eugen
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lunedì 18 settembre 2023
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bene brignano e anche pannofino
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Nato da un'idea di Carlo e Enrico Vanzina, ma poi passato a Dario Baldi, regista, su sceneggiatura di Massmiliano Orfei e Lorenzo de Mannis, "Faccio un salto all'Avana"(2011)rimane un film quasi vanziniano, per l'uso un po'imparaticcio di una storia che comunque mette in ludce luoghi comuni sui Cubani come anche sugli Italiani, Romani in particolare. Due fretelli romnai si ritrovano a Cuba: uno si e'finto suicida e risiede a Cuba, facendo l'imborglione(a Cuba lo chiamano"El Tiburon", ossia "lo squalo"), l'altro , serio , si e'assunto la cura delle due figlie dell'altro e della moglie , sempre ovulante(senza esito di generazione.
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Nato da un'idea di Carlo e Enrico Vanzina, ma poi passato a Dario Baldi, regista, su sceneggiatura di Massmiliano Orfei e Lorenzo de Mannis, "Faccio un salto all'Avana"(2011)rimane un film quasi vanziniano, per l'uso un po'imparaticcio di una storia che comunque mette in ludce luoghi comuni sui Cubani come anche sugli Italiani, Romani in particolare. Due fretelli romnai si ritrovano a Cuba: uno si e'finto suicida e risiede a Cuba, facendo l'imborglione(a Cuba lo chiamano"El Tiburon", ossia "lo squalo"), l'altro , serio , si e'assunto la cura delle due figlie dell'altro e della moglie , sempre ovulante(senza esito di generazione...)e della cognata, nonche¿dle lavoro nell'azieda del suocero"negriero", e deve cercarlo; ma lo cerca anche un' avvocatessa avvenente ma femra nella decisione di estromerterrlo dall'Italia e da Cuba e una vecchia innamorata, che non smette di cercarlo mai, in capo al mondo. Di mezzo anche una giovane che piace subito all''onesto fratello, ma che inziailmente cooperava con l'altro fratello. Tra ingnanni, equivoci, fraintendimenti, tutto si sistema, con l'esplusione del "fratello reprobo", che pero'trova compagnia(come gia'accennato)e con il "buono"che implama la giovnae cubana cui dedica la magica canzone"Perfidia"e che diviene oggetto del suo amore, nonche0madre d due "mocicosi",,, Di Cuba vera, tra le tracce(invero controverse e anche opposte in vari momeni, come noto)di Fidle Castro e di Ernesto"Che"Guevara poco(come dire"Faccimao divertimento, non politica")poco, ma molti scherzi , battute, in cui comunque il contrasto tra fratelli, con Erncio Brignano versus Francesco Pannofino viene fuori, con il primo che avra'un futuro da brava perosna sempre ma capace di realizzare le sue segrete aspirazioni di"musicista"e che si deterritorializza a Cuba, e con il secondo che si riconciliera' con l'altro(nel fiilm italiani tutto finisce"bene"...), con Aurora Cossio brava e bella cubana, con Anotnio Cornacchione che ci da'un piacevole quadretto di uno psicologo"originale", con Isabelle Adjiani in un cameo notevole come avvocato"Pigiatutto", EUgen
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fabrizio friuli
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sabato 3 settembre 2022
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alla ricerca del fratello
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Un umile uomo italiano che conduce un esistenza grigia e poco appagante, scopre di avere ancora un fratello , nonostante avesse creduto che lui fosse deceduto, in realtà, egli si è stabilita a Cuba , e svolge la professione di " adescatore di gonzi " ovvero , lui e la sua complice Alma , fotografano coloro che vengono ammaliati dalla bellezza di Alma , e lui di nascosto li fotografa e chiede agli sventurati soggetti di pagarli , altrimenti sarebbero finiti nei pasticci. Quando il protagonista lo scopre , parte per L' America Centrale , affinché egli riesca abrogare suo fratello , nonostante suo fratello non sia gradito al resto della famiglia.
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Un umile uomo italiano che conduce un esistenza grigia e poco appagante, scopre di avere ancora un fratello , nonostante avesse creduto che lui fosse deceduto, in realtà, egli si è stabilita a Cuba , e svolge la professione di " adescatore di gonzi " ovvero , lui e la sua complice Alma , fotografano coloro che vengono ammaliati dalla bellezza di Alma , e lui di nascosto li fotografa e chiede agli sventurati soggetti di pagarli , altrimenti sarebbero finiti nei pasticci. Quando il protagonista lo scopre , parte per L' America Centrale , affinché egli riesca abrogare suo fratello , nonostante suo fratello non sia gradito al resto della famiglia.
La commedia italiana potrebbe anche essere vista quando non si ha nulla di più interessante da vedere , però, non bisogna aspettarsi un film degno di essere rammentato , perché il personaggio principale Felice Diotavelli ( interpretato da uno degli allievi di Gigi Proietti : Enrico Brignano ) , somiglia ad un personaggio pieraccioniano, infatti appare come un uomo nubile e forse anche sprovveduto, il protagonista secondario Vittorio Diotavelli viene interpretato dall' attore e doppiatore Francesco Pannofino, e non vale la pena soffermarsi sulle doti recitative dell' attore , essendo un attore eccezionale e doppiatore monumentale, ma vale la pena aggiungere che in questo film è sicuramente sprecato, anche per il personaggio che interpreta : un italiano che fa il truffatore lontano dalla sua terra natia , affiancato da Alma , e lei è la bella donna ispanica che , al termine del film si metterà insieme al protagonista bamboccione, mentre il fratello lascerà anche Cuba dopo essere stato messo in guardia da un ' avvocatessa che lo ha controllato costantemente ( l' interprete è Isabelle Adriani , e più che un ' avvocatessa sembra l' imitazione di una BondGirl o di una Femme Fatale , tipica dei lungometraggi americani ). La scadente regia del film è di Dario Baldi , la sceneggiatura che costituisce l' intera pellicola è di Lorenzo De Marinis e di Massimiliano Orfei ed è assolutamente mediocre , o forse , è anche al di sotto della mediocrità, , come se non bastasse , in alcune scene appare Virginia Raffaele , che , nonostante sia una brava attrice e un ' imitatrice eccezionale, in questo film ha la stessa utilità di un elmo per Il Cavaliere Senza Testa , e anche Cosimo Cinieri che nella commedia, ha una scarsa presenza scenica , ed è stato lui ad aver assoldato l' avvocatessa per cancellare Vittorio dalla sua vita e dalle vite degli altri , tuttavia, i due fratelli si riconciliano prima della partenza di Vittorio e Felice resta nell' esotica Cuba , e finalmente, nella sua grigia vita spunta il sole quando rivede Alma ( interpretata da Aurora Cossio ) e il finale è lieto come quello di una fiaba , ma il film non può essere recensito positivamente
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samuele capannolo
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venerdì 31 gennaio 2014
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cambia la regia, non cambia la sostanza.
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Mbe ormai è risaputo che il cinema italiano non è proprio uno dei più rinomati, Faccio un salto all'Havana non fa eccezione, e si colloca dunque sul medesimo filone dei suoi connazionali. Nell'analisi del film c'è ben poco da dire. Come ormai siamo soliti vedere nel nostro paese trionfano i film della Vanzina's Factory, e non è che siano proprio dei capolavori, figuariamoci se dietro la macchina da presa c'è un regista ccon pochissima esperienza come Dario Baldi, che, come se non bastasse si prende la grande responsabilità di dirigere Enrico Brignano. Ma questo è il male minore, se confrontato ad una trama che non regge in piedi e ad una scenggiatura inverosimile e povera di gag.
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Mbe ormai è risaputo che il cinema italiano non è proprio uno dei più rinomati, Faccio un salto all'Havana non fa eccezione, e si colloca dunque sul medesimo filone dei suoi connazionali. Nell'analisi del film c'è ben poco da dire. Come ormai siamo soliti vedere nel nostro paese trionfano i film della Vanzina's Factory, e non è che siano proprio dei capolavori, figuariamoci se dietro la macchina da presa c'è un regista ccon pochissima esperienza come Dario Baldi, che, come se non bastasse si prende la grande responsabilità di dirigere Enrico Brignano. Ma questo è il male minore, se confrontato ad una trama che non regge in piedi e ad una scenggiatura inverosimile e povera di gag. Il tutto si chiude con dei risvolti scontati e prevedibili. Dunque il nostro bel paese ci regala un'altro prodotto mediocre e privo di ogni morale.Consiglio il film solo per il grande Enrico Brignano, che mi dispisce abbia preso parte ad un progetto così scadente, Francesco Pannofino e la bellissima Aurora Cossio. Inoltre c'è anche una location che non è affatto male.
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danièl
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sabato 11 maggio 2013
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favolosoo!!!!!! 10+
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Film fantastico! uno dei miei preferiti in assoluto!! Grandi attori e posti favolosi!!! 10+++
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ipno74
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lunedì 10 ottobre 2011
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commediola!!!
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Storia scorrevole anche se banalotta.
Più che ridere si sorride e devo dire che Brignano è un grande attore di teatro ma nel cinema i ritmi sono diversi e non si riesce a portare sul grande schermo la sua straordinaria comicità.
Lui è un grande improvvisatore ma qui sembra quasi rallentato nelle sue battute.
Invece devo dire che pannofino ha un buon ritmo per tutto il film.
Nulla da dire per la Cossio, che oltre ad essere bellissima non mi è dispiaciuta come attrice.
Per quanto riguarda la regia di Baldi, devo dire che non è male, anche se la storia è banale e con pessimi dialoghi.
Se proprio volete vederlo, guardatelo giusto per passare due ore con serenità senza preoccuparvi se vi addormentate, tanto il finale è più che scontato.
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Storia scorrevole anche se banalotta.
Più che ridere si sorride e devo dire che Brignano è un grande attore di teatro ma nel cinema i ritmi sono diversi e non si riesce a portare sul grande schermo la sua straordinaria comicità.
Lui è un grande improvvisatore ma qui sembra quasi rallentato nelle sue battute.
Invece devo dire che pannofino ha un buon ritmo per tutto il film.
Nulla da dire per la Cossio, che oltre ad essere bellissima non mi è dispiaciuta come attrice.
Per quanto riguarda la regia di Baldi, devo dire che non è male, anche se la storia è banale e con pessimi dialoghi.
Se proprio volete vederlo, guardatelo giusto per passare due ore con serenità senza preoccuparvi se vi addormentate, tanto il finale è più che scontato.
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astromelia
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domenica 18 settembre 2011
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senza pepe ne sale
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riapriamo lo scatolone delle nefandezze italiane e buttiamoci dentro anche questa pellicola,mi dispiace per brignano ma qui lo deve aver fatto per soldi altrimenti non si spiega ,gli attori non sono neanche amalgamati ma ognuno resita il copione per se, ma è il tutto che non decolla-----
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kedwir
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martedì 19 luglio 2011
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una commedia imbarazzante e piena di clichè
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Non mi dilungo nel commentare questo film poichè non ne vale la pena, questa "commedia" si dipana per 96 minuti che in altre occasioni risulterebbero anche pochi, in questo film invece pesano tutti, una commedia piena di clichè e neanche lontanamente originale, solita storia, problemi col suocero, mogli insopportabili (anche se qui si esagera con la stupidità e l'insofferenza di queste ultime) che sfiorano il grottesco, sono figure esasperate e irreali, il resto della pellicola scorre lenta e prevedibile rimangono inspiegabili l'infatuamento della ragazza per Brignano e la tipa svampita o forse "svavlolata" che va a cercare Francesco Pannofino dopo 6 anni (perchè? ma che senso ha inserirla nella storia??).
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Non mi dilungo nel commentare questo film poichè non ne vale la pena, questa "commedia" si dipana per 96 minuti che in altre occasioni risulterebbero anche pochi, in questo film invece pesano tutti, una commedia piena di clichè e neanche lontanamente originale, solita storia, problemi col suocero, mogli insopportabili (anche se qui si esagera con la stupidità e l'insofferenza di queste ultime) che sfiorano il grottesco, sono figure esasperate e irreali, il resto della pellicola scorre lenta e prevedibile rimangono inspiegabili l'infatuamento della ragazza per Brignano e la tipa svampita o forse "svavlolata" che va a cercare Francesco Pannofino dopo 6 anni (perchè? ma che senso ha inserirla nella storia??). Un film che lascia l'amaro in bocca, un'opportunità mancata condita da recitazione penosa, un Brignano plasticoso, un Pandolfo che richiama alla mente fantozzi, si salva un pò Aurora Cossio.
Speravo di vedere qualcosa almeno di Cuba, ma gli scorci che s'intravedono nel film restano piatti e non trasmettono nulla di quello che realmente è.
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ibragol09
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giovedì 7 luglio 2011
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pirateria
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Sono questi film che mi fanno pensare che la pirateria sia un bene
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gabriella
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martedì 24 maggio 2011
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brignano al cinema meno bravo che in tv
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Film commedia di Dario Baldi con un Brignano di gran lunga meno divertente che in tv.Ed anche Francesco Pannofino ha saputo dare,in passato,di meglio(vedi,ad esempio,"L'uomo fiammifero").
Insomma la pellicola non convince,non coinvolge,non diverte e dispiace per Brignano che considero un ottimo cabarettista.Complice anche la trama,non ben pensata,i momenti di vera ilarità sono veramente pochi,nessuna battuta davvero esilarante.C'è bisogno del Brignano verace di "Zelig".
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max taylor
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lunedì 23 maggio 2011
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faccio un salto a frascati
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A volte capita di recarsi al cinema senza nutrire particolari aspettative verso il film che ci si accinge a vedere, ma con la semplice e umanissima speranza di trascorrere un'ora e mezza di disimpegnato divertimento. A volte capita di rimanere delusi anche in questa piccola speranza. Che difficilmente riuscirai a produrti in qualche bella risata di pancia lo capisci già dopo pochi minuti, non appena la trama comincia a dipanarsi nella sua sorprendente "originalità". Ci sono due fratelli, completamente agli antipodi per stile di vita e carattere (ma và...), uno dei due, quello "birbaccione", creduto morto per anni, riappare miracolosamente vivo e vegeto in un video che lo ritrae, lieto e danzante, in un locale dell'Avana (ma no.
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A volte capita di recarsi al cinema senza nutrire particolari aspettative verso il film che ci si accinge a vedere, ma con la semplice e umanissima speranza di trascorrere un'ora e mezza di disimpegnato divertimento. A volte capita di rimanere delusi anche in questa piccola speranza. Che difficilmente riuscirai a produrti in qualche bella risata di pancia lo capisci già dopo pochi minuti, non appena la trama comincia a dipanarsi nella sua sorprendente "originalità". Ci sono due fratelli, completamente agli antipodi per stile di vita e carattere (ma và...), uno dei due, quello "birbaccione", creduto morto per anni, riappare miracolosamente vivo e vegeto in un video che lo ritrae, lieto e danzante, in un locale dell'Avana (ma no...), l'altro, quello mite e bamboccione si mette subito sulle sue tracce per riportarlo a casa (ma dai...!). Enrico Brignano, nella parte del fratello buono, mostra tutti i suoi limiti di buon cabarettista che però non riesce a dare spessore ai personaggi da lui interpretati sul grande schermo; Francesco Pannofino, valente doppiatore e protagonista della serie tv "Boris", sfociata poi in lungometraggio, limita il suo talento a qualche ghigno sardonico e frequenti strabuzzamenti oculari; infine la bella Aurora Cossio è bella...e basta! Mentre i due si rincorrono, si incontrano e tornano a rincorrersi sullo sfondo dei palazzi colorati e cadenti della capitale caraibica, a Roma le rispettive consorti non trovano di meglio che dedicarsi con accanimento all'assunzione compulsiva di psicofarmaci e al monitoraggio delle ovulazioni. Non bastano inseguimenti più o meno rocamboleschi e pseudo-colpi di scena a far decollare la pellicola. E come ciliegina sulla torta, ecco un happy-end che definire scontato e banale sarebbe poco. Aggrappato al bancone di un bar ed ormai in preda a una sbronza colossale, Brignano chiede ripetutamente "dos ròn"(due rum), liquore dall'aroma dolce e, nel contempo forte e deciso....beh, chi scrive si sarebbe forse accontentato di un film che avesse almeno le caratteristiche di un vino dei castelli, fresco e sincero. Qualcuno obbietterà, a ragione, che il comico romano è comunque bravo, simpatico e a tratti anche decisamente divertente. Bene, vorrà dire che andrò a vederlo in uno spettacolo dal vivo....magari nella sua regione...in un posto dove si possa anche bere del buon vino locale. Sì...farò un salto a Frascati (forse!).
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