento e pipistrello, ma non certo diventare una ridicola mantide verde.
Il livello dei dialoghi e della recitazione è bassissimo; gli attori in troppi momenti paiono al servizio della moderna tecnologia, con pose e apparizioni manieristiche stralunate e in definitiva improponibili. Passi per Asia Argento che non è certo Anna Magnani, ma sapendo di Rutger Hauer in Blade Runner, è lecito portarsi le mani ai capelli.
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[+] perfettamente d'accordo
(di nino pell.)
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