garcia
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martedì 9 luglio 2019
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grande brian77!!
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condivido in pieno la recensione di brian77!, il film in questione è medio, alcune trovate fanno ridere, e non c'è nessuna volgarità, è giustissimo a mio parere l'osservazione di brian77 su quasi amici, che intriso di melassa e ipocrisia, ci vuole insegnare qualcosa, diventando invece a mio parere patetico, poi naturalmente questo è solamente il mio punto di vista, by stefano
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elgatoloco
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lunedì 17 settembre 2018
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solita(il che non è di per sé negativo)commedia
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Se si definisce"solita"questa ccommedia("Buona giornata", 2012) dei Vanzina(il compianto Carlo regista e lui e il fratello Enirco come autori del soggetto e della sceneggiatura)non è un'offesa: in realtà come sempre, ma più che in altre occasioni i due non grandi auttori fotografano il"bel mondo", dal palazzinato evasore al principe nullafacente, dall'onorevole inquisito che letteralmetne fa votare anche i morti, al notaio napoletano che spaccia per figlia una escort russa di notevole "appeal"quando la moglie torna in casa prima del previsto etc.Ottimi interpreti, a modo loro però, Diego Abatantuono, Paolo Conticini, Chiara Francini, Lino Bandi, Vincenzo Salemme(il solito, ma un po'meglio, forse, che in altre occasioni), Maurizio Mattioli, un Christian De Sica che non cambia mai, Teresa Mannino e per i"frizziani"di sempre, una delle ultime comparsate del conduttore TV amatissimo da molte persone.
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Se si definisce"solita"questa ccommedia("Buona giornata", 2012) dei Vanzina(il compianto Carlo regista e lui e il fratello Enirco come autori del soggetto e della sceneggiatura)non è un'offesa: in realtà come sempre, ma più che in altre occasioni i due non grandi auttori fotografano il"bel mondo", dal palazzinato evasore al principe nullafacente, dall'onorevole inquisito che letteralmetne fa votare anche i morti, al notaio napoletano che spaccia per figlia una escort russa di notevole "appeal"quando la moglie torna in casa prima del previsto etc.Ottimi interpreti, a modo loro però, Diego Abatantuono, Paolo Conticini, Chiara Francini, Lino Bandi, Vincenzo Salemme(il solito, ma un po'meglio, forse, che in altre occasioni), Maurizio Mattioli, un Christian De Sica che non cambia mai, Teresa Mannino e per i"frizziani"di sempre, una delle ultime comparsate del conduttore TV amatissimo da molte persone...Daria Baykalova era la supersexy di turno... Tutto finisce, come molte cose e molti spettacoli, a tarallucci(mai capito per bene che cosa siano)e TV... Sanza infamia né lode, in complesso, ma questo è un cinema cronachistico, con un film realizzato nel 2012, uno degli anni della crisi, con gli interventi pesanti della Guardia di Finanza, ordinati dal governo Monti, altrimenti giudicabile(per altre leggi)anche molto negativamente... El Gato
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evildead
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mercoledì 24 agosto 2016
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giornata poco buona
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2 stelle solo alla simpatiae professionalita' degli interpreti ; trama inconsistente ,episodi insignificanti ,dialoghi stracotti. Finale imbarazzante con Frizzi nello studio del programma tv "I soliti ignoti" . Laciate perdere ,Davvero ,piu' che brutto ,inutile.
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enzo70
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martedì 15 settembre 2015
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un film che senza pretese fa sorridere
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Tipico film dei fratelli Vanzina, buona giornata è il solito zibaldone di gag all’italiana che ha il merito di non avere alcuna pretesa. E così un po’ si ride, alla fine i Vanzina conoscono bene il mestiere, sanno scegliere bene gli attori, metti Christian De Sica, Diego Abatantuono e alla fine il film esce. Insomma i vari episodi, il nobile decaduto, il notaio napoletano sposato con una donna insopportabile che viene scoperto a letto con una escort, il politico che cerca l’impunità al Senato, l’imprenditore evasore che aspetta la visita della guardia di finanza, insomma, la scrittura dei Vanzina ha abbondanza di soggetti, il film funziona se, come detto, non si hanno pretese, di nessun tipo.
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Tipico film dei fratelli Vanzina, buona giornata è il solito zibaldone di gag all’italiana che ha il merito di non avere alcuna pretesa. E così un po’ si ride, alla fine i Vanzina conoscono bene il mestiere, sanno scegliere bene gli attori, metti Christian De Sica, Diego Abatantuono e alla fine il film esce. Insomma i vari episodi, il nobile decaduto, il notaio napoletano sposato con una donna insopportabile che viene scoperto a letto con una escort, il politico che cerca l’impunità al Senato, l’imprenditore evasore che aspetta la visita della guardia di finanza, insomma, la scrittura dei Vanzina ha abbondanza di soggetti, il film funziona se, come detto, non si hanno pretese, di nessun tipo.
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biccio98
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mercoledì 4 giugno 2014
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wow che casino!
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Wow che casino, sto film è davvero un ritorno dello squadrone di grosso calibro! Da De sica a Banfi se ride!
"Avete voluto 'a democrazia! ?! Eh mo ve la pigliade n'der culo"
Geniale!
Una serie di episodi uniti da una voce fuori campo con alti e bassi (più alti dai) De sica è il migliore , nonostante l'età non perde mai la sua brillantezza, Banfi ha la storia più comica, Abattantuono sotto tono come la Mannino e aihme' Conticini, Saleme non male , specialmente al finale, Mattioli ha spirito ma ha un ruolo che forse predilige più che abbattere ciò che va a criticare (in modo involontario sicuramente).
Cirilli un pesce fuor d'acqua! Carlo vanxpzina confeziona una buona commedia, anche se un po scarsa di trama , niente di speciale ma apprezzabile 2, 5 è il voto migliore!
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scarlett
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giovedì 27 febbraio 2014
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il buongiorno si vede dal mattino
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Secondo un vecchio detto, “il buongiorno si vede dal mattino” cioè se una giornata comincia bene allora, si spera, tutto andrà per il verso giusto. Viceversa se ci si alza fin dal mattino con la luna storta, la sfiga e il malumore finiranno per rovinare l’andamento dell’intera giornata.
Ne sa qualcosa il buon Carlo Vanzina che, con lo stile soft ed esilarante dei Cinepanettoni, dirige questa commedia in cui da Nord a Sud, attraverso sei simpatici episodi, ci affacciamo su una qualunque giornata degli italiani.
Abbiamo un De Sica principe che, appartenente a quella nobiltà economicamente in decadenza, non perde l’atteggiamento sofisticato scroccando qua e là, tra eventi mondani e vernissage di quartiere.
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Secondo un vecchio detto, “il buongiorno si vede dal mattino” cioè se una giornata comincia bene allora, si spera, tutto andrà per il verso giusto. Viceversa se ci si alza fin dal mattino con la luna storta, la sfiga e il malumore finiranno per rovinare l’andamento dell’intera giornata.
Ne sa qualcosa il buon Carlo Vanzina che, con lo stile soft ed esilarante dei Cinepanettoni, dirige questa commedia in cui da Nord a Sud, attraverso sei simpatici episodi, ci affacciamo su una qualunque giornata degli italiani.
Abbiamo un De Sica principe che, appartenente a quella nobiltà economicamente in decadenza, non perde l’atteggiamento sofisticato scroccando qua e là, tra eventi mondani e vernissage di quartiere. Lino Banfi, invece, è un politico che, accusato di frode e corruzione, deve mettere insieme i voti al Senato che gli eviteranno l’arresto. Paolo Conticini è un tifoso sfegatato della Fiorentina, talmente superstizioso da snervare la storica fidanzata (Chiara Francini) che, dopo nove anni di fidanzamento, vorrebbe sposarsi. Teresa Mannino è una manager di successo che, rifiutando le sue origini meridionali, vive a Milano e ama ogni forma di tecnologia. Diego Abadantuomo è un padre di famiglia non molto amato e rispettato dai suoi familiari che dal Nord si è trasferito in Puglia. Maurizio Mattioli è un evasore fiscale che, avendo ricevuto una soffiata su una prossima visita della Guardia di Finanza, sta a “fa’ sparir tutto” assieme al loquace assistente (Gabriele Cirilli). Vincenzo Salemme è un notaio napoletano che, essendosi azzardato a chiamare una escort, si trova in guai seri con l’isterica moglie (Tosca D’aquino), passando da “Guerra e pace” a “Delitto e castigo”.
E così tra disavventure, truffe, partite allo stadio, corna, tradimenti, ricatti, inaugurazioni, eventi mondani, criceti spappolati, cene sgangherate e quant’altro i nostri protagonisti cercheranno di portare a termine la loro giornata, nel bene e nel male.
Scene molto divertenti sono quelle tra il politico Banfi e la “Bernarda”, mentre altre ci raccontano le disavventure della manager che viene rispedita a Lampedusa e il meridionalissimo e geniale colpo di “mischini”.
Ci fanno troppo ridere i battibecchi dei coniugi napoletani e lo spettacolo delle “Troiane”, come l’arte mima la vita. E ridiamo ancora per lo zio anziano e mezzo rimbambito di Mattioli e per le manie di Conticini per la sua squadra del cuore.
Eccezionale la performance di Christian De Sica che con il suo fare spocchioso e sprezzante ci ricorda tanto il padre Vittorio nell’interpretare personaggi immortali come il Conte Max o lo zio aristocratico di “Uomini e nobiluomini”.
Dulcis in fundo lo sketch finale che, arrivando a coinvolgere Fabrizio Frizzi (chiamato “Frizzoli” da Banfi) nella sua trasmissione “i soliti ignoti”, tira fuori il meglio della comicità degli attori facendoli uscire dai personaggi.
Come sempre, c’è da aspettarsi numerose critiche e giudizi negativi riguardo i film realizzati dai fratelli Vanzina in quanto vengono spesso etichettati come film patetici, squallidi, volgari, superficiali e nemmeno tanto comici. Io, personalmente, non li recrimino più di tanto in quanto penso che paradossali o meno siano comunque un ritratto forse un po’ grottesco della nostra società e, lungi dalla troppa serietà, ci regalano momenti di grande e leggera ilarità.
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gigin1002
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domenica 17 marzo 2013
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mi aspettavo di peggio .....
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Volevo vedermi Buona giornata , ma .... leggendo le recensioni , non l' ho visto più . Dopo qualche mese dalla sua uscita l ' ho visto ( perchè non mi fido mai delle recensioni ) e non mi sembrava penoso o altre critiche che ho letto su My Movies , anzi , una carina commedia che non lascia granchè . Anche noioso ad alcune scene ad esempio quella con Lino Banfi ( ecco quella era penosa ) oppure Paolo Conticini "Il tifoso" o il principe con Christian De sica , eccetto queste tre scene , il film poteva averne anche tre di stelle ...........
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onufrio
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mercoledì 27 febbraio 2013
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cosa bolle nella pentola della commedia italiana
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Ennesima commedia dei fratelli Vanzina piena di stereotipi e di luoghi comuni: un principe povero, un imprenditore evasore, una manager ipertecnologica,un senatore con qualche problema con la giustizia, ed altre vicende ancora, naturalmente non può non mancare il tradimento e lo scandalo a sfondo sessuale; il film si svincola in vari episodi che s'ambientano in tutta Italia, il cast è di tutto rispetto, attori dotati di grossa comicità vi partecipano, ma ciò che manca come spesso accade in questi anni nella commedia italiana è la poca consistenza delle trame, cose trite e ritrite, nessuna idea nuova, la stessa minestra riscaldata e servita in maniera diversa, ma il gusto è sempre quello.
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ultimoboyscout
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giovedì 20 dicembre 2012
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avete voluto la democrazia?
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I Vanzina, dopo aver rimesso mano alle sorti del cinepanettone con tanto di ritorno alle vacanze cortiniane, puntano sulla commedia sociologica d'attualità, un instant movie ai tempi del governo tecnico. E il risultato è una giornata in Italia di sette personaggi italiani, tutti diversissimi, tipicamente nostrani. Le disavventure svariano da nord a sud e vedono protagonisti un senatore truffaldino, un tifoso scaramantico, un principe in rovina, un notaio comico-fedifrago, una manager finto-milanese, un vero milanese trapiantato in Puglia e un imprenditore evasore fiscale. I legami con l'attualità sono evidentissimi nella storia del Senatore LoBianco che in attesa della votazione sulla richiesta d'arresto nei suoi confronti (vedi il caso Alfonso Papa) si rende conto che mancherà il voto di un collega morto mentre si trastullava con un trans (vedi il caso Piero Marrazzo) oppure nella storia dell'imprenditore cialtrone che ignora il fisco vantandosene, finendo per essere smascherato non dai finanzieri ma dal figlio solito idiota.
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I Vanzina, dopo aver rimesso mano alle sorti del cinepanettone con tanto di ritorno alle vacanze cortiniane, puntano sulla commedia sociologica d'attualità, un instant movie ai tempi del governo tecnico. E il risultato è una giornata in Italia di sette personaggi italiani, tutti diversissimi, tipicamente nostrani. Le disavventure svariano da nord a sud e vedono protagonisti un senatore truffaldino, un tifoso scaramantico, un principe in rovina, un notaio comico-fedifrago, una manager finto-milanese, un vero milanese trapiantato in Puglia e un imprenditore evasore fiscale. I legami con l'attualità sono evidentissimi nella storia del Senatore LoBianco che in attesa della votazione sulla richiesta d'arresto nei suoi confronti (vedi il caso Alfonso Papa) si rende conto che mancherà il voto di un collega morto mentre si trastullava con un trans (vedi il caso Piero Marrazzo) oppure nella storia dell'imprenditore cialtrone che ignora il fisco vantandosene, finendo per essere smascherato non dai finanzieri ma dal figlio solito idiota. Non mancano nemmeno ossessioni tipicamente italiche come il calcio e il sesso, con le corna pronte a spuntare ovunque e la crisi che fa capolino coi soldi che vanno e vengono da segretissimi conti svizzeri. Solo alla fine le storie si intrecceranno, per riunirsi in un altro grande must italiano, ovvero la televisione, uno degli ultimi punti di riferimento di un paese in crisi d'identità. E il volto di Frizzi chiude il film mentre tutti si accusano di essere causa del declino del Paese facendo scadere il film nella solita caciara. Film comico corale in cui l'unico comun denominatore vuole essere l'ottimismo col quale questi sette personaggi cercano di superare le tante più o meno piccole tragedie quotidiane.
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cenox
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mercoledì 19 dicembre 2012
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trama inesistente in questo cinecocomero
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Di certo ci sono film peggiori di questo, però trovo che quando non si hanno idee come in questo caso sarebbe meglio lasciar perdere piuttosto che girare a tutti i costi! Il film dovrebbe presentare, una serie di situazioni con soggetti diversi e in diverse zone d'Italia, che rappresentino ciascuno uno spaccato della vita italiana. C'è un solo problema: non solo sono davvero pochissime le situazioni che fanno sorridere (e sottolineo sorridere!) ma se ciascuna storia viene presa singolarmente, ci si accorge che quasi non hanno il minimo senso, se non quello di far trascorrere al film la canonica ora e mezza. Il finale poi da solo meriterebbe una stella, perchè chiude in maniera oscena il film, con l'unico scopo di far ritrovare allo spettatore tutti i protagonisti delle storielle in un'unica scena.
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Di certo ci sono film peggiori di questo, però trovo che quando non si hanno idee come in questo caso sarebbe meglio lasciar perdere piuttosto che girare a tutti i costi! Il film dovrebbe presentare, una serie di situazioni con soggetti diversi e in diverse zone d'Italia, che rappresentino ciascuno uno spaccato della vita italiana. C'è un solo problema: non solo sono davvero pochissime le situazioni che fanno sorridere (e sottolineo sorridere!) ma se ciascuna storia viene presa singolarmente, ci si accorge che quasi non hanno il minimo senso, se non quello di far trascorrere al film la canonica ora e mezza. Il finale poi da solo meriterebbe una stella, perchè chiude in maniera oscena il film, con l'unico scopo di far ritrovare allo spettatore tutti i protagonisti delle storielle in un'unica scena.
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