flyanto
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domenica 15 maggio 2011
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mio commento personale
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Thriller adrenalinico basato su un'azione segreta denominata "Source Code" che dovrebbe portare il protagonista alla scoperta di un attentatore su di un treno attraverso il ripetersi della stessa azione della durata di 8 minuti. Il tema principale è questo ripetersi continuo della stessa situazione che esprime la metafora della possibilità di una maggiore conoscenza di sè e del mondo e della possibilità, eventualmente, di cambiare le situazioni.
Ben congeniato, come sempre sa fare Duncan Jones, sebbene non raggiunga l'originalità e la profondità del suo primo e bellissimo film "Moon".
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mr cinefilo
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domenica 15 maggio 2011
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source code
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Una trama che aderisce alla fantascienza classica(come Moon esordio di Duncan Jones), il regista dimostra di trovarsi a suo agio e ripete il successo di Moon. Il film induce a riflettere, sulle possibilità di una vita dopo la morte, su esitenze parallele, e perchè no sulla reincarnazione. Ben recitato, nel complesso un ottimo film.
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writer58
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domenica 15 maggio 2011
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codice sorgente
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Usando un espediente collaudato nelle fiction e nella narrativa (da Wells a Stargate SG1), quello del viaggio a ritroso nel tempo per cambiare il futuro, Duncan Jones costruisce un film avvincente dal ritmo rapido e serrato. Al di là dell'inconsistenza delle premesse -un militare americano caduto in un'operazione in Afghanistan viene tenuto in vita da un programma che gli permette di viaggiare ripetutamente all'indietro nel tempo e rivivere gli ultimi 8 minuti della vita di un'altra persona a cui è sinapticamente affine e poter così scongiurare un devastante attentato terroristico-, il film è centrato su due concetti cardine: la reiterazione delle sequenze e la "riscrittura" della linea temporale.
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Usando un espediente collaudato nelle fiction e nella narrativa (da Wells a Stargate SG1), quello del viaggio a ritroso nel tempo per cambiare il futuro, Duncan Jones costruisce un film avvincente dal ritmo rapido e serrato. Al di là dell'inconsistenza delle premesse -un militare americano caduto in un'operazione in Afghanistan viene tenuto in vita da un programma che gli permette di viaggiare ripetutamente all'indietro nel tempo e rivivere gli ultimi 8 minuti della vita di un'altra persona a cui è sinapticamente affine e poter così scongiurare un devastante attentato terroristico-, il film è centrato su due concetti cardine: la reiterazione delle sequenze e la "riscrittura" della linea temporale. La reiterazione serve per dar modo al protagonista di risolvere il puzzle che gli è stato assegnato e, da un punto di vista narrativo, per introdurre dosi di suspence progressivamenti crescenti; la definizione di una linea temporale alternativa rappresenta l'esito della missione -il treno non esploderà e quindi gli eventi futuri, a partire da quel momento, prenderanno una piega differente- e costituisce l'equivalente fantascientifico dei ricordi e delle rielaborazioni personali che rivisitano il passato per creare nuovi significati e nuovi scenari.
I protagonisti appaiono convincenti e il film, nonostante la debolezza dell'impianto "scientifico", incatena l'attenzione dello spettatore. Ho trovato un po' forzato l'"happy end", anche se probabilmente serve a ricordarci che si tratta di una fiction e non della vita reale che segue cocciutamente il suo corso senza tante capriole... :)
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[+] bravo!!!!!
(di weach)
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(di manusha)
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angies
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sabato 14 maggio 2011
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brillante
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Film interessante, anche se (spoiler) alla fine il vero Sean sparisce, tipo si annulla e non gliene frega niente a nessuno!
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(di hollyver07)
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greg2
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giovedì 12 maggio 2011
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ottimo film
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Ottimo film, ottima interpretazione e ottima regia. Unica pecca la durata del film che poteva essere allungata.
Jake Gyllenhaal è davvero un attore coi fiocchi. La trama, pur non essendo originalissima, è avvincente e lo spettatore rimane coinvolto dall'inizio alla fine.
Lo consiglio, soprattutto per gli amanti dei thriller/fantasy
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boid1
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giovedì 12 maggio 2011
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contorto ma bello
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niente di particolarmente originale. sulla scia di butterfly effect, the jacket, de ja vou e affini, questo film, un pò incasinato per quanto riguarda la spiegazione scientifica ( o meglio fanatascientifica) è comunque molto accattivante e per nulla noioso.
bravissimo come sempre jake.
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filippo catani
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giovedì 12 maggio 2011
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8 minuti per cambiare il presente e il passato
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Source code è un ottimo film di fantascienza ma soprattutto non è il solito film basato su viaggi con la macchina del tempo. Il capitano Colter Stevens si risveglia da un sonnellino in un treno diretto a Chicago e di fronte a lui trova Cristina, una bellissima ragazza che sta parlando con lui. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che il capitano non ha idea del perchè sia lì, non conosce Cristina ma soprattutto ha i documenti e i lineamenti di un'altra persona. Come se non bastasse dopo otto minuti una terribile esplosione devasta il treno.
Il film si fa apprezzare specialmente per il suo ritmo incalzante che coinvolge e rende partecipe lo spettatore.
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Source code è un ottimo film di fantascienza ma soprattutto non è il solito film basato su viaggi con la macchina del tempo. Il capitano Colter Stevens si risveglia da un sonnellino in un treno diretto a Chicago e di fronte a lui trova Cristina, una bellissima ragazza che sta parlando con lui. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che il capitano non ha idea del perchè sia lì, non conosce Cristina ma soprattutto ha i documenti e i lineamenti di un'altra persona. Come se non bastasse dopo otto minuti una terribile esplosione devasta il treno.
Il film si fa apprezzare specialmente per il suo ritmo incalzante che coinvolge e rende partecipe lo spettatore. Ottima anche la scelta di non tirarla troppo per le lunghe e direi che la durata della pellicola è giusta. Certo questo film ripropone quello che è il sogno (che attenzione può diventare anche incubo) di tante persone e cioè poter tornare indietro nel tempo e riuscire a cambiare le cose. Inevitabilmente questo avrebbe riflessi anche nel presente.
Complice anche un cast assolutamente azzeccato, Source code è un film da vedere anche per i non amanti del genere.
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folgore94
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giovedì 12 maggio 2011
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magnetico!
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Effettivamente ero un po' scettico su questo film,ma devo dire che da subito ha avuto presa sulla mia attenzione visto l'argomento , chi non vorrebbe provare a modificare eventi della vita anche solo per pochi minuti?
Altro punto a favore le interpretazioni degli attori sono notevoli,soprattutto jake devo dire che sta avendo un escaletion di bravura lo avevo gia' ammirato in donnie darko e the broken mountain , ma ora penso che la sua maturita' interpretativa si sta piano piano avvicinando ai grandi del panorama cinematografico!
Sicuramente un film che lascia soddisfatti vista la media degli ultimi tempi!!
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ilfreddo1983
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martedì 10 maggio 2011
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viaggio nel tempo!!!
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Guardando questo film non si può fare a meno di pensare che ad ispirare il regista sia stato 'Dèjà vu' (film con Denzel Washington) anche se diverso in molti aspetti.Source Code non è nè un capolavoro nè un filmone ma cmq un buon film che si lascia vedere volentieri con un ottimo montaggio,trama semplice ma efficace,buon ritmo e ottime interpretazioni degli attori,forse un pò prevedibile ma vale la pena di andarlo a vedere.
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kevin de blasio
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lunedì 9 maggio 2011
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source code: non solo fantascienza.
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Source code. Di primo acchito il titolo non emoziona. Anzi personalmente mi fa pensare al solito film d’azione di primavera. Rapido e indolore. Insomma per capirci quei film ravvivati (a volte neanche tanto) solo da effetti speciali sempre più sorprendenti, ma che nulla regalano all’anima dello spettatore. Non è questo il film. Source code è un film d’azione. Ma non solo. È anche un thriller, ma non solo. È fantascienza. Ma non solo.
Source code offre esplosioni, “scazzottate”, corse contro il tempo. Ci sono finanche gli odiati programmi governativi sperimentali, quelli di cui nessun cittadini normale saprà mai l’esistenza.
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Source code. Di primo acchito il titolo non emoziona. Anzi personalmente mi fa pensare al solito film d’azione di primavera. Rapido e indolore. Insomma per capirci quei film ravvivati (a volte neanche tanto) solo da effetti speciali sempre più sorprendenti, ma che nulla regalano all’anima dello spettatore. Non è questo il film. Source code è un film d’azione. Ma non solo. È anche un thriller, ma non solo. È fantascienza. Ma non solo.
Source code offre esplosioni, “scazzottate”, corse contro il tempo. Ci sono finanche gli odiati programmi governativi sperimentali, quelli di cui nessun cittadini normale saprà mai l’esistenza. In Source code c’è l’amore.
Raccontato così sembrerebbe un film canonico. Ma non lo è. Source code pone lo spettatore dinanzi alla più cruda delle certezze: la morte. E cosa succederebbe se ci svegliassero in un sogno dicendoci che nella realtà siamo già morti? Questo succede al capitano Colter Stevens, protagonista del film, interpretato da un sempre più convincente Jake Gyllenhaal, militare “quasi-ucciso” nella guerra in Afghanistan ed usato durante la sua “quasi-morte” dal Governo americano come arma contro il terrorismo. Insomma, trama decisamente intrigante e toccante. Un film che non lascia indifferenti, ma che anzi stimola la fantasia e la riflessione. Buona la prova del “quasi-esordiente” regista Duncan Jones. A colorare ulteriormente la pellicola le varie tonalità di blu degli occhi dei piacevoli personaggi del film, a cominciare da quelli incantevoli di Michelle Monaghan.
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