john_
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martedì 13 aprile 2010
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coinvolgente fino alla fine..
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il film ti coinvolge dai primi minuti fino alla fine. le riprese sono fantastiche e tutte quante artistiche, è l'apoteosi polanskiana; c'è un po' di tutto, da frantic a rosemary's baby, da la morte e la fanciulla a tess. è un thriller vecchio stampo, che ricorda hitchcock, soprattutto per le musiche. Le interpretazioni sono tutte sopra le righe, mi è piaciuto particolarmente Wilkinson sempre in ottima forma.
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luciacinefila
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martedì 13 aprile 2010
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un po più di azione e sarebbe stato perfetto!
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Un bravissimo protagonista!un Pierce Brosnam perfettamente calato nella parte ed un regista che si da da fare per meritarsi l'appellativo di "Hichockiano".
Forse un po troppo lento nella prima parte il film comunque si fa guardare volentieri grazie alla magnifica ambientazione in cui la gran parte del film è girata.L'isola è bellisssima nel suo isolamento e nel vento che la ne esalta la sua naturale bellezza.
Il finale lascia l'amaro in bocca, quando ormai si pensa che il nostro "eroe" a differenza del suo predecessore sia riuscito a sopravivere.....che peccato davvero!
Un film la cui visione mi sento di consigliare vivamente anche perchè a distanza di un giorno dopo una accurata riflessione,si rimane favorevolmente impressionati dallo sforzo narrativo compiuto dal regista e dalle at
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Un bravissimo protagonista!un Pierce Brosnam perfettamente calato nella parte ed un regista che si da da fare per meritarsi l'appellativo di "Hichockiano".
Forse un po troppo lento nella prima parte il film comunque si fa guardare volentieri grazie alla magnifica ambientazione in cui la gran parte del film è girata.L'isola è bellisssima nel suo isolamento e nel vento che la ne esalta la sua naturale bellezza.
Il finale lascia l'amaro in bocca, quando ormai si pensa che il nostro "eroe" a differenza del suo predecessore sia riuscito a sopravivere.....che peccato davvero!
Un film la cui visione mi sento di consigliare vivamente anche perchè a distanza di un giorno dopo una accurata riflessione,si rimane favorevolmente impressionati dallo sforzo narrativo compiuto dal regista e dalle atmosfrere che è riuscito a creare!
buona visione a tutti!
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aesse
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martedì 13 aprile 2010
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l'ombra fa l'uomo
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Il titolo originale di questo nuovo lavoro di Polanski è “Ghost Writer” ma per una rara volta ”L’uomo nell’ombra” è più azzeccato. Il mestiere del protagonista Ewan McGregor è infatti quello di ghost writer, cioè lo scrittore fantasma, quello che non è così bravo da poter mettere la propria firma in calce a ciò che scrive, ma è ammestierato per rendere leggibili e gradevoli le tante autobiografie dei potenti che decidono di consegnare ai posteri la narrazione di quella che avrebbe potuto essere solo la loro vita! E’una scelta che avviene quando la carriera volge al tramonto e le luci della ribalta si spengono, può trattarsi di un onesto bilancio, spesso è il primo passo per contraffare quella che poi sarà storia.
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Il titolo originale di questo nuovo lavoro di Polanski è “Ghost Writer” ma per una rara volta ”L’uomo nell’ombra” è più azzeccato. Il mestiere del protagonista Ewan McGregor è infatti quello di ghost writer, cioè lo scrittore fantasma, quello che non è così bravo da poter mettere la propria firma in calce a ciò che scrive, ma è ammestierato per rendere leggibili e gradevoli le tante autobiografie dei potenti che decidono di consegnare ai posteri la narrazione di quella che avrebbe potuto essere solo la loro vita! E’una scelta che avviene quando la carriera volge al tramonto e le luci della ribalta si spengono, può trattarsi di un onesto bilancio, spesso è il primo passo per contraffare quella che poi sarà storia. Scavando, raccogliendo emozioni e occultate verità è dato però ritrovare la parte umana che chi è obbligato alla luce costante consegna ad un’ombra ripudiata… e si sa bene che è l’ombra agita a dare interezza e unicità!... E’ così anche per la storia de “L’uomo nell’ombra”: un ex primo ministro inglese che assomiglia tanto a Blair e il suo ghost writer arruolato per scriverne la autobiografia. Ma si sa tutto ciò che riguarda i potenti di questo mondo è pieno di misteri ed intrighi così questo film è un vero e proprio thriller con finale a sorpresa, asciutto e acuto così come l’ambiente in cui scorre la storia, un’invernale isola del Massachussets trattata magistralmente effetto-inferno, è fradicia e ottusa. Vi si accede con un traghetto tutto luci come una creatura degli abissi che è il Caronte della situazione, nel silenzio delle onde mute un corpo ruzzola sulla battigia e così si avvia il film e il suo mistero. Lì, in quell’isola, la Martha's Vineyard de ”Lo squalo”, Adam Lang trascorre quella parte di vita che non è fatta di dichiarazioni ufficiali e sorrisi stereotipati da parata, assediato e impaurito dentro un bunker che ha ben pochi connotati dell’abitazione, tanta grigia pietra e grossi squarci vetrati sulle grigie dune sabbiose. Piuttosto si tratta di un quartier generale dove vivere asserragliati sperando che il mondo non si accorga degli inconfessabili errori commessi. Incapacitato alla materia e alla sostanza che la sua parte ombra rappresenta, cioè l’umanità, delega anche le incombenze coniugali alla sua giovane ombra… i suoi sfoghi sessuali saranno per la segretaria tuttofare che con lui condivide quella vita di apparenza. Il mistero, che monta come angoscia in quell’avamposto sull’Oceano tutto stoppie e nebbia, così arcaico e lontano, come il vetusto Eli Wallach del cameo, è tutto ad appannaggio della ruvida moglie dell’ex premier, mistero che il finale disvelerà… se fosse così anche nella realtà sarebbe tutto molto più plausibile… Poi irrompe la vita causando la morte prima dell’uomo e poi della sua ombra quando la pubblicazione dell’autobiografia ne decreterà la conseguente, accertata inutilità. E così se ne vanno il celebrato e il celebrante e se la morte del primo è fugace e volutamente glissata, si vede solo il corpo ferito dell’inatteso Pierce Brosnan mentre invece assume ben maggiore spettacolarità quella dell’uccisore in tuta mimetica e poi, come in una realtà parallela, la velocissima e muta sequenza del funerale dell’ex premier, quello schianto lontano, con effetto invisibile, celebrato dalla bellissima scena finale, che tutto lascia immaginare, è invece morte vera, di cui lo spettatore prende atto, come degna conclusione di questo ultimo attesissimo capolavoro di Polanski.
ANTONELLA SENSI
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(di laulilla)
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andrea-w
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martedì 13 aprile 2010
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intenso
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Film thriller "denso e intenso". Un capolavoro che solo un regista come Polanski sa fare.
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dylan1
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lunedì 12 aprile 2010
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straordinario polanski
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Ottimo film, era un po' che non ne vedevo uno così bello. Mcgregor è bravissimo, anche tom wilkinson. Ogni inquadratura è studiata e selezionata, ogni immagine è artistica e polanskiana e la trama risulta abbastanza credibile. Sicuramente lo rivedrò perchè la storia è particolare e non è facile cogliere tutti gli aspetti guardandolo una sola volta.
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ferdinando49
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lunedì 12 aprile 2010
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questo non è un thriller, è polanski!
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Il film è un capolavoro, ma non saprei dove collocarlo, è un genere tutto suo, quello di Polanski. Il film ti coinvolge perchè non ti da quella sensazione di "già visto" che è presente in troppi film ormai. La trama è ottima e il regista riesce da gran maestro a sezionarla e riproporla dal suo punto di vista. Il film è carico di personalità, nessuna insicurezza ne traballamenti, tutto ruota come un perfetto meccanismo e lo spettatore rimane colpito. La parte finale è decisamente fantastica anche se un po' assurda. I luoghi, la fotografia, le riprese, i colori e le musiche sono perfetti e ben incastrati fra loro. Il prodotto finale è ottimo! Consigliatissimo!
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lidia64
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lunedì 12 aprile 2010
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l'uomo nell'ombra
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è un ottimo film! Ewan mcgregor è in formissima, pierce un po' meno. Ma mi ha colpito la bravura della Williams poco citata nelle recensioni. Il suo personaggio è molto difficile e lei riesce ad interpretarlo al meglio. Le inquadrature sono veramente particolari, e non annoiano mai.
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chery-
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lunedì 12 aprile 2010
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bellissimo
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Ottimi gli attori e la regia, film coinvolgente, da vedere assolutamente, trama molto interessante e ben costruita. Il libro l'ho letto e la trasposizione è perfetta!
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michele12
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lunedì 12 aprile 2010
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magistrale film di polanski
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è tanto tempo che non vedo un film così bello e coinvolgente. Le riprese e l'ambientazione sono da oscar, i personaggi sono così complicati che sembrano reali grazie anche alle ottime interpretazioni. Molto lento all'inizio, ma verso la fine acquista velocità. Bellissime alcune scene, soprattutto finali. 5 stelle al ritorno in grande stile di Polanski!
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(di giuliana li vigni)
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filippomazz
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lunedì 12 aprile 2010
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uno splendido thriller polanskiano
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Dopo il suo ultimo deludente lavoro del 2005 (Oliver Twist) Roman Polanski torna alla regia con questo fantastico thriller politico.
Ne L'Uomo nell'Ombra, tratto dal romanzo 'The Ghost Writer' dello scrittore britannico Robert Harris, Polanski non sbaglia niente, neanche il minimo dettaglio. Regia stellare, fotografia magnifica, una colonna sonora 'alla Hitchcock' accompagna magicamente le scene di suspence. Ogni singola inquadratura ha un che di artistico, qualcosa di particolare che nei film contemporanei si vede, purtroppo sempre meno. Un'opera d'arte.
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(di lidia64)
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