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lisbeth
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domenica 30 agosto 2009
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una bella sorpresa
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Un film sorpresa, e che sorpresa! Il trailer lo mortifica, facendo temere il solito gusto voyeuristco per corpi fatti a pezzi e torbidi scenari punk. E invece è una dignitosa trasposizione cinematografica, che non tradisce il libro cult da cui è tratto, la celebre trilogia dello svedese Stieg Larsson. Il racconto si dipana avvincente,qualche soluzione un po' prevedibile qua e là, con indizi che portano troppo inevitabilmente dalla parte giusta, non è tale da far scadere l'impianto d'insieme, sostenuto da una regia pulita, scorrevole e ricca,capacedi cogliere impercettibili spostamenti di pensiero e umori in particolare nella protagonista, ragazza punk, hacker super- accessoriata e dotata di un'incredibile memoria fotografica.
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Un film sorpresa, e che sorpresa! Il trailer lo mortifica, facendo temere il solito gusto voyeuristco per corpi fatti a pezzi e torbidi scenari punk. E invece è una dignitosa trasposizione cinematografica, che non tradisce il libro cult da cui è tratto, la celebre trilogia dello svedese Stieg Larsson. Il racconto si dipana avvincente,qualche soluzione un po' prevedibile qua e là, con indizi che portano troppo inevitabilmente dalla parte giusta, non è tale da far scadere l'impianto d'insieme, sostenuto da una regia pulita, scorrevole e ricca,capacedi cogliere impercettibili spostamenti di pensiero e umori in particolare nella protagonista, ragazza punk, hacker super- accessoriata e dotata di un'incredibile memoria fotografica.Alle sue spalle una storia famigliare degradata, un delitto necessario,una vita sotto tutela dei servizi sociali, un tutore che la stupra.Pochissime parole,gesti essenziali e assolutamente nessun compiacimento, lei va dritta per la sua strada e riesce perfino simpatica col suo brusco rispondere o guardare fisso chi le fa domande stupide. La sua strada incrocia via web le vicende di un giornalista d'assalto, vittima anche lui, ma stavolta della corruzione del sistema che lo ha incastrato a tradimento, condannandolo a tre mesi. In attesa dell'esecuzione della condanna, sta seguendo la pista di un delitto rimasto impunito da quarant'anni, un cold case che avrà esiti inaspettati.Formeranno una coppia vincente quanto stravagante,con frequenti colpi scena che danno buone spinte al motore senza mai però accelerare troppo generando stanchezza. La durata si regge bene, due ore e mezzo accompagnati da una fotografia sempre ben contrastata e definita, che fa emergere forme, dettagli e difetti degli attori e che spalanca scenari svedesi di piacevole suggestione. Lungi dall'essere un capolavoro,resta comunque un giallo che si può vedere senza avere grandi pretese, e soprattutto lasciando correre sul tema socio/politico, abbastanza posticcio e privo di mordente.Gran parte del film si regge sulla bravura dell'attrice,mentre risulta piuttosto ingessato il protagonista maschile.Alla fine della visione, quello che più resta, nella molteplicità dei piani narrativi, è il tema della violenza sulla donna e della vendetta geniale che lei escogita (da suggerire come deterrente per potenziali o recidivi stupratori): un bel tatuaggio al posto giusto.
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ale87pv
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venerdì 7 agosto 2009
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sorpresa
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ho visto questo film senza molte aspettative, ma mi sono dovuto ricredere. L'evolversi della storia non è mai scontato ma al contrario sempre coinvolgente ed inaspettato.
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yumi91
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venerdì 31 luglio 2009
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uomini che odiano le donne
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Tratto dal primo libro della trilogia Millennium di Stieg Larsson. Film ben riuscito anche se troppo lungo con violenza non eccessiva. Noomi Rapace impersona alla perfezione Lisbet Salander: un’eroina tutta dark, tatuata e con piercing, un genio hacker con una forte rabbia contro il genere maschile. Meno riuscito è Mikael Blomkvist, direttore di Millennium, impersonato da Michael Nyquist, forse non adatto alla parte.
Fiori secchi, omicidi di donne e tanto altro per far risolvere un caso a Lisbeth e Mikael.
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yumi91
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venerdì 31 luglio 2009
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uomini che odiano le donne
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Tratto dal primo libro della trilogia Millennium di Stieg Larsson. Film ben riuscito anche se troppo lungo con violenza non eccessiva. Noomi Rapace impersona alla perfezione Lisbet Salander: un’eroina tutta dark, tatuata e con piercing, un genio hacker con una forte rabbia contro il genere maschile. Meno riuscito è Mikael Blomkvist, direttore di Millennium, impersonato da Michael Nyquist, forse non adatto alla parte.
Fiori secchi, omicidi di donne e tanto altro per far risolvere un caso a Lisbeth e Mikael.
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sgranciulino
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mercoledì 29 luglio 2009
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bel film brava noomi
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Film teso, avvincente, violento al punto giusto, sembra scritto (il libro) da una donna, pervaso com'e' da una strisciante androginia. Funzionale Nyqvist, straordinaria la Rapace, vera e propria eroina che usa il male per combattere il male (padre pedofilo ed assassino, su tutti). Perfetta! Unica cosa che non ho capito: perchè Martin non denuncia la sorella dell'omicidio del padre? Consigliato caldamente.
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alien
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lunedì 6 luglio 2009
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perplessita'
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il film e' sicuramente interessante ma non si capisce tutto questo gridare al miracolo. Un buon film punto e basta. come tanti.
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greice
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domenica 5 luglio 2009
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subito dopo averlo visto..
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..ho capito che se un film ha un enorme successo allora vuol dire che è veramente pessimo. Come sia riuscita a rimanere davanti allo schermo fino alla fine non lo so. Questo successone non ci dice niente di nuovo: solite storie, solite violenze sulle donne. Ci mostra tutto quello che è più terribile nella vita, stupri, odio, morte assolutamente in modo gratuito e inutile. Per tutto il film c'è questa stupida ed angosciante concezione del "occhio per ochio, dente per dente". Quindi ci insegna questo il film? Grazie tante. Oltretutto è troppo lungo, noioso, e di suspence sinceramente non ne ho vista molta. Da parte mia è stata una visione molto indifferente. E poi il finale pessimo, poteva finire mezzora prima ed era uguale.
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..ho capito che se un film ha un enorme successo allora vuol dire che è veramente pessimo. Come sia riuscita a rimanere davanti allo schermo fino alla fine non lo so. Questo successone non ci dice niente di nuovo: solite storie, solite violenze sulle donne. Ci mostra tutto quello che è più terribile nella vita, stupri, odio, morte assolutamente in modo gratuito e inutile. Per tutto il film c'è questa stupida ed angosciante concezione del "occhio per ochio, dente per dente". Quindi ci insegna questo il film? Grazie tante. Oltretutto è troppo lungo, noioso, e di suspence sinceramente non ne ho vista molta. Da parte mia è stata una visione molto indifferente. E poi il finale pessimo, poteva finire mezzora prima ed era uguale. Molto alla americana lei si traveste da ricca signora bionda per il colpo di scena. Orribile.
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johncipollina
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giovedì 25 giugno 2009
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bianco nero giallo
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Siamo davanti ad un grande film e lo dico con un pizzico di stupore, non mi aspettavo di vedere un film così buono. Non siamo davanti al solito thriller: epoche, storie e personaggi si incontrano, si uniscono e si dividono dopo aver convissuto in tutta la loro diversità. Tutto dipinto alla perfezione partendo dall' asettico bianco dei ghiacci svedesi fino al torbido nero che si dovrà rimestare per poter finalmente tornare(?) dall' inferno. Inoltre ci consegna il personaggio più glaciale , disturbato e affascinante del cinema degli ultimi anni. Non ho dato 5 stelle perchè gli ultimi 2 minuti del film sono decisamente fuoriluogo e con un finale diverso sarebbe stato un capolavoro.
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francescoblu
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venerdì 19 giugno 2009
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bellissimo il personaggio lisabeth, bravissima lei
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LA bellissima costruzione del personaggio di Lisabeth e l'altrettanto bellissima interpretazione dell'Attrice valogono, da sole, la visione di questo film, molto avvincente ma, purtroppo, tratti banale e lacunoso.
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(di erp@c)
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grendel
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giovedì 11 giugno 2009
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non una grande pellicola
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Una pellicola sicuramente non di incedibile valore. Il livello un poco superiore alle serie televisive poliziesche tedesche.
La storia c'è e ti tiene pure attaccato alla poltrona del cinema ma, forse più per la forza del libro( che Io non ho letto). E' un racconto di stupri abusi e devianze, dove la vittima è la donna e il carnefice è l'uomo. Per fortuna non tutti gli uomini sono uguali così che, davanti ad una figura maschile gentile e rasicurante anche una post adolescente con un passato intrecciato da violenze riesce, ebbene sì, a guarire dall'omosessualità.....Il regista riesce anche astrizzarea l'occhio al tema:OMOSESSUALITà uguale DEVIANZA.(L'argomento ha mille facce,quindi mi fermo qua.
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Una pellicola sicuramente non di incedibile valore. Il livello un poco superiore alle serie televisive poliziesche tedesche.
La storia c'è e ti tiene pure attaccato alla poltrona del cinema ma, forse più per la forza del libro( che Io non ho letto). E' un racconto di stupri abusi e devianze, dove la vittima è la donna e il carnefice è l'uomo. Per fortuna non tutti gli uomini sono uguali così che, davanti ad una figura maschile gentile e rasicurante anche una post adolescente con un passato intrecciato da violenze riesce, ebbene sì, a guarire dall'omosessualità.....Il regista riesce anche astrizzarea l'occhio al tema:OMOSESSUALITà uguale DEVIANZA.(L'argomento ha mille facce,quindi mi fermo qua...) La violenza si mescola ed anche in una nazione perfetta come la Svezia certe cose accadono.
Il personaggio di Lisbeth è sicuramente il più forte,anche se personalmente io lo metterei nel berretto delle ovvietà(è una spece di Nikita travestita da Merilyn Manson) Il personaggio di Lui,il giornalista Mikael Blomkvist,cavaliere bianco anarchico contro mille ingiustizie che scava continuamente nel torbido,poco interessante;avrebbe potuto farlo chiunque.
....c'è anche un signor lieto fine.....Carramba che sorpresa...
Il film comunque si è fatto guardare, non mi ha annoiato ,e mi riservo di abbatterlo completamente dopo che avrò letto il libro.
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[+] sono molto d'accordo con te grendel
(di alien)
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[+] salti a conclusine affrettate!
(di erp@c)
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