crucia
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domenica 21 novembre 2010
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the ghostwriter
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Trama:
Quando un bravissimo ghostwriter britannico accetta di completare le memorie dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang, il suo agente gli assicura che è l'occasione della vita.
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Trama:
Quando un bravissimo ghostwriter britannico accetta di completare le memorie dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang, il suo agente gli assicura che è l'occasione della vita. Ma il progetto sembra maledetto fin dall'inizio, quantomeno perché il suo predecessore, è stato trovato morto sulla riva del mare. Un ex ministro accusa quindi Lang di un crimine di guerra. Il ghostwriter scopre che il suo predecessore potrebbe essersi imbattuto in un segreto oscuro e che forse qualcosa si nasconde nel manoscritto che ha lasciato. Le domande che si pone sono tante, "Lang era nella CIA mentre era primo ministro?" "Il primo ghostrider è morto xkè aveva scoperto tutto ciò?"
Lang muore, ma al ghostwriter è concesso finire la stesura della biografia. Durante il giorno della pubblicazione, scopre un messaggio nel manoscritto: Ruth (la moglie di Lang) era stata arruolata nella CIA per far entrare Land in politica ed influenzarne le decisioni. Dopo aver scoperto tutto, il ghostwriter lascia l'edificio e viene investito.
cast: voto 8
Ewan McGregor ha dato una prova più che ottima (anke con i suoi discorsi "tra se e se"), anke Pierce Brosnan, anke se si è visto molto poco, verso la fine ha dato una buona prova.....poteva parlare di più Kim Cattrall, che tutti sappiamo che è molto brava....ma ha detto forse 2 o 3 frasi/parole in tt il film...
regia: voto 7
Anche se le ultime scene Polasky le ha dirette dal telefono del carcere, non si può dire che sia diretto male...le inquadrature degli immensi paesaggi sono stupende, per non parlare dell'inquadratura finale....ARTE PURA
scen.: voto 6,5
Harris ha dato una mano per la sceneggiatura, che andava bene, anche se non mi sono rimaste impresse particolari frasi tranne "chi è lei? - sono la sua ombra" oppure "La moglie Ruth è stata reclutata come un agente della CIA dal professor Paul Hemmet" (frase chiave del film)
trama: 9
trama molto bella devo dire, il libro non l'ho letto, ma mi basta il film per capire com'è la storia, misteri a non finire, quasi su ogni cosa, finale a sorpresa, che nessuno si può aspettare....
film: 6,5
commento: non è il solito thriller, anzi, un thriller diverso dagli altri, diretto da Roman Polasky (attualmente in carcere) e tratto dall'omonimo libro di Robert Harris. il mistero avvolge questo film, tanto ke non viene mai detto il nome del protagonista...ndico solo che tutto il film si è svolto lentamente (e anke molto bene) e alla fine molti misteri rimangono irrisolti....l'ho trovato un po' lento, anche se avvincente, McGregor è sempre piacevole da vedere
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(di leooooo)
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ultimoboyscout
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martedì 9 novembre 2010
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pesante!
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Interpreti molto bravi e film stilisticamente impeccabile. Tra l'altro una bella storia e un bell'intreccio restando sempre sul filo della tensione. però nel complesso è lento, lungo, a tratti noioso e un pò difficile da digerire. Kim Cattrall dimostra di sapersi staccare e svincolare dal ruolo in "Sex and the city" che l'he resa famosissima, sempre bravissimo McGregor. Due stelle di stima, ma il finale delude.
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giacomogabrielli
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venerdì 22 ottobre 2010
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ombroso. ****
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Bellissima trasposizione dell'omonimo romanzo di R. Harris, con un cast d'eccezione. Polansky non delude mai. Bravissimo E. McGregor. Orso d'argento a Berlino 2010. OMBROSO | ****
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framenne
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lunedì 18 ottobre 2010
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lo scrittore anonimo
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The ghost writer e' lo scrittore che si occupa di redigere una biografia di un noto personaggio, in questo caso politico. La storia gira intorno allo scrittore che cerca di fare luce sulla vita del'ex premier inglese, scoprendo intrecci con la CIA e molto altro. Il film e la storia sono ben congeniati, lo scrittore e' davvero un uomo fantasma di cui non veniamo mai a conoscenza del nome, gli ambienti nel quale si muove sono cupi, uggiosi, tetri e la musica e' esilarante, spinge lo spettatore a seguire il tutto. Non so pero' se la definizione thriller calzi proprio a pennello...perche' non e' che il film lascia grande suspence...
Una nota del tutto negativa per la conclusione, che ho trovato un po' scontata.
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The ghost writer e' lo scrittore che si occupa di redigere una biografia di un noto personaggio, in questo caso politico. La storia gira intorno allo scrittore che cerca di fare luce sulla vita del'ex premier inglese, scoprendo intrecci con la CIA e molto altro. Il film e la storia sono ben congeniati, lo scrittore e' davvero un uomo fantasma di cui non veniamo mai a conoscenza del nome, gli ambienti nel quale si muove sono cupi, uggiosi, tetri e la musica e' esilarante, spinge lo spettatore a seguire il tutto. Non so pero' se la definizione thriller calzi proprio a pennello...perche' non e' che il film lascia grande suspence...
Una nota del tutto negativa per la conclusione, che ho trovato un po' scontata. Nonostante cio' il film merita di essere visto, al di la' di tutte le connessioni con capolavori precedenti di Polanski, anche un non addetto ai lavori puo' apprezzare questa storia.
Una critica la muovo alla traduzione del titolo in italiano, non poteva essere lasciato cosi' com'e' in inglese?...
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nalipa
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giovedì 14 ottobre 2010
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un'altra lezione di regia
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da un autore capace sempre di raccontare l'imprevedibile.
Uno scrittore chiamato a completare come ghostwriter le memorie del'ex primo ministro britannico si troverà al centro di ingarbugliate e oscure trame....
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sabinocasieri
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giovedì 30 settembre 2010
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temporali e cielo grigio voluti dal regista?
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Favolosa la location e la villa sull'isola dove si svolge quasi tutto il film. Secondo me il fatto che in quasi tutte le scene c'è brutto tempo è sicuramente voluto dal regista per accentuare quello stato di tensione dell'arrivo del temporale. Anzi mi è sembrato che tutto il film fosse volutamente variato sui toni dei colori freddi. che ne pensate?
Per me il film è forse il miglior thriller 2010 il finale è un pò nudo e crudo ma non riesco a pensare ad un finale diverso.
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doni64
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martedì 28 settembre 2010
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film thriller scialbo
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Film thriller confuso,discreto e un po' scialbo..che non colpisce anche per la lentezza e poca oculatezza nella trama che e' un po' confusa.Nel complesso film piu' che discreto per l'interpretazione che non e' male.Voto 6+
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jivan17
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lunedì 27 settembre 2010
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thriller solido e coerente
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Costruito molto bene, solido, senza fronzoli. Un thriller fatto come si deve con l'aggiunta del piccolo colpo di scena finale. L'avrebbe reso un capolavoro un'aggiunta di un pizzico di azione in piu'. In questo film si vuole sottolineare come gli interessi economico politici vadano al di sopra delle vere e proprie esigenze dello stato visto come popolo dei tanti. Un ex primo ministro utilizzato e sfruttato come pedina per favorire la supremazia di una ditta produttrice di armi, lo ''scriba'' ghost rider ucciso per la sua troppa curiosità, come il suo predecessore. Insomma un insieme di inganni costruiti davvero in modo egregio per agevolare il potere assoluto di pochi sui molti.Tutto questo gestito da un'ottima regia e da un gruppo dei attori ben inseriri nel loro ruolo.
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Costruito molto bene, solido, senza fronzoli. Un thriller fatto come si deve con l'aggiunta del piccolo colpo di scena finale. L'avrebbe reso un capolavoro un'aggiunta di un pizzico di azione in piu'. In questo film si vuole sottolineare come gli interessi economico politici vadano al di sopra delle vere e proprie esigenze dello stato visto come popolo dei tanti. Un ex primo ministro utilizzato e sfruttato come pedina per favorire la supremazia di una ditta produttrice di armi, lo ''scriba'' ghost rider ucciso per la sua troppa curiosità, come il suo predecessore. Insomma un insieme di inganni costruiti davvero in modo egregio per agevolare il potere assoluto di pochi sui molti.Tutto questo gestito da un'ottima regia e da un gruppo dei attori ben inseriri nel loro ruolo. Unica pecca forse la lunghezza e la lentezza riflessiva dello scorrere della pellicola.
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dyd 666
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domenica 26 settembre 2010
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the ghost writer
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Adam Lang è l’uomo del momento. Premier inglese poco amato dalla massa, viene accusato di crimini di guerra per via della sua politica anti-terrorismo attuata durante la sua carica. Per far sì che la sua immagine venga rilanciata, viene chiesto ad un ghost writer di scrivere una biografia che faccia luce e chiarisca i lati oscuri del presidente. Ma non tutto è così semplice come sembra. Costui si suicida e ne viene ingaggiato un secondo che continui l’opera iniziata dal primo. Complotti e morte sembrano circondare il discusso premier tanto che l’uomo nell’ombra, a suo rischio e pericolo, decide di cominciare una campagna alla ricerca di una verità terribile e pesante.
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Adam Lang è l’uomo del momento. Premier inglese poco amato dalla massa, viene accusato di crimini di guerra per via della sua politica anti-terrorismo attuata durante la sua carica. Per far sì che la sua immagine venga rilanciata, viene chiesto ad un ghost writer di scrivere una biografia che faccia luce e chiarisca i lati oscuri del presidente. Ma non tutto è così semplice come sembra. Costui si suicida e ne viene ingaggiato un secondo che continui l’opera iniziata dal primo. Complotti e morte sembrano circondare il discusso premier tanto che l’uomo nell’ombra, a suo rischio e pericolo, decide di cominciare una campagna alla ricerca di una verità terribile e pesante.
Hanno una strana caratteristica i film di Roman Polansky. Molti dei suoi lavori sono inquietanti e circondati da un’aura di perversione e curiosità. Questa formula rapisce lo spettatore che si trova ad affrontare un suo film e, inesorabilmente, viene condotto verso un crudo finale.
“L’uomo nell’ombra”, con una trama carica di intrighi e l’olezzo di morte, si ricollega ad alcuni dei lavori più disturbanti del cineasta polacco, come “Rosemary’s Baby” e “L’inquilino del terzo piano”. La struttura del film, infatti, evolve allo stesso modo, tramite un meccanismo molto simile anche a quello utilizzato solitamente da Hitchcock in molte sue pellicole.
Pur con alcuni momenti statici, il film è pregno di un magnetismo e di un virtuosismo tale da rendere il pubblico affamato di verità e voglia di capire il quadro generale del machiavellico piano concepito dal regista. Contribuiscono alla buona riuscita della pellicola, oltre alle desolate location, un bravo Pierce Brosnan, l’ex 007, nel ruolo del controverso premier inglese, e Ewan McGregor, in quello dello scrittore curioso e voglioso di verità. Verità che non sempre conviene scoprire, in quanto scomoda e pericolosa.
Polansky sembra quasi mostrare allo spettatore come Davide non possa, con le sue sole forze, sconfiggere Golia, venendo quindi schiacciato con facilità in assenza di una fionda, ancora di salvezza.
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paride86
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mercoledì 15 settembre 2010
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molto bello
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Seppur con qualche punto oscuro nela trama, "The Ghostwriter" è un thriller d'altri tempi, girato senza una sbavatura e pieno di suspense. L'argomento è la politica internazionale e gli intrighi nella guerra in Medio Oriente, dunque di grande attualità.
Ewan McGregor è un protagonista perfetto: caratterizza benissimo il suo personaggio recitando apparentemente sottotono, adeguandosi alla parte ma evitando di imitare i protagonisti dei grandi thriller hitchcockiani. Infatti è proprio al grande Alfred che "The Ghostwriter" deve le sue atmosfere misteriose, complici anche le musiche che ricordano molto quelle che Bernard Herrmann compose per Hitchcock.
Da antologia la scena del passaggio del biglietto.
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