alex2044
|
venerdì 1 marzo 2013
|
un gran bel film
|
|
|
|
Dopo averlo al Torino film festival sono tornato a vederlo sempre un gran bel film .
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
dadab.
|
venerdì 1 marzo 2013
|
dramma classicheggiante in chiave post-moderna
|
|
|
|
L'idea di un nuovo adattamento cinematografico di Anna Karenina, non si direbbe certo una novità. Anzi è probabilmente un rischio confrontarsi con le molteplici riproduzioni dell'opera, che spaziano dal cinema alla televisione, senza tralasciare le più famose ed impeccabili interpretazioni di Greta Garbo e Vivien Leigh. Ma il regista Joe Wright ha voluto osare, decidendo di cimentarsi in un'impresa in grado di tener testa alla concorrenza. Di certo non azzardata la scelta del cast, Wright è andato sul sicuro scegliendo, per interpretare Anna, una ben nota, forse troppo, attrice del cinema hollywoodiano: Keira Knightley.
[+]
L'idea di un nuovo adattamento cinematografico di Anna Karenina, non si direbbe certo una novità. Anzi è probabilmente un rischio confrontarsi con le molteplici riproduzioni dell'opera, che spaziano dal cinema alla televisione, senza tralasciare le più famose ed impeccabili interpretazioni di Greta Garbo e Vivien Leigh. Ma il regista Joe Wright ha voluto osare, decidendo di cimentarsi in un'impresa in grado di tener testa alla concorrenza. Di certo non azzardata la scelta del cast, Wright è andato sul sicuro scegliendo, per interpretare Anna, una ben nota, forse troppo, attrice del cinema hollywoodiano: Keira Knightley. Di certo trovare un volto nuovo e più esotico sarebbe stata una scelta rischiosa, ma anche più accattivante e stimolante, non solo per il pubblico. Ma nulla di ciò toglie alla Knightley un viso perfettamente adatto per vestire gli svolazzanti e principeschi panni della mondana nobildonna russa, (valsi un Oscar alla costumista Jacqueline Durran), dotata di una bellezza e di un fascino eccezionali, come ben ricordano i lettori del romanzo. Un'interpretazione però, che non colpisce nel segno. Recitazione impostata: la Knightley sembra incapace di rendere appieno le sfaccettature del carattere instabile di Anna, l'alta statura drammatica del personaggio, il suo processo di destabilizzazione mentale, la gelosia, gli incessanti tormenti e le manie di persecuzione. Molto più azzeccata la scelta dell'interprete maschile: Aaron Taylor-Johnsonn sembra incarnare perfettamente la figura del fascinoso e temerario conte Vronskij, del quale Anna si innamorerà perdutamente. Infine un Jude Law irriconoscibile. Si impone come una nuova sfida per l'attore interpretare i panni del noioso ed abitudinario Aleksej Karenin, marito dell'infedele Anna.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dadab. »
[ - ] lascia un commento a dadab. »
|
|
d'accordo? |
|
pepito1948
|
venerdì 1 marzo 2013
|
il treno di anna
|
|
|
|
C’è molto teatro in questa ennesima rivisitazione del romanzo di Tolstoj. L’impianto è teatrale perché la storia dell’amore travolgente e disperato dell’eroina russa si svolge in una cornice che mostra in un gioco dinamico di incastri un palcoscenico, una platea di spettatori, strumenti e cordami e quinte attraverso cui passano le immagini salienti della storia. Come se tutto fosse una recita cui siamo chiamati ad assistere dal vivo, per coinvolgerci direttamente su temi attuali come l’amore nelle sue evoluzioni (tragiche o compiute), il coraggio di scelte trasgressive, il peso delle differenze sociali ed il divario disumano tra povertà e ricchezza, gli slanci umanitari, la gelosia.
[+]
C’è molto teatro in questa ennesima rivisitazione del romanzo di Tolstoj. L’impianto è teatrale perché la storia dell’amore travolgente e disperato dell’eroina russa si svolge in una cornice che mostra in un gioco dinamico di incastri un palcoscenico, una platea di spettatori, strumenti e cordami e quinte attraverso cui passano le immagini salienti della storia. Come se tutto fosse una recita cui siamo chiamati ad assistere dal vivo, per coinvolgerci direttamente su temi attuali come l’amore nelle sue evoluzioni (tragiche o compiute), il coraggio di scelte trasgressive, il peso delle differenze sociali ed il divario disumano tra povertà e ricchezza, gli slanci umanitari, la gelosia. Nel gioco contrapposto di due relazioni parallele dall’andamento ed esito diversi, si staglia in primo piano la figura eroica della protagonista, pronta a sopportare un prezzo inaudito fino a livelli estremi pur di seguire il suo impulso irrefrenabile a vivere un amore viscerale contro tutti e tutto: la perdita dei privilegi di casta, di una casa confortevole, della protezione di un marito di alto rango, di amicizie altolocate, la rinuncia ai figli e infine la morte, come epilogo di una lotta epica contro il pregiudizio e l’ipocrisia che non può che richiedere il sacrificio supremo di Anna per valorizzarne la grandezza.
Anna si schermisce, indugia, poi va, si fa trascinare, si lancia nel ballo vorticoso della conquista, corre come un treno, il treno della vita che porta lontano, attraversa panorami mozzafiato ma anche gelide lande, si ferma, riparte e talora uccide, come il povero operaio ferroviere stritolato tra le ruote. Anna si scrolla del peso delle convenzioni sociali, fugge, si spoglia degli abiti caldi e rassicuranti di una famiglia alto-borghese, sfida il potere maritale, i saltuari momenti di passione la ripagano della resistenza delle forze ostili e da essa trae la forza propulsiva come il treno dalla sua caldaia infuocata, quel treno che, nel bene e nel male, percorrerà i tratti salienti della sua “folle” corsa.
Wright, regista britannico di adozione e figlio di una coppia di burattinai con cui ebbe a lavorare in gioventù, e Tom Stoppard, sceneggiatore d’ impronta shakespeariana, hanno impresso il loro comune marchio artistico su un’opera che spiazza lo spettatore fin dall’inizio. A parte le linee di fondo del racconto tolstoiano, nulla è come ci si attende. L’osmosi tra realtà e teatralità, la musicalità che accompagna o connota lo svolgimento del racconto, le trovate cinematografiche originali -come l’immagine di Anna allo specchio che picassianamente scompone gli occhi della protagonista per sottolinearne la dissociazione o l’uso del campo e controcampo angolare e frontale anziché di profilo o gli effetti speciali sui passaggi tra interni ed esterni- le morbide coreografie di Sidi Larbi Cherkaoui, i movimenti roteanti e sinuosi dei balli che creano un’atmosfera di vago erotismo, concorrono a dare al film un effetto “sorpresa” e un’adesione magnetica che ammaliano senza tregua e amplificano la forza ed il pathos del racconto. Keira Knightley aggiunge alla sua bravura un tocco di freschezza e di modernità che rende il personaggio indimenticabile e profondamente attuale.
Insomma un esempio straordinario di come il cinema può reinventare una grande e nota storia d’amore, arricchendola con soluzioni visive ed apporti creativi degni di due autori magistrali.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pepito1948 »
[ - ] lascia un commento a pepito1948 »
|
|
d'accordo? |
|
vjarkiv
|
giovedì 28 febbraio 2013
|
bell' "astuccio" ma...
|
|
|
|
Il film inizia bene anzi benissimo con una scelta scenografico-teatrale interessante, ma ben presto scopriamo che "l'astuccio" perfetto contiene una narrazione registica poco convincente. La storia è arcinota sia per chi ha letto il romanzo di Tolstoj, sia per chi ha visto i numerosi adattamenti cinematografici, ma proprio per questo il regista avrebbe dovuto mantenere la scelta stilistica iniziale, vedi la bella scena del ballo e le pantomime coreografiche tra Fellini e Luhrmann, e non andare a singhiozzo nello svolgimento successivo con momenti di stanca da fiction televisiva! Queste osservazioni sono state manifestate anche da una parte del pubblico del festival di Torino, dove il film è stato presentato in anteprima.
[+]
Il film inizia bene anzi benissimo con una scelta scenografico-teatrale interessante, ma ben presto scopriamo che "l'astuccio" perfetto contiene una narrazione registica poco convincente. La storia è arcinota sia per chi ha letto il romanzo di Tolstoj, sia per chi ha visto i numerosi adattamenti cinematografici, ma proprio per questo il regista avrebbe dovuto mantenere la scelta stilistica iniziale, vedi la bella scena del ballo e le pantomime coreografiche tra Fellini e Luhrmann, e non andare a singhiozzo nello svolgimento successivo con momenti di stanca da fiction televisiva! Queste osservazioni sono state manifestate anche da una parte del pubblico del festival di Torino, dove il film è stato presentato in anteprima. Non per niente le nomination all'Oscar riguardano solo: la fotografia, la scenografia, i costumi e la colonna sonora. Appunto il bell'"astuccio"!!! Questo porta ha dare un giudizio appena sufficiente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vjarkiv »
[ - ] lascia un commento a vjarkiv »
|
|
d'accordo? |
|
damastah
|
giovedì 28 febbraio 2013
|
il teatro che diventa cinema
|
|
|
|
Il mio commento sicuramente non sara' all'altezza di altri cinefili ma puo' risultare comunque utile.
Il film mi e' piaciuto, soprattutto i cambi di scena e le scenografie utilizzati... molto creativo e molto "artistico". La prima parte sicuramente scorre piu' velocemente della seconda dove i ritmi rallentano notevolmente. Diciamo che il film perde leggermente consistenza man mano che si va avanti fino a risultare un tantino noiosetto alla fine. Tutto sommato lo consiglio, soprattutto per l'originalità di alcuni dettagli scenografici. Sono d'accordo con chi ha usato il termine "festa per gli occhi", lo e' davvero!
|
|
[+] lascia un commento a damastah »
[ - ] lascia un commento a damastah »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
giovedì 28 febbraio 2013
|
noioso e pretestuoso coacervo di artifici
|
|
|
|
Dopo il buon "Espiazione",opera intensa e coinvolgente,mi aspettavo ben di più dal regista. Quello a cui ho assistito é stato invece una rappresentazione superficiale ,dove le nette scelte a livello di sceneggiatura,per me infelice artificio,stagliavano sul vuoto sottostante. Questo é l'esempio di come si può tradire il romanzo ed i numerosi films che ne han tratto ispirazione senza,tuttavia,creare valore aggiunto,anzi. Salvo costumi e musiche,elementi di passione in questo frigidaire di 130 minuti.
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
jayan
|
mercoledì 27 febbraio 2013
|
il teatro della vita, fatto di drammi e felicità
|
|
|
|
Una rilettura originalissima del celebre romanzo di Tolstoj dove, mescolando teatro e cinema, il regista dà un tocco di classe a questo ennesimo film su Anna Karenina. John Wright fa continuamente spola tra il teatro, con le ambientazioni interne, e il cinema, con le scene esterne molto suggestive. Lo fa per rappresentarci la vita come commedia, come ci insegnò Shakespeare attraverso le sue opere. E questo, più che un film è una vera e propria opera d'arte, con una grandiosa scenografia e una splendida musica. Ci sono anche le ottime interpretazioni di Keira Knightley e Judy Law (che solo apparentemente potrebbe apparire un po' distaccato, ma è perché anche lui recita la parte dell'ufficiale sciupafemmine, che è follemente innamorato di Anna Karenina, ma forse non troppo follemente, conserva il desiderio di andare con più donne).
[+]
Una rilettura originalissima del celebre romanzo di Tolstoj dove, mescolando teatro e cinema, il regista dà un tocco di classe a questo ennesimo film su Anna Karenina. John Wright fa continuamente spola tra il teatro, con le ambientazioni interne, e il cinema, con le scene esterne molto suggestive. Lo fa per rappresentarci la vita come commedia, come ci insegnò Shakespeare attraverso le sue opere. E questo, più che un film è una vera e propria opera d'arte, con una grandiosa scenografia e una splendida musica. Ci sono anche le ottime interpretazioni di Keira Knightley e Judy Law (che solo apparentemente potrebbe apparire un po' distaccato, ma è perché anche lui recita la parte dell'ufficiale sciupafemmine, che è follemente innamorato di Anna Karenina, ma forse non troppo follemente, conserva il desiderio di andare con più donne).
La forza del film e il suo motore è proprio la rappresentazione volutamente teatrale di esso.
La musica è eccellente e anche la scenografia. La sceneggiatura è eccezionale. La regia divina, come solo pochi registi sanno fare (ricorda, alla lontana, le regie di Baz Luhrmann e del nostro Federico Fellini).
Credo che questo film avrebbe meritato almeno 8 premi oscar (film, regia, attrice protagonista, scenografia, cinematografia, costumi, musica, sceneggiatura)... purtroppo ne ha ricevuto solo 1 per i costumi (forse il meno importante), ed ha vinto un premio al BAFTA per la scenografia (splendida e spettacolare).
E' un film da vedere assolutamente sul grande schermo, per ammirare i grandiosi passaggi tra teatro e ambiente esterno, la scena dei cavalli e tanto altro.
La storia la conoscono tutti. Anna Karenina è sposata con un ricco e potente amministratore dell'impero dello zar. Si innamora di un ufficiale e tradisce il marito, che la minaccia di cacciarla via e non farle crescere il figlio (ne avrà un'altra dall'amante) se avesse scelto lui. Il marito è unicamente preoccupato di ciò che dice la società cattolica di quei tempi. Una donna adultera deve essere evitata e cacciata da tutti. E lui non sopporta di avere quell'oggetto di scandalo a casa sua e di sentire i pettegolezzi della gente su di lui e su di lei. Quando decide di partire con il suo amante per vivere con lui felice il resto dei suoi giorni, scopre che lui la tradisce... si getta sotto un treno. Morta lei, il marito potrà crescere i figli senza sentire i pettegolezzi della gente, orgoglioso di quella nuova famiglia... ora che l'adultera, la vergogna della società, la donna che ha peccato contro Dio, se n'è andata.
Un film assolutamente da vedere, per me superiore a Lincoln e ad Argo, che pure sono ottimi film.
E' stato criticato da alcuni per non essere fedele al romanzo di Tolstoj... e allora il genio del regista dove lo mettiamo? La bellezza di un film è quando esso si distacca dalla realtà o dal romanzo da cui è tratto e rappresenta in pieno la creativita del regista. Altrimenti avremmo delle fiction...
[-]
[+] anna karenina
(di silver47)
[ - ] anna karenina
|
|
[+] lascia un commento a jayan »
[ - ] lascia un commento a jayan »
|
|
d'accordo? |
|
flaw54
|
mercoledì 27 febbraio 2013
|
un film senza passione
|
|
|
|
Se l'ambientazione teatrale può lasciare spazio a posizioni contrastanti, è l'assoluta mancanza di pathos la caratteristica di fondo di questa calligrafica e fredda riedizione del classico di Tolstoi. Aaron Johnson appare stucchevole e imbellettato ( e non capisco come Anna possa rimanere affascinata da lui ) mentre Jude Law rimane ancorato in modo eccessivo al suo personaggio immobile e monocromatico. Leggermente migliore la prova della Knightley, anche se priva di slancio passionale: Insomma un'opera benconfezionata, ma che non riesce a coinvolgere in nessun modo lo spettatore.
|
|
[+] lascia un commento a flaw54 »
[ - ] lascia un commento a flaw54 »
|
|
d'accordo? |
|
kaipy
|
martedì 26 febbraio 2013
|
teatro vita
|
|
|
|
la storia è quella.
La regia è davvero particolare, a me ha intrigato assai.
Ia vita è una sorta di recita, e tutta la vicenda è rappresentata come se il mondo fosse un teatro dentro il quale noi ci muoviamo, respiriamo, amiamo, soffriamo, speriamo...
Attori tutti all'altezza.
[+]
la storia è quella.
La regia è davvero particolare, a me ha intrigato assai.
Ia vita è una sorta di recita, e tutta la vicenda è rappresentata come se il mondo fosse un teatro dentro il quale noi ci muoviamo, respiriamo, amiamo, soffriamo, speriamo...
Attori tutti all'altezza. Keira bella, sensuale. E con dei cappellini a veletta da Oscar!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kaipy »
[ - ] lascia un commento a kaipy »
|
|
d'accordo? |
|
gpistoia39
|
martedì 26 febbraio 2013
|
un palcoscenico per wright
|
|
|
|
Mi pare che Wright abbia fatto un'ottima scelta che è quella di rappresentare Anna Karenica di Lev Tolstoj udando un palcoscenico, che appare e scompare, che è fatto di quinte e di sfondati. Bellissimo film in cui l'amore per la terra e per i contadini tipica in tolstoj, il perdono cristiano, l'amore quello vero, costruttivo, serio dell'altra coppia che proprio grazie all'amore di Anna e il bel conte può nascere e vivere. Tolstoj, anche quando non giudica spietatamente, non lo fa mai, però racconta i vari tipi di donne, quelle tipo Anna, e quelle tipo Natascia di guerra e pace. Bellissimo film, proprio perchè il regista ha fatto usciara l'anima tostoiana in pieno.
[+]
Mi pare che Wright abbia fatto un'ottima scelta che è quella di rappresentare Anna Karenica di Lev Tolstoj udando un palcoscenico, che appare e scompare, che è fatto di quinte e di sfondati. Bellissimo film in cui l'amore per la terra e per i contadini tipica in tolstoj, il perdono cristiano, l'amore quello vero, costruttivo, serio dell'altra coppia che proprio grazie all'amore di Anna e il bel conte può nascere e vivere. Tolstoj, anche quando non giudica spietatamente, non lo fa mai, però racconta i vari tipi di donne, quelle tipo Anna, e quelle tipo Natascia di guerra e pace. Bellissimo film, proprio perchè il regista ha fatto usciara l'anima tostoiana in pieno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gpistoia39 »
[ - ] lascia un commento a gpistoia39 »
|
|
d'accordo? |
|
|