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"Beast of Burden"(Jesper Ganslandt, sceneggiatura di Adam Hoelzel, 2018)mostra un pilota militare in crisi, anche per i problmei di salute della moglie, che trasporta droga oltre il confine con io Mexico. Di per sé una storia"ordinaria"o quasi, diremmo, se non che segnala problemi sociali ed anche esistenziali: A)L'assicurazione sanitaria negli States non copre determinate prestazioni mediche e chirurgiche, per cui diviene indispensabile avere altri tipi di assicurazione oppure"deviare"dalla"retta via", dandosi ad attività lucrose, penalmente colpevoli, pericolose come quella del film: B) il dramma esistenziale del pilota ridotto a fare da"corriere della droga"oltre a tutto con il"Cartello"mmexicano, con tutti i pericoli annessi e connessi e il rischio di essere continuamente non solo scoperto ma ucciso o dai delinquenti(narcos)oppure dalle polizie di frontiera oppure di incappare in incidenti vari. Quando la moglie viene rapita(non p chiarissimo da parte di chi, anche se sembra sia stata rapita dai"narcos"o dai loro emissari, il pilota è in volo o in procinto di arrivare, dunque la suspense si crea, riguardo alla sorte sia del pilota sia della moglie, in un intrico che comunque non si "scioglie"così felicemente, tanto che una sorta di(immaginario?Potrebbe essere tale, in realtà)happy end non sembra rientrare in quanto vediamo e sentiamo, complessivamente "percepiamo" durante il film. Si vede sempre il protaognista Daniel Radcliffe, impegnato nelle manovre di volo ma contemporaneamente con il telefono in mano, chiamato dalla moglie, dai suoi rapitori, dai narcos, dalla polizia, dai responsabili delle "missioni di pace", dunque la querelle è sempre presente e in cià risieda l'interesse del film, che non è opera travolgente ma neppure disprezzabile. El Gato
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