peppe97
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giovedì 2 giugno 2011
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una pellicola "al 70% simile alle precedenti"
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Innanzitutto,questo quarto capitolo della saga disneyiana ha sicuramente qualcosa da rimpiangere visto che il botteghino gli sorride,però quella,a mio parere,è l'ultima cosa visto che in un film il fine da raggiungere è il successo,che determina ovviamente il box office.
Dal punto di vista critico,invece,ci sarebbe da dire che la sceneggiatura è meno sorprendente rispetto a quelle dei capitoli precedenti; certo i personaggi sono cambiati ma forse i tre capitoli ci hanno abituato al trio avventuriero formato da Depp,Bloom e Knightley, un trio inseparabile che,come per magia,è stato in parte cambiato.
Per il futuro,spero che la regia,anch'essa diversa da quella dei capitoli precedenti,riesca a trovar il modo di creare più intratteniemnto.
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yvaine92
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mercoledì 11 aprile 2012
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il 4° non convince, fa rimpiangere i precedenti
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Londra. Jack sfugge alle guardie del re dopo aver salvato il vecchio compagno Gibbs, qui incontra Angelica, sua vecchia fiamma, che lo costringe a salire a bordo della Queen Anne's Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera per partire alla ricerca della Fonte dell’Eterna Giovinezza. Verso la stessa meta sono diretti Barbossa, al servizio della corona d'Inghilterra, e gli spagnoli interessati anche loro alla caccia al tesoro. Ma sulla loro strada si presenteranno molti ostacoli da superare. Insomma il famoso pirata è tornato ma non è più quello degli esordi: in questo quarto film non è più la figura di spicco ma diventa una macchietta, un protagonista che non riesce a condurre la vicenda, basata più su gag e battute che sull’intreccio.
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Londra. Jack sfugge alle guardie del re dopo aver salvato il vecchio compagno Gibbs, qui incontra Angelica, sua vecchia fiamma, che lo costringe a salire a bordo della Queen Anne's Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera per partire alla ricerca della Fonte dell’Eterna Giovinezza. Verso la stessa meta sono diretti Barbossa, al servizio della corona d'Inghilterra, e gli spagnoli interessati anche loro alla caccia al tesoro. Ma sulla loro strada si presenteranno molti ostacoli da superare. Insomma il famoso pirata è tornato ma non è più quello degli esordi: in questo quarto film non è più la figura di spicco ma diventa una macchietta, un protagonista che non riesce a condurre la vicenda, basata più su gag e battute che sull’intreccio. L’ impressione è che il film sia stato costruito a fatica cercando di scrivere una sceneggiatura che possa sembrare fluida e plausibile, solo per dare spazio al personaggio di Jack Sparrow che ormai Johnny Depp indossa come un guanto ,ma che non riesce più a stupire e invece di evolversi subisce una regressione; nella sua staticità non diverte più e ci fa solo sorridere rendendoci nostalgici verso i film precedenti. Il cambio di regia si avverte, Gore Verbinski abbandona il progetto in favore di Rob Marshall che non comunica né la stessa energia, né l’abilità nel gestire azione e narrazione. Infatti le sequenze visive e spettacolari vanno in ribasso per dare spazio a dialoghi sferzanti e veloci che diventano ripetitivi, così come alcune sequenze le quali, più che sembrare un omaggio alla saga mostrano il bisogno di creare una sensazione di familiarità nello spettatore, per cercare di mitigare la debolezza del film, ottenendo solo l’effetto di testimoniarla. Fra i personaggi principali, tutti impegnati nella corsa alla fonte con motivazioni alquanto esili, troviamo: Penelope Cruz ,al di sotto delle aspettative, interpreta Angelica la figlia del pirata Barbanera (Ian McShane) il villain cui, però, manca il giusto mordente; Geoffrey Rush che torna a interpretare Barbossa e ,nelle nuove vesti, riesce a divertire. Si avverte la mancanza di Orlando Bloom e Keira Knightley; in una sorta di sostituzione poco riuscita abbiamo la storyline dell’uomo di chiesa con la sirena, vicenda però che viene inserita solo nell’ultima parte del film senza che sia né approfondita né conclusa. Una sceneggiatura insomma che cerca di supportare il protagonista ma che per farlo inserisce troppi elementi: Sirene, Zombie e anche il Vodoo, tutti narrativamente sotto sfruttati. In definitiva una trama che, per quanto densa, risulta in realtà molto lacunosa e confusionaria, al punto di rendere il film stancante da guardare anche per la sua eccessiva durata(141 minuti). Per concludere, questo capitolo della saga più uno spin-off che un sequel, ci fa rimpiangere l’epica e il coinvolgimento dei precedenti e non ci ispira niente di buono per il già programmato quinto capitolo.
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filippo catani
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martedì 24 maggio 2011
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meglio fermarsi quì
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Tornano per la quarta volta le avventure del capitano Jack Sparrow. Questa volta l'eccentrico pirata si metterà alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza e nel frattempo dovrà affrontare innumerevoli peripezie.
Trama facile da seguire e un buon senso dell'umorismo sono le due note liete del film che per il resto ci si augurerebbe che fosse l'ultimo della saga (ma così non dovrebbe essere). Il problema è un po' quello che si ritrova in diverse saghe: con il passare degli episodi si notano la mancanza di idee per la trama e attori costretti a riproporsi sempre nei soliti ruoli. D'altra parte sia la trama che il finale sanno di già visto in Indiana Jones e l'ultima crociata.
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Tornano per la quarta volta le avventure del capitano Jack Sparrow. Questa volta l'eccentrico pirata si metterà alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza e nel frattempo dovrà affrontare innumerevoli peripezie.
Trama facile da seguire e un buon senso dell'umorismo sono le due note liete del film che per il resto ci si augurerebbe che fosse l'ultimo della saga (ma così non dovrebbe essere). Il problema è un po' quello che si ritrova in diverse saghe: con il passare degli episodi si notano la mancanza di idee per la trama e attori costretti a riproporsi sempre nei soliti ruoli. D'altra parte sia la trama che il finale sanno di già visto in Indiana Jones e l'ultima crociata.
Depp e una bellissima Penelope Cruz fanno quello che possono ma per dirla in gergo calcistico pare che la squadra non attenda che il fischio finale ma d'altra parte non credo si rinuncerà facilmente a quella macchina da soldi che è diventato il capitano Jack Sparrow.
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nicklaola
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domenica 29 maggio 2011
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il migliore tra i precedenti tre film
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johnny deep è ancora una volta in grado di coinvolgerci nelle avventure che vedeno in lui il protagonista di un film divertente e avvincente.Si è parlato molto sul fatto che il 4 capitolo dei pirati dei caraibi non fosse paragonabile ai precedenti tre film girati dal regista Gore Verbinski, per me invece è il contrario , la prima trilogia è molto bella ma non fa che farci vedere continue battaglie dove alla fine non si concludu niente , il 4 capitolo invece è un film dove ,come al solito, il mitico capitan jack sparrow riesce sempre a spuntarla escogitando piani di fuga grazie alle sua capacita improvvisorie. Il viaggio che ci porta alla ricerca della fonte della giovinezza è fantastico e avventurioso grazie anche all' entrata in scena delle sirene di cui si parlera sicuramente anche nel 5 capitolo (se mai dovesse esserci) anche la bella Penelope Cruz recita molto bene la sua parte, interpentando una vecchia conosciente "amorosa" di Sparrow , e la figlia di barbanera, l' antagonista del film.
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johnny deep è ancora una volta in grado di coinvolgerci nelle avventure che vedeno in lui il protagonista di un film divertente e avvincente.Si è parlato molto sul fatto che il 4 capitolo dei pirati dei caraibi non fosse paragonabile ai precedenti tre film girati dal regista Gore Verbinski, per me invece è il contrario , la prima trilogia è molto bella ma non fa che farci vedere continue battaglie dove alla fine non si concludu niente , il 4 capitolo invece è un film dove ,come al solito, il mitico capitan jack sparrow riesce sempre a spuntarla escogitando piani di fuga grazie alle sua capacita improvvisorie. Il viaggio che ci porta alla ricerca della fonte della giovinezza è fantastico e avventurioso grazie anche all' entrata in scena delle sirene di cui si parlera sicuramente anche nel 5 capitolo (se mai dovesse esserci) anche la bella Penelope Cruz recita molto bene la sua parte, interpentando una vecchia conosciente "amorosa" di Sparrow , e la figlia di barbanera, l' antagonista del film. Che c'è da dire invece su l ' insostituibile Geoffrey Rusch sempre abile ad interpetrare il vendicativo capitan barbossa.
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l''uomodellasala
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giovedì 15 giugno 2017
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decisamente inutile
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il film è in fondo carino, ma decisamente inutile: perchè fare il quarto capitolo di una saga che si chiudeva perfettamente al terzo? ma i problemi no finiscono di certo qui: Jack diventa il protagonista assoluto e spara gag (comunque divertenti) a non finire; il villain non ha decisamente il carisma di quelli passati, ne tantomeno incute timore; la trama non dice nulla di nuovo, e l'idea di distruggere la perla e la sua ciurma (fra cui c'erano alcuni fra i personaggi più caratteristici della saga) non è geniale, anche se motiva una delle poche cose che si salvano, cioè Barbossa e la sua vendetta. i nuovi personaggi poi non hanno neppure un briciolo del carisma di quelli originali.
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il film è in fondo carino, ma decisamente inutile: perchè fare il quarto capitolo di una saga che si chiudeva perfettamente al terzo? ma i problemi no finiscono di certo qui: Jack diventa il protagonista assoluto e spara gag (comunque divertenti) a non finire; il villain non ha decisamente il carisma di quelli passati, ne tantomeno incute timore; la trama non dice nulla di nuovo, e l'idea di distruggere la perla e la sua ciurma (fra cui c'erano alcuni fra i personaggi più caratteristici della saga) non è geniale, anche se motiva una delle poche cose che si salvano, cioè Barbossa e la sua vendetta. i nuovi personaggi poi non hanno neppure un briciolo del carisma di quelli originali. il film è comunque godibile se non si ha visto la trilogia originale e se si vuole passare un'ora in allegria, ma non bisogna aspettarsi troppo.
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fabio
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venerdì 24 aprile 2020
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jack sparrow sempre più solo al comando
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Prosegue una delle due saghe meglio riuscite dell'ultimo ventennio (l'altra è "Mission-impossible"). Stavolta è sul personaggio di Jack Sparrow che ruota tutto il film: quasi un assolo dato che gli altri, pur rispettabilissimi attori, sono lasciati sempre di più al ruolo di comprimari.
La miscela di azione rocambolesca, umorismo e fantasy funziona abbastanza bene anche se manca, lo ripeto, la coralità che dava al film ben altro fascino.
Così i fan rimpiangeranno la leggenda di Davy Jones e l'Olandese, il romanzo amoroso tra Will Turner ed Elizabeth Swann: tutte quelle storie che intrecciandosi
davano corpo e fascino alla trama principale.
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Prosegue una delle due saghe meglio riuscite dell'ultimo ventennio (l'altra è "Mission-impossible"). Stavolta è sul personaggio di Jack Sparrow che ruota tutto il film: quasi un assolo dato che gli altri, pur rispettabilissimi attori, sono lasciati sempre di più al ruolo di comprimari.
La miscela di azione rocambolesca, umorismo e fantasy funziona abbastanza bene anche se manca, lo ripeto, la coralità che dava al film ben altro fascino.
Così i fan rimpiangeranno la leggenda di Davy Jones e l'Olandese, il romanzo amoroso tra Will Turner ed Elizabeth Swann: tutte quelle storie che intrecciandosi
davano corpo e fascino alla trama principale.
Questa pellicola si regge sostanzialmente sulle spalle di un Johnny Deep che, da grande attore qual'è, catalizza tutto con il suo carisma e la versatilità.
Eppure, a ben guardare, non mancherebbero spunti interessanti nella sceneggiatura: ad esempio, la caricatura della monarchia inglese sotto Giorgio II o la rivalità con la cattolica Spagna di Ferdinando VI; tuttavia appaiono quali elementi del tutto accidentali nel contesto di una trama che punta ad altro.
Anche la storia amorosa tra la bella sirena ed il "catechista" viene sbrigativamente conclusa: pazienza, non è quello il film.
Da registrare anche la presenza di capitan Barbossa/Rush: davvero preziosa, per riequilibrare lo strabordande Sparrow/Deep sulla scena.
Torneranno i pirati, questo è certo: la vera fonte della giovinezza sono i bilioni di dollari che la saga ha macinato per la Disney.
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bigdrugo
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mercoledì 15 giugno 2011
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deependendti.
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Alla ricerca della Fonte della Giovinezza! La ricerca vedrà impegnate le flotte inglesi e quelle spagnole oltre naturalmente a quelle piratesche con una buona dose di magia nera e creature del mare...
Norlmalmente da un terzo o da un quarto capitolo ci si aspetta sempre un calo di stile, una mancanza di idee e sopratutto scene e situazioni già viste e ripetute.. In questo Rob Marshall (regista) e la sua troupe sono stati davvero bravi, hanno realizzato seppur con una sceneggiatura lineare un film molto godibile, in puro stile Pirati dei Caraibi e con una dose di azione davvero soddisfacente.
La sceneggiatura non ha buchi e nemmeno intrecci particolari, si sviluppa molto linearmente, il film dura forse un pò troppo, ma non stanca mai e nonostante la sceneggiatura lineare, non si ha mai la sensazione di un già visto o di sapere quello che potrebbe accadere, questo è il grande vantaggio di questa serie.
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Alla ricerca della Fonte della Giovinezza! La ricerca vedrà impegnate le flotte inglesi e quelle spagnole oltre naturalmente a quelle piratesche con una buona dose di magia nera e creature del mare...
Norlmalmente da un terzo o da un quarto capitolo ci si aspetta sempre un calo di stile, una mancanza di idee e sopratutto scene e situazioni già viste e ripetute.. In questo Rob Marshall (regista) e la sua troupe sono stati davvero bravi, hanno realizzato seppur con una sceneggiatura lineare un film molto godibile, in puro stile Pirati dei Caraibi e con una dose di azione davvero soddisfacente.
La sceneggiatura non ha buchi e nemmeno intrecci particolari, si sviluppa molto linearmente, il film dura forse un pò troppo, ma non stanca mai e nonostante la sceneggiatura lineare, non si ha mai la sensazione di un già visto o di sapere quello che potrebbe accadere, questo è il grande vantaggio di questa serie... non sai mai cosa potrà accadere e sopratutto COME!
Orfano di William Turner e di Elizabeth Swann, Jack è sempre lucido e brillante, scritto davvero bene e disegnato sul formidabile J. Deep. Frasi memorabili e astuzia di gran lunga superiore a tutti... non riuscirebbe di certo a tirarsi fuori dai pasticci, altrimenti!
L'assenza dei co-protagonisti: Jhonny Deep è l'unico e indiscusso protagonista di questo quarto capitolo. Il film regge bene solo su di lui, e credo che l'assenza di Turner e Swann sia proprio un bene, già nel terzo film la loro storia d'amore era trascinata e pesava sulle sorti narrative del film, qui ci permette di seguire un percorso arrembante con Sparrow fino alla fine, senza chiederci che fine faranno quei due. scelta azzeccata.
Come già annunciato dai trailer e dai poster .. in questo capitolo ci ritroviamo nuovamente con Barbossa che non è uno dei cattivi come nel primo capitolo, ma è semplicemente quello che potrebbe scombinare i piani e/o rimetterli a posto! la sua figura è ben disegnata e inserita nella storia. Capitan Barbanera è un buon cattivo, ma non ha a che vedere con i precedenti della serie... su di lui avrebbero dovuto fare qualcosa in più, la sua crudeltà è ben poco messa in risalto, nessuno del pubblico riuscirebbe a temerlo, mentre ad esempio con David Jones o il primo Barbanera si aveva completamente un altro sentore in sala. Il peso del personaggio non si avverte, ed è un pò una pecca del film. Le Sirene al contrario sono realizzate in maniera superba, in quelle (purtroppo) poche scene in cui appaiono si ha davvero una sensazione di terrore, è stato molto bravo il regista a scegliere le inquadrature giuste, in quelle scene in alto mare è tutto perfetto, le sirene sono davvero temibili.
Gli Zombie di fatto non ci sono in questo film. Non so chi abbia per primo annunciato questa parola, ma di zombie non ve ne sono. Se per zombie volevano intendere quei due incantati da Barbanera, si sbagliano di grosso a definirli zombie, o almeno per il senso che diamo noi alla parola zombie. di fatto sono stati presentati come protagonisti di Jack, ma non lo sono mai.
Il film nel suo complesso è davvero ottimo. Può esser visto anche senza la memoria dei primi tre film. Gli effetti speciali sono indiscutibili, davvero bel realizzati dalla Industria Light & Magic di G. Lucas. Le musiche sono di Hans Zimmer, fantastiche e fondamentali in questo tipo di film, EPICHE! Non uscite prima della fine dei titoli di coda, non dovreste mai farlo, in questo caso c'è una scena finale.
Inutile il 3D
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peppe2994
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martedì 26 luglio 2011
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bel film ma solo una delusione
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George Verbinski passa il timone a Rob Marshall dopo la splendida trilogia ma con una delusione l'assenza di Keira Knigteley e Orlando Blom sostituiti da Penelope Cruz e Ian Mcshane,entrambi pessimi,ciononostante si è rivelato un bel film non solo per la professionalità di Jonny Depp,oramai divenuto un pilastro fondamentale di questa saga e per lo strabiliante Geoffrey Rush,ma per la storia ben strutturata e collegata,solo dal fatto che il capitano ritrova la perla nera e chissà quante avventure dovrà affrontare con quest'ultima.IL è molto avvincente,bella l'idea di mettere barbossa al servizio del re e di farlo proseguire per la sua strada verso la fonte della giovinezza,anche se poi si congiungerà con Sparrow.
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spleen_love
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venerdì 16 settembre 2011
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"ci servono3 capre,1a clessidra,una balestra e..."
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Che sia questa la formula magica per far si che ogni film dei Pirati dei Caraibi sbanchi al botteghino? Addirittura questo è stato il più prolifico dopo "La Maledizione del Forziere Fantasma" guadagnando in tutto il mondo la modica cifra di $ 1,039,418,960 . Il segreto del successo ? ... il suo nome è Deep , Johnny Deep e all' antieroe che lui stesso ha creato : "Jack...cioè volevo dire Capitan Jack Sparrow" che funge da CAPOSALDO INOSSIDABILE nonostante la povertà della trama e dalla mancanza di azione, si perchè vuoi il cambio di regista dallo spettacolare Verbinski al commedista Marshall si sente eccome e vuoi per il limite al budget di 200 milioni di dollari (il terzo episodio ne è costato 100 in più) .
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Che sia questa la formula magica per far si che ogni film dei Pirati dei Caraibi sbanchi al botteghino? Addirittura questo è stato il più prolifico dopo "La Maledizione del Forziere Fantasma" guadagnando in tutto il mondo la modica cifra di $ 1,039,418,960 . Il segreto del successo ? ... il suo nome è Deep , Johnny Deep e all' antieroe che lui stesso ha creato : "Jack...cioè volevo dire Capitan Jack Sparrow" che funge da CAPOSALDO INOSSIDABILE nonostante la povertà della trama e dalla mancanza di azione, si perchè vuoi il cambio di regista dallo spettacolare Verbinski al commedista Marshall si sente eccome e vuoi per il limite al budget di 200 milioni di dollari (il terzo episodio ne è costato 100 in più) .
Non che di carne al fuoco non ce ne sia , anzi, ma sembra sfruttati male , in primis il cattivo Barbanera, scenicamente ben riuscito ma moltoo poco sviluppato. Carina la mini love story tra il cattolico e la sirena ma nulla di più.
Inoltre volendo essere pignoli siamo o non siamo in un film di pirati??? e ci sono le battaglie con le navi nei film di pirati no??? Bè sapete una cosa... io di battaglie con le navi non ne ho visto nemmeno un accenno ...
Il film come detto prima sembra essere più una commedia che un film d' azione, non mi permetto di dire che sia un bene o un male , questo và a gusti ma è ovvio che facendo così si è ottenuto un successo commerciale risparmiando un bel pò di soldi potendo contare 1) sulla fama della serie e 2) sulla figura di DEep che sorregge quasi da solo le sorti del film rendendolo un film più che discreto , divertente e sicuramente più leggero rispetto al secondo e al terzo capitolo.
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ultimoboyscout
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sabato 10 maggio 2014
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il vento in poppa diminuisce.
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E' uno dei franchise migliori di sempre, uno di quelli che ha garantito incassi stratosferici e visibilità a tutti gli accreditati. Depp è ancora una volta a suo agio, il suo sbilenco Jack Sparrow è ormai un'icona, il suo mentore Keith Richards riappare mentre è curiosa come new entry Penelope Cruz. Con Barbossa dalla sua parte, il pirata da temere è Barbanera anche lui alla ricerca della mitica fonte che dona la vita eterna. Anche Rob Marshall, regista coreografo, è una new entry, cerca di coniugare ironia e scenografia ma la storia, con le sue evidentissime sfasature, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti. Qualche battuta fulminea c'è, le gag non mancano ma quelle realmente riuscite sono poche.
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E' uno dei franchise migliori di sempre, uno di quelli che ha garantito incassi stratosferici e visibilità a tutti gli accreditati. Depp è ancora una volta a suo agio, il suo sbilenco Jack Sparrow è ormai un'icona, il suo mentore Keith Richards riappare mentre è curiosa come new entry Penelope Cruz. Con Barbossa dalla sua parte, il pirata da temere è Barbanera anche lui alla ricerca della mitica fonte che dona la vita eterna. Anche Rob Marshall, regista coreografo, è una new entry, cerca di coniugare ironia e scenografia ma la storia, con le sue evidentissime sfasature, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti. Qualche battuta fulminea c'è, le gag non mancano ma quelle realmente riuscite sono poche. Il traino del film è ancora una volta Johnny Depp che dietro alle sue espressioni da vecchio marpione nasconde le tante lacune di una sceneggiatura debole, non bastano panorami mozzafiato, sirene incantatrici e piratesse calienti a far dimenticare o nascondere gli evidenti difetti di un film che comunque si lascia guardare. Al quarto capitolo si è cercato di dare un restyling, il subentrato regista ha dato un taglio più da commedia, a tratti perfino sofisticata (vedi i frequenti palleggi tra Depp e la Cruz) rispetto a Verbinski che nel terzo capitolo aveva decisamente complicato troppo le cose. La pellicola è comunque in linea coi precedenti capitoli e non potrebbe essere altrimenti visti i quasi 3 miliardi di incassi complessivi, questo quarto capitolo ne ha incassato un altro issandosi al secondo posto assoluto della saga. La formula è quella assodata e un pò logora fatta di combattimenti, fughe rocambolesche e tanta scanzonata ironia. A conti fatti, in attesa del quinto episodio, il peggiore dei quattro film della serie.
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